Raffinato viaggio nel tempo per un film colmo di speranza. Recensione di Giancarlo Zappoli, legge Nina Pons.
di A cura della redazione
Gil, sceneggiatore hollywoodiano con aspirazioni da scrittore, e la futura sposa sono in vacanza a Parigi. Gil è già stato nella Ville Lumiêre e ne è da sempre affascinato. Lo sarà ancor di più quando una sera, a mezzanotte, si troverà catapultato nella Parigi degli Anni Venti con tutto il suo fervore culturale.
Woody Allen ama Parigi sin dai tempi di Hello Pussycat. Nella sequenza di apertura fa alla città una dichiarazione d'amore che ricorda l'ouverture di Manhattan (guarda la video recensione). Anche qui c'è un aspirante scrittore pronto a riempire lo schermo con il suo male di vivere.
Con Midnight in Paris Allen sembra voler dire che è indispensabile cercare nel presente le ragioni del vivere e del creare.
Perché nulla può consentirci di sfuggire a noi stessi e al nostro tempo e forse, nonostante tutto, è bene così.
Midnight in Paris è disponibile su Infinity.
Nina Pons interpreta la recensione di Giancarlo Zappoli.