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Mi sono sentito di premiare questo film con il 3, mentre in realtà vale un 2 e mezzo, o giu di lì. Il motivo? E' presto detto. La regia di Marzocchini è sapiente, affatto ricercata, ma delicata e soprattutto accompagna la vicenda con la giusta incisvità. Anche i dialoghi non sono da buttare, gli attori sono quelli che sono, ma ci mettono passione e coinvolgimento emotivo, Coinvogimento che magari non tocca lo spettatore (interessato, più che altro, allo svolgersi di un episodio storico, poco noto), bensì è proprio dell'autore, il quale ci spinge a riflettere per un'epoca segnata dalla violenza e dalla paura. E' infatti quest'ultima a causare l'eccidio dei militari, forse ingiustificato (di sicuro essi erano filofascisti, in più erano in abito borghese in tempi come quelli...), di certo dettato dall'irrazionalità di una cittadina che si sente sempre più circondata dalle brutali squadre delle camicie nere, "traditrici del proletariato e prottettrici della borghesia". Curata la resa storica, con l'aggiunta di preziosi filmati originali. Interessante, non un capolavoro; a torto non viene fatto passare in tv.
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