Anno | 2007 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 104 minuti |
Regia di | Davide Marengo |
Attori | Giovanna Mezzogiorno, Valerio Mastandrea, Ennio Fantastichini, Anna Romantowska, Roberto Citran, Francesco Pannofino Ivan Franek, Antonio Catania, Iaia Forte, Marcello Mazzarella, Manuela Morabito. |
Uscita | venerdì 11 maggio 2007 |
Tag | Da vedere 2007 |
Distribuzione | 01 Distribution |
MYmonetro | 2,92 su 16 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 14 settembre 2015
Franz, autista d'autobus, continua a sperare nella grande svolta e continua a giocare a poker e a perdere. Finché non irrompe nella sua vita Leila, una falsaria bella e intrigante. E molto bugiarda... Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d'Argento, ha vinto un premio ai David di Donatello, In Italia al Box Office Notturno Bus ha incassato 1,1 milioni di euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Franz è un conducente di autobus che anche nella vita ha sempre guardato nello specchietto retrovisore.
Una notte sul suo bus deserto incontra per caso Leila, una ragazza in fuga coi boccoli rossi e i piedi scalzi. Non fa in tempo a negarle una sigaretta che la donna si è già liberata della sua parrucca e si è infilata nel suo letto, ma soltanto per avere un posto in cui passare la notte e nascondersi.
L'affascinante donna con gli occhi da gatta è infatti una scaltra e bugiarda truffatrice il cui primo colpo risale ai suoi tre anni. Inseguita da una coppia di grotteschi killer, il caciarone iperviolento Garofano, e il laconico e spietato torturatore dallo stomaco debole Diolaiti (che ricorda un po' la coppia pulp Vince Vega/ Jules Winnfield), oltre che da un romantico agente dei servizi segreti, la ragazza cercherà protezione sull'autobus notturno di Franz "cuor di leone" (come lo chiama lei). Lui, filosofo mancato, "normalmente vile" e braccato a sua volta per debiti di gioco da un energumeno fondamentalmente buono di nome Titti, cercherà con scarsi risultati di resistere a quello che dopo anni di terapia ha inquadrato come il prototipo della donna sbagliata.
Sui toni della commedia sentimentale si dipana questo noir italiano tratto dall'omonimo romanzo di Giampiero Rigosi, che dalla pagina allo schermo ha visto un cambio d'ambientazione dalla forse più "noir" città di Bologna alle strade umide e deserte della notturna metropoli romana, ottimamente fotografata in toni bluastri da Arnaldo Catinari.
Dietro la macchina da presa c'è Davide Marengo, al suo esordio nel lungometraggio di finzione, ma già navigato regista di videoclip musicali (Fiori d'arancio e L'ultimo bacio di Carmen Consoli) e soprattutto del documentario sulla musica popolare pugliese Craj (Premio "Lino Miccichè" al Festival di Venezia 2005), che dimostra di sapersi muovere con disinvoltura nel territorio del cinema di genere, o sarebbe meglio dire "di generi": Notturno bus riprende infatti gli stilemi del noir nell'oscura ambientazione urbana e nei personaggi (la fascinosa femme fatale che trascina la sua vittima maschile in un turbine di corruzione e peccato), e li amalgama senza forzature con i toni da commedia gangsteristica grottesca e quelli da commedia sentimentale. Merito anche di un cast all'altezza della situazione, che va dal malinconico loser Valerio Mastandrea, disilluso per eccellenza tra gli attori italiani, a una sorprendente Giovanna Mezzogiorno (lontana dai consueti ruoli fin troppo "urlati" e isterici), fino ad arrivare a una galleria di eccellenti comprimari (il divertente Pannofino, il gelido Citran e il nostalgico Fantastichini).
Tra inseguimenti da action movie e una brillante ironia da commedia all'italiana, Notturno bus è la dimostrazione che in Italia è possibile una commistione di generi che, senza prendersi troppo sul serio, omaggia con autoironia, buon senso del ritmo e dei tempi cinematografici, e un tocco comico prettamente nostrano, ciò che sembrerebbe esclusiva degli americani.
Film davvero piacevole da guardare. Tralasciamo la recitazione non sempre all'altezza, anche se Citran e Fantastichini un plauso lo meritano. MI ha sinceramente divertito, è un noir metropolitano che mescola più generi ed è la dimostrazione che anche da noi si possono fare film del genere, un mix perfetto senza pestarsi i piedi.
Un noir, un thriller, forse una commedia, o forse una storia d’amore. Notturno bus è tutto questo, e Davide Marengo dimostra di essere all’altezza di una commistione di generi non comune nel cinema italiano, e soprattutto di tessere un intreccio complicato ma lineare, sviluppato su diversi piani che si intrecciano senza confondersi.
Al centro dello scambio di un microchip compromettente tra opposte fazioni di agenti segreti, si inseriscono senza volerlo una ladra avvennente ed un autista spiantato. Tra vicissitudini, inganni ed inseguimenti vari, finiranno per condividere le reciproche solitudini e...una grande somma di denaro. Marengo esordisce nel lungo con un macchiettistico noir metropolitano che scimmiotta [...] Vai alla recensione »
E chi se l'aspettava un film italiano del genere? Ottimo dall'inizio alla fine. Cocktail di generi riuscitissimo. Bravissimi gli attori. Da vedere.
Finalmente una storia in cui ci si può immedesimare..... Non siamo tutti dei supereroi con il programma per sparare a vista! Speriamo che continuino a fare film così. La recitazione di qualche attore può lasciare un pò perplessi ma nel complesso il film è veramente gustoso e la trama molto coinvolgente. un film da guardare per tutti.
Film decisamente mediocre con trama e recitazione penose.Film a mio parere mediocre da evitare.Voto 5
Da tempo abbiamo un debole per Valerio Mastandrea, il più bravo attore italiano (vi dicono nulla Velocità massima di Daniele Vicari o i finti trailer dei Manetti Brothers? Possibile che se in Italia esce un film bello, o un programma tv con un'idea, vi scappano?). Dopo "Notturno bus", il debole diventa passione. La parte del guidatore di autobus, da e per l'aeroporto, non è di quelle che consentono [...] Vai alla recensione »
Alleluia: un'attrice dotata come Giovanna Mezzogiorno si distacca dai cliché intellettual-penitenziali cari alla critica. Supportato dalla brillante campagna promozionale ideata dal binomio produttivo Vespini-Silvestri, Notturno bus traspone l'omonimo romanzo di Rigosi in una commedia insolita e svariante, grottesca e divertente. In altri tempi il film si sarebbe definito giallo-rosa, ma ora pesano, [...] Vai alla recensione »
Leila (Giovanna Mezzogiorno), bella, ladra e bugiarda, Franz (Valerio Mastandrea), autista di bus, frustrato e malinconico. Due criminali, uno violento e stupido, l'altro psicopatico, un agente dei servizi segreti (Ennio Fantastichino), dall'animo nobile, un esattore della mala un po' violento, in una storia nella quale Leila e Franz sono i vasi di coccio tra quelli di ferro.
Lei (Giovanna Mezzogiorno) è una ladra bellissima con il complesso di Cleopatra (un'incontrollata pulsione a sedurre), che inciampa in una faccenda più grande di lei. Lui (Valerio Mastandrea) è un autista di autobus che ha studiato filosofia, che ama il poker anche se perde con una regolarità da mettere in discussione anche la legge delle probabilità.
Notturno bus, e l'apparizione di un nuovo regista che è Davide Marengo, sono da salutare come new entry degne della massima attenzione. Costruito intorno a un romanzo, quello di Giampiero Rigosi (Einaudi Stile Libero), supportato da collaborazioni artistiche di pregio (Arnaldo Catinari alla fotografia), e da un bel cast con Valerio Mastandrea, Giovanna Mezzogiorno e Ennio Fantastichini in prima linea, [...] Vai alla recensione »
Tutto in una notte: incontro, avventure, fughe, la scomparsa di un microchip che può portare alla rovina un uomo potente, mutamenti. Tratto dal romanzo di Giampiero Rigosi (Einaudi), Notturno Bus di Davide Marengo è una commedia insolita, divertente, veloce, anche un po' romantica, che usa in modo nuovo alcuni dei migliori attori italiani. Giovanna Mezzogiorno, di solito destinata per la sua bravura [...] Vai alla recensione »
Franz (Valerio Mastandrea) è un autista romano. È mite, laureato in filosofia - ma non si direbbe - e ha sommato debiti al tavolo da poker. Leila (Giovanna Mezzogiorno) è una ladra, che campa rubando e rivendendo passaporti e documenti d'identità altrui. Vive sotto pseudonimo e lavora con una parrucca riccia in testa. I due non si sono mai visti, né incontrati, ma si ritroveranno a dormire nello stesso [...] Vai alla recensione »
Un autista di autobus che lavora di notte, una dark lady che ruba passaporti per rivenderli. E alcuni agenti dei servizi segreti che devono recuperare un microchip, Nell'assunto noir si posiziona la cinepresa dell'esordiente (nel lungometraggio di finzione, dopo il bel documentario Craj e svariati clip e corti e backstage) Davide Marengo, bravo nel muoversi tra grottesco, commedia nera e thriller spionistic [...] Vai alla recensione »
Dai tempi di «Pulp Fiction» di Tarantino, gira un neologismo che addita i manierismi di un certo cinema thriller: «tarantineggiare». Qui succede, per esempio, che i due crudeli killer dei servizi deviati che devono impadronirsi di un microchip detenuto dalla falsaria Leila (la Mezzogiorno, smagliante), prelevano dalla coppia di sicari Travolta-Jackson isterie e banalità del male.
Spesso si è portati a non considerare un film italiano per quello che è, ma per quello che dovrebbe rappresentare per il «futuro» del cinema italiano, non più «presente» da tanto tempo, però di gran «passato». Quindi l'ultimo film o è campione dell'onda crescente oppure esempio massimo di crisi nera. In questa schizofrenia, mai del tutto costruttiva, ci si barcamena buttando un titolo di qua tra i [...] Vai alla recensione »
Del romanzo di Giampiero Rigosi, Notturno Bus, da cui è stato tratto il film diretto da Davide Marengo, si è persa l'ambientazione bolognese, quel clima sornione che ha ispirato altri scrittori di polizieschi come Loriano Machiavelli e Grazia Verasani autori di romanzi altrettanto fotogenici. Si sono tralasciati i portici per ricollocare la storia in zona metropolitana indifferenziata (la film commission [...] Vai alla recensione »
Il cinema italiano sa far piangere, sa far ridere, sa fare riflettere, sa documentare. Ma una cosa non sa proprio fare: il cinema di furto e rapina. Che è poi cinema di genere, come vorrebbe essere questo Notturno bus, un Fuori orario scorsesiano, senza limitazione di tempo (la notte), di spazio (un'area geografica ben delimitata) e senza quella capacità di sfrondare ansie e brividi del narrato, nel [...] Vai alla recensione »
Grazie ai due bravi attori protagonisti, Giovanna Mezzogiorno e Valerio Mastandrea, Notturno bus si lascia guardare fino all'ultima fermata malgrado un soggetto poco originale e alcune scene che cadono troppo facilmente nella farsa. L'incontro tra l'autista Franz, uomo inconcludente che si entusiasma solo per il poker, anche se perde, e Leila, una ladra spregiudicata e bugiarda, dà luogo a una commedia [...] Vai alla recensione »
Un microchip del valore di quattro milioni di euro è conteso da varie bande. Non si capisce bene se si tratta di criminali o dei servizi segreti. Ma non ha molta importanza. In questo intreccio di loschi interessi vengono risucchiati, loro malgrado, un malinconico autista di autobus, laureato in filosofia e pessimo giocatore di poker (Valerio Mastrandrea), e una bella ladra dal cuore tenero (Giovanna [...] Vai alla recensione »
Dai tempi di «Pulp Fiction», il celebre film-fusion di Tarantino, gira un neologismo che addita i manierismi di un certo cinema thriller: «tarantineggiare». Qui succede, per esempio, che Garofano e Dioliti, i due crudeli killer dei servizi deviati che devono impadronirsi di un microchip detenuto dalla falsaria Leila (la Mezzogiorno, smagliante), prelevano dalla coppia di sicari Travolta-Jackson isterie [...] Vai alla recensione »