Anno | 2013 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 84 minuti |
Regia di | Massimo Venier |
Attori | Fabio De Luigi, Luciana Littizzetto, Alessandro Besentini, Francesco Brandi, Clizia Fornasier Bebo Storti, Antonino Bruschetta, Fulvio Falzarano, Alessandra Raichi, Andrea Bruschi, Roberto Citran, Giorgio Molino, Stefano Chiodaroli, Demis Marin, Franco Maino, Paolo Pierobon, Alessandro Federico, Bob Messini, Luciano Scarpa, Alessia Donadio, Tatti Sanguineti. |
Uscita | giovedì 10 ottobre 2013 |
Distribuzione | 01 Distribution |
MYmonetro | 1,46 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 5 marzo 2014
Alberto prova a liberarsi della moglie miliardaria per poter ereditare la sua fortuna e diventare l'uomo che ha sempre sognato di essere. In Italia al Box Office Aspirante vedovo ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 4,3 milioni di euro e 1,7 milioni di euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NO
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Alberto Nardi è un cialtrone velleitario che ha sposato la ricchissima Susanna Almiraghi e ora vive nella sua ombra, cercando di convincerla a finanziare progetti in perdita e imprese fallimentari. Susanna considera il marito "uno gnu gnu" e non perde occasione per umiliarlo e ricordargli la sua condizione di inferiorità. Quando la moglie viene indicata come vittima di un incidente aereo, Alberto intravede la sua occasione di riscatto. Ma come sempre niente va come lui vorrebbe, e il destino, di cui lui stesso è fabbro, continua a ritorcerglisi contro.
Il soggetto di Aspirante vedovo è "liberamente tratto" dal film Il vedovo di Dino Risi, i cui sceneggiatori erano Rodolfo Sonego, Fabio Carpi, Sandro Continenza, Dino Verde e lo stesso Risi. Gli sceneggiatori di questo "omaggio" sono invece Ugo Chiti, Michele Pellegrini, Piero Guerrera e il regista Massimo Venier. E ad Alberto Sordi e Franca Valeri subentrano, nei ruoli di Alberto e della moglie (che nell'originale si chiamava Elvira), Fabio De Luigi e Luciana Littizzetto.
Non può che sorgere spontanea una domanda: perché rimettere mano a un capolavoro del cinema italiano e a una sceneggiatura che funzionava come un congegno ad orologeria? Perché rischiare il confronto con due mostri sacri della recitazione riassegnando i ruoli per cui Sordi e la Valeri erano nati?
Una risposta avrebbe potuto essere: per aggiornare al presente certi vizi italici e gettare una luce tragicomica sulla nostra nazione oggi, come Risi aveva fatto con l'Italia di fine anni '50. Ma Aspirante vedovo perde l'occasione di raccontare Alberto come un prodotto del nostro tempo e di descrivere il presente della crisi come ben più degradato dell'Italietta del boom. Gli accenni ai poteri forti che circondano Alberto - la magistratura, le banche, la Chiesa, l'Europa unita - o alle morti bianche e ai giocattoli tossici peccano di qualunquismo e si mantengono lontani dalla satira politica, limitandosi a buttare là allusioni a un personaggio "talmente stronzo che può diventare premier" e ad un altro che "con quel che deve all'erario, di ponti sullo stretto ne faceva due".
Tanto Il vedovo era preciso nel tratteggiare i suoi personaggi, piccoli e grandi, come cartine di tornasole di fenomeni sociali assai riconoscibili, tanto Aspirante vedovo si mantiene in superficie, senza mai affondare il colpo. E se davanti a Il vedovo ancora oggi si ride forte, pur sentendocisi accapponare la pelle, davanti ad Aspirante vedovo a malapena si sorride, con un leggero senso di disagio. Laddove la sceneggiatura del film di Risi tesseva decine di fili, andando a chiudere ogni parentesi aperta, quella del film di Venier abbandona discorsi a metà e tralascia indizi inutilmente seminati. Sparisce il delizioso rapporto fra Susanna e l'amante di Alberto, sparisce la macchinazione del "colpo" che era un prodigio di regia e scrittura, e il finale diventa un pasticcio inspiegabile, mentre ne Il vedovo era la chiusa perfetta (e naturale) della storia. Mancano il ritmo di montaggio, le invenzioni di regia, i tempi comici impeccabili e l'amarezza di fondo che facevano del film di Risi una commedia molto italiana, con eleganti accenni al noir internazionale.
Il personaggio di Susanna, nella nuova versione, è quello che subisce la trasformazione più radicale (se questo è un segno dei tempi, poveri noi): da donna intelligente e non priva di un suo lato tenero, diventa un'arpia cinica e calcolatrice che si augura la morte del marito (e chi ha visto l'originale sa quanto questo mini alle fondamenta l'impianto della storia). Se Luciana Littizetto potrebbe essere una continuazione contemporanea (in tono minore) di Franca Valeri, Fabio De Luigi è decisamente fuori ruolo nei panni di Nardi, soprattutto se paragonato a quell'Alberto Sordi sul cui viso si leggevano tutti i pensieri inespressi e le intime perversioni.
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Come giudicare un film? Vediamo... ..dal soggetto, dallo spunto...insomma, dalla trama? Bene, questo Aspirante vedovo è un remake (o presunto tale), quindi assolutamente niente di originale. ..dai personaggi che mette in scena? Ok: sono tutti inutilmente macchiettistici, totalmente dannosi per la salute della pellicola. Persi ed ondeggianti nel limbo dei "senza ruolo": troppo [...] Vai alla recensione »
L'aspirante Vedovo aveva tutte le carte in regola per risultare un bel film, eppure affoga inesorabilmente nella banalità, rimanendo in superficie senza mai andare più affondo mentre infrange le grandi aspettative dello spettatore, il quale sperava di assistere a un qualcosa di più intelligente. L'idea di partenza era buona ma viene umiliata da una mediocre realizzazione [...] Vai alla recensione »
Come da facile intuizione, si tratta del remake de "Il vedovo" di Dino Risi e l'impresa di Venier appare senza dubbio tra le più difficili, coraggiose e ambiziose (o forse, semplicemente disperata) dovendosi confrontare con una delle opere meglio riuscite della gloriosissima commedia all'italiana e con più di qualche mostro sacro.
Fare remake di un film come " il Vedovo" era impresa pressochè improba, oltre che inutile.Partendo poi dal presupposto che De Luigi non è Sordi e la Littizzetto non è Franca Valeri,era impensabile di riuscire ad avvicinarsi al capolavoro indiscusso di cui sopra,tuttavia qui si rasenta il ridicolo e veramente si raschia il fondo del barile,proponendo un'inguardabile [...] Vai alla recensione »
Se non fossero esistiti Sordi e la Valeri e se il maestro Risi non avesse girato il Vedovo, saremmo di fronte all'ennesima commediola all'italiana banale, sonnolenta e priva di spunti realmente comici con il solito mix di situazioni e battute trite e ritrite. Ma, sfortuna di Venier & Co., il Maestro Risi girò quel capolavoro di comicità che è il Vedovo e, visto [...] Vai alla recensione »
Film in cui viene raccontato tutto il daffare che un uomo si dà al fine di liberarsi definitivamente della propria moglie ricca e piena di alterigia nei suoi confronti. I tentativi saranno molti ed ovviamente tutti con un esito disastroso. Il regista Massimo Venier qui si ispira alla precedente pellicola diretta da Dino Risi intitolata "Il Vedovo" e magnificamente interpretata [...] Vai alla recensione »
Gentili cinefili critici spietati. L'incasso di questo vituperato film vi è contro e considerando che il biglietto lo pagate non contribuite a questo incasso di soli 1,700,000 euri o euro scusate l'ronia. Vi potete sempre rifare con kagate americane.
sconsiglio tutti gli italiani di vedere questo "film" se così si può considerare.
Se il Cinema è in crisi, questo è uno di quei film che da un grosso contributo per affossarlo definitivamente. Remake insipido e inutile,con interpreti patetici. Ridateci i 'guitti' dei piccoli teatri di provincia, almeno quelli sapevano far ridere.
Ai delusi di questo film; vi potete rifare gli occhietti con un film di Barbareschi....o no? Forse li vi spellate le mani.
Film scontato tipicamente italiano. La presenza della Littizzetto apriva uno spiraglio di speranza, invece è stata una delusione totale.
Film evitabilissimo, senza mordente. attori mediocri: De Luigi sempre uguale, la Litizzetto non adatta al grande schermo (perde la sua simpatica spontaneità).
Metto una stella per pura bontà perchè questo film non vale davvero niente e spero che tutti quelli che ci vogliono andare, vadano a vedere un film migliore di questo. Parla di Alberto Nardi, marito di Susanna Almiraghi una grande imprenditrice, che fa di tutto per ucciderla e ricevere tutto il suo patrimonio, ma l'ultima volta nella quale tenta di uccidere la moglie non ci riesce [...] Vai alla recensione »
Scadentissimo,banale....perchè il cinema italiano sta andando negli abissi????......bah!!
Ciao ... Sono molto indeciso... mi son ripromesso di andare al cinema prossimo fine settimana per gustare qualcosa d'allegro e l'idea era quella di vedere "Aspirante vedovo". Leggendo le recensioni... ahia..! Comunque sia, è davvero così orribile? Saluti
Uno dei film più brutti e noiosi mai visti. Volevo uscire dalla sala passati appena 20 minuti. Il cinema italiano dovrebbe essere soppresso se nelle sale propongono film del genere. PENOSO
Film orrendo.Brutta la regia, brutta la fotografia,pessimimamente recitato. Non fa ridere, nonfa piangere. Non rispetta i ritmi, annoia e non esiste filo logico.Una serata sprecata. La cosa che mi fa più adirare è tutta la pubblicità che hanno fatto per questa cosa che hanno l'ambire di chiamare film. Vergognoso. Albertone e Risi si stanno rivoltando nella tomba.
La domanda incombente è , qual'è il senso dell'intera operazione se tutti hanno messo le mani avanti: Venier rifiutando qualsiasi paragone con Risi, De Luigi con Alberto Sordi, la Littizzetto con Franca Valeri, gli autori con il film IL VEDOVO? Che senso ha dunque una versione moderna di "quel" film senza la necessità di una versione moderna di "quel" film? Nessun senso, anche perché è evidente il [...] Vai alla recensione »
Sia Luciana Littizzetto che Fabio De Luigi per me erano garanzia di un film che valeva la pena vedere. Non mi aspettavo cercto un capolavoro della cinematografia italiana, uno di quei films che restano nella memoria, ma sicuramente mi aspettavo una buona commedia italiana. Anche l'idea di riambientare ai tempi moderni il film con Sordi, dal mio punto di vista, deponeva a favore del film, dato che [...] Vai alla recensione »
Vorrei solo far presente una cosa a chi continua a ripetere che il film DEVE essere buono dato che ha incassato: Chi va a vedere il film ci va per il trailer, la trama, GLI ATTORI (sicuramente la Littizzatto e De Luigi un po' di gente la attirano... O no?!), ma il film ancora non l'ha visto... Quindi, nonostante gli incassi, se i commenti sono prevalentemente negativi qualcosa vorrà [...] Vai alla recensione »
A dispetto delle scarse aspettative, mi ostino sempre a guardare film Italiani, questo perché credo nel nostro paese, nella mia e nelle nuove generazioni, l’Italia è stata in passato la culla delle arti, non capisco poi cosa sia successo. Non siamo di fronte ad una pellicola di grande rilievo, sarà presto dimenticata e personalmente non vi consiglio [...] Vai alla recensione »
Littizzetto non certo all'altezza di F.Valeri. Di Luigi pietoso: pregasi tornare in TV. Il regista cambi mestiere.
Ho visto raramente un film più vuoto: non credo che il paragone con "Il vedovo" di Risi, con Alberto Sordi e Franca Valeri sia neppure lontanamente proponibile. Veramente brutto!
Ancora c'è gente che regala soldi a questi pseudoattori..! Ma siete pazzi! Andatevi a mangiare una pizza, o andatevi a vedere il film di Checco..!
Tutto ciò che hanno cambiato rispetto al capolavoro "Il vedovo" sono riusciti a peggiorarlo. Se la Littizzetto nei panni di arpia ci può stare, il punto di forza Sordi diventa il punto debole De Luigi, che trasforma un film da risate, anche amare, di allora, in un piattume senza guizzi, in questo patetico remake. "Consigliato" solo a chi non ha mai [...] Vai alla recensione »
Film che non prende mai il "volo", trama banalissima. Mi chiedo come possano essere finanziati film del genere. Occasione sprecata
Dove sei Alberto? Dove sei Franca? Non si salva nemmeno la Littizzetto che personalmente adoro, ma è incastrata in un copione che ne avvilisce la verve. Cosa aggiungere? Avete già detto tutto voi che mi avete preceduto. Quindi mi unisco al coro dei NO. No ai remake in generale che anche nella migliore delle ipotesi perdono quasi sempre il confronto con l'originale.
Riedizione de “Il vedovo” di Dino Risi, questo film è un duro atto di accusa al cinema d’intrattenimento del 2000. Il soggetto è un classico, cialtrone sposato a donna ricchissima cerca vivamente felice vedovanza. Poi ci sta che dove c’era Dino Risi ci sta Massimo Venier, a posto di Sordi Fabio De Giovanni e la Litizzetto, qualcuno mi spieghi perché fa ridere, [...] Vai alla recensione »
A volte certi remake non andrebbero mai fatti, e questo è uno dei tanti. Rifacimento della celebre ed originale commedia nera di Dino Risi con Alberto Sordi protagonista, Aspirante Vedovo ne ripercorre la storia ma con vicende diverse, senza regalare allo spettatore nulla di nuovo, e soprattutto poche risate dal duo De Luigi-Littizzetto, coadiuvati per altro da un ricco cast di personaggi secondari [...] Vai alla recensione »
Un film con De Luigi e la Littizzetto non può non far ridere.. ed invece è così. Aspirante Vedovo si dovrebbe porre come commedia amara, ma non è ben lontano dal risultato. La pellicola non punge, non fa sorridere nè crea emozioni di alcun tipo. La piattezza è eccessiva ed ogni scena scontata. Inguardabile.
Un film con De Luigi e la Littizzetto non può non far ridere.. ed invece è così. Aspirante Vedovo si dovrebbe porre come commedia amara, ma non è ben lontano dal risultato. La pellicola non punge, non fa sorridere nè crea emozioni di alcun tipo. La piattezza è eccessiva ed ogni scena scontata. Inguardabile.
3.173.303 di euri o euro quello che più vi aggrata. Dura da digerire la Letizzetto, ma aimè così è la vita....fatevene una ragione.
Grazie per aver contribuito ai 3miGlioni e spiccioli. Di un film che non ho visto e che comunque non avrei mai considerato nei mie sogni di spettatore. Il silenzio è d'oro. Tra poco uscirà un film di Barbareschi , li mi cappotterò dalle risate. Questo film lo potremo candidare agli oscare .....
La trama è assolutamente banale, sviluppata in modo piuttosto superficiale, ma del resto non mi aspetto profondità da una commedia, specie se italiana. Rientra quindi perfettamente nel suo genere. Non lo considero un grande film, ma devo ammettere che mi ha divertita davvero molto la parodia, questa pellicola ne è ricchissima. Le cose vengono dette in modo assolutamente schietto [...] Vai alla recensione »
Manca totalmente il ritmo della storia, come se la colonna sonora - buona per un servizio di Ballarò, avesse addormentato anche il regista, lo sceneggiatore e anche gli attori.... C'è un accanimento nell'ammantare di cinismo alcuni personaggi(per es. il monsignore e i genitori dell'amante) che vien quasi voglia di urlare BASTA! La costruzione della scena dell'omicidio non regge - nemmeno a volerla [...] Vai alla recensione »
... chi sono io per giudicare attori e musiche e riprese e audio... semplicemente è stato un film piacevole, uno di quelli che ti lasciano con il sorriso sulle labbra, ma con un punto interrogativo a livello dello stomaco che non avrà risposta finché non ti trovi a letto col pigiama già lavato e spogliato: semplicemente il finale è.
Ovviamente non è un film di contenuto, ma il genere di per se non lo consente. Film leggero, divertente, narrazione fluida e storia dal finale poco scontato. Consigliato a chi vuole passare un'oretta e mezza al insegna del divertimento. I personaggi fortemente stereotipati lasciano spazio pensare ad una scelta volontaria del regista ed attori dando spazio a una sottile critica, nei confronti degli [...] Vai alla recensione »
Mi sono trovato in una multisala all'uscita del pubblico da questo vituperato film dove i giudizi mi rammentano il rogo di ultimo tango a parigi. Gli incassi parlano chiaro piaccia o non piaccia ai cinefili critici e attenti osservatori. Non lo ho visto e non credo che lo vedrò perchè ho ben chiaro nella mia testolina cosa vedere visto che devo acquistare e pagare il biglietto di [...] Vai alla recensione »
Si, e se ci dimenticassimo il film originale? Resterebbe un insolito noir per il cinema italiano, con una buona regia, una bellissima colonna sonora ed un ottimo cast. E' vero che De Luigi potrebbe fare molto di più ma è stato comunque bravo a rendere il personaggio. La parte da leone (leonessa,anzi) la fa Luciana Littizzetto, insuperabile riccona chic che non sbaglia un colpo.
Quello firmato da Ugo Chiti, Michele Pellegrini, Massimo Venier e Piero Guerrera, non è proprio un "soggetto liberamente tratto dal film Il vedovo".Ma è di peso, con alcune variazioni scarsamente motivate e decisamente non migliorative, il film di Dino Risi del 1959. Probabilmente il più accreditato atto di nascita della commedia italiana del boom. Niente di male, ma non ci si può sottrarre al confronto. [...] Vai alla recensione »
Per lo spettatore che ha visto (magari in tv) «Il vedovo» firmato Dino Risi, il confronto non si pone neppure. È del tutto inutile, pertanto, procedere alla fucilazione di produttore, sceneggiatori e regista di «Aspirante vedovo», (non troppo) liberamente ispirato alla commedia grottesca del '59 con Franca Valeri e Alberto Sordi. La vicenda, benché ambientata a Milano girata a Torino, non va al di [...] Vai alla recensione »
Dimenticare "Il vedovo" di Dino Risi. In ogni senso. Ecco l'imprescindibile premessa per chiunque voglia affrontare la visione della nuova fatica di Massimo Venier, dotata dell'attrazione mediatica al massimo livello di Luciana Littizzetto. Tocca a lei infatti indossare i panni dell'inimitabile Franca Valeri ("alla quale ho chiesto scusa", si protegge la Luciana nazionale), aciderrima imprenditrice [...] Vai alla recensione »
Nel 1959 Dino Risi ci regalò una commedia sottilmente spiritosa ma anche molto nera e quasi sinistra, "Il Vedovo". L'aveva scritta con Rodolfo Sonego, Fabio Carpi, Luciano Continenza, Dino Verde ed era riuscito a farla interpretare ad Alberto Sordi e Franca Valeri perfettamente a loro agio e tutte fiamme in due personaggi di marito e moglie che non erano fatti per stare insieme.
C'era da fare gli scongiuri. Che rischio un rifacimento della celebre commedia di Dino Risi. Invece Massimo Venier se l'è cavata, evitando saggiamente l'effetto caricatura. Fabio De Luigi e Luciana Littizzetto, sorprendentemente misurati, si destreggiano benino, anche se non possono sfuggire all'impari confronto con Sordi e Franca Valeri. Ma chi ha meno di quarant'anni e non conosce la storia dell'imbranati [...] Vai alla recensione »
È legittimo rifare un film, magari cambiando un tantino il copione per aggiornarlo ai tempi? Ma certo! Quanti remake (anche buoni) sparirebbero dalla storia del cinema se la risposta a questa domanda fosse negativa? Quindi non staremo a interrogarci sull'opportunità o meno di rimettere in scena Il vedovo (1959), graffiante commedia di costume firmata Dino Risi, da lui scritta con un valido quartetto [...] Vai alla recensione »