Qualche buona idea alla base ma non basta. Il film di Michael B. Jordan è troppo prevedibile. Drammatico, Sportivo - USA2023. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il terzo capitolo della saga cinematografica nata come spin-off del celebre, osannato e mai dimenticato Rocky. Espandi ▽
Adonis è prossimo a ritirarsi, gli manca solo di vincere un ultimo incontro per uscire di scena nel modo più glorioso e poi dedicarsi alla famiglia. Quando però Adonis incontra Damian, detto Dame, suo vecchio amico dei giorni in cui viveva in una casa famiglia, realizza di avere con lui un debito da pagare. Damian infatti era andato in galera nel corso di una rissa che proprio lui aveva scatenato. Damian sembra chiedere l'impossibile: un incontro di pugilato per il titolo dei pesi massimi, ma del resto lo stesso Adonis aveva avuto una analoga chance, quindi come potrà dirgli di no?
Michael B. Jordan è protagonista e pure regista di Creed III, dove dimostra una buona mano e qualche idea, ma non bastano a salvare un film di ottundente prevedibilità.
Discutibile anche l'interpretazione di Jonathan Majors, che sfoggia un fisico impressionante e sicuramente è meglio di Florian Munteanu nei panni del figlio di Ivan Drago dello scorso capitolo (e poco ci voleva), ma rimane un attore interlocutorio. A volte funziona come maschera grottesca ma qui non aiuta una scrittura già di suo farraginosa. Recensione ❯
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Opera interessante tra modernità e paganesimo che inserisce elementi innovativi nella tradizione dell'horror. Horror, Italia2022. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Angoscianti disturbi del sonno vengono affiancati a oscure leggende popolari per raccontare la storia inquietante di una mamma che cerca di fare la cosa migliore per il bene della propria bambina. Espandi ▽
Il regista costruisce un horror che presenta sì degli aspetti fortemente innovativi e contemporanei, ma che risente d’altro canto di una tradizione millenaria: alla base dell’intreccio sta infatti la leggenda abruzzese della Pantafica, una presenza mostruosa ed evanescente che turberebbe le notti dei bambini. Sebbene la vicenda sia ambientata ai giorni nostri, riecheggiano perennemente i detti dialettali, le formule per scacciare il malocchio, e nel susseguirsi delle ritualità il mood acquisisce un sapore quasi medievale e pagano. La regia di Scaringi resta sempre sapientemente e fiabescamente a metà tra vero e immaginato, tra modernità e paganesimo, tra manifesto e occulto. Un lavoro molto interessante, sia riguardo le intuizioni che stanno alla base del progetto e sia in merito all’efficacia registica e narrativa in base agli esiti che il film vuole dare. Pecca forse un po’ di unilateralità: il tentativo di rimanere entro i confini del genere horror ne impedisce il riconoscimento nella luce di una realtà più alta e composita. Recensione ❯
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Una serie di relazioni si instaurano durante la raccolta dei fichi: un ritratto generazionale di giovani donne (e, appena un passo indietro, giovani uomini). Espandi ▽
Nel nord-ovest rurale della Tunisia, l'estate volge al termine ed è periodo di raccolta dei fichi. Nell'arco di una singola giornata, una squadra di lavoratori stagionali parla e discute tra una cesta di frutta e l'altra. C'è da difendersi dalle avances e dai piccoli soprusi del proprietario del frutteto Saber, rivendicare la propria autonomia come fanno Fidé e Melek, tornare in gruppo dopo una lunga assenza come Abdou, e navigare le aspettative di una futura unione come nel caso di Sana e Firas. Dall'alba al tramonto, le loro storie si intrecciano sotto l'ombra gentile degli alberi di fico.
Esordio nel cinema di finzione per la regista franco-tunisina Erige Sehiri, il film è un pregevole spaccato di vita agricola dagli spiccati riflessi di analisi socio-culturale, tutta declinata al femminile.
La struttura del film è leggera ed elastica, con qualche punto in comune con il successo recente dello spagnolo Alcarras (una poetica dell'estemporaneo che fa contrasto con la sacra ciclicità del mondo agricolo), ma è soprattutto debitrice verso il cinema di Abdellatif Kechiche. Recensione ❯
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Il film dedicato al ritorno alla musica live del Liga con il concerto di Campovolo 2022. Espandi ▽
Per un artista che ha fatto circa 800 live nei suoi trent’anni di carriera doversi fermare di colpo per via del Covid-19 non è stato semplice, specie perché la pausa forzata è durata tre anni. È così che si apre il film Ligabue: mostrando la voglia di ritorno e di riscatto collettivo dopo la chiusura dovuta all’emergenza sanitaria. Girato in appena cinque giorni durante l’evento di Campovolo dello scorso giugno, Ligabue - 30 anni in un giorno è il racconto di quella che è stata una festa musicale esagerata in presenza di oltre 100.000 fan. E il regista Marco Salom non manca di focalizzarsi proprio sui fan, vero target di questo film, con gustosi aneddoti annessi, tra cui quello di una coppia che si è conosciuta a un suo concerto e poi è andata a convivere a Correggio. Inserendo quasi una trentina di brani del concerto del 4 giugno, firma un documentario musicale creato ad arte per far cantare chi guarda sulle note del suo cantautore preferito. Recensione ❯
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Tutti i Demoni di Rango Superiore si riuniscono al Castello dell'Infinito dopo la sconfitta dei Sei Demoni Superiori. Espandi ▽
Dopo che la sua famiglia è stata ferocemente uccisa, un ragazzo di buon cuore di nome Tanjiro Kamado decide di diventare un Demon Slayer nella speranza di far tornare umana la sorella minore Nezuko. Insieme ai suoi compagni, Zenitsu e Inosuke, e a uno dei membri più importanti del Demon Slayer Corps, Tengen Uzui, Tanjiro intraprende una missione all'interno del "Entertainment District", dove incontra i temibili demoni di alto rango Daki e Gyutaro. Recensione ❯
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Davide Ferrario racconta la biblioteca privata di Umberto Eco. Espandi ▽
Durante le sue lezioni al Politecnico di Milano o all'Università di Bologna, la voce di Umberto Eco risuonava diffusa attraverso casse installate tra i corridoi dell'ateneo e in altre aule. La classe dove "il Prof." teneva lezione era talmente colma di studenti, curiosi e appassionati che si creavano delle file all'esterno.
Le stesse file che vediamo strabordare fuori e dentro al Castello Sforzesco di Milano, dove si sono tenuti i suoi funerali il 23 febbraio 2016. Il film di Davide Ferrario parte da qui, dall'annuncio della perdita di questo personaggio che osserviamo, di spalle, camminare tra i corridoi apparentemente infiniti della sua biblioteca. Renate Eco Range, raffinata compagna di Eco e madre dei tanti figli, racconta di essere stata in mezzo a quella folla milanese (e non solo) cercando di raggiungere il marito, acclamato e salutato con affetto e stima.
Di affetto e di stima è composto questo percorso narrativo fatto di libri. Ferrario è riuscito nell'intento raccontando un grande pensatore e intellettuale, tra i più speciali del nostro tempo - e di quello passato -, attraverso il suo elemento naturale, il libro. Recensione ❯
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Una favola che combina con grande audacia realismo magico e poesia sociale. Drammatico, Francia, Egitto, Paesi Bassi, Grecia2021. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La parabola di una donna che si ritrova ed essere il capofamiglia dopo uno strano incidente. Espandi ▽
In una baraccopoli ai margini del mondo, una madre sottomessa e silente spende tutte le sue energie per allevare i figli e soddisfare un marito autoritario, che gestisce la sua vita e la sua economia. Il ritmo monotono delle sue giornate è interrotto dal compleanno di uno dei suoi bambini. Per l’occasione prepara una torta e gonfia palloncini mentre il consorte ingaggia un mago ciarlatano che lo trasforma in pollo. Un film radicale e radicalmente singolare. È la storia di un trucco di magia andato storto. Una storia di polli metaforici, che hanno conosciuto momenti di gloria nelle riflessioni di molti pensatori. È una favola senza senso che ne cerca uno in ogni angolo lurido della città, dove l’emergenza è permanente e i diritti umani un disegno lontano. Combina con grande audacia realismo magico e poesia sociale, mettendo a dura prova lo spettatore col suo miserabilismo testardo su cui il film inciampa e si sporca, letteralmente. Ma Omar El Zohairy ci crede, crede alla sua premessa strampalata, crede in quella storia ‘da non credere’ dove l’assurdo infiltra il reale senza battere ciglio. Recensione ❯
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Una commedia leggera e frizzante su due fratelli opposti e costretti a riscoprire il loro legame. Commedia, Italia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due fratelli completamente diversi: uno abita in Toscana e lavora in un supermercato, l'altro tenta di fare l'attore in giro per il mondo ma torna al paese d'origine quando scopre che l'unica zia ancora in vita è gravemente malata. Espandi ▽
Fred e Fosco sono due fratelli agli antipodi. In crisi professionale e personale (e a corto di soldi), Fred torna al paese tentando invano di riallacciare i rapporti, ma l’improvvisa morte della zia e il suo bizzarro testamento costringono i due fratelli a una convivenza forzata che finirà per giovare ad entrambi… Al suo esordio alla regia, l’attore Luca Calvani firma una commedia fresca e frizzante, mettendosi in gioco e prendendosi in giro nel ruolo di Fred che è quasi la sua caricatura, ma con sfumature e pennellate che conferiscono spessore e profondità al personaggio. L’incontro tra due caratteri e due mondi distanti funziona bene come architrave di una commedia che segue gli schemi classici del genere e sa come farlo, strappando anche qualche risata grazie all’affiatamento del cast e a una sceneggiatura ben calibrata. Recensione ❯
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Un film che attiva e rende vivido ogni singolo dettaglio della vita e dei tormenti dell'artista spagnolo. Arte, Francia, Spagna, Portogallo2022. Durata 90 Minuti.
La ricca e sinuosa opera del genio spagnolo in questo affascinante documentario corale. Espandi ▽
Seguire le tracce di Francisco Goya sul filo narrativo di Jean-Claude Carrière è già un’azione che non può lasciare indifferenti. Due intelligenze speciali, quella dello scrittore in dialogo con quella del pittore; due narratori eccezionali. Visionari che, posti a confronto dal regista José Luis López-Linares, hanno lasciato, a loro modo, tracce incancellabili e sentimenti vividi. Il talento, l’osservazione e l’analisi del quotidiano, anche quello più duro; i volti delle dame, i loro piedi dentro a eleganti calzari di seta; quelle mani - che Goya non amava dipingere e dunque si faceva pagare in più -; i tori e la corrida; la morte, la guerra, il dramma, il dolore forte, i giochi di corte, i tessuti, le incisioni raffinate e dense di stratificazioni lineari; i volti espressivi e grevi, la critica. Si potrebbe colmare una pagina intera con le sole descrizioni dei dettagli e delle reazioni dei soggetti nei dipinti intensi di Goya. Recensione ❯
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Una donna lascia tutto per un uomo ma lui sembra non averla mai conosciuta. Espandi ▽
Márta si è innamorata. Per questo motivo, si lascia alle spalle la brillante carriera intrapresa negli Stati Uniti in un reparto di neurochirurgia e torna a Budapest per iniziare una nuova vita con l'uomo che ama. Lui però non si presenta all'appuntamento al Ponte della Libertà. Dopo un'attesa inutile, lo cerca disperatamente e quando finalmente lo trova, l'amore della sua vita le risponde di non averla mai vista prima d'ora. Recensione ❯
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La favola di un uomo cieco che sa ritrarre ciò che non vede si perde nell'eccessivo didascalismo. Drammatico, Italia2022. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di un anziano signore non vedente, insegnante di ritrattistica a carboncino in una scuola serale. Espandi ▽
L'anziano Emanuele, cieco sin da ragazzo, ha una dote unica: riesce a ritrarre chiunque solo ascoltandone la voce. Insegna ritrattistica a carboncino in una scuola serale, ma non ama la compagnia altrui, ad eccezione di quella dell'assistente sociale Pola. La sua vita solitaria viene sconvolta quando due immigrate africane si trasferiscono a casa sua occupandosi in cambio delle faccende domestiche, e riuscendo pian piano a fare breccia nel suo cinismo. Nel frattempo, un video di Emanuele all'opera con uno dei suoi disegni diventa virale, e in breve lui viene arruolato da uno show televisivo che tenta di sfruttarne la popolarità.
Il protagonista impersonato da Franco Nero sembra rimandare a Clint Eastwood, ma il film non ha lo stesso respiro e la resa complessiva si rivela modesta. A quasi vent'anni dal suo esordio dietro la macchina da presa, Forever Blues (2005), Franco Nero torna alla regia cucendosi addosso un personaggio su misura, decisamente eastwoodiano, un duro e puro secondo cui il pietismo verso i disabili è una forma di razzismo che lui non tollera.
L'unione di troppi temi, dall'integrazione multietnica all'isolamento nella disabilità e nella vecchiaia fino al potere manipolatorio dei media, impedisce qualsiasi tipo di approfondimento, e ogni riflessione che ne deriva non può che arrestarsi alla superficie. Recensione ❯
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Sofia, una donna che vive nel cuore dell'Appenino Reggiano, alle prese con una possibile convivenza fra la natura incontaminata e le nuove tecnologie. Espandi ▽
La natura incontaminata con le sue suggestive distese di grano, gli animali e i suoi colori sgargianti da una parte. Dall'altra la tecnologia, con la minaccia incombente di rovinare e distogliere tutti dall'incanto della natura, ma anche con le chimere dei suoi mondi paralleli ipnotizzanti in cui ci si può smarrire. È il divario che pone la commedia Evelyne tra le nuvole di Anna Di Francisca. Poteva venire fuori una commedia sofisticata sul contrasto tra nuove tecnologie e stili di vita slow, animalisti e ecofriendly, purtroppo invece malgrado le buone intenzioni e un'attrice come Eleonora Giovanardi il film risulta un prodotto ibrido, che si limita ad abbozzare una galleria di personaggi caricaturali senza mai approfondirli veramente. Il risultato è un colorato pastiche dalle belle intenzioni, che mira a far rinnamorare chi guarda dei suggestivi luoghi dalla natura incontaminata, ma che purtroppo non si rivela una visione imperdibile, di quelle capaci di suscitare emozioni. Recensione ❯
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Un viaggio nel dolore della città italiana più martoriata dalla pandemia. Una terapia per elaborare ma non dimenticare. Documentario, Italia2023. Durata 136 Minuti.
La città di Bergamo dopo l'incubo dei giorni del marzo 2020. Espandi ▽
Marzo 2020. Bergamo è una città che all'interno delle sue mura si presenta come un corpo lacerato. Il documentario connette passato e futuro di questa comunità attraverso la ricostruzione del tessuto sociale, familiare ed individuale distrutto dalla pandemia. Medici, infermieri, pazienti, volontari e persone in genere colpite dai problemi procurati dal virus cercano il loro ruolo nel percorso di recupero di salute della comunità. Incontrarsi e condividere le storie degli scomparsi e dei sopravvissuti è il loro modo di partecipare e superare i lutti. Recensione ❯
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Una storia sul potere della scoperta di sé e sul coraggio necessario per essere fedeli a sé stessi. Espandi ▽
Dicembre 2015: la boy band One Direction si esibisce per l'ultima volta sul palco del talent show musicale "The X Factor", a Londra. Hanno appena pubblicato il loro quinto album ma non hanno un tour in programma. Si parla dell'esigenza di una pausa ma in realtà stanno per sciogliersi. Tutti gli altri - Zayn Malik, Niall Horan, Harry Styles e Liam Payne - continuano a incidere e ad andare in tour, ognuno per conto proprio. Per insicurezza, choc della separazione e altri problemi privati, Tomlinson sarà l'ultimo a farlo (e gli capiterà di incontrare sul palco dei festival musicali sia Payne che Horan). In una lunga intervista ravvicinata, composta di molteplici riprese posate e di momenti del tour, sia prima che dopo la pandemia, il cantante e compositore si apre a un racconto intimo, rivolgendosi direttamente al suo pubblico: tra lutti familiari, ostacoli, aspirazioni, incertezze e gratificazioni arrivate col decollo da solista, fino a un tour che riempirà gli stadi di tutto il mondo. Recensione ❯
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Un'opera dal cast assolutamente azzeccato che merita attenzione e che lascerà soddisfatti. Thriller, Italia2021. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un cuoco si trova davanti all'occasione della vita. Non sa ancora, però, che dietro questa occasione si nascondono segreti inconfessabili. Espandi ▽
Luca Treves è uno chef tanto famoso. Viene contattato da Andreas Dürren Fischer, un importantissimo restauratore di quadri fiamminghi. La richiesta è tanto semplice quanto particolare: Luca lo deve accompagnare in un giro di incontri professionali che lui ha già fissato. Avrà così modo di fare la conoscenza con delle realtà di alto livello.Parallelamente l'ispettore capo Garrant sta indagando su un giro di rapimenti di minori dietro il quale c'è una mente organizzatrice tanto acuta quanto perversa. La chiamano De Ober, L'Oste.
Non è importante aver letto il romanzo di Massimo Donati per poter godere di questo film che lo vede esordire in un lungometraggio. Il libro di Donati è andato nelle librerie nel 2013. Sono trascorsi 10 anni da allora e spesso, una troppo lunga macerazione di un'opera conduce ad esiti artificiosi e freddi sul grande schermo. Non è quello che è accaduto a questo film che, grazie alla sceneggiatura a quattro mani con Alessandro Leone, e ad un cast di attori assolutamente azzeccato raggiunge gli obiettivi.
Nell'esigenza di venire a conoscere dei protagonisti si condensa ulteriormente il piacere della visione dello spettatore che si traduce anche nel desiderio di comprendere il senso del titolo. Non resterà insoddisfatto. Recensione ❯
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