Un horror efficace, dalla grande libertà narrativa. Il debutto dei fratelli Philippou è da elogiare. Horror, Australia2022. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un gruppo di amici apre per sbaglio un portale con il mondo degli spiriti mettendo così tutti in pericolo. Espandi ▽
Mia ha perso da poco la madre e ha un rapporto complicato con il padre. L'amica Jade e il fratellino di lei Riley hanno un rapporto di amicizia molto stretto con Mia e la ospitano a casa. Intanto tra i coetanei di Mia e Jade si diffonde sempre più una serie di video che ritrae gli effetti di un gioco: una sorta di seduta spiritica. Quando Hayley propone a Mia di sottoporsi alla sfida in questione, la ragazza sorprendentemente accetta e vive un'esperienza sconvolgente.
I due registi Philippou al debutto non levano mai il piede dall'acceleratore, nemmeno di fronte a soggetti sensibili, come minorenni o minoranze etniche, con una libertà narrativa che nella media dei prodotti americani del genere è un lontano ricordo.
La tendenza degli ultimi anni, specie attraverso le produzioni Blumhouse, ha molto insistito sul potenziale horror di social e nuove tecnologie, ma l'approccio di Talk to Me predilige la sostanza al sensazionalismo, la sospensione dell'incredulità che conduce al jump scare. Recensione ❯
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Un horror vigoroso e spettacolare che tiene in pugno lo spettatore. Horror, Thriller - Italia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Zampaglione torna dietro la macchina da presa con un horror thriller soprannaturale. Espandi ▽
1993. La giovane restauratrice americana Lisa Gray arriva in un paesino italiano con il compito di restaurare un antico dipinto nella villa della duchessa Emma Fosca Malvisi. Il dipinto è completamente annerito come conseguenza di un fuoco che fortunatamente non l'ha bruciato. Lisa ha solo due settimane di tempo per svolgere il suo lavoro, con una forte penalità a livello economico qualora non ci riuscisse. La restauratrice fa la conoscenza di Giulia, la figlia tredicenne della duchessa e la trova scontrosa e reticente, come se qualcosa la turbasse. Lisa procede nel suo lavoro, ma incubi e visioni la turbano, mentre un terribile segreto aleggia intorno a lei.
Dopo Shadow e Tulpa, Federico Zampaglione torna al cinema horror con un film convincente che si inserisce in modo autorevole nella migliore tradizione dell'orrore italico. La storia è raccontata con sapienza, vigore, suspense e capacità di tenere in pugno lo spettatore. Simpatico anche il sottofinale ambientato ai nostri giorni, che chiude con un tocco di sarcasmo e di inventiva un film riuscito.
Lauren LaVera regge con bravura e notevole padronanza il suo ruolo, dando il giusto spazio alla fragilità e nel contempo alla forza e alla determinazione della protagonista. Ottima anche la prova della sempre affidabile Claudia Gerini, nella parte della nobildonna che ha qualcosa da nascondere. Recensione ❯
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Nella sua solitudine, il piccolo Owen stringe amicizia con la nuova vicina, senza intuire ciò che di misterioso e pericoloso si nasconde in lei. Espandi ▽
Owen ha 12 anni e vive con la madre in una piccola cittadina del New Mexico in cui nessuno sceglierebbe di andare a vivere. Torturato da tre bulli compagni di classe, provato dal divorzio in corso dei genitori, trova per la prima volta un'amica nella nuova vicina di casa, una ragazzina strana, che non sente il freddo e non mangia le caramelle. Tra i due giovani la relazione si stringe, anche e soprattutto dopo che Owen scopre il segreto di Abby, il suo bisogno di bere sangue per vivere. Recensione ❯
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La saga di Alien torna alle origini. Álvarez presenta un medley dei capitoli precedenti, con la visceralità da B-Movie. Horror, Fantascienza, Thriller - USA, Gran Bretagna2024. Durata 119 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tornano ancora una volta gli xenomorfi, la Weyland-Yutani Corporation e un equipaggio in larga parte destinato al massacro. Espandi ▽
Rain e il suo androide Andy, che lei cerca di far passare per il proprio fratello, cercano di lasciare la grigia e mefitica colonia mineraria dove vivono per andare su un pianeta in cui si vede il sole. Ma la Weyland-Yutani li incastra con una contraffazione del loro contatto e così non hanno altra scelta che accettare la proposta dell'amico Tyler: rubare alcuni moduli criogenici da una stazione di ricerca spaziale della Weyland-Yutani, per affrontare in proprio il viaggio verso un altro pianeta. La stazione divisa in due sezioni, Romulus e Remus, è abbandonata e prossima a distruggersi nello schianto con un anello planetario, ma ospita i resti di un androide e soprattutto le tracce delle inquietanti creature che hanno massacrato l'equipaggio.
Torna alle origini la saga di Alien per il suo primo film targato Disney. Fede Álvarez ci mette la visceralità basilare da B-Movie, ma l'omaggio ai capitoli precedenti della saga ne deraglia la purezza.
L'opera è soprattutto un medley dei film precedenti e Álvarez, che pur trova diverse buone idee di sceneggiatura e messa in scena, finisce per adagiarsi troppo nel ruolo di una cover band. I richiami ai capitoli trascorsi sono infatti evidenti, ma le dinamiche tra i personaggi hanno un elemento interessante nel rapporto che gli altri hanno con l'androide Andy, interpretato da un notevole David Jonsson. Recensione ❯
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I giochi di alcuni bambini prendono una piega pericolosa... Espandi ▽
Un conturbante thriller in cui i sadici carnefici sono soltanto dei bambini. Eskil Vogt, il leggendario sceneggiatore di Joachim Trier, stavolta dietro alla macchina da presa, costruisce un film di una crudeltà inenarrabile, e non è tanto l’efferatezza delle azioni compiute da queste piccole pesti a generare il disagio nello spettatore, quanto più la serena accettazione dell’assassinio, la calma serafica con la quale soffocano vite altrui. C’è da dire che per quanto violento e crudo, The Innocents è contemporaneamente anche un film che sa prendersi il suo tempo (forse fin troppo), sviscerando a fondo il disagio esistenziale di questi bambini di periferia, cresciuti a pane e cemento. Un film scritto da un grande sceneggiatore, ma che forse non possiede ancora lo scatto in avanti per diventare anche un grande regista. Recensione ❯
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Un fine settimana tra amici si trasforma nel caos dopo la rivelazione che uno degli ospiti è un robot compagno. Espandi ▽
È difficile parlare del film senza svelarne i colpi di scena, il primo dei quali per altro è dichiarato già nel trailer, ma cercheremo di non farlo perché è chiaro che è stato costruito per svelarsi pezzo per pezzo solo durante la visione.
Prodotto da Zach Cregger, il regista di Barbarian, Companion è il primo lungometraggio di Drew Hancock, che si era già cimentato dietro la macchina da presa e alla sceneggiatura sul piccolo schermo. Ha infatti le caratteristiche strizzate d'occhio delle comedy televisive e un'architettura basata su sviluppi più o meno inattesi che cambiano le carte in tavole, e che funzionerebbero benissimo come cliffhanger di fine episodio in una miniserie. Tutto questo, condensato nel formato compatto di un film, fornisce un'esperienza più intensa, una piccola montagna russa di Sali e scendi e brutali sterzati o giri della morte Recensione ❯
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Un esordio di notevole qualità, originale nell'approccio, con una convincente interpretazione delle due protagoniste. Horror, Finlandia, Svezia2022. Durata 86 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una ragazza si trova tra le mani un misterioso uovo che nasconde qualcosa di altamente inquietante. Espandi ▽
La vita di una famigliola apparentemente perfetta - composta da mamma (che documenta il tutto in un video blog), papà, figlia adolescente e ginnasta in erba Tinja e figlio più piccolo e malmostoso Mathias - è turbata dall'improvviso ingresso nel salotto di un corvo che mette a soqquadro la casa prima di essere catturato da Tinja, che lo consegna alla mamma, la quale, con disinvoltura, gli spezza il collo e lo riconsegna alla figlia perché lo getti nel bidone dell'umido. Nottetempo, la turbata Tinja porta il cadaverino nel bosco e lì trova un uovo, che decide di tenere al caldo per farlo schiudere. Dall'uovo esce una creatura che, benché mostruosa, si manifesta molto tenera nei confronti di Tinja.
Gli effetti speciali sono di ottima qualità e il design della creatura è molto azzeccato e curioso, mescolando aspetti quasi da cartone animato con altri puramente orrorifici, per poi accompagnare in modo molto efficace la continua trasformazione e umanizzazione del mostro.
La finlandese Hanna Bergholm, all'esordio nel lungometraggio per il grande schermo, mostra originalità nell'approccio e notevoli qualità sia nella messa in scena sia nel tratteggio dei personaggi, aiutata, in quest'ultimo compito, dalla convincente interpretazione delle due protagoniste: Sophia Heikkilä è simpaticamente sopra le righe nel ruolo della mamma e Siiri Solalinna è brava nel rendere sia la sensibile adolescente sia la sua controparte animalesca. Recensione ❯
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Un thriller soprannaturale che esplora la natura artigianale del cinema e trova felici intuizioni visive. Thriller, Horror - Italia2021. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Costretto allo sfratto, Pietro mette a punto una strategia per continuare a vivere dentro casa sua. Un giorno, però, una madre disperata stravolgerà i suoi piani. Espandi ▽
La casa non è più un rifugio ma una minaccia. Come in Avati (La casa dalle finestre che ridono) e Argento (Profondo rosso), è lei la principale protagonista di L’angelo dei muri. Viene invasa da sconosciuti, diventa potenziale luogo di visioni (lo stesso passato del protagonista?), ma anche di contatti segreti come quello tra Pietro e la bambina. Bianchini, più che un horror, firma un thriller soprannaturale dove, come nei suoi precedenti lungometraggi, mostra la materia del set (la polvere nell’appartamento) e utilizza in modo efficace la componente sonora come nel rumore del vento che apre le finestre. L’angelo dei muri è l’esempio di un cinema di genere indipendente che, a prima vista, può anche apparire quasi silenzioso e sottratto perché non cerca il facile effetto sorpresa, ma alla fine riesce a portare a casa il risultato. Recensione ❯
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Una famiglia invitata a trascorrere un fine settimana in un'idilliaca casa di campagna, passa da una vacanza da sogno a un incubo psicologico. Espandi ▽
Una famiglia americana, dopo aver stretto amicizia con una inglese durante un viaggio in Italia, viene invitata a passare un weekend nella loro tenuta di campagna. Quella che all'inizio sembra una vacanza da sogno, però, si trasforma presto in un incubo.
Instant remake, prodotto dalla celebre Blumhouse, dell'omonimo film danese scritto e diretto da Christian Tafdrup, Speak No Evil è un potente thriller psicologico venato di commedia nera che si trasforma in un horror senza vie d'uscita.
L'atmosfera è familiare ma il senso di instabile inquietudine che quei luoghi sprigionano richiama direttamente quello di uno dei capolavori di Sam Peckinpah, Cane di paglia, con la fondamentale differenza che il male non arriva da fuori. Recensione ❯
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Un film calato nella contemporaneità, dall'estetica immersiva molto coinvolgente. E per questo sconvolgente. Horror, Thriller - Gran Bretagna, USA2025. Durata 115 Minuti.
Il regista premio Oscar Danny Boyle e lo sceneggiatore Alex Garland si riuniscono per raccontare una terrificante storia ambientata nel mondo di 28 Giorni dopo. Espandi ▽
Sono passati quasi tre decenni da quando il virus della rabbia è fuoriuscito da un laboratorio di armi biologiche e ora, ancora in una quarantena forzata e brutale, alcuni sono riusciti a sopravvivere in mezzo agli infetti. Un gruppo di sopravvissuti vive su una piccola isola collegata alla terraferma da un'unica strada protetta anche dall'alta marea che la ricopre. Quando uno di questi lascia l'isola per una missione diretta nel profondo della terraferma, scoprirà segreti, meraviglie e orrori che hanno mutato non solo gli infetti ma anche gli altri sopravvissuti.
Siamo nel mondo creato nel 2002 da 28 giorni dopo in cui si riunisce l'affiatata coppia formata da Danny Boyle e Alex Garland, regista e sceneggiatore. 28 anni dopo è un film calato nella contemporaneità che utilizza un'estetica immersiva e molto coinvolgente.
Il film decide di dedicare una parte molto ampia nella sua economia - scelta encomiabile perché estrema ma non priva di una certa debolezza - al secondo viaggio iniziatico del figlio con la madre malata alla ricerca disperata di una cura. Recensione ❯
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Una misteriosa radiazione proveniente da Venere provoca il panico in una cittadina della Pennsylvania: ha infatti l'effetto di far risuscitare i morti. Espandi ▽
Barbara e suo fratello Johnny stanno pregando su una tomba in un piccolo cimitero quando uno sconosciuto assale il ragazzo e lo uccide. Barbara, sconvolta, chiede aiuto in una vicina casa isolata, ma scoprendovi un cadavere crudamente mutilato cade in uno stato catatonico. Nella stessa casa, nel cui scantinato sono nascosti i coniugi Cooper e la loro figlioletta, trovano rifugio anche Ben, un commesso viaggiatore di colore e due giovani fidanzati, ciascuno in cerca di riparo dalle insensate aggressioni di alcuni esseri dall'aspetto cadaverico che si aggirano nei dintorni. Mentre scende la notte, il gruppo apprende dalla radio che una pioggia radioattiva causata dall'esplosione di una navicella spaziale di ritorno da Venere ha fatto resuscitare i morti trasformandoli in creature omicide, morte nel corpo ma vive nel cervello (possono essere distrutte soltanto con il fuoco o con una pallottola in fronte): colui che ne subisce il morso è condannato alla stessa orribile trasformazione. Asserragliati nella casa, per tutta la notte, gli uomini e le donne subiscono il furioso assalto dei morti viventi. I due fidanzati muoiono mentre tentano la fuga su un camioncino; la bambina morsa da uno zombi uccide la propria madre; Barbara è rapita dal fratello redivivo... Recensione ❯
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Un film che riflette sull'indifferenza cosmica definendo abilmente il rapporto tra l'ambiente e i personaggi. Horror, USA2014. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Rutger, Katarina e Paul visitano il famigerato cratere di Wolf Creek. Ma la vacanza diventerà per loro un incubo. Espandi ▽
Attratti dalla promessa di una vacanza in Australia, Rutger, Katarina e Paul visitano il famigerato cratere di Wolf Creek. La loro avventura da sogno nell'entroterra australiano diventa ben presto un'orribile realtà quando incontrano il più malfamato uomo del posto, l'ultimo uomo che qualsiasi viaggiatore della regione vorrebbe mai incontrare: Mick Taylor (John Jarratt). Gli escursionisti fuggono, mentre Mick li insegue attraverso il deserto ostile. Solo uno di loro verrà trascinato fino al suo covo per testimoniare la vera grandezza della sua mostruosità. E se l'ultimo uomo in piedi ha qualche speranza di sopravvivere, dove nessun altro è mai sopravvissuto prima, dovrà usare ogni grammo di astuzia per superare in furbizia l'uomo che si trova dietro al mostro e diventare altrettanto spietato come il mostro che si trova dentro l'uomo. Il seguito è ambientato anni dopo il primo film. Recensione ❯
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Il thriller libero ed originale che ha rivelato il talento di Takashi Miike al pubblico occidentale. Horror, Giappone, Corea del sud1999. Durata 111 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Takashi Miike, prolifico regista giapponese dalla media di quattro produzioni l'anno, è una mina vagante pronta ad esplodere con violenza pur di comunicare il proprio messaggio. Espandi ▽
Sette anni dopo essere rimasto vedovo, il produttore televisivo Shigeharu Aoyama decide di cercare nuovamente moglie, specie dopo l'insistenza del figlio adolescente Shigeiko. Un'occasione la fornisce l'amico e collega Yoshigawa, che gli propone di indire una finta audizione per cercare nuove attrici per un film che non si realizzerà mai. Un mero pretesto per valutare un po' di candidate come compagna ideale. Aoyama la individua nella giovane Asami, timida e riservata. Anche quando le informazioni del suo curriculum si rivelano totalmente false, Aoyama non rinuncia all'idea di frequentarla pur di conoscerla meglio.
Uscito nel 1999, quando il nome di Takashi Miike non è ancora divenuto sinonimo di culto per nerd cinefili e amanti delle forme estreme di genere, Audition è il film che rivela al mondo occidentale il talento del prolifico regista giapponese.
L'adattamento di Miike aggiunge una sfumatura hitchcockiana al personaggio di Aoyama, è libero e originale, come d'abitudine per uno spirito libero, intento, soprattutto negli anni migliori della sua carriera, a reinventare costantemente fonti eterogenee con un linguaggio unico e personale. Recensione ❯
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Un classico dell'orrore, ritirato quasi subito dopo la prima dal boss della MGM che lo giudicò (dal suo punto di vista non aveva torto) troppo duro per i delicati stomaci degli spettatori del 1932. Espandi ▽
Un imbonitore mostra a un pubblico inorridito un essere umano di cui lo spettatore non vedrà le sembianze sino alla fine e ne racconta la storia. Si tratta di Cleopatra, una bella e malvagia trapezista di un circo le cui principali attrazioni sono persone con malformazioni fisiche che li fanno definire come 'mostri'. Cleopatra attrae l'attenzione di Hans, affetto da una particolare forma di nanismo, il quale incurante dell'amore che prova per lui la fidanzata Frieda che ne condivide la disabilità, accetta di sposarla non capendo che la donna è attratta solo dalla sua ricchezza. Quando però Cleopatra si spingerà troppo oltre saranno i freaks a punirla severamente. Recensione ❯
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Azzannato da un lupo mannaro in una brughiera inglese, Jack si rende conto di essere a sua volta diventato un licantropo. Espandi ▽
Azzannato da un lupo mannaro in una brughiera inglese, Jack (Dunne) si rende conto di essere a sua volta diventato un licantropo che, nelle notti di plenilunio, si trasforma in mostro sanguinario. Recensione ❯
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