Anno | 2021 |
Genere | Drammatico, Horror, Thriller, |
Produzione | Norvegia, Svezia, Danimarca, Finlandia, Francia, Gran Bretagna |
Durata | 117 minuti |
Regia di | Eskil Vogt |
Attori | Morten Svartveit, Tone Grøttjord-Glenne, Ellen Dorrit Petersen, Rakel Lenora Fløttum Alva Brynsmo Ramstad, Sam Ashraf, Mina Yasmin Bremseth Asheim, Kadra Yusuf, Lisa Tønne, Irina Eidsvold Tøien, Marius Kolbenstvedt, Kim Atle Hansen, Nor Erik Vaagland Torgersen, Birgit Nordby, Georg Grøttjord-Glenne. |
Tag | Da vedere 2021 |
Distribuzione | Midnight Factory |
MYmonetro | 3,38 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 18 novembre 2022
I giochi di alcuni bambini prendono una piega pericolosa... Il film è stato premiato agli European Film Awards,
CONSIGLIATO SÌ
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Ida e sua sorella Anna affetta da sindrome di Down si trasferiscono insieme ai genitori in un nuovo quartiere. Ida, inizialmente spaesata e infastidita dal trasferimento, riesce ben presto a fare amicizia con Benjamin, un ragazzino dal fascino alquanto sinistro che sembra dotato di poteri speciali. A questi si aggiungerà Aisha, che per qualche motivo non chiaro, riesce a connettersi e a comunicare telepaticamente con Anna. Questo bel quadretto che ritrae quattro amici che trascorrono insieme la mite estate norvegese all'insegna del paranormale non è però destinato a durare. Ben, esplorando i suoi poteri, cede sempre più al suo lato oscuro, macchiandosi di crimini efferatissimi. Riusciranno le tre bambine a fermarlo?
Un conturbante thriller in cui i sadici carnefici sono soltanto dei bambini.
Avete presente l'innocenza infantile, quel candore puerile che rende i bambini incapaci del male e inconsapevoli del mondo? Bene, dimenticatevelo: Eskil Vogt, il leggendario sceneggiatore di Joachim Trier, stavolta dietro alla macchina da presa, costruisce un film di una crudeltà inenarrabile, e non è tanto l'efferatezza delle azioni compiute da queste piccole pesti a generare il disagio nello spettatore, quanto più la serena accettazione dell'assassinio, la calma serafica con la quale soffocano vite altrui. C'è da dire che per quanto violento e crudo, The Innocents è contemporaneamente anche un film che sa prendersi il suo tempo (forse fin troppo), sviscerando a fondo il disagio esistenziale di questi bambini di periferia, cresciuti a pane e cemento. Le scene più prettamente cruente sono centellinate affinché l'impatto sullo spettatore sia massimizzato, tattica che però penalizza fortemente il ritmo del film, rendendo certe scene un po' telefonate. Tuttavia, seppure le componenti orrorifiche e fantastiche costituiscano di fatto i pilastri della trama, più interessanti sono le tematiche sociali e psicologiche. Innanzitutto, come già anticipato, il film è ambientato in quartiere popolare della grigia periferia norvegese e dunque possiamo immediatamente concludere che nessuna delle famiglie dei bambini protagonisti possa essere molto abbiente. Sia Aisha che Benjamin, infatti, sono figli di immigrati e per di più entrambi sono stati cresciuti da madri sole.
Come diceva Lev Tolstoj tutte le famiglie felici si assomigliano, ogni famiglia triste invece è infelice a modo suo. Ecco, infatti, che il trauma dell'assenza della figura paterna porta nei due bambini a due esiti profondamente diversi: mentre Aisha è insicura, schiva e totalmente dipendente dalla madre, al contrario Ben cerca di compensare con la più fredda indifferenza e con la violenza. L'assenza delle figure genitoriali o la loro incapacità nell'adempiere ai loro doveri sono temi che ritornano. C'è un passaggio chiave in merito: quando Ida inizia a sentirsi minacciata dai deliri sadici di Benjamin, prova a parlare con sua madre chiedendole un consiglio e quest'ultima, non riuscendo a leggere tra le righe, le consiglia di cavarsela da sola. Abbiamo poi Anna, una ragazzina affetta da sindrome di Down, cosa che, complici le attenzioni particolari da parte dei genitori, provoca l'insofferenza della sorella Ida che si sente trascurata. In questo contesto, la malvagità dei bambini sembra, con il procedere del film, sempre più giustificata e anzi, viene da chiedersi se il profondo significato del film, tramite una lettura allegorica della componente fantasy, non risieda proprio nell'analisi delle complesse dinamiche insite nei contesti periferici e sul delicato tema della saluta mentale infantile. Tuttavia, gli elementi che Eskil Vogt ci fornisce per operare una lettura di questo tipo sono troppo miseri, non ci sono reali appigli che permettano allo spettatore di trascendere la mera dimensione della fabula. In conclusione, The Innocents è un film scritto da un grande sceneggiatore, ma che forse non possiede ancora lo scatto in avanti per diventare anche un grande regista.
THE INNOCENTS disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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€16,99 | – | ||
€16,99 | – |
Tutto cio' che viene dalla penisola scandinava e' sempre interessante in un modo o nell' altro. Film a livelli di lettura diversi. Promosso a pieni voti
assolutamente rifiutante per la coscienza umana,non gridiamo al capolavoro,allucinante che ci si serva di ragazzini per questo tipo di film,inconcepibile,e non sono una bigotta, ma non ne avevamo bisogno,lo trovo orripilante cosa possiamo imparare di una sceneggiatura surreale ? bambini malvagi peggio degli adulti un livello tale di cattiveria in un bambino proprio no,anche se la società emargina [...] Vai alla recensione »
Mi chiedo come potranno fare il regista, lo scenografo e tutti gli altri a far recitare in maniera così perfetta i ragazzi/attori?? Sguardi, pose, atteggiamenti da capolavoro; senza una piega. Complimenti davvero. Un film che si segue con attenzione fin dalla prima scena e che diventa sempre più assorbente e coinvolgente. E che dire della ragazza "minorata" (autismo-Down che [...] Vai alla recensione »
... ovvero: la mancanza di educazione all'empatia (per difetto ovvero assenza dei genitori, almeno in questo film).Concordo in linea di massima con la recensione di Archimede Favini, ma segnalo che il personaggio di Anna non è caratterizzato dalla sindrome di Down, bensì dall'autismo (!), nello specifico un autismo regressivo non-verbale. Lo stesso Eskil Vogt ha spiegato la genesi di questo soggetto: [...] Vai alla recensione »
assolutamente rifiutante per la coscienza umana,non gridiamo al capolavoro,allucinante che ci si serva di ragazzini per questo tipo di film,inconcepibile,e non sono una bigotta, ma non ne avevamo bisogno,lo trovo orripilante cosa possiamo imparare di una sceneggiatura surreale ? bambini malvagi peggio degli adulti un livello tale di cattiveria in un bambino proprio no,anche se la società emargina [...] Vai alla recensione »
Bambini. Bambini annoiati da un'estate da trascorrere in un nuovo quartiere svuotato per le vacanze. Bambini che assimilano in silenzio idee di diversità, intolleranza, maggiore (o, in un caso, assente) pigmentazione della pelle. Sono i quattro bambini che s'incontrano in un quartiere suburbano di Oslo, decoroso ma non lussuoso, dove i genitori di Ida, nove anni, e Anna, la sorella più grande autistica, [...] Vai alla recensione »
La capacità di inquietare aumenta se il Male arriva da una fonte inaspettata, quando prende ad esempio le sembianze di un bambino innocente o è rivolto verso gli indifesi. Questo perché presuppone un grado di corruzione inimmaginabile, perde ogni giustificazione e la cattiveria tocca una purezza incontaminata. Eskil Vogt nel suo secondo lavoro da regista, infatti è conosciuto soprattutto come sceneggiatore [...] Vai alla recensione »
Chi ha intercettato The Innocents in quel di Cannes nel corso della 74esima edizione, laddove è stato presentato nella sezione "Un Certain Regard", ne sarà rimasto sicuramente ammaliato, per chi come noi, invece, ha avuto modo di recuperarlo mesi dopo in anteprima italiana nella competizione del 31° Noir in Festival si è trattato di un vero e proprio colpo di fulmine.
Una delle sorprese del Festival. Anche se in fondo è una "storia delle origini" in stile Marvel. Eskil Vogt, sceneggiatore di Joachim Trier, per la sua opera seconda si sceglie un'ambientazione che rievoca vagamente Ferine di Andrea Corsini, un condominio perso nella foresta, e mette insieme bambini che scoprono di avere qualcosa che li differenzia dagli altri.