Titolo originale | The Night of the Living Dead |
Anno | 1968 |
Genere | Horror, |
Produzione | USA |
Durata | 96 minuti |
Regia di | George A. Romero |
Attori | Duane Jones, Judith O'Dea, Russell Streiner, Karl Hardman, Marilyn Eastman, Keith Wayne Mark Ricci, Judith Ridley, Kyra Schon, Charles Craig (II), S. William Hinzman, George Kosana, Frank Doak, Bill 'Chilly Billy' Cardille, A.C. McDonald, Samuel R. Solito, Lee Hartman, Jack Givens, Rudy Ricci, John Simpson, Herbert Summer, Richard Ricci, William Burchinal, Ross Harris, Al Croft, Jason Richards, Dave James, Sharon Carroll, William Mogush, Steve Hutsko, Joann Michaels, Phillip Smith, Ella Mae Smith, Randy Burr. |
Uscita | venerdì 31 ottobre 2014 |
Tag | Da vedere 1968 |
Distribuzione | The Space Movies |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,33 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 24 gennaio 2017
Una misteriosa radiazione proveniente da Venere provoca il panico in una cittadina della Pennsylvania: ha infatti l'effetto di far risuscitare i morti. In Italia al Box Office La notte dei morti viventi ha incassato 44,8 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Una misteriosa radiazione proveniente da Venere provoca il panico in una cittadina della Pennsylvania: ha infatti l'effetto di far risuscitare i morti non ancora seppelliti. Stragi a volontà.
Barbara e suo fratello Johnny stanno pregando su una tomba in un piccolo cimitero quando uno sconosciuto assale il ragazzo e lo uccide. Barbara, sconvolta, chiede aiuto in una vicina casa isolata, ma scoprendovi un cadavere crudamente mutilato cade in uno stato catatonico. Nella stessa casa, nel cui scantinato sono nascosti i coniugi Cooper e la loro figlioletta, trovano rifugio anche Ben, un commesso viaggiatore di colore e due giovani fidanzati, ciascuno in cerca di riparo dalle insensate aggressioni di alcuni esseri dall'aspetto cadaverico che si aggirano nei dintorni. Mentre scende la notte, il gruppo apprende dalla radio che una pioggia radioattiva causata dall'esplosione di una navicella spaziale di ritorno da Venere ha fatto resuscitare i morti trasformandoli in creature omicide, morte nel corpo ma vive nel cervello (possono essere distrutte soltanto con il fuoco o con una pallottola in fronte): colui che ne subisce il morso è condannato alla stessa orribile trasformazione. Asserragliati nella casa, per tutta la notte, gli uomini e le donne subiscono il furioso assalto dei morti viventi. I due fidanzati muoiono mentre tentano la fuga su un camioncino; la bambina morsa da uno zombi uccide la propria madre; Barbara è rapita dal fratello redivivo... La mattina dopo, soltanto Ben è sopravvissuto, ma mentre sta per uscire allo scoperto, lo sceriffo sopraggiunto con alcuni aiutanti, scambiandolo per uno dei mostri, lo uccide con una pallottola in fronte. Come i film di fantascienza, La notte dei morti viventi racconta di un'invasione, ma di un'invasione che scaturisce dall'interno di un contesto sociale corrodendo inesorabilmente certezze ed istituzioni. La famiglia è ridotta a nucleo devastato e cannibalesco (...la figlia massacra e divora la madre, il fratello aggredisce la sorella); l'ordine costituito è una casta di potere cieca e spietata che si abbandona ad omicidi gratuiti ai danni, preferibilmente, dei "diversi" (Ben, ultimo scampato all'incubo, è un negro); il gruppo "rappresentativo" di americani in pericolo, invece di unirsi in uno sforzo comune, è frantumato da spinte individualistiche e irrazionali che nell'eccezionalità del momento tendono a sopraffarsi (...Harry chiude fuori della casa Ben che aveva tentato di aiutare i due giovani nell'auto in fiamme, e Ben, rientrato, nella concitazione, lo uccide); la casa è un avamposto assediabile che nasconde tra le sue stesse pareti la minaccia (...dalla cantina emerge la donna con la bambina ormai contaminata e votata alla distruzione); i morti usciti dalle tombe sono simbolo di una resurrezione blasfema, ribelle, apocalittica; i vivi, infine, sono creature destinate a non sapere quando finisce la loro vita e quando comincia la loro morte. Il film è pervaso da un'angoscia indefinibile e disturbante - ancora oggi sorprendentemente avvertibile -, messa in risalto da un secco bianco e nero, dalla presenza di attori dilettanti o semisconosciuti, dalle stesse giovanili incertezze della regia. Le atmosfere agghiaccianti traggono sicuramente spunto dal romanzo "I'm A Legend" di Matheson, ma il discorso di Romero è nuovo e personalissimo. Girato con poco più di 114.000 dollari a Pittsburg, in sei mesi e (si dice) durante i fine settimana liberi della troupe, il film diventa subito un cult (R. Russ e J. Ross, in "Focus on the Horror Film", lo definiscono con una punta di ironia un "cult movie underground") e dà inizio ad una serie di imitazioni e ad un inteminabile filone, prevalentemente horror. Una copia è conservata al Museo di Arti Moderne di New York e nel 1986 ne è stata distribuita una versione colorizzata dagli Hal Roach Studios. Nel 1993 è uscito Nitght of the Living Dead 25th Anniversary Documentary che ricostruisce la lavorazione della pellicola e contiene interviste a famosi registi (Landis, Raimi, Craven ed altri) che il film hanno apprezzato. Romero appare brevemente nella parte di un reporter. Titoli alternativi: Night of Anubis, Night of the Flesh Eaters.
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... politico a la Romero Prendendo spunto dal celebre romanzo Io sono Leggenda di Richard Matheson, Romero dà vita a quello che è una delle pietre miliari dell'horror cinematografico, un film di sorprendente audacia per l'epoca (e, difatti, puntualmente stroncato dalla gran parte degli ottusi critici di allora), che fonde abilmente l'horror, la tensione, la suspense, [...] Vai alla recensione »
La notte dei morti viventi è il capolavoro horror di George Romero, anche per quello che vuole o vorrebbe sottoindendere. Il film è del 1968: erano gli anni del Vietnam e si era ancora in piena Guerra Fredda; erano gli anni dei presunti viaggi sulla luna, del predicatore Martin Luther King (che lottava per il popolo di colore) e del movimento femminile.
Ormai siamo abituati a zombies, cannibali, antropofagi e mostri vari, ma quando questo film è uscito deve essere stato un bello shock! Il capostipite comunque deve essere rimasto in prima linea come lo è stato "L'invasione degli ultracorpi" di Don Siegel che è stato un piccolo capolavoro e che ha avuto non so quanti remakes! Alcune scene, quelle in cui gli zombies [...] Vai alla recensione »
La notte dei morti viventi e' un film del 1968, opera prima del regista George A. Romero, il padre dello zombie horror. Girato con due soldi, film con uno stampo molto amatoriale, Night of the living dead riesce a colpire lo spettatore attraverso una narrazione quasi perfetta, con scelte registiche azzeccate e scene intelligenti e ben girate, alle quali molti registi a venire si ispireranno.
Dopo santificazioni varie, "La notte dei morti viventi" è sinonimo dell'horror cinematografico socialmente impegnato. Forse non è il miglior film di George A. Romero e forse non era un granchè come film neanche nel 1968, ma i tempi erano giusti e l'idea venne da sola, così Romero e Russo raccolsero l'esca e si buttarono nell'impresa, una delle [...] Vai alla recensione »
Con questa pellicola del '68, Romero "riscrive" il genere Horror (e non solo). Con un pugno di amici ed un budget irrisorio, il regista di Pittsburgh firma il lungometraggio più importante della storia del genere. Allucinato, geniale, imitato da oltre 40 anni, "La Notte dei Morti Viventi" rappresenta nell' Horror quello che i Beatles hanno rappresentato nella storia [...] Vai alla recensione »
La genialità di questo film,a mio avviso,consiste nella trasposizione in b/n della pellicola-anche se,per ovviare a certi inconvenienti,si è dovuto ricorrere ad espedienti non proprio ortodossi,vedi lo sciroppo di cioccolato al posto del sangue..!-ad ogni modo,fin dalle scene iniziali-la sequenza al cimitero è una chicca di horror,merito soprattutto dell'attore che interpreta lo zombie:terrificante..-si [...] Vai alla recensione »
Perchè assegnare 5 stelle a questo film? Perchè è grazie al genio di Romero se una miriade di film horror sugli zombie hanno potuto invadere il mercato. Questo film, visto adesso ci appare quasi scontato, ma se pensate che all'epoca non si aveva mai visto niente di simile, si può apprezzarlo davvero fino in fondo. Il finale poi dev'essere stato veramente inaspettato [...] Vai alla recensione »
Non amo il genere horror, premetto, ma questo è un capolavoro assoluto 'a prescindere'. Lontano anni luce da qualsiasi altra pellicola del filone. Diretto con somma maestria, è paragonabilissimo a capolavori del calibro di: 'L'invasione degli ultracorpi' e 'L'esperimento del dott. K'. Possiede una incredibile, disarmante pulizia narrativa; mai un dialogo buttato li.
bellisimo capolavoro di romero , il suo miglior film . voto : 8.5
Capolavoro assoluto,di un genere ormai scomparso da tempo.L'essenza dell'efficacia e dellìingegno con pochi, pochissimi mezzi a disposizione
Uno dei film più importanti della storia,ha delineato i canoni di un genere e ha fatto scuola in tutto il mondo.Nonostante gli effetti speciali siano superati e le trovate possano risultare già viste l'angoscia,il clima apocalittico e fatiscente e il bianco e nero spettrale non verranno mai superati,nemmeno con i più spettacolari effetti speciali moderni.più unico che raro.
Nel vero senso della parola. I cult movie sono per sempre? Non consordo. Dico solo questo: se OGGI uscisse un film IDENTICO a questo fatto da un qualunque regista, il film beccherebbe solo una marea di 1 stella e insulti. I tempi cambiano signori, soprattutto negli horror...non si puo' dare ancora 4/5 stelle a questo film o suoi simili...
George A. Romero come i Pink Floyd: dopo vent’anni si riunisce ai suoi morti viventi. Il 1985 data fatidica non solo del primo Live Aid ma an-che di Il giorno degli zombi, terzo e non ultimo episodio di una saga cominciata nel ig68 con La notte dei morti viventi, poi proseguita in pieni anni 70 con il durissimo (e bellissimo) Zombi. Da allora, il regista di Pittsburgh ha girato senza sosta per gli [...] Vai alla recensione »
«Quando non ci sarà più posto all’inferno, i morti cammineranno sulla terra». Già. Frase culto, d’accordo, ma anche epigrafe su e di un film, un genere, un’epoca, un sentire che è quello di una società sull’orlo dell’abisso, anzi forse già oltre l’abisso, sprofondata nell’ombra e in mezzo a forme sconosciute che fanno paura. Erano gli sgoccioli degli anni 70 quando uscì il Dawn of the Dead romeriano, [...] Vai alla recensione »