Il talento di Piazza e Grassadonia mantiene senza cedimenti il fascino di un film che sfida le convenzioni di genere. Drammatico, Italia2017. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Basato su una storia vera, il film racconta la vicenda di una giovane che non si arrende alla sparizione del ragazzo di cui è innamorata, il figlio di un boss della mafia locale che è stato rapito. Espandi ▽
Luna, una ragazzina siciliana con la passione per il disegno, frequenta un compagno di classe, Giuseppe, contro il volere dei suoi genitori, soprattutto della rigida madre che viene dalla Svizzera, perché il padre di lui è coinvolto con la malavita. Giuseppe porta lo stesso nome di Giuseppe Di Matteo e come lui scompare misteriosamente, al termine di un pomeriggio passato insieme a Luna. Lei non si dà pace, entrando in conflitto sia con la famiglia, sia con i compagni di classe e nel crescendo drammatico del film anche con la migliore amica. La certezza che Giuseppe si possa salvare le viene dai suoi strani sogni e da un terribile evento, in cui quasi annega in un lago e le sembra di ritrovare il ragazzo in una sorta di antro subacqueo. La realtà però è assai meno magica e molto più terribile. Recensione ❯
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Un tenero ed energico ritratto, non privo di poesia, di un rapporto padre e figlia tutto da costruire. Drammatico, Germania, Italia2025. Durata 113 Minuti.
Un padre non ha la minima idea di come reagire quando si ritrova davanti Leo, la figlia tedesca adolescente mai conosciuta. Espandi ▽
Luca Marinelli interpreta il non facile ruolo di Paolo, padre tutt'altro che nato per esserlo. Inadeguato, vulnerabile, irrisolto, non ha la minima idea di come reagire quando si ritrova davanti Leo, la figlia tedesca adolescente mai conosciuta. Ecco che il coming of age diventa di entrambi, figlia e padre, adolescente e adulto in formazione a confronto, dentro un doloroso gioco di specchi che la regista ha il merito di portare sullo schermo con sobrietà, misura e senza retorica. A parte qualche urlo di troppo, funziona il racconto di questo rapporto tutto da costruire che si nutre di paste improvvisate, canzoni, bagni, illustrazioni di tatuaggi, sorrisi e silenzi condivisi. Jung firma un dramma familiare a tratti molto duro, con un padre che si ostina a ricadere nell'errore e nascondere a tutti questa figlia ritrovata e il dolore di quest'ultima, che sente tutto il peso dell'impropria etichetta dell'errore. Ma anziché firmare un film "camera e cucina", la regista ha il merito di far respirare i suoi personaggi, e il pubblico con loro. Recensione ❯
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Esperimento filmico notevole nella sua ricerca di strade nuove per un cinema fieramente indipendente. Drammatico, Italia2018. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Ispirato alla storia vera di Padre Sergio de Piccoli, monaco benedettino della Val Maira. Espandi ▽
Dopo un lungo viaggio partito dalla Capitale Giulia, detta Gea, e il suo amico Martino si ritrovano in Val Grande, estremo nord Italia, a una sessantina di chilometri dal confine con la Svizzera. Gea ha un cancro al sistema linfatico, nessuna cura sembra funzionare, e lo zio di Martino, don Lorenzo, le ha indicato come ultima speranza Giuseppe Mastroianni, un medico che da anni sperimenta cure alternative. Peccato che Mastroianni sia nascosto fra le montagne perché accusato di avere "quasi ucciso" un paziente. Recensione ❯
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Un film che fa riflettere e commuovere nel senso più profondo del termine. Drammatico, Italia, Francia, Germania2004. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Il viaggio in terra tedesca costituisce per Gianni e suo figlio l'occasione per conoscersi meglio e riuscire finalmente a comprendersi. Espandi ▽
Gianni (Kim Rossi Stuart) ha perso la giovane moglie in sala parto mentre dava alla luce un figlio portatore di handicap. Da allora ha rifiutato di vederlo. Ora però fa ritorno per accompagnarlo in Germania per una visita specialistica. Il viaggio e la permanenza in terra tedesca costituiscono per i due l'occasione per conoscersi e comprendersi. Recensione ❯
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Un'interessante favola contemporanea con due pilastri: lo script dal sapore internazionale e la duttilità di Francesco Scianna. Commedia, Italia2023. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Filippo è un fidanzato fedele, un avvocato impeccabile e un uomo generoso. È possibile essere così perfetti? Sì, se hai una coscienza come Otto che controlla ogni tua mossa. Espandi ▽
Filippo è un fidanzato fedele, un avvocato impeccabile e un uomo generoso. È possibile essere così perfetti? Sì, se hai una coscienza come Otto che controlla ogni tua mossa. Un giorno, però, Otto raggiunge in ritardo la sua postazione di lavoro nel "Mondo Altro" e scopre che, in pochi minuti, Filippo ha messo sotto sopra tutta la sua vita. Otto è in difficoltà, deve sistemare le cose prima che le Coscienze Superiori se ne accorgano e decide così di affrontare Filippo di persona piombando sulla Terra...
In questo percorso emozionante, divertente, ricco di colpi di scena e di situazioni in cui non sempre sarà facile agire "secondo coscienza", i nostri protagonisti vedranno pian piano la loro vita con occhi diversi. Recensione ❯
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Un'operazione complessa che prova a chiarire vicende drammatiche che ancora non sono state risolte. Eventi, Italia2018. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
L'arte trafugata, offesa, restituita. Il punto della situazione. Espandi ▽
Sono trascorsi 80 anni da quando il regime nazista mise al bando la cosiddetta "arte degenerata", organizzando nel 1937, a Monaco, un'esposizione pubblica per condannarla e deriderla e, contemporaneamente un'esposizione per esaltare la "pura arte ariana". In quei giorni cominciò la razzia, nei musei dei territori occupati e nelle case dei collezionisti e ebrei, di capolavori destinati a occupare gli spazi di quello che Hitler immaginava come il Louvre di Linz, rimasto poi solo sulla carta e a Carinhall, la residenza privata di Goering, l'altro grande protagonista del saccheggio dell'Europa. Il documentario raccoglie testimonianze dirette legate a storie che prendono il via dalle grandi mostre che a distanza di 80 anni, nel 2017, fanno il punto sull'arte trafugata, tra protagonisti di quegli anni, e ultime restituzioni. Recensione ❯
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Bellocchio torna a leggere "gli anni di piombo" da un punto di vista femminile, riflettendo sull'animo umano. Storico, Italia2003. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Gli "anni di piombo" rivivono attraverso la vicenda di Chiara, brigatista coinvolta nel rapimento di Aldo Moro. Espandi ▽
Gli "anni di piombo" rivivono attraverso la vicenda di Chiara, brigatista coinvolta nel rapimento di Aldo Moro.
L'ideologia si intreccia con la sua esistenza quotidiana, l'anima della combattente crede nella rivoluzione che sta per compiersi. Ma l'utopia non riesce a compensare la ferocia della lotta e Chiara comincia ad avvertire un dubbio morale che indebolisce le sue certezze.
Del sequestro e dell'omicidio di Aldo Moro sembrava si fosse detto e scritto ormai tutto. Bellocchio non teme i confronti e ci propone un altro punto di vista. Si tratta di un punto di vista al femminile a cui la brava Maya Sansa conferisce il giusto mix di realismo e onirismo. Recensione ❯
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Un viaggio nella storia italiana. Nella sua posizione "accanto al finestrino", Ernesto sarà testimone diretto del nostro paese. Espandi ▽
Ernesto Fioretti, figlio di tappezziere romano, tifoso della Roma, bambino, poi ragazzo, poi uomo e infine anziano per nulla diverso da qualsiasi altro italiano della sua età, attraversa 30 anni di storia del paese tra fatti personali e sociali: dominio e fine dei socialisti, ascesa berlusconiana, sogni di gloria di amici che non disdegnano di sporcarsi le mani o rifiutano di lavorare, amore sincero per la compagna di una vita e inevitabili malattie. Recensione ❯
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Stefano, un giovane pittore, è chiamato a restaurare un affresco, terrificante opera di un folle morto suicida. Durante il lavoro, Stefano è vittima di fatti strani e inquietanti e assiste a una serie di morti strane. Espandi ▽
Stefano arriva in un paesino nella pianura emiliana. È stato ingaggiato per restaurare un affresco di Buono Legnani, un pittore morto parecchi anni prima in circostanze misteriose. Definito “il pittore delle agonie”, Legnani amava dipingere la sofferenza delle persone in punto di morte. Grazie a un amico, Stefano apprende che il mistero attorno a Legnani è profondo e persino pericoloso. Girato con pochi soldi e molta inventiva, il film rappresenta la prima vera incursione di Pupi Avati nel thriller a tinte horror, dopo un paio di film iniziali dai toni bizzarri e weird e un paio di commedie grottesche, l’ultima delle quali (Bordella) non aveva avuto molta fortuna.Avati dirige qui con maestria e senso del macabro, sempre pienamente in controllo della storia e delle situazioni, riuscendo a generare un’inquietudine che si trasforma via via in suspense senza forzare ritmo e tempi, ma lasciando che la forza della storia si imponga in modo naturale. Tutto funziona e tutto congiura a costruire un piccolo classico che ha subito avuto un buon successo commerciale, ma che poi è ulteriormente cresciuto nel tempo sino a entrare di diritto nell’alveo dei cult movies, non solo in Italia. Recensione ❯
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Dopo anni di assenza, Bertolucci torna ai suoi temi preferiti con efficacia, restando al livello dei suoi giovani protagonisti. Drammatico, Italia2012. Durata 97 Minuti.
Liberamente tratto da un romanzo breve di Niccolò Ammaniti. Espandi ▽
Il film racconta la storia di Lorenzo, un adolescente solitario e problematico nei rapporti con la famiglia e con il mondo che lo circonda, che sceglie di passare la settimana bianca nascosto nella cantina di casa. E di Olivia, la sua sorellastra, che piomba con il proprio bagaglio di problemi nella vita del fratello, rovinando i suoi accurati piani di fuga dalla quotidianità che lo opprime. Lorenzo pianifica ogni dettaglio e fa credere ai suoi genitori di essere partito per la montagna con i compagni di scuola. Invece fa della cantina il suo rifugio e si prepara ad assaporare un'intera settimana in perfetta solitudine, lasciando fuori il mondo e le sue regole. L'arrivo della sorella, ribelle, fragile ma vitale, sconvolgerà non solo questi piani ma lo stesso microcosmo del giovane protagonista. Recensione ❯
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In un futuro prossimo esiste la possibilità di salutare le persone che non ci sono più, cercando un modo per alleviare il dolore del distacco. Cosa resta di tutto l'amore che i corpi si promettono quando il loro tempo finisce? Espandi ▽
Sal ha perso la compagna Zoe in un incidente d'auto. La sofferenza è tale che l'uomo arriva a tentare il suicidio, e a quel punto la sorella Ebe lo spinge a cercare una soluzione in Another end, una tecnologia d'avanguardia in grado di caricare la personalità e i ricordi di una persona scomparsa nel corpo di un volontario, per una serie di incontri pensati per preparare l'addio che non si è potuto avere in caso di morte improvvisa. Dopo aver ritrovato la sua Zoe, però, Sal non riesce a staccarsi da lei e inizia a pregare la sorella, che lavora per l'azienda proprietaria del programma Another end, di dargli più tempo. Ci è voluto qualche anno per rivedere quel Piero Messina che nel 2015 aveva portato il suo primo lungometraggio L'attesa in concorso a Venezia, con un'opera lontana dai canoni del cinema italiano e che mostrava una prospettiva già pienamente formata. Ill suo secondo film Another end è un progetto ambizioso, di respiro internazionale e dalle leggere inclinazioni sci-fi.
Come ne L'attesa, al centro c'è il dolore e l'assenza di una persona scomparsa. Stavolta però Messina ci crea attorno un immaginario e un mondo visivamente impressionante, fatto di paesaggi urbani indecifrabili che si arrotolano attorno ai personaggi, in un uso espressionista dell'architettura cittadina. Recensione ❯
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Una confessione collettiva imbevuta di rimpianto, espressa con feroce e mai sentimentale lucidità. Documentario, Italia2021. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Marco Bellocchio, attraverso la sua famiglia, fa rivivere la storia di suo fratello, senza filtri o pudori, quasi una indagine, che ricostruisce un'epoca storica e tesse il filo rosso di tanto suo cinema. Espandi ▽
Il 27 dicembre 1968 Camillo Bellocchio, fratello gemello del regista Marco, si è tolto la vita, all’età di 29 anni. Oggi i fratelli superstiti – oltre a Marco ci sono Piergiorgio, Letizia, Alberto e Maria Luisa – ripercorrono quella tragedia insieme ad altri componenti della grande famiglia Bellocchio ricordando la vita e la morte dell'“angelo": il risultato è una confessione collettiva imbevuta di rimpianto, eppure espressa con feroce e mai sentimentale lucidità. Un modo per il regista di restituire l'immagine di quel fratello che si sentiva invisibile accanto a personalità più forti e più affermate della sua. Marx può aspettare è un document(ari)o straordinario, sintesi del cinema di Marco Bellocchio e al contempo rivelazione profondamente intima della personalità del regista e di “quel manicomio che era la nostra casa”, dove “ognuno pensava a se stesso”. Bellocchio entra nel lato oscuro proprio e della sua famiglia con un coraggio da kamikaze e ce lo espone con la generosità che caratterizza tutto il suo cinema, eterno evocatore di ombre e di fantasmi. Recensione ❯
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Un gruppo di ventitré singalesi emarginati si spaccia per la Nazionale di palla a mano dello Sri Lanka per ottenere l'agognato visto per la Germania e perseguire il sogno di una vita migliore. Espandi ▽
Manoj e l'amico d'infanzia Stanley hanno provato più e più volte, invano, a ottenere il visto per trasferirsi in Germania e trovare lavoro in modo da poter mantenere le proprie famiglie nello Sri Lanka. Truffato da un "trafficante di uomini" responsabile della bancarotta di Suresh - il cognato che ha elargito il denaro occorrente per il viaggio clandestino - Stanley è aggravato dal senso di colpa e dal fallimento, soprattutto ora che la sorella è costretta a trasferirsi in Medio Oriente per sostenere, da lontano, marito e figlia. Recensione ❯
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Dal bestseller di Viola Ardone un film epico e struggente. Un viaggio attraverso la miseria, ma anche la generosità dell'Italia del dopoguerra, vista dagli occhi di un bambino diviso tra due madri. Espandi ▽
Amerigo Speranza ha un destino nel nome: si chiama come il luogo lontano in cui suo padre (forse) è emigrato per cercare fortuna, e il cognome evoca i sentimento che convincerà sua madre a spedirlo dai Quartieri Spagnoli di Napoli ad un Nord non meglio identificato, dove forse i Comunisti mangiano i bambini, ma forse invece li salvano dalla miseria.Il treno del bambini si basa sul best seller omonimo di Viola Ardone, ed è preceduto cinematograficamente dal bellissimo documentario Pasta nera di Alessandro Piva del 2011. La storia che racconta è commovente e molto utile per i nostri tempi gretti e ingenerosi, perché mostra come aiutare qualcuno che ha bisogno fa bene sia a chi accoglie che a chi è accolto, e ci (ri)abitua ad un’idea di crescita che non lasci indietro nessuno. La vicenda tiene, e Comencini ce la offre con umiltà, su un piatto d’argento (anzi, su un bel tagliere da polenta), con calore generoso. Recensione ❯
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Dopo i migliori giorni arrivano sempre i peggiori giorni! Quattro nuovi episodi per un film corale che, fra ironia e amarezza, sonda l'animo umano e le sue miserie. Espandi ▽
Tre figli over 40 si sentono chiedere dal padre un sacrificio personale molto alto, e devono decidere chi sarà disposto ad accettarlo. Un dirigente d'azienda viene rapito da un suo ex dipendente. Due genitori radical chic si recano a casa dei vicini di ombrellone, arricchiti e coatti, per metterli di fronte all'illegalità commessa dai loro figli. Un vedovo inconsolabile rispolvera i suoi vecchi trucchi di magia per aiutare la figlia animatrice ad una festa: ma il bambino festeggiato è figlio dell'uomo cui ha rubato la promessa sposa.
I peggiori giorni è il seguito della commedia ad episodi I migliori giorni e fa un'ulteriore accelerata sul cinismo e l'amarezza da commedia classica all'italiana, compiendo una progressiva escalation da un episodio all'altro e cimentandosi con temi di grande attualità.
Dichiaratamente pessimista, il film descrive una società allo sbando fatta di bassezze e meschinità, creando nuovi mostri e nuove vittime della degenerazione economica, politica e sociale nel Bel Paese. Gli interpreti sono tutti all'altezza. Recensione ❯
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