Titolo originale | The Drop |
Anno | 2014 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 106 minuti |
Regia di | Michaël R. Roskam |
Attori | Noomi Rapace, Tom Hardy, Lucas Caleb Rooney, Chris Sullivan, Ann Dowd, Patricia Squire Tobias Segal, James Frecheville, Ross Bickell, Michael Esper, Morgan Spector, Michael Aronov, Elizabeth Rodriguez, John Ortiz, Matthias Schoenaerts, James Gandolfini. |
Uscita | giovedì 19 marzo 2015 |
Tag | Da vedere 2014 |
Distribuzione | 20th Century Fox Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,29 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 26 marzo 2015
Quando il bar viene derubato, Bob e suo cugino nonché datore di lavoro Marv si trovano nel mirino di un'indagine e della malavita. In Italia al Box Office Chi è senza colpa ha incassato 112 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Bob Saginowski è un barman di Brooklyn impiegato nel pub del cugino Marv, ex proprietario e adesso galoppino di un criminale ceceno, che impiega il 'suo' locale come copertura e deposito di denaro sporco. Ma Bob Saginowski non è soltanto un barman, da qualche parte dentro di lui cova un passato oscuro e dissimulato. Solitario e silente, Bob incontra nella stessa notte un cucciolo di pitbull e Nadia, una giovane donna che vive sola e che è disposta ad aiutarlo col cane. Cane che molto presto sarà al centro di una disputa tra Bob e Eric Deeds, un balordo coi nervi a pezzi che rivendica i propri diritti sul cane e su Nadia, ex mai dimenticata e da cui pare ossessionato. Le cose non vanno meglio nel locale perché Marv ha deciso di fregare il suo boss e di riprendersi quello che tanto tempo prima era suo. Nonostante gli sforzi di Bob di restare fuori dai guai, le cose precipiteranno, costringendolo a rivelare la sua vera natura.
Adattamento di una novella di Dennis Lehane, maestro del noir bostoniano che ha co-firmato la sceneggiatura, Chi è senza colpa conferma il talento di Michaël R. Roskam, regista belga che trasferisce in America la sua riflessione sull'innocenza. Insediato il suo sguardo dall'altra parte dell'oceano, Roskam ha eluso qualsiasi pressione hollywoodiana e ha realizzato un film che dialoga col precedente (Bullhead), a partire dalla relazione che i protagonisti intrattengono con gli animali e che muove in direzioni diverse, che conduce a destini opposti. Se Jacky (Bullhead) si condannava somministrandosi gli ormoni destinati ai suoi tori, Bob si redime raccogliendo un cucciolo di pitbull ferito e abbandonato nel secchio dell'immondizia. Cucciolo che lo stana dalla solitudine in cui si è rifugiato e che innesca con la violenza anche il sentimento per una donna, unica via di fuga dentro l'universo virile di Roskam. Intelligenti e potenzialmente pericolosi, gli animali (toro, pitbull) nel suo cinema incarnano la ricerca dell'innocenza. Per questa ragione il regista li guarda dritti negli occhi, osservandoli, come i suoi personaggi, senza giudizio e ritrovandoci in fondo qualcosa di perduto, qualcosa che vorremmo stringere forte al petto ma che potrebbe anche ucciderci.
E proprio lì, nel mezzo, nello scarto, nell'impossibilità di prendere tra le braccia l'innocenza, si infila lo sguardo di Roskam. Il cane è l'anima nascosta di Bob e quella ferita di Eric e Nadia, diversamente declinabili e inclini ad apprendere l'amore oppure l'odio. I protagonisti si muovono anche questa volta dentro organizzazioni mafiose e attività illegali, dove immancabilmente si producono alleanze segrete o sanguinosi tradimenti. Chi è senza colpa svolge i motivi abituali del genere, rapina, racket, indagine poliziesca, per rivelare i suoi personaggi, antieroi che hanno sempre la meglio sull'azione. Perché per Roskam il cinema di genere è alla base della visione del mondo e in grado di contenere tutte le sfumature del comportamento umano. Le meccaniche implacabili del noir tradiscono le emozioni dei protagonisti, ne rivelano la complessità dietro l'apparente aria da loser.
Nessuno in Chi è senza colpa è davvero innocente, nessuno è davvero chi dice di essere. Non lo è il cugino Marv di James Gandolfini, che non ha niente della bonomia che la sua silhouette rotonda e il suo volto placido promettono, non lo è l'Eric di Matthias Schoenaerts, che vorrebbe far credere al mondo di non essere pazzo, nondimeno è matto da legare (e da sparare), non lo è soprattutto il Bob di Tom Hardy che amerebbe essere soltanto un barman gentile, che versa da bere e discute del tempo, che procede dal bar alla casa e dalla casa al bar. Roskam mette allora l'accento sulla menzogna, creando un'atmosfera carica di impliciti dove niente è affermato dai dialoghi, dove tutto è detto tra le righe e dove la maschera sociale non è che un modo per proteggersi dai propri desideri. Agito intorno alla festività natalizia, Chi è senza colpa è in fondo un racconto di Natale (a)morale, dove il senso non è dato ma chiede allo spettatore di essere trovato, dietro all'ambiguità dei volti e dietro ai bluff.
Dietro Marv che ormai è solo l'ombra di quello che è stato, capo e padrone di un locale di cui adesso è soltanto l'ordinario gestore e la cui insegna, che riproduce il suo nome, è una provocazione cocente, dietro a Bob, smascherato dal ritrovamento del cucciolo e dalla frequentazione di Nadia, il solo personaggio moralmente integro. Nella jungla d'asfalto americana, dove le chiese sono rilevate dalle agenzie immobiliari e i delinquenti di ieri sono stati rimpiazzati dalle organizzazioni mafiose venute dall'est, i corpi pieni e laconici di Hardy e Gandolfini confermano la passione di Roskam per i 'molossi' e l'istintività, che nel suo cinema trovano sempre una forma di grazia. Ultimo film di James Gandolfini, Chi è senza colpa lo congeda e lo aggancia a un portatile e agli occhi degli spettatori dentro una telefonata senza parole e dentro una notte nera che inghiotte per sempre la sua voce soprano.
Nel mare magnum del cinema di genere, particolare menzione va data al thriller che in vesti diverse,ha contribuito all’esaltazione del cinema azione nudo e puro spesso classificato come “secondario” rispetto a pellicole più pesanti e pregne di significato. Michael R. Roskam, regista belga trapiantato negli USA, non è un novellino influenzato dalle pressioni delle grandi case hollywoodiane come ha [...] Vai alla recensione »
Brooklyn. Bob è il barman di un locale un tempo gestito dal cugino Marv e che ora funge da specchietto per le allodole per il riciclo di denaro della mafia cecena. Una sera Bob farà la conoscenza con una vicina di casa e da quel momento si innescheranno una serie di eventi. Ottimo film di genere cucinato a fuoco lento e con molta cura.
Interessante questo incrocio tra il regista belga Michael R. Roskam, e il racconto del bostoniano per eccellenza Dennis Lehane, già autore per Clint Eastwood e Ben Affleck... Stavolta (per scelta di produzione), la storia si svolge a Brooklyn e non a Boston come da norma, ma fortunatamente per gli estimatori di Lehane, vengono mantenute le ambientazioni da noir di quartiere, e interni da pub irlandese. Sta [...] Vai alla recensione »
Bob Saginowski è un uomo solitario e mite, a tratti ingenuo, barman nel pub del cugino Marv e sotto le dipendenze della gestione malavitosa cecena. Una notte di ritorno dal lavoro trova un cucciolo abbandonato e ferito nel giardino di Nadia che lo aiuterà ad accudirlo e a prendersene cura. Ma pochi giorni dopo un uomo dalla personalità instabile si presenterà come padrone [...] Vai alla recensione »
New York, periferia. Bob Saginowski (Tom Hardy) fa il barman in un locale gestito dal cugino Marv (James Gandolfini). Sembra un uomo mite e sensibile ma si trova comunque invischiato in affari complicati: il bar è infatti una copertura per attività illecite. Una rapina e un cucciolo ferito trovato in un cassonetto trascineranno Bob in situazioni sempre più pericolose, fino a rivelare la sua vera natura. Ad [...] Vai alla recensione »
Il film uscito nel 2014 è un thriller fortemente drammatico ambientato ai nostri tempi a New York (Brooklyn) nel periodo pre e post natalizio. Il regista è Michael Roskam, belga che aveva nel curriculum il film Bullhead (nomination all'Oscar) successivamente ha girato solo nel 2017 La Fidèle (un film biopic su Sylvia Kristel star del pornosoft non è mai uscito).
Michael R. Roskam torna sul grande schermo con la sua seconda pellicola, The Drop (Chi è senza colpa).Il film è basato sulla storia di un barman Bob Saginowski (ex criminale) interpretato da un grande Tom Hardy, che finito di lavorare un giorno trova un cagnolino in un bidone della spazzatura con segni di violenza, Bob visto che non ha rapporti sociali con nessuno decide di curarlo e accudirlo e nonostante [...] Vai alla recensione »
Grande cast, ma soprattutto ottime interpretazioni. Su tutte Tom Hardy nei panni di un barman vagamente insensibile, quasi ritardato, indecifrabile, alla ricerca di una redenzione forse impossibile. Nessuno è senza colpa in questo film e tutti hanno paura più della solitudine che della morte. Un film che procede lentamente, ma in modo sempre più inquietante, fino a concentrare [...] Vai alla recensione »
Dennis Lehane è un grande scrittore, a parte il fatto che scrive dei noirs: sa servirsene con il suo sguardo tenero e al tempo stesso duro, quasi implacabile, "fotografando"l'orrore quotidiano o meglio quanto si nasconde dietro lo stesso. Senza inutili"trucchi"o fughe nello sperimentalismo, il regista Roskam, in"The Drop", tratto appunto [...] Vai alla recensione »
finalmente un trhiller originale e non scontato! Per me amante del genere ho trovato questo film apparentemente lento interessantissimo , per bravura degli attori , per come si dipanano piano piano i personaggi per colpi di scena e tensione che tiene alta l attenzione dello spettatore sopratutto nella seconda parte . Ho apprezzato come i dialoghi e l espressività dei personaggi, rendono linear [...] Vai alla recensione »
Film in cui si racconta di un barista il quale un giorno trova e salva un cucciolo di cane preso a botte decidendo, con l'aiuto di una ragazza, di tenerlo con sè. Da questo momento succederanno vari avvenimenti che peraltro metteranno seriamente in pericolo la sua vita e quella della ragazza stessa, facendo venire alla luce i ruoli nelle vicende dei vari individui in esse coinvolti.&n [...] Vai alla recensione »
Visto al TFF .Ottimo film teso e coinvolgente . Il classico prodotto americano ben girato e ben interpretato con Tom Hardy su tutti . Un film con i piedi ben piantati per terra solido e completo . Un noir proprio noir con sorpresa incorporata . Da vedere !
La storia inquietante di delinquenti, balordi e diseredati dalla vita che si fanno del bene l’un l’altro sa di già visto. Ma in questo film Hardy esprime un magnetismo silenzioso, discreto, fino a quando inevitabilmente scoppia, sprigionando tutta la violenza repressa. Minimale, freddo, per veri appassionati del genere.
Ritmo volutamente lento, un' ottimo Tom Hardy, film che indaga sulle scelte del passato senza mostrarlo mai, cercando di farlo scorgere dalle gesta, dagli sguardi e comportamenti dei personaggi. Un buon film di genere, crudo, essenziale.
The Drop e' un film del 2014 per la regia di A.Roskam gia' autore del film Bullhead, candidato all'oscar come miglior film straniero nel 2012. Ammetto che non ero troppo curioso di vedere questo film ma di recente mi e' capitata l'occasione e l'ho visto. Be' che dire, ho visto un ottimo film grazie soprattutto ad una brillante sceneggiatura di un noto professionista ( Mistic River per citarne uno). [...] Vai alla recensione »
Atmosfere dense, dialoghi ridotti al minimo indispensabile - L'ottimo Tom hardy usa solo sguardo e voce, come muri dietro ai quali possiamo solo indovinare chi è lui veramente. E'il barman dal cuore d'oro che raccoglie cuccioli feriti? E' il ragazzo semplice che esegue gli ordini del suo capo mafioso (grande Landolfini). E' il timido spasimante della ragazza di un altro? [...] Vai alla recensione »
Una storia di baristi, di mafiosi ceceni e di psicopatici nei bassifondi di Brooklyn. Niente di particolarmente originale quindi ma che ha il pregio di introdurre un personaggio molto interessante, ben interpretato da Tom Hardy probabilmente nella sua migliore performance. Bob é infatti un barista taciturno, non particolarmente sveglio ma dotato di forte senso di responsabilità e che, [...] Vai alla recensione »
Non c'è niente di partcolarmente originale in questo film,se non il carattere e il comportamento del suo protagonista.Apparentemente tranquillo e poco dotato,senza grandi slanci,per così dire passivo, si rivela all'occorrenza spietato e lucido.Rapace è brava come di solito e anche il compianto Gandolfini è nella parte ,quello che regge poco è proprio la storia. In [...] Vai alla recensione »
Un film di genere che fa della monotonia e della ripetitività i suoi cavalli di battaglia cadendo però in certi momenti in una sorta di tedio inestricabile, ben rappresentato dalla immobile e cristalizzata faccia di Tom Hardy che sembra incapace ( o forse il regista ha voluto così ) di mutare espressione. Buona la prova della Rapace come anche l'ultima apparizione di Gandolfini.
Ok, andiamolo a vedere questo film, almeno per rendere omaggio a james Pandolfini, in un ruolo perfetto e pure profetico… perche’ , accidenti, interpreta una sorta di dead.man.walking a piede libero, per il resto la visione stanca, interpretazioni un po’ cosi’ e le sfumature della natura umana non mi hanno convinto. Insomma , anche se non lo andate a vedere fa lo stesso… [...] Vai alla recensione »
Non ho visto questo film ... ma dai giudizi che leggo su Mymovies e conoscendo i gusti dei "commentatori esperti" di mymovies direi che è una "palla" colossale. Nonostante la mia non più "tenera" età domani me ne andrò a vedere Insurgent. Almeno mi rilasso..
Un film di genere che fa della monotonia e della ripetitività i suoi cavalli di battaglia cadendo però in certi momenti in una sorta di tedio inestricabile, ben rappresentato dalla immobile e cristalizzata faccia di Tom Hardy che sembra incapace ( o forse il regista ha voluto così ) di mutare espressione. Buona la prova della Rapace come anche l'ultima apparizione di Gandolfini.
I romanzi criminali di Dennis Lehane hanno dato origine a film importanti come Mystic river di Eastwood, Shutter island di Scorsese e Gone baby gone , esordio alla regia di Ben Affleck. Da un suo racconto intitolato Animal rescue deriva Chi è senza colpa, un noir struggente; e non solo per la presenza di James Gandolfini. La storia è ambientata a Brooklyn e ruota intorno a un «drop bar», un locale [...] Vai alla recensione »
Il Giovane barista Bob è ignaro (o finge di esserlo) dei tanti fatti malavitosi che circondano il locale del cugino Marv in cui lavora. Animo sensibile, decide di prendersi cura di un cucciolo di pitbull che ritrova abbandonato nella spazzatura. Ma è quel cagnolino innocente a cacciarlo nell'anticamera dell'inferno. Piccolo gioiello del gangster movie contemporaneo, Chi è senza colpa (The Drop) è sceneggiat [...] Vai alla recensione »
Un gangster movie dai colori smorzati, i movimenti lenti, calibratissimi, i dialoghi quasi sussurrati. Ambientato quasi tutto in un bar, qui come il classico sét da situation comedy è una caverna maschile dove si consumano incontri fuggivi, ci si scambiano sguardi carichi di significato e in cui ogni tanto dei gangster ceceni scaricano pacchi di denaro sporco, da riciclare.
A Brooklyn c'è un bar di basso profilo perfetto per ricidare denaro sporco. Lo gestiscono due cugini: Marv (grosso e rancoroso; un tempo il locale era suo) e Bob (remissivo e paziente). I proprietari sono dei ceceni (Marv li confonde con i russi) spietati ma estremamente intelligenti (ancora l'Europa dell'Est padrona in America dopo John Wick, The Equalizer e Taken 3).
Bob (un bravo Tom Hardy) gestisce con il cugino Marv (ultima intepretazione del grande James Gandolfini) un bar di proprietà di una banda mafiosa cecena, luogo dove vengono custoditi gli incassi delle loro attività criminose. Cattolico praticante, Bob, dallo sguardo sempre rassegnato, salva un cane picchiato da un balordo e, proprio grazie al cucciolo, conosce Nadia.