Un racconto originale e contemporaneo su Leonardo declinato attraverso le più diverse discipline. Documentario, Biografico - 2018. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Leonardo: a 500 anni dalla sua scomparsa continua ad essere uno dei personaggi più conosciuti ed ammirati nella storia dell'umanità. Espandi ▽
Pittura, scultura, letteratura, ingegneria, scienza, fisica, anatomia, medicina: questi alcuni dei temi trattati da Leonardo. Il film di Francesco Invernizzi racconta la figura del genio attraverso le diverse discipline. Un uomo che ha avuto un "rapporto lungo e travagliato con il mondo" fin da ragazzo. Da sempre Leonardo utilizza mani e cervello: elementi che vediamo disegnati nei suoi Codici, i quaderni che raccolgono gli "appunti" minuziosi e preziosissimi che l'artista schizzava per studiare. Questo racconto procede sui due livelli di pensiero del genio toscano: quello poetico, filosofico e di studio, giungendo a quello del fare, delle realizzazioni delle opere d'arte e delle invenzioni. Chiave del film è infatti il costante rimando ai giorni nostri, che lega le intuizioni e le creazioni di Leonardo alle realizzazioni pratiche. Recensione ❯
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Un racconto mitico pensato, scritto, narrato ma soprattutto vissuto da un Maestro assoluto della narrazione. Documentario, Italia2018. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La registrazione dello spettacolo del celebre scrittore a Siracusa. Espandi ▽
«Chiamatemi Tiresia!». Si apre così Conversazione su Tiresia, lo spettacolo scritto e interpretato da Andrea Camilleri andato in scena al Teatro Greco di Siracusa lo scorso 11 giugno 2018 di fronte a 4mila spettatori nell'ambito delle rappresentazioni classiche realizzate dall'Istituto Nazionale del Dramma Antico. Un racconto mitico, pensato, scritto e narrato da Andrea Camilleri che "cunta" la storia dell'indovino cieco, le cui vicende attraverso i secoli si intrecciano a quelle dello stesso scrittore.Tra rievocazione storico-letteraria ed ironia attualizzante, Camilleri attraversa i millenni affascinando gli ascoltatori. Camilleri non si esibisce, È. Ed essendo fa essere anche l'indovino cieco permettendoci di conoscerlo meglio. Recensione ❯
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Un omaggio puntuale a Buster Keaton. E una cavalcata a spron battuto in oltre mezzo secolo di attività nello spettacolo. Documentario, USA2018. Durata 101 Minuti.
Un documentario che ripercorre le tappe della carriera di Buster Keaton attraverso le parole degli artisti che lo hanno amato. E continuano ad amarlo. Espandi ▽
Per celebrare in coro il grande attore e regista del muto Buster Keaton, il critico e regista Peter Bogdanovich raccoglie tutti i film restaurati a disposizione dalle cineteche e raduna i testimoni più vicini anagraficamente ma anche quelli, come lui, pieni di ammirazione.
The Great Buster: A Celebration è il titolo originale di questo profilo biografico di taglio tradizionale che però, in ossequio al dinamismo di Keaton, è anche una cavalcata a spron battuto in oltre mezzo secolo di attività nello spettacolo.
Non solo Bogdanovich esalta la consapevolezza registica di Keaton ma esalta il ritmo del lavoro attoriale di Buster con trionfanti brani di musica classica. Perché la gag comica, come ogni azione scenica, è una questione di tempo, cioè di matematica e musica. Keaton ne conosceva ogni segreto e la metteva in scena nascondendone i trucchi. Un'illusione che si rinnova a ogni visione. Recensione ❯
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Le azioni di volontariato di TakeMeBack si trasformano in emozionanti viaggi di crescita personale. Documentario, Italia, Sri Lanka2018. Durata 70 Minuti.
Due giovani ragazzi si impegnano in Sri Lanka nell'organizzazione e consegna dei materiali scolastici ai bambini di Ambewela. Espandi ▽
Andrea raggiunge Antonio in Sri Lanka per una nuova missione firmata TakeMeBack. Dopo aver raccolto numerose donazioni, i ragazzi devono consegnare il materiale scolastico ai bambini di Ambewela. Il viaggio solidale non è solo un'azione di beneficenza ma è una vera e propria esperienza di vita. I due amici instaurano un profondo dialogo con gli abitanti del posto, assaporano le pietanze tipiche e camminano su sentieri sconosciuti. Un'esperienza che li cambirà per sempre.
Con l'aiuto del regista Marco Napoli, i due protagonisti raccontano la loro originale concezione di viaggio: un mix di azioni di beneficienza e di crescita personale che caratterizza lo spirito di TakeMeBack. Serendip è l'antico nome dell'attuale Sri Lanka, una terra che abbiamo il piacere di scoprire assieme ad Andrea Mariani e Antonio di Leonardo. Il primo docu-film prodotto dalla Onlus italiana testimonia la missione del 2017 che aveva come obiettivo la donazione di materiale scolastico, zaini e vestiti a circa duecento bambini.
La spontaneità di tutti i volti è lampante e notiamo la poca costruzione dietro alla camera che sa rimanere silensioza ove necessario. Con un approccio semplice e conciso, Marco Napoli registra i momenti più significativi del loro viaggio. Privilegiati sono i momenti di dialogo con le persone incontrate durante il loro cammino. Ottima scelta, quella di lasciare spazio agli abitanti del posto per farli esprimere liberamente. Recensione ❯
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Un lavoro che unisce il coraggio del documentarista e l'abilità del narratore. Documentario, Italia, Francia2018. Durata 128 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Sul filo dei ricordi, immagini reali e racconto animato si alternano a disegnare un ritratto di famiglia, prima, dopo e durante i tragici avvenimenti che hanno stravolto le loro vite. Espandi ▽
Tra il dicembre 2008 e il gennaio 2009 la striscia di Gaza viene colpita da un violento attacco dell'esercito israeliano: la famiglia Samouni viene decimata, lasciando figli senza genitori. Stefano Savona si reca sul luogo della strage, mentre i fatti di sangue vengono ricostruiti attraverso il contributo dell'animazione di Simone Massi e di una sceneggiatura, basata sulle testimonianze di chi c'era. Nella striscia di Gaza ci si è spinti talmente oltre che solo l'allegoria può rappresentare quel che la macchina da presa non ha potuto cogliere. Ricorre infatti a un'immagine del Corano Stefano Savona per raccontare l'annientamento improvviso di famiglie, tradizioni e sentimenti. Quello del regista palermitano è un lavoro che unisce il coraggio del documentarista e l'abilità del narratore. Recensione ❯
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Una 'canzone' di protesta, una maniera di porsi il problema dell'ingiustizia e di riportarlo in primo piano nel discorso pubblico. Documentario, Italia, Francia, USA2018. Durata 109 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nell'estate 2017 gli USA sono scossi da una serie di brutali omicidi di giovani afroamericani ad opera della polizia. Monta la protesta della comunità nera. Le Black Panther organizzano una grande manifestazione. Espandi ▽
Se per il resto del Paese la Louisiana è una sorta di festa permanente, la realtà smentisce lo stereotipo e rivela una complessità che impone rispetto.
Cercando di essere il meno invasivo possibile, Roberto Minervini sfila insieme a un ostinato collettivo dei diritti civili che eredita la rabbia delle Black Panther, denuncia la violenza della polizia e rilancia la marcia del popolo nero verso l'emancipazione. Il film smentisce l'immagine rosa di una nazione multicolore, dove la polizia spara a freddo a un venditore ambulante di CD, dove il crimine razzista permane e i discendenti del fante confederato risorgono. Che fare quando il mondo è in fiamme? è una 'canzone' di protesta, una maniera di porsi il problema dell'ingiustizia razziale e di riportarlo in primo piano nel discorso pubblico. Recensione ❯
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Un documentario che racconta una delle incredibili imprese dello scalatore Alex Honnold. Espandi ▽
Alex Honnold è un ragazzo introverso che fatica a socializzare. Una cosa, però, la sa fare bene, anzi, come nessun altro: scalare. Così, montagna dopo montagna, a mani rigorosamente nude, senza protezioni, si conquista la fama mondiale del free climber più intrepido, tanto da riuscire a scalare la vetta di El Capitan, sua ultima leggendaria impresa che ha richiesto ben tre anni di preparazione, atletica quanto mentale. Recensione ❯
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Nessun passaggio oltraggiosamente retorico, nessun effetto d'atmosfera. Un documentario 'partecipato' che fa ode all'intelligenza che fu. Documentario, Italia2018. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il ruolo svolto dall'ambasciata italiana a Santiago, che diede rifugio a centinaia di oppositori del regime del generale Pinochet. Espandi ▽
Realizzato a partire da immagini d'archivio e testimonianze, Santiago, Italia racconta i mesi che seguirono il golpe del dittatore Pinochet in Cile. Il film mette l'accento sul ruolo encomiabile dell'ambasciata italiana basata a Santiago che diede rifugio a centinaia di oppositori del regime. Lezione di storia narrata da chi ha vissuto la caduta e la morte di Allende, l'opera conferma l'eterno investimento personale di Nanni Moretti ma sposta la prospettiva alla 'seconda persona'. Moretti quindi interviene durante le testimonianze, le interroga, dona la replica, polemizza, registrando una lunga deposizione corale: la confidenza pubblica di una condizione intima. Nessun passaggio oltraggiosamente retorico, nessun effetto d'atmosfera. In Santiago, Italia respiriamo un'aria sobria che coniuga con un gesto netto la durezza dell'atrocità subita con la dolcezza di un'emozione rievocata. Recensione ❯
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Collezionismo di dischi: non è una moda ma un’ossessione amorosa. Contributi eterogenei, focus partenopeo
. Documentario, Italia2018. Durata 70 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
A settanta anni esatti dalla nascita del disco in vinile, il docufilm vuole indagare sul ritrovato interesse per la musica su vinile in Italia. Espandi ▽
Uno spettro consistente di artisti, critici, collezionisti, tecnici e appassionati di musica risponde a sollecitazioni sul tema della rinascita del vinile nel consumo musicale. Dallo studio di registrazione alle collezioni private, da un laboratorio di stampa alla fiera del disco usato, ogni luogo testimonia della superiorità dell’analogico sul digitale. Documentario home made e sentimentale che vuole onorare la tradizione industriale discografica partenopea. Tante interviste posate o meno, molte divagazioni vanno a ribadire l’esaltazione di una mania per una materia “calda”, umana, che paradossalmente viene molto più motivata sul piano visivo che su quello audio. Un’occasione per ritrovarsi tra amici e ritrovare una sana lentezza nella fruizione della musica. Recensione ❯
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Riflessioni sul 'gesto' del tennista. Un percorso complesso che ci riporta indietro nel tempo. Documentario, Francia2018. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un documentario che indaga le tensioni e il particolare carattere di John McEnroe durante un Roland Garros dei primi anni '80. Espandi ▽
Gil de Kermadec è stato un cineasta appassionato di tennis che aveva creato un metodo di osservazione delle posture dei tennisti con finalità didattiche. A un certo punto però decise di rinunciare alle riprese finalizzate allo scopo per seguire invece dal vero ciò che un campione faceva nel corso di una gara. Il soggetto prescelto fu John McEnroe. Recensione ❯
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Un documentario duro e crudo che immerge lo spettatore in situazioni e spazi spesso solo immaginati. Documentario, Italia2018. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Vash e Felce (il secondo trentenne, l'altro più giovane) fanno musica insieme, consumano droghe (eroina compresa) e condividono tutto. Sono cresciuti a Bresso e si sono incontrati grazie al rap e all'esoterismo. La telecamera li segue ovunque senza remore né censure. Recensione ❯
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Una qualità filmica altissima per un magnifico trattato di sopravvivenza con la natura. Documentario, USA2018. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
L'incredibile storia vera di John e Molly Chester, fuggiti dalla città per realizzare il sogno di una vita, costruire un'enorme fattoria seguendo i criteri della coltivazione biologica. Espandi ▽
John è un cameraman che gira per il mondo. Sua moglie Molly è una cuoca e blogger specializzata in cucina salutare. Il loro sogno è costruire una fattoria da fiaba. I due acquistano così 200 acri di terreno abbandonato e diventano coltivatori e allevatori, puntando alla massima varietà delle specie in un habitat rassegnato alle monoculture intensive.
La fattoria dei nostri sogni è un'opera autobiografica lunga otto anni di vita vissuta alternativamente in armonia e in lotta per la sopravvivenza con la natura. Un magnifico trattato sulla necessità di trovare un equilibrio cui tutti devono contribuire.
Il film fa venire voglia di "attingere a quel potere naturale che si può cavalcare", invitandoci a considerare la precarietà della vita come fonte di energia infinitamente rinnovabile. Recensione ❯
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Frankenstein incontra Jurassic Park in un film che mette insieme panorami stupefacenti e contesti inediti. Documentario, Svizzera2018. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film sui segreti e i misteri della natura e un fondamentale sguardo sulla creazione e il ruolo dell'uomo in essa. Espandi ▽
Mare Artico, Isole della Nuova Siberia: una spedizione di soli uomini in arrivo dal Nord della Sasha-Jakuzia si accampa su quella terraferma affascinante e disabitata. Sono cacciatori in cerca delle preziose zanne di mammut da vendere a mille dollari al chilo ai mercanti di avorio cinesi. Nel gruppo, la macchina da presa segue prevalentemente tre personaggi: Peter, cacciatore di zanne, testimone consapevole dell’avidità umana; suo fratello Semyon, direttore del Mammut Museum aperto nel 1991 a Yakutsk, in Siberia, alla ricerca di un esemplare di quella specie estinta che sia conservato così perfettamente da permettere di ricrearne uno in laboratorio. E infine Spira, padre di famiglia che affida a quell’attività la sopravvivenza della propria famiglia. Del resto, se già la scienza è in grado di dare vita a incroci di specie animali (come il “geep”, incrocio tra capra e pecora), perché non tentare? Nel 2013, ci riporta Frei, il ritrovamento è effettivamente avvenuto, e dal cadavere del mammut era addirittura scaturito del sangue, immediatamente salvato in provetta per tentare la clonazione. Recensione ❯
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Intervista dal taglio storico a un leader dalle origini umili ma dalla straordinaria intelligenza, tra i più decisivi ed empatici del '900. Documentario, Gran Bretagna, USA, Germania2018. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Herzog e Gorbachev si incontrano per tre volte in sei mesi scavando nella vita e negli ideali di quest'ultimo. Espandi ▽
Nell'arco di sei mesi Herzog incontra tre volte Gorbaciov. Sono occasioni preziose per ricostruire, oltre alla sua ascesa politica e il crollo dell'URSS, il suo impegno verso il disarmo e l'uscita dall'era della Guerra fredda. La modalità è quella dell'intervista priva di filtri o costruzione scenografica, con campi stretti.
Firmato a quattro mani col documentarista e antropologo André Singer, il film lascia molto spazio all'archivio per restituire a pieno le atmosfere ai tempi dell’URSS.
L'accento è sulla visione moderna di un uomo dalle origini umili ma dalla straordinaria intelligenza, anche comunicativa. Se lo spirito è più didattico che critico, il film rivela l'isolamento attuale di un leader politico determinante del ‘900. Un premio Nobel per la pace che sulla sua tomba vorrebbe fosse scritto: "ci abbiamo provato”. Recensione ❯
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La storia di una pioniera che ha dovuto superare il sessismo, il razzismo e la malattia mentale . Documentario, USA2018. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il viaggio dell'artista Yayoi Kusama dall'educazione conservatrice in Giappone alla sua notorietà in America negli anni '60. Espandi ▽
Alla fine degli anni sessanta Yayoi Kusama (1929), determinata e ossessionata dal fare arte, giunge a New York dal Giappone. Il contesto culturale qui è vivido, energico e interessante. La città americana è davvero la capitale del sistema. Tutti gli artisti sono lì. Leo Castelli aveva da poco realizzato le prime mostre agli emergenti Andy Wharol, Robert Rauschenberg o Roy Lichtenstein; Peggy Guggenheim già aveva scoperto e portato alle stelle gli espressionisti americani del secondo dopoguerra, come Jackson Pollock o Willem De Kooning. Mary Boone e gli altri galleristi stavano già guadagnando come mai prima d'allora.
In questo ambito, una donna giovane, pittrice e per di più giapponese, seppure esotica agli occhi affascinati degli americani, non aveva tante chance in un mondo dove imperversavano gli artisti uomini come quelli della pop art o della minimal art, capeggiata da Donald Judd e Carl Andre - i "machi" dell'arte per eccellenza. Recensione ❯
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