Titolo originale | Darkest Hour |
Anno | 2017 |
Genere | Drammatico, Guerra, Storico, |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 114 minuti |
Regia di | Joe Wright |
Attori | Gary Oldman, Kristin Scott Thomas, Lily James, Stephen Dillane, Ronald Pickup Ben Mendelsohn, Charley Palmer Rothwell, Richard Lumsden, Philip Martin Brown, Brian Pettifer, Jordan Waller, Nicholas Jones, Hannah Steele, Jeremy Child. |
Uscita | giovedì 18 gennaio 2018 |
Tag | Da vedere 2017 |
Distribuzione | Universal Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,42 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 10 febbraio 2020
Churchill disse no all'egemonia di Hitler. Quella decisione fu molto importante per la storia dell'Europa. Il film racconta quel momento cruciale. Il film ha ottenuto 6 candidature e vinto 2 Premi Oscar, ha vinto un premio ai Golden Globes, 9 candidature e vinto 2 BAFTA, 1 candidatura agli European Film Awards, 4 candidature e vinto 2 Critics Choice Award, ha vinto un premio ai SAG Awards, In Italia al Box Office L'ora più buia ha incassato 4,5 milioni di euro .
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Gran Bretagna, 1940. È una stagione cupa quella che si annuncia sull'Europa, piegata dall'avanzata nazista e dalle mire espansionistiche e folli di Adolf Hitler. Il Belgio è caduto, la Francia è stremata e l'esercito inglese è intrappolato sulla spiaggia di Dunkirk. Dopo l'invasione della Norvegia e l'evidente spregio della Germania per i patti sottoscritti con le nazioni europee, la camera chiede le dimissioni a gran voce di Neville Chamberlain, Primo Ministro incapace di gestire l'emergenza e di guidare un governo di larghe intese. A succedergli è Winston Churchill, con buona pace di re Giorgio VI e del Partito Conservatore che lo designa per soddisfare i Laburisti.
Sprezzante degli stolti vicini e deciso a resistere al nemico lontano, Churchill prende il comando del Paese e lo guida a suon di parole fuori dall'ora più buia e verso la vittoria a venire.
Avevamo bisogno di un altro film su Winston Churchill? Probabilmente no ma davanti alla performance di Gary Oldman L'ora più buia è la benvenuta. L'Homburg di feltro, il grosso sigaro, il panciotto, la voce grassa, il corpo goffo, il whisky (sempre) alla mano, il mumbling permanente, lo rendono una sfida irresistibile per qualsiasi attore. Se sei un artista di eminenza e hai raggiunto l'età e la rotondità necessarie allora non puoi sottrarti dall'interpretarlo. Incarnare Winston Churchill per un attore è un rito di passaggio, un privilegio non privo di responsabilità. Richard Burton, Albert Finney, Michael Gambon, Timothy Spall, Viktor Stanitsyn (ben quattro volte), John Lithgow, Brian Cox, per citare soltanto gli esempi più celebri, si sono alzati uno dopo l'altro nella Camera dei Comuni a pronunciare uno dei suoi celebri discorsi, a dettare altrettante celebri lettere, a masticare il tabacco, a ringhiare il proprio disappunto al nemico ai microfoni di Radio Londra.
L'ultimo a cimentarsi nel nobile sport del Churchill-playing è Gary Oldman, che lo coglie nella tarda primavera del 1940 e in quella che fu certamente la sua ora più buia. Chi meglio di un vampiro per sopravvivere all'oscurità dell'epoca? E come un redivivo Joe Wright lo introduce al pubblico, schiudendo le tende e lasciando che la pallida luce londinese lo accechi dentro il suo letto e davanti la più abbondante delle colazioni. Ma a questo giro non è Gary Oldman a ridursi in polvere ma le illusioni di un avversario feroce che ha sottovalutato la resilienza britannica e il potere della lingua di Shakespeare.
Dietro a un trucco che non impedisce l'evoluzione sottile del suo personaggio, riconosciamo lo sguardo di Oldman, la riserva segreta dove conserva quella facoltà incredibile di terrorizzare, tante volte dimostrata sullo schermo. Il re ha paura, la segretaria ha paura, l'emaciato (e straordinario) Lord Halifax di Stephen Dillane ha paura di lui, montagna di eloquenza e forza espressiva in grado di mandare la parola sui campi di battaglia. Hanno paura davvero perché Gary Oldman trova il DNA di Churchill, allacciando il lavoro interiore con le capacità fisiche fuori norma. È lui il punctum visivo della messinscena che oscura il nemico e concede zero repliche alle altre forze in campo.
Non c'è misura scenica che possa sopraffare o solo ridurre di scala la sua centralità. Joe Wright lo sa e mette la regia al servizio di quell'adesione istintiva ed energica, che abita un tempo pieno di angoli bui, di quell'apparizione folgorante intorno a cui gravita un cast blasonato, su tutti Kristin Scott Thomas, Ronald Pickup, Stephen Dillane. Davanti al ritiro inglorioso della Gran Bretagna dall'Europa, L'ora più buia oppone il ritratto dell'uomo che ha contribuito a salvarla in una primavera nemmeno troppo lontana. Thriller politico che fa il paio con l'opera immersiva di Christopher Nolan (Dunkirk), il film di Joe Wright ripassa una pagina drammatica della sua Storia. Un intervallo delicato e opaco in cui il nemico muoveva dall'esterno e dall'interno attraverso l'impassibilità maligna di Lord Halifax, che si batteva per patteggiare coi nazisti e minare la posizione parlamentare di Churchill.
L'ora più buia ha ovvie affinità col dramma di Jonathan Teplitzky (Churchill), interpretato appena ieri da Brian Cox, tuttavia l'opera di Wright dimostra un'ambizione narrativa, un'inventiva romantica e una qualità delle perfomance decisamente più efficaci. Seccamente seduttivo, al pari del suo protagonista, il film immagina una corsa in metropolitana del Primo Ministro che infila un binario trasversale di soggetti inglesi umani e appassionanti, scuotendo il film dalle 'fondamenta' prima di risalire e riprendersi il Paese e l'Europa. Certo ci sarebbe probabilmente bisogno di un film più scettico su Churchill, uno sguardo più affilato come quello tentato dalla serie The Crown, ma è davvero impossibile resistere al prodigio di Gary Oldman, determinato a dimostrare che quando un attore è chiamato a interpretare Winston Churchill non si arrende mai. Mai.
Spesso nei film di fantapolitica c'è qualcuno che salva il mondo. Ma se rimaniamo alla realtà, alla Storia senza fantasy, non c'è dubbio che Winston Churchill possegga tutti i crediti di quel ruolo. Il film L'ora più buia racconta la parte della vicenda personale di Churchill, primo ministro del Regno Unito fra il 1940 e il 1945, gli anni della guerra, gli anni... del mondo da salvare.
Nacque che... meglio non si poteva. Sua madre, Jennie Jerome, americana, era figlia del proprietario del New York Times, suo padre, lord Rundolph era membro di spicco del partito conservatore, e imparentato con vari rami della nobiltà inglese, con un legame che arriva a toccare anche lady Diana Spencer, proprio lei, la tragica principessa del popolo. A tale rampollo non può mancare la fase militare e Winston si trova nel Sudan, nel 1898, nella battaglia di Ondurman, quella del film Le quattro piume. Sembra quasi una leggenda di epoche lontane. Ma Churchill ...era così.
Viveva tante vite, compresa quella di scrittore, e, non banale, nel 1953 vinse il Premio Nobel.
Dunque soldato, scrittore, politico, e comandante in capo. Negli anni che precedevano la seconda guerra mondiale sir Winston sembrava ormai in declino irreversibile. Nel 1934, nella sua tenuta di Chartwell, riceveva solo brutte notizie, come racconta nelle sue memorie. La prima riguardava il patrimonio. Il suo amministratore lo avvertì che con la caduta di Wall Street aveva perso quasi tutto il denaro e occorreva fare delle economie: "per esempio, 18 domestici solo qui a Chartwell forse sono troppi" . Churchill rispose: "Mi limiterò a sole tre bottiglie di champagne a sera".
Il sir non voleva essere disturbato da problemi volgari, ne aveva altri. Più che problemi, erano ossessioni. Racconta: "È allarmante e nauseante vedere il signor Gandhi, mentre da una parte si atteggia a fachiro scalando mezzo nudo il palazzo del viceré, dall'altra prende il tè con i rappresentanti del re imperatore... se il signor Gandhi riuscirà a sfilarci l'India, sarà la fine dell'impero britannico". E sappiamo che nel 1948 Gandhi... sfilò l'India. Poi c'era l'altra ossessione. Quella per Hitler. Hitler mi ha fatto pensare. A 35 anni ero ministro degli Interni, a 50 cancelliere dello scacchiere... niente male, guardami ora, nessun potere e nessuna speranza di averne. E guarda Hitler, in 10 anni da signor nessuno a capo dello stato.
Churchill aveva sentito, prima di tutti, i venti di guerra che si stavano alzando. Seppe dall'intelligence che i nazisti stavano addestrando 800 piloti per i caccia. In uno dei suoi interventi alla camera dei lord disse: "Che dio ci aiuti, l'Inghilterra si è persa in un sogno pacifista... La logica della guerra si sta riaffermando e la nostra debolezza potrebbe costare cara all'Europa". Nessuno lo prese sul serio, all'inizio, ma Churchill aveva visto giusto, su tutti i fronti. Hitler attaccò l'Europa, l'Inghilterra gli dichiarò guerra. La Germania sembrava ormai inarrestabile, allora monarchia e popolo inglese si ricordarono di quel tenace conservatore. Il primo ministro Chamberlain fu indotto a dimettersi, sostituito da Churchill che, alzando l'indice e il medio, avvertì gli inglesi: "Ci vorranno sangue, fatica, lacrime e sudore, ma alla fine vinceremo". E "alla fine" Winston Churchill salvò l'Inghilterra... e non solo.
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Joe Wright ha il dono dell’equilibrio, il suo è cinema di qualità che non mira a sbancare ma che rimane anche assolutamente accessibile. Di nobile ispirazione storico-letteraria e molto accurato nella ricostruzione d’ambiente evita però il calligrafismo e tiene a bada la retorica, sebbene sappia rispecchiare con efficacia il sentimento collettivo di partecipazione a [...] Vai alla recensione »
Narrare la vita di Winston Churchill non è semplice. Nel 1972 ci provò Richard Attenborough (Gli anni dell'avventura) che descrisse Winston bambino, poi giornalista, soldato ed eroe di guerra contro i boeri e l'inizio della sua carriera politica fermandosi a prima della I guerra mondiale. Winston apparteneva ad una famiglia aristrocatica la più importante del regno discendente [...] Vai alla recensione »
Nel vedere questo film, ho trovato davvero magistrale l'intepretazione dell'attore Gary Oldman nel ruolo dello storico primo Ministro Churchill della Gran Bretagna durante il difficile periodo degli anni '40, caratterizzato dall'avanzata in Europa delle truppe tedesche per il dominio assoluto sul Continente. Mi ha entusiasmato la sua capacità e la sua costante determinazione [...] Vai alla recensione »
È il messaggio chiaro, forte, liberatorio che ci lancia il film. Piaggeria sarebbe inneggiare all'interpretazione di Gary Oldman senza osannare il truccatore , che ha reso la copia più vera dell'originale, come sommamente ingiusto sarebbe non considerare la parte di Kristin Scott Thomas, sobria,convincente e misurata come non mai.
Il film non e'nemmeno la biografia di CHURCHILL,nei cinque anni dal 1940 al 1945 e'stato primo ministro inglese nel momento piu'brutto per l'Europa e l'Inghilterra stessa.Il racconto rievoca e anticipa quello che poi sara' il film di Nolan "Dunkirk"L'ora piu'buia e'stata arrendersi o combattere i tedeschi fino alla morte.
Maggio 1940. Churchill forma il suo primo governo, succedendo all’imbelle Chamberlain. Da qualche giorno i tedeschi dilagano in Olanda, Belgio e Francia. Trecentomila soldati del corpo di spedizione britannico nel continente - gran parte dell’esercito professionista della Corona - rischiano di essere messi con le spalle al mare e quindi spazzati via dai panzer.
Reso quasi irriconoscibile e molto teatrale dall’esigenza di riprodurre il più possibile attraverso il trucco la fisionomia di Churchill, l’attore Gary Oldman impersona lo statista inglese nel momento cruciale (1940) in cui assunse coraggiosamente una decisione che ha fatto storia, quando impose all’Inghilterra, messa alle strette come il resto [...] Vai alla recensione »
I vincitori scrivono la storia; ma quanto ha sofferto la Gran Bretagna, per scriverla la storia, per resistere all’orda nazista; bombardamenti, fame, sofferenza, razionamenti durati ben oltre la seconda guerra mondiale. Gli inglesi, si sa, sono grandi soldati; ma un buon soldato ha bisogno di un grande generale. E la Gran Bretagna ha avuto la fortuna di avere in quegli anni un uomo come Winston [...] Vai alla recensione »
E' appassionante l'opera di Joe Wright, e ci appassiona solo con l'enfasi delle parole, in ambienti spesso lugubri e stretti,senza alcun effetto speciale. Questo la dice lunga su come sia costruito il film, con una regia e un montaggio mai banali, ma che poggia quasi per intero sulle possenti spalle di uno dei più grandi e poco celebrati attori del nostro tempo: lo strepitoso Gary Oldman.
L'ORA Più BUIA (UK, 2017) diretto da JOE WRIGHT. Interpretato da GARY OLDMAN, KRISTIN SCOTT THOMAS, LILY JAMES, STEPHEN DILLANE, BEN MENDELSOHN, RONALD PICKUP, NICHOLAS JONES, RICHARD LUMSDEN, JEREMY CHILD, SAMUEL WEST Gran Bretagna, 1940. È una stagione cupa quella che si annuncia in Europa, a causa delle mire espansionistiche e folli di Adolf Hitler e dell’avanzata militare [...] Vai alla recensione »
Churchill Spencer (sì, come Lady D.) Winston (30 novembre 1874-24 gennaio 1965), è stato prima di tutto un giornalista: sua madre americana era figlia del proprietario del New York Times, il che gli ha garantito sin da molto giovane di fare l'inviato sui principali fronti di guerra. Era anche figlio di un conservatore, grande oratore ma anche dongiovanni (con sifilide): lui ricorda [...] Vai alla recensione »
p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; text-align: center; font: 12.0px Helvetica; min-height: 14.0px} p.p2 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 15.0px Helvetica} p.p3 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 15.0px Helvetica; min-height: 18.0px} Siamo agli inizi della seconda guerra mondiale e Winston Churchill è alla guida del propri paese come Primo Ministro.
chiese il re al bellicoso premier, in quel momento piuttosto depresso. Pensandoci, sembra quasi che Joe Wright voglia chiederlo a ciascuno di quelli che stanno vedendo L'Ora più buia. Una seconda riflessione mi porta a credere che non si tratti di un film "storico". O, meglio, storico lo è come quelli che fa Spielberg: rievocazione spettacolare, interpretazioni strepitose, [...] Vai alla recensione »
Dopo l'inutile, vacuo "Dunkirk", un'altra pellicola che tratta del Regno Unito di fronte alla guerra mondiale di ieri, nel contesto di incertezza post-Brexit di oggi. Diversamente da "Dunkirk", "L'ora più buia" è un ottimo film, che offre molti spunti di riflessione non solo ai britannici e che si sforza di trarre insegnamenti utili per l'oggi [...] Vai alla recensione »
Questo"Darkest Hour"(2017, Joe Wright)è film veramente eccelso; perfetta la sceneggitura di Anthony Mc Carter, che si rifà alla storiografia e alle ibografie su Churchill, ma anche alle tante opere che Chrichill, uomo di Stato ma anche storiografo(pur se diceva di non considerarsi tale), autore di un'opera monumentla sulla seconda guerra mondiale, di cui fu protagpnista [...] Vai alla recensione »
Sono un appassionato di storia del 20° secolo e drogato di 7a arte.....come potevo rinunciare a questo film? L'ho visto su Sky e poi ho comprato il Bluray ( ne ho + di 1100, TUTTI ORIGINALI). Il primo argomento da trattare è la magistrale, fantastica, incredibile interpretazione di Gary Oldman. Secondo me doveva arrivare prima agli Oscar.
Nella primavera del 1940 la formidabile macchina da guerra tedesca stava sprigionando tutta la sua potenza. Le divisioni naziste avevano in poche settimane invaso Norvegia, Olanda, e Belgio, e stavano ormai puntando con decisione verso la Francia. Una volta conquistata Parigi, si sarebbero quindi facilmente dirette a nord verso il canale della Manica e avrebbero seriamente minacciato le [...] Vai alla recensione »
Condivido la critica "Il sentimento della storia" perchè è proprio di questo che si tratta: di sentimenti e di emozioni prima di tutto. Il film è molto ben costruito e non è affatto un agiografia: non mostra un eroe di guerra, ma solo un uomo in carne e ossa, già anziano ma dalla battuta sempre pronta, chiamato alla massima carica politica con tutte le sue [...] Vai alla recensione »
Condivido la critica "Il sentimento della storia" perchè è proprio di questo che si tratta: di sentimenti e di emozioni prima di tutto. Il film è molto ben costruito e non è affatto un agiografia: non mostra un eroe di guerra, ma solo un uomo in carne e ossa, già anziano ma dalla battuta sempre pronta, chiamato alla massima carica politica con tutte le sue [...] Vai alla recensione »
Date e fatti, subito. 1) Lettera a mio padre da Londra del 12 Febbraio 1940, dove si ringrazia Mussolini per gli aerei mandati in Aiuto all'Inghilterra.Con i complimenti per la Neutralità Italiana.2) "Newsweek" del 13 Maggio 1940 con copertina dedicata a Mussolini "L'uomo chiave nel Mediterraneo"(ultraslinguata al fascismo.
" The darkest hour " Film di ricostruzione storica che ti trasporta indietro nel tempo. I ritmi vengono scanditi dal calendario che introdurrà agli eventi. Il ritmo che da adagio passa a lento e poi a brillante e coinvolgente, lascia che l' elevatezza recitativa degli attori trasmetta allo spettatore la drammaticità dei momenti vissuti in quei giorni.
A un film del genere non si può certo chiedere di essere storicamente attendibile, perché non è questo il suo scopo. Non avrebbe guastato, tuttavia, qualche accenno in più - sia pur rispettosamente velato - alle ben note simpatie dell'eroico salvatore dell'Europa per le dottrine autoritarie in voga a quell'epoca (e magari anche alla sua grande ammirazione e amicizia [...] Vai alla recensione »
L'azione si sviluppa in un arco temporale molto breve, meno di un mese, e durante una fase cruciale della Seconda Guerra Mondiale. Churchill, caparbio neo Primo Ministro, decide di non piegarsi alla pace offerta dai tedeschi e di continuare incessantemente la guerra, incurante dei costi e delle vittime. Il film, quindi, si concentra sulla scelta che sarà decisiva per tutto il mondo occidentale [...] Vai alla recensione »
Gary Oldman domina. Il film è lui: incarna un Churchill in divano tra certezze e paure, talvolta al limite della macchietta, ma capace di riscattarsi nel finale fino a diventare il vero e proprio eroe della resistenza contro la follia hitleriana. Film cupo fatto di sguardi e di parole che si svolge interamente sotto terra in corridoi stretti e fumosi a rappresentare la vicina sconfitta del mondo [...] Vai alla recensione »
Un film storico è sempre interessante da vedere in quanto ci ricorda che esiste nella cultura di una persona il sapere,in questo caso diventa importantissimo conoscere i fatti,soprattutto per le nuove generazioni che l'Europa nella seconda guerra mondiale era vicino al baratro più completo ma non per la distruzione di tutto che effettivamente è avvenuta,ma per il proseguo della [...] Vai alla recensione »
E' il 1940, l'Europa è sull'orlo del tracollo, Hitler sembra ormai vicino a dare il colpo di grazia al vecchio continente. Dopo la caduta del Belgio e con la Francia ormai in ginocchio, la Gran Bretagna decide di non stare a guardare; la camera dei lord chiede le dimissioni del primo ministro Chamberlain, accusato di essere passivo e poco efficace nel contrastare le folli [...] Vai alla recensione »
Il regista Joe Wright torna sugli schermi dopo alcuni anni di assenza (non contando il trascurabile intermezzo fantasy di “Pan”, ci aveva lasciati con l’adattamento di Anna Karenina) con un film le cui intime caratteristiche di genere competono abbastanza al suo particolare stile e afflato storiografico, come al suo cinema stesso. E’ da subito chiaro che naviga in acque a lui [...] Vai alla recensione »
Film storico – biografico sulla figura di Winston Churchill fatto molto bene nel suo genere con un sapiente mix tra riferimenti storici e licenze autoriali per quanto riguarda alcuni episodi, uno su tutti quello del tuffo in metropolitana per ascoltare gli umori del popolo londinese. La pellicola si concentra in particolare su una fase della storia umana e politica di Churchill quella in [...] Vai alla recensione »
L’ora più buia costituisce sicuramente un pezzo di bravura del versatile attore londinese Gary Oldman, per la sua interpretazione di sir Winston Leonard Spencer Churchill. Il film tratta con dovizia di particolari il primo mese e mezzo di nomina del sessantaseienne Churchill a Primo Ministro nel 1940, comprensivo dei retroscena, degli intrighi politici con continui richiami al suo non [...] Vai alla recensione »
Probabilmente si tratta di una delle più grandi e belle sorprese che il cinema mi ha riservato per questo (2017) anno ormai passato da poco. "Darkest Hour" è una sorpresa su più fronti, non solo quello narrativo ma anche, e forse soprattutto, su quello tecnico. Il film gode infatti di una straordinaria componente visiva e artistica.
Era il 29 ottobre 1941 quando Winston Churchill (1874–1965), Primo Ministro del Regno Unito, in visita istituzionale ai giovani studenti inglesi della “Harrow School” di Londra, dove da giovane era stato uno dei suoi allievi più brillanti, tenne un discorso nel quale pronunciò queste parole: «The pessimist sees the problems in every opportunity.
Deluso da un film osannato, da un'interpretazione su Churchill definita da Oscar sicuro. Non ho letto niente di questo nel film di Wright. La rappresentazione del periodo storico sembra quasi da commedia e penso fosse più importante di una commedia; la rappresentazione della decisione di Churchill sul trattare o no una resa con Hitler, penso sarebbe stata da motivare un pò meglio; [...] Vai alla recensione »
Non sono un critico nè un esperto; il film mi è piaciuto molto nonostante l'apparente struttura claustrofobica, che però ben rende cosa fu quel periodo per la Gran Bretagna. Aldilà di tutto, la recitazione di Gary Oldman vale da sola la visione del film. Misurata, scarna, efficace. Gli sguardi espressivi, i dialoghi fulminanti. Una vera e propria lezione di recitazione.
Un film storico ben fatto, coinvolgente e interessante anche per chi generalmente non ama i film storici. Decisamente consigliato
...nel ruolo di un personaggio senza limiti. la cosa più incredibile è che sai dall'inizio come sono andate le cose. ma ti appassioni, aspetti. ti chiedi se la storia ripeterà se stessa... Forse il film ha quella cosa che si chiama talento.
Non perdetelo questo film. La performance di Gary Oldman è davvero eccezionale, superlativa, e basterebbe così. Ma non è solo questo il motivo. Il film ci racconta un passaggio fondamentale del nostro recente passato che ci insegna e ci ricorda che il successo non è mai definitivo, così come il fallimento. Ciò che conta nella vita è il coraggio di [...] Vai alla recensione »
Film avvincente, un autentico spaccato di storia e soprattutto un fantastico Gary Oldman, che grazie alla sua performance ci regala emozioni, ironia e tensione. Gran bel film!!
Sgombriamo subito il campo da un possibile equivoco: gli inglesi sono in Inghilterra e gli anglomani stanno in Perù. Va bene. Eppure, anche da non anglomani, anzi un tantinello avversi ai fasti della perfida Albione, come non invidiare un popolo che sa raccontarsi così bene al cinema? Dopo Vittoria e Abdul sull'epoca Vittoriana e l'Impero britannico all'apogeo e [...] Vai alla recensione »
Non amo in maniera particolare i film di guerra (ho sofferto a vedere Dunkinrk, per tutti un capolavoro...!) ma questo non lo è. Churchill, un vero statista, figura oramai assente in ogni panorama internazionale. Che tristezza...! Gary Oldman, da oscar: insuperabile!!
"Darkest Hour"(Joe Wright, scritto da Anthony Mc Carten, 2017(racconta della nomina a Premier del leader conservatore(ma con apertura in campo sociale inedite nel partitto dei"Tories")nel 1940 quando la Gran Bretagna si trova di fronte alla guerra e non sa come reagire all'avanzata dei nazisti in Europa, con la quasi invasione della Francia e la diretta minaccia alla GB stessa. [...] Vai alla recensione »
Joe Wright ci racconta l'operato di Wiston Churchill, in un momento difficile per la Gran Bretagna: la prima fase della Seconda guerra mondiale. Quando l'Europa stava cadendo ai piedi di Hitler e gli americani non davano ancora il loro supporto (che arriverà solo dopo l'attacco di Pearl Harbor). Churchill dovette combattere anche con il proprio fronte interno riguardo il contrastare o meno i nazisti. [...] Vai alla recensione »
10 maggio 1940 Winston Churchill viene nominato Primo ministro dopo le dimissioni di Neville Chamberlain, accusato di aver tenuto una linea troppo morbida nei confronti di Hitler. Le forze naziste occupano l’Europa occidentale, la Gran Bretagna regge da sola il peso della guerra. Giorgio VI non vede di buon occhio Winston Churchill, uomo scomodo e dal carattere brusco, con un passato discusso per le [...] Vai alla recensione »
Un bel film, molto curato nei particolari dove la recitazione di Oldman è perfetta, senza esagerare e per questo motivo molto credibile. Da vedere
A mio avviso un film abbastanza deludente. Da salvare solo un'ottima interpretazione del buon Gary Oldman ma per me è pellicola che si svolge a ritmi piuttosto lenti e priva di originalità in quasi ogni sua componente. A partire dalla sceneggiatura fino alla regia.
Poco da dire. Costruito sullo spessore di un mattatore, la messa in scena procede con linearità,cura dei particolari e l'affidabilità di un regista,non nuovo a descrivere episodi storici,che in altre occasioni ha girato opere più ricche,ma anche più di superficie. Espiazione è il suo film che preferisco.
Premesso che mi piacciono particolarmente i film storici, trovo il film ben riuscito con azioni che si susseguono una dopo l'altra e un Wiston Churchill carichissimo. Bravo l'attore protagonista spalleggiato da altrettanti bravi attori del cast. Ho visto il film anche in lingua originale e ammetto che la qualità della pellicola cresce ancora di più.
Film ben confezionato. Ben diretto. Si dimenticherebbe presto se non che... la straordinaria interpretazione di un grandissimo attore Gary Oldman. Geniale, umano, mai compiaciuto. Perfetto. Semplicemente perfetto.
Forse una delle più grande interpretazioni del grande Gary Oldman. Da vedere!
La trama riguarda le vicende siccedutesi nell'arco di poco più di un mese: da maggio a giugno del 1940 Winston Churchill, appena nominato Primo Ministro, deve affrontare situazioni cruciali in un clima di avversione e sfiducia, senza l'appoggio del suo partito né del Re. L'interpretazione di Holdman è da Oscar e io, da appassionato di storia, mi sono goduto la narrazione [...] Vai alla recensione »
Un sontuoso Gary Oldman interpreta Winston Churcill, il premier inglese che nonostante il persistente scetticismo dei politici britannici, si oppone al giogo nazista e mobilita la nazione alla vittoria finale. Prodotto biografico e drammatico, l'Ora Più Buia è un tetro ritaglio di retorica e politica, un viaggio negli austeri uffici ricolmi di oratoria e contraddizioni, dove [...] Vai alla recensione »
Gran Bretagna, 1940. È una stagione cupa quella che si annuncia sull'Europa, piegata dall'avanzata nazista e dalle mire espansionistiche e folli di Adolf Hitler. Il Belgio è caduto, la Francia è stremata e l'esercito inglese è intrappolato sulla spiaggia di Dunkirk. Dopo l'invasione della Norvegia e l'evidente spregio della Germania per i patti sottoscritti con le nazioni europee, la camera chiede le dimissioni a gran voce di Neville Chamberlain, Primo Ministro incapace di gestire l'emergenza e di guidare un governo di larghe intese. A succedergli è Winston Churchill, con buona pace di re Giorgio VI e del Partito Conservatore che lo designa per soddisfare i Laburisti.
"Con L'Ora Più Buia - Darkest Hour, abbiamo dato nuova vita a discorsi eccezionali pronunciati in circostanze eccezionali che ne hanno comunque modellato la scrittura. Spesso non si ricorda che Winston iniziò la propria carriera come giornalista. La scrittura è stato il suo primo grande talento, quello in cui è riuscito sempre meglio".
Diretto dal regista londinese Joe Wright - protagonista dell'intervista che presentiamo in esclusiva - L'Ora Più Buia - Darkest Hour sarà al cinema dal prossimo 18 gennaio. Nel cast, tra gli altri, troviamo Gary Oldman, Lily James, Ben Mendelsohn, Kristin Scott Thomas e Richard Lumsden.
Maggio 1940. Mentre le armate di Hitler dilagano per l'Europa, in Gran Bretagna si dimette il primo ministro Chamberlain, che si è mantenuto su una linea di attendismo e diplomazia. Viene eletto Winston Churchill, poco amato dai compagni di partito e dalla monarchia. Alle sue spalle c'è una serie di fallimenti, a cominciare dalla disfatta dei Dardanelli nella I Guerra Mondiale, e ora si trova a fronteggiare [...] Vai alla recensione »
Maggio, 1940. Il neo Primo Ministro britannico, Winston Churchill, è chiamato a una decisione fondamentale. Le truppe tedesche, dopo la caduta di Francia e Belgio, stanno per invadere la Gran Bretagna. La situazione è da spalle al muro e i suoi stessi compagni di partito gli remano contro. Firmare una pace forzata e penalizzante, o cercare di difendere la propria autonomia e libertà? Uno dei film più [...] Vai alla recensione »
Il nuovo film di Joe Wright L'ora più buia narra la storia delle 4 settimane che vedono il primo ministro britannico Churchill impegnato nell'operazione Dynamo prima della disfatta di Dunkerque. Siamo nel 1940, Chamberlain - principale responsabile del trattato di Monaco - ha dato le dimissioni; il ministro degli esteri Halifax vorrebbe succedergli, ma non ha il coraggio di sopportare il gravoso compito [...] Vai alla recensione »
Lingua inglese, corri allearmi! C'è tutta la potenza dell'idioma di Shakespeare nei discorsi con cui Winston Churchill convince i suoi connazionali della necessità di portare la guerra contro la Germania nazista fino alle sue estreme conseguenze. «We'll never surrender», non ci arrenderemo mai. Facile a dirsi, ben più difficile metterlo in pratica quando l'esercito britannico è chiuso nella sacca di [...] Vai alla recensione »
Come lezione di storia può divertire. Come film è verboso e didattico. Le parole sono pronunciate con solennità dai membri del Parlamento (tra una protesta e l'altra, non sembrano neppure inglesi). Oppure biascicate in privato da Winston Churchill, primo ministro appena eletto a cui subito i nemici misurano il tasso alcolico. In pubblico, nei discorsi radiofonici che tanto spaventavano il sovrano balbuzient [...] Vai alla recensione »
Corpo e parola. Winston Churchill era sostanzialmente questo, e da tale binomio un buon film sulla sua figura non poteva prescindere. Così accade che Darkest Hour - L'ora più buia di Joe Wright trovi il suo senso d'esistere nella potente performance "corporale e verbale" - la migliore a oggi - di un grande attore come Gary Oldman. In estrema sintesi, lui è il film.
Il tormento interiore di Winston Churchill, da quando venne nominato primo ministro a Londra a quando rifiutò i trattati di pace con Hitler, che avrebbero visto Mussolini come mediatore. L'ora più buia, diretto da Joe Wright e interpretato da un irriconoscibile Gary Oldman, Golden Globe come miglior attore, è un ritratto appassionante di un uomo all'inizio assai controverso, burbero, aggressivo, spesso [...] Vai alla recensione »
Cedere o non cedere, questo è il problema. Maggio '40, Churchill all'incrocio della Storia, ma è una gabbia claustrofobica, vorticata (anche formalmente, come fa Wright, "Espiazione", "Anna Karenina") intorno al mattatore e al suo piedistallo per un «ritratto del leader da re». Questo lascerà forse insoddisfatti i cercatori di fatti e documenti. Accettando invece la favola, con i simboli e i miti, [...] Vai alla recensione »
Imperniato sulla ricostruzione dei venti giorni che determinarono le sorti dell'Inghilterra nella Seconda guerra mondiale, il film del londinese Wright («Anna Karenina») ha praticamente ipotecato la statuetta per il miglior attore alla prossima edizione degli Oscar. Gary Oldman, infatti, al di là dello strenuo lavoro del truccatore, è superlativo nello scolpire Winston Churchill anche sul piano del [...] Vai alla recensione »
Ci voleva un bambino per convincere gli adulti a sconfiggere Hitler. È questa l'idea alla base del nuovo, ennesimo, Winston Churchill (tre kolossal biografici nell'ultimo anno tra cinema e tv) dentro L'ora più buia di Joe Wright. Il celeberrimo Primo Ministro inglese di "sangue, fatica, lacrime e sudore" è ritratto come un bambinone irruento e anticonvenzionale in questo bel dramma politico ambientato [...] Vai alla recensione »
Professione: grand'uomo. Per intima e altera convinzione, nonostante che prima di una formidabile prova del fuoco fosse stato bollato come uno sconsiderato avventuriero che privilegiava unicamente sé stesso, da vera e propria zavorra sociale in un Paese dove il classismo non perdona. Ma la Storia non ha smentito la sua eccezionalità di personaggio e di statista, anzi ne ha accresciuto la caratura, [...] Vai alla recensione »
Si apre il 9 maggio 1940, con le dimissioni di Chamberlain e (il 10) l'imprevista nomina a Primo Ministro di Winston Churchill; e si conclude il 28 di quel mese con un suo risolutivo discorso, entusiasticamente salutato dall'intera Camera, sulla necessità di continuare la guerra contro Hitler. Nel mezzo scorrono i venti giorni di L'ora più buia, durante i quali Churchill si trova a fare i conti con [...] Vai alla recensione »