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Ultimo aggiornamento lunedì 7 ottobre 2019
Un giorno un uomo si sveglia e capisce di essere l'unico sulla faccia della Terra a conoscere le canzoni dei Beatles. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Goya, In Italia al Box Office Yesterday ha incassato 1 milioni di euro .
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Jack Malik è un musicista di scarso successo. In lui crede solo Ellie, manager, amica e forse qualcosa in più, benché inespresso. Finché una sera, dopo che ha deciso di smettere con la musica e cercare un lavoro più regolare, Jack ha un incidente e perde coscienza durante un blackout planetario. Quando si sveglia, scopre che il mondo è stato privato delle canzoni dei Beatles e che lui è rimasto il solo a ricordarle.
È un dissidio doloroso e forse inestricabile quello che attanaglia l'amante dei Beatles di fronte all'operazione coordinata da Danny Boyle e Richard Curtis. Perché si vorrebbe disperatamente amare pregi e difetti di Yesterday, pur di assaporare un po' di polvere di stelle sixties, ma non sempre si riesce.
La combinazione dei talenti di regista e sceneggiatore è evidente, ma lo è meno l'amalgama. Se da un lato emerge la sagacia del primo, che rivisita il modello di The Millionaire in un altro sogno sì individualista, ma non egoista; dall'altro Curtis ritorna sui temi che negli anni hanno rafforzato opere sottovalutate e poi assurte a cult, come Love Actually, Il diario di Bridget Jones o Notting Hill.
Durante la visione di Yesterday sembra di trovarsi in una reunion di Paul McCartney e Ringo Starr, o in un concerto tributo ai Beatles sovraccarichi di rockstar, in cui sulla carta c'è tutto - canzoni, nostalgia, strizzate d'occhio - ma sulla carta è destinato a rimanere.
Nonostante l'enorme potenziale inespresso, sono comunque molti gli elementi di Yesterday destinati a colpire l'immaginario collettivo. Alcuni colpi di scena, come quello impossibile da rivelare che caratterizza il terzo atto, probabilmente sono destinati a far discutere, al di là del mero dibattito cinematografico. In chiave pop, e con una strizzata d'occhio alle esigenze del mercato (Ed Sheeran nei panni di se stesso, bravo e autoironico), Boyle e Curtis non fanno che altro che giocare con la beatlemania per sfiorare il tema predominante che attraversa il cinema recente, da Quentin Tarantino ad Avengers: Endgame, fino a serie Tv come Future Man.
L'incapacità di "accettare il finale della storia" si traduce con insistenza in una rilettura/riscrittura della stessa. Un pubblico che rifiuta il proprio presente e guarda malinconicamente al passato, come a un'epoca aurea irraggiungibile, chiede al cinema di essere consolato. Al vecchio medium inventato dai fratelli Lumière tocca quindi ricollocare i sogni su grande schermo, resuscitare i morti, correggere derive inquietanti. In questo senso Yesterday coglie appieno lo spirito del tempo, finendo per centrare il bersaglio ben più che sul lato più strettamente beatlesiano della faccenda.
Diviene quasi più semplice accettare il fatto che un blackout cancelli interi avvenimenti storici rispetto a credere che tutte le hit dei Beatles possano rappresentare dei successi planetari anche oggi, chiunque sia a proporle. Probabilmente sarebbe stato più coraggioso percorrere la strada dell'anonimato di Jack Malik fin dove possibile, anziché proiettarlo da subito nel music business della Città degli Angeli.
Ma paradossalmente a mettere più in crisi la sospensione dell'incredulità è la questione più terrena, prosaica e congeniale all'autore della sceneggiatura: la storia d'amore tra Jack e Ellie, eterna friend zone cristallizzata senza che i due acquisiscano consapevolezza di amarsi reciprocamente, è un bignami del "manuale d'amore" di Richard Curtis riscritto da un lettore disattento. I motivi ricorrenti ci sono tutti, compresa una spalla ricalcata sul Rhys Ifans di Notting Hill, ma il transfert non scatta mai. Ma poi siamo sicuri che il nostro mondo reale sia "quello con i Beatles"? O quel che resta del loro sogno infranto è troppo poco per crederci davvero? Forse è davvero meglio rivolgersi verso ieri, quando i nostri guai sembravano così lontani.
Jack Malik vive in una cittadina di mare inglese e sogna senza troppe speranze di fare il cantante. Ha una migliore amica, Ellie, che è rimasta l'unica a credere nel suo progetto. Poi, un giorno, Jack viene investito in strada da un autobus, in seguito a un misterioso blackout mondiale: al risveglio, scopre di essere l'unico a conoscere le canzoni dei Beatles e l'esistenza di quattro musicisti chiamati Paul, John, George e Ringo... Incredulo, Jack comincia a cantare le loro canzoni spacciandole per proprie e in breve tempo diventa la più grande star mondiale, inseguito da orde di fan e corteggiato dalle case discografiche americane. Ma mentre la sua fama cresce, rischia di perdere l'amore di Ellie e i legami con la sua vita precedente.
Questa volta, per Danny Boyle, "28 giorni dopo" il mondo non è finito, ma quasi: nessuno conosce i Beatles! Anzi, i Beatles non sono mai esistiti, che è un po' come dire che è passata l'apocalisse, senza però che nessuno se ne accorgesse. A parte il fortunato protagonista del film, ovviamente, che non può fare a meno di approfittarne...
«Ci sono i Coldplay», dice una sua amica, c'è il rap, e nessuno ha mai sentito parlare di Yesterday, Let It Be o Hey Jude... Chi, sapendo suonare la chitarra, resisterebbe? Non c'è che dire: l'idea di partenza dell'ultimo film di Danny Boyle - a suo modo un survival movie proprio come l'horror 28 giorni dopo - è geniale. Il soggetto è di Jack Barth, la sceneggiatura di Richard Curtis, autore in passato dello script di celebri commedie inconfondibilmente inglesi, da Quattro matrimoni e un funerale (1994) a Love Actually - L'amore davvero (2003), da I Love Radio Rock (2009) a Questione di tempo (2013), e la produzione indipendente è simile a quella del precedente The Millionaire (2008), piccolo film diventato inaspettatamente un titolo da Oscar, con cui Yesterday condivide anche il nome dell'attore protagonista, Himesh Patel, omonimo ma non parente del collega Dev, anch'egli con origini indiane e un'educazione nei quartieri periferici di Londra.
Per Boyle, che aveva già lavorato con Curtis per la cerimonia d'apertura delle Olimpiadi di Londra del 2012, Yesterday realizza il sogno di girare un musical (per quanto nel film non ci siano vere e proprie scene musical, ma diverse canzoni dal vivo) e soprattutto di dare forma al suo primo ricordo legato ai Beatles: «Ho una sorella gemella e una più giovane; da bambini dormivamo nella stessa stanza e spesso giocavamo a fare i Beatles. È un ricordo vivissimo, e pure un po' imbarazzante. Andavamo sotto le coperte, e mia sorella gestiva il gioco interpretando il suo preferito, Paul. Di conseguenza io ero John - non poteva essere altrimenti - mentre Bernadette poteva scegliere tra Ringo o George, non importava quale. È una cosa terribile da ammettere, ma è assolutamente vera».
Per l'occasione il regista ha contattato i membri dei Beatles ancora in vita e i loro eredi per informarli del loro progetto, ricevendo a quanto pare da Ringo una lettera di approvazione molto divertita. Al film ha partecipato anche una popstar contemporanea come Ed Sheeran, che ha eseguito canzoni con il protagonista e messo a disposizione il palco di un suo concerto a Wembley per il live in cui Jack si esibisce di fronte a migliaia di fan, tra cui la donna della sua vita Ellie, interpretata da Lily James.
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La magia della musica dei Beatles nel nuovo film diretto da Danny Boyle. In Yesterday l’aspirante cantautore Jack Malik(Himesh Patel) cerca di sfondare nel mondo della musica, con scarso successo, anche se la sua manager ed amica Ellie (Lily James) lo incoraggia a seguire i propri sogni. Durante un blackout globale Jack viene investito da un autobus, dopo essersi ripreso, canta casualmente [...] Vai alla recensione »
Certamente 5 stelle per le canzoni che hanno “impastato” la mia adolescenza emotiva e che, al riconoscimento anche di una sola nota “chiave” di un brano, riprendono il sopravvento! Ma quattro stelle certamente ci sono tutte per il film nel suo insieme. Tanto per cominciare, per un mix non facile da comporre: celebrazione di un mito, storia d’amore sottotono [...] Vai alla recensione »
Le canzonette provvedono ad una buona parte della nostra educazione sentimentale: nessun dubbio. È a questo che servono, e ad un bel po’ di altre cose: ci raccontano di noi; ciò che siamo, ciò che vorremmo essere. E poi sono i segnalibro della nostra esistenza, fissano, segnano i nostri momenti. Poi ognuno ha le sue canzonette, nessun dubbio nemmeno su questo.
Un'occasione persa (ha commentato l'amico Francesco Cavallin) per fare un "bel film" sulla straordinaria (già di per se) avventura' dei Fab Four, che, almeno finora, nessuno ha avuto "il coraggio" di fare. Certo, il film del 2016 di Howard, "Eight Days A Week" ha documentato, a colori, la parte dei Concerti, con interessanti interviste.
"Yesterday"(Danny Boyle, 2019, storia di Jack Barth, sceneggiatura di Richard Curtis), film vagamente"fantastico"(il cantaturoe-magazziniere, dapprima noto solo in ambito locale, che propone"Yesterday"e qualcosa d'altro dei"Beatles", dopo un incidente-è stato travolto da un cambion-non ricorda essere stati i"Beatles"o meglio Mc Cartney e [...] Vai alla recensione »
Una commedia semplice, senza guizzi, troppo spesso scontata e riassumibile nel concetto che le canzoni dei Beatles, anche “inventate” oggi, avrebbero successo. La sceneggiatura di questo film è priva di senso. Ma quello che è privo di senso nel film non è la premessa iniziale, che fa parte del patto con lo spettatore e quindi viene accettata a priori con tutte le sue [...] Vai alla recensione »
Yesterday è un’elegia dei Beatles. Non c’era bisogno di questo film per confermarne la magia, come pure l’ineludibilità della loro esistenza nel panorama della scena musicale globale. Un mondo senza i Fab Four non avrebbe senso. Oggi come ieri. E come domani. Le loro canzoni ci accompagnano lungo circa due ore. Anche per questo, è impossibile anoiarsi.
Richard Curtis è lo sceneggiatore britannico di “Quattro matrimoni e un funerale”, dei film di Mr. Bean, ma ha anche diretto “Love actually”. Questo film che ha scritto lo ha affidato a Danny Bole, perchè la storia aveva bisogno del suo talento visivo tra Lowestoft e Los Angeles. L’idea l’aveva avuta Troisi in “Non ci resta che piangere”, [...] Vai alla recensione »
“Yesterday” è un’elegia dei Beatles? Forse, ma non c’era certo bisogno di questo film per confermarne la magia e l’ineludibilità della loro presenza nel panorama della scena musicale globale. Un mondo senza i Fab Four che senso potrebbe avere, oggi come ieri e come domani? Le loro canzoni ci accompagnano lungo le circa due ore di durata del film.
per chi ama ancora i beatles come me un film da vedere, se chiudo gli occhi le canzoni sono forse cantate anche meglio dei veri beatles seppur inimitabili; ho rivisto più volte la scena con Lennon che vale da sola per tutto il film , vale la pena risentire più volte quello che dice il Lennon 78enne sulla vita vissuta da persona sconosciuta .
Un misterioso blackout globale, della durata di 12 secondi, modifica, almeno in parte, il corso della storia. Difatti, al ritorno della luce, nessuno ha idea cosa sia la Coca-Cola, cosa siano le sigarette, chi siano stati i Beatles. Nessuno, tranne il protagonista: Jack Malick (interpretato da un ottimo Himesh Patel), un chitarrista e cantautore decisamente di scarso successo.
tutto sommato bella idea di sceneggiatura originale e spassevole, il film tiene fino alla fine senza annoiare,ottima la trovata alla fine che non spoilerizzo....bel film
L'idea di partenza era geniale, e il trailer lasciava presagire una grande commedia, condita dalle immortali musiche dei Beatles. E invece, dopo la prima mezz'ora scoppiettante, il film diventa via via più convenzionale e prevedibile, allineandosi alle tante commedie sentimentali realizzate in fotocopia dalla macchina holliwodiana. "Yesterday" è la perfetta metafora [...] Vai alla recensione »
Sulla musica dei Beatles si snoda questa commedia divertente , piacevole e originale con personaggi simpatici, anche se talvolta macchiettistici ( la manager losangelina ). Indovinata la conclusione. 2 ore trascorse con il sorriso sulle labbra.
E' un'idea originale quella lanciata da questa graziosa commediola. Se un blackout planetario cancella dalla memoria di tutte le persone canzoni immortali come quelle dei Beatles, è una meschina condotta oppure una fondamentale opera di bene quando l'unico in grado di ricordare le diffonde come proprie, traendone successo? Probabilmente, l'una e l'altra cosa insieme; per [...] Vai alla recensione »
L'idea è 'rubata' a Troisi e ci sta. Il film è gradevole. Forse un pochetto banale nel finale. Ma tutto sommato gradevole alla visione
quando tutte le cose sembrava andare a al meglio e il mondo volgere al senso unico betoliano, col mondo nelle mani e i bitols e lennon il grande riferimento pseudoidentitario, qualcuno suonò la compisizione yesterday, sorprendendo di nuovo, i beatles sembravano essere ciò, non sembra possibile non ricordarsi del mitico gruppo sonoro dei beatles, le grandi canzoni e il resto, ma quando [...] Vai alla recensione »
Jack Malik è un musicista, ma non ha un grande talento. Non riesce a trovare le parole e la musica per affermarsi e per andare oltre la continua serie di insuccessi. Ma un bel giorno si sveglia e scopre che nessuno, tranne lui ed una coppia che incontrerà nel seguito, conosce le parole e la musica delle canzoni dei Beatles. E sulle note di let it be e yellow submarine Jack Malik diventa [...] Vai alla recensione »
Musicista fallito un bel giorno si sveglia e scopre che i Beatles non sono mai esistiti ! La premessa affascina, lo sviluppo è altrettanto ardimentoso e avvenente.
Anni luce lontano da trainspotting, Danny Boyle gira un grande omaggio ai Fab4 partendo da un blackout planetario, che cancella dalla memoria del mondo intero la musica dei Beatles, tranne che ad un mediocre musicista, il quale poi sfruttera' questa situazione per acquisire notorieta' e successo... Film leggero, che ci da' la possibilita' di riascoltare pezzi evergreen del quartetto [...] Vai alla recensione »
Ne avevo letto bene, ma non pensavo sarebbe stata un'autentica rivelazione. Un film con un soggetto originale, recitato bene, con una colonna sonora immortale. Quasi due ore passate in un lampo e, quando sei dispiaciuto che un film finisce, vuol dire che il film era davvero bello!!!
A causa di un blackout mondiale di pochi secondi, il giovane Jack Malik, che vive in una cittadina sulla costa inglese e scribacchia qualche canzone, si scontra con un autobus, finendo all'ospedale, scoprendo di aver perso due denti, ma soprattutto che l'umanità non ha mai conosciuto i Beatles (e anche la Coca-Cola, le sigarette e Harry Potter...). Così si appropria dell'immenso patrimonio artistico [...] Vai alla recensione »
Come sarebbe il mondo senza le canzoni dei Beatles? Cosa succederebbe se all'improvviso nessuno conoscesse le note dei più importanti successi della storia musicale di tutti i tempi, hit seminali come "Let it be", "Yesterday" o "Hey Jude" (ribattezzata "Hey dude" da un autoironico Ed Sheeran che recita nei panni di se stesso)? Assurdo. Ma sulla scia di un cinema che si arroga il diritto di riscrivere [...] Vai alla recensione »
Da cantautore sfigato, amato solo da un'amica, Jack diventa in un lampo il più grande songwriter del mondo: dopo un improbabile blackout planetario, è l'unico a ricordare l'esistenza e le canzoni dei Beatles. Viene facile proporre Hey Jude e Yesterday e conquistare ogni platea. Non chiedetevi perché spariscono anche dischi, file, documenti. Questo "come se" punta a eliminare il "sublime" certificato [...] Vai alla recensione »
Hanno avuto davvero un colpo di genio Danny Boyle a dirigere e Richard Curtis a scrivere un film come Yesterday. È geniale l'approccio con il quale l'esplicito omaggio ai Beatles, alla loro musica che ormai può definirsi classica, ma sempre così contemporanea e inossidabile, avviene attraverso una loro esplicita quanto efficace negazione. Un espediente che libera le mani dall'ingombro dell'oggetto [...] Vai alla recensione »
Jack Malik è un musicista di scarso successo. In lui crede solo Ellie, manager, amica e forse qualcosa in più, benché inespresso. Finché una sera, dopo che ha deciso di smettere con la musica e cercare un lavoro più regolare, Jack ha un incidente e perde coscienza durante un blackout planetario. Quando si sveglia, scopre che il mondo è stato privato delle canzoni dei Beatles e che lui è rimasto il [...] Vai alla recensione »
Ritorno al futuro. Nell'Inghilterra di oggi un cantautore dilettante di origini indiane e scarso talento riceve dal Fato il più bel dono che potesse desiderare. Bello ma pericoloso. Un black out di dimensioni planetarie cancella infatti da tutte le memorie della Terra, biologiche e non, ogni traccia dei Beatles. Zero. Mai esistiti. Né loro né le loro canzoni (per sincerarsene il cantante miracolato [...] Vai alla recensione »
Un mondo senza i Beatles. Questa è l'idea. Un po' sublime: sulla carta, dovrebbe fare da moltiplicatore di incassi, come la pubblicità comparativa: nomini i Beatles e i fan accorrono. Un po' ridicola: chi ha voglia di un film dove le canzoni dei Beatles sono cover eseguite alla chitarra? Aveva avuto un'idea simile Salman Rushdie nel romanzo "La terra sotto i suoi piedi", immaginando un mondo parallelo [...] Vai alla recensione »
Una love story che resiste alla sdolcinatura grazie alla smaliziata abilità dello sceneggiatore Curtis e del regista Boyle. Non è inedito lo spunto del patetico aspirante cantautore di provincia che in seguito a un magico fenomeno si scopre in possesso delle canzoni dei Beatles che nessuno al mondo ha mai conosciuto; ma il bello è che la commedia pienamente nelle corde della succitata coppia di fuoriclasse [...] Vai alla recensione »
La storia d'amore tra cinema e musica continua, ma questa volta la storia è alquanto bizzarra. Jack Malik, musicista fallito, ha appena deciso di rinunciare alle sue velleità artistiche quando resta vittima di un incidente in concomitanza con un misterioso blackout globale. Al suo risveglio scopre di essere l'unica persona al mondo a ricordare i Beatles, cancellati dalla memoria del mondo intero.
"Chiedilo a una ragazza di 15 anni di età, tu chiedi chi erano i Beatles e lei ti risponderà". Cosa avrebbe pensato Lucio Dalla del nuovo film di Danny Boyle? Forse si sarebbe emozionato, o indignato, o semplicemente si sarebbe detto "in fondo noi c' eravamo arrivati prima". Già, perché su "chi erano mai questi Beatles" ruota suo malgrado Yesterday, commedia surreal-romantica che fa del rimosso accidentale [...] Vai alla recensione »
Immagina che il mondo venga oscurato per un momento. E quando tutto torna alla normalità, ti ritrovi in una linea temporale in cui John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr non hanno mai formato i Beatles. Potresti provare a rintracciare il quartetto di Liverpool e sperare che quel fulmine colpisca ancora. Oppure potresti usare quest'occasione per riscrivere il catalogo completo dei [...] Vai alla recensione »
Jack Malik (Himesh Patel), protagonista di Yesterday, il nuovo film di Danny Boyle, suona la chitarra, canta e compone canzoni, pensa di avere un gran talento ma di essere sfortunato. Questo potrebbe spiegare il motivo per cui, nonostante i tanti sforzi, nessuna casa discografica voglia mai saperne di lui. L'unica a credere ciecamente nel suo futuro di star della musica è la tenera Ellie (Lily James), [...] Vai alla recensione »
Prima di Danny Boyle e Richard Curtis - lo sceneggiatore di commedie come Quattro matrimoni e un funerale e Notting Hill e anche autore del soggetto di Yesterday - l'idea era stata di Troisi in Non ci resta che piangere: appropriarsi della musica dei Beatles, e proprio di Yesterday, in un mondo in cui i Fab Four non sono mai esistiti. Nnel caso del film di Danny Boyle non perché il protagonista Jack [...] Vai alla recensione »
Ricordate l'immenso Massimo Troisi di Non ci resta che piangere? Rimorchiava una bella ragazza del XV secolo sfruttando il fatto che lui, provenendo dal futuro, conoscesse i Beatles. Funzionava? Sì, anche se non ricordava proprio tutte le parole di Yesterday quando gliela riproponeva come scritta da lui. Il cantautore sfigato Jack Malick, protagonista dell'ultimo film del premio Oscar ai tempi di The [...] Vai alla recensione »
Cosa succederebbe se al mondo, improvvisamente, si perdesse ogni traccia e ogni memoria del passaggio dei Beatles? È lo spunto, quasi da cortometraggio, del nuovo film di Danny Boyle, astutissimo autore di Trainspotting e The Millionaire . Una favoletta con un protagonista di origine indiana che lavora in un magazzino ma sogna di fare il cantante e un giorno, dopo un blackout planetario, scopre che [...] Vai alla recensione »
John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr. I Beatles. La band, nata a Liverpool nel 1960, amata o disprezzata, ma innegabilmente, per tutti, un punto di rottura e di non ritorno per il cambiamento della società moderna. E come sarebbe, allora, il mondo, se i Beatles non ci fossero mai stati, se cercandoli su Google, oggi, non apparissero altri termini di ricerca che una serie di scarafaggi? [...] Vai alla recensione »
"Amico, sei decisamente Mozart e io sono Salieri". Ed Sheeran che si tira indietro davanti alla nuova star che canta nuove hit come Yesterday, Let It Be, All You Need Is Love è un atto di riverenza. Nei confronti dei Beatles, del quale è stato sempre un grande estimatore. Ma soprattutto davanti a quelle canzoni. Che oggi appaiono ancora più irraggiungibili.
Un regista premio Oscar, lo sceneggiatore considerato "poet laurate" della commedia romantica inglese, una pop star nei panni di se stessa e, naturalmente, i Beatles quali spiriti guida. Ecco gli ingredienti altisonanti di Yesterday, eponimo cinematografico a cui non servono didascalie, che ha sfondato in Regno Unito ed ora, finalmente, arriva in Italia con Universal dal 26 settembre.
Lo sceneggiatore Richard Curtis è un fuoriclasse delle commedie romantiche, quindi non ha senso stupirsi scoprendo che Yesterday è, in definitiva, un'adorabile storia d'amore. Quella tra Jack Malik, aspirante cantautore fallito in un anonimo paesino della costa inglese, e la sua più grande - nonché unica - fan Ellie Appleton, la migliore amica dai tempi delle elementari.
Un blackout planetario cancella la memoria dei Beatles e delle loro canzoni. L'unico a ricordarle è Jack (Himesh Patel), cantautore inglese di scarse speranze con un'unica groupie, l'amica e manager Ellie (Lily James). Appena intona Yesterday - e poi le altre hit, da Let it Be a Hey Jude - scopre che tutti pensano sia opera sua e il mondo cade ai suoi piedi: Ed Sheeran vuole lavorare con lui, James [...] Vai alla recensione »
Norfolk, Inghilterra. Il musicista fallito Jack Malik (Himesh Patel) registra a proprie spese piccoli album, partecipa a concerti in chiassosi pub il cui pubblico lo ascolta distrattamente. Se riesce a partecipare a festival musicali importanti (cameo di Michael Kiwanuka nella parte di se stesso) si ritrova a suonare a ore improbabili e in palcoscenici marginali.
Non le ha azzeccate proprio tutte - quella di War Horse di Steven Spielberg, ad esempio, non era un granché - ma Richard Curtis ha al suo attivo un gruppetto di sceneggiature che avrebbero forse meritato una maggiore attenzione da parte della critica e delle giurie predisposte alla distribuzione dei premi, l'Oscar e i Golden Globe avanti a tutti. Stiamo, in fondo, parlando dello sceneggiatore di Quattro [...] Vai alla recensione »
Danny Boyle, dopo l'estromissione dal prossimo 007 (ora in mano a Cary Fukunaga) dirige un film musicale tematico, forse per intramontabile amore e fascino dei Beatles, forse sospinto dall'onda di "cinema rock" che non pare intenzionata a ritirarsi. Dopo Bohemian Rhapsody e Rocketman, però, Boyle non percorre la stessa strada del biopic, anzi, se ne distacca marcatamente.
Cosa succede se ti risvegli in un mondo che ha cancellato l'esistenza dei Beatles, e tu sei l'unico a conoscere le loro hit immortali? Congegnando una fanta-commedia su questo spunto, due grandi talenti britannici come il regista Danny Boyle - quello di "Trainspotting"e "The Millionaire"- e il prolifico Richard Curtis consacrato da "Quattro matrimoni e un funerale", "Love Actually", "I love Radio [...] Vai alla recensione »
Durante un blackout mondiale di 12 secondi, l'aspirante musicista Jack viene investito. Al risveglio, scopre che l'umanità non sa chi siano i Beatles. Inizia così a suonare le canzoni dei Fab Four, ottenendo un successo planetario, sotto la guida della manager Ellie, segretamente innamorata di lui. Soggetto dal potenziale enorme che, all'inizio, regala molti sorrisi, ma che poi evapora in una insulsa [...] Vai alla recensione »
In un mondo che non sa chi erano i Beatles, il giovane musicista Jack Malik (Himesh Patel), che invece li conosce benissimo, prova a sfondare fingendosi autore di brani memorabili come Let it be, She loves you, Here comes the sun. Ma un bel gioco dura poco e, dopo aver gustato l'inebriante sapore del successo, Malik deve fare i conti con la realtà, spiegando a tutti che il merito di quelle melodie [...] Vai alla recensione »