Yesterday |
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Un film di Danny Boyle.
Con Himesh Patel, Lily James, Ed Sheeran, Kate McKinnon.
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Titolo originale Yesterday.
Commedia,
Ratings: Kids+13,
durata 116 min.
- Gran Bretagna, Russia, Cina 2019.
- Universal Pictures
uscita giovedì 26 settembre 2019.
MYMONETRO
Yesterday
valutazione media:
2,76
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Quattro o cinque stelle?di telorFeedback: 725 | altri commenti e recensioni di telor |
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martedì 4 febbraio 2020 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Certamente 5 stelle per le canzoni che hanno “impastato” la mia adolescenza emotiva e che, al riconoscimento anche di una sola nota “chiave” di un brano, riprendono il sopravvento! Ma quattro stelle certamente ci sono tutte per il film nel suo insieme. Tanto per cominciare, per un mix non facile da comporre: celebrazione di un mito, storia d’amore sottotono ma profonda, ricostruzione storica con vari flashes che -appunto- appaiono e scompaiono, citazioni dal mondo reale e musicale dei Baronetti di Liverpool. Le citazioni quindi, la prima proprio ad inizio del film e che connota il momento dell’impossibile accadimento: il crescendo strumentale di A Day In The Life che, camuffato all’inizio ma poi riconoscibile, segna il momento del black-out mondiale che fa "sparire" i Beatles dalla scena mondiale. Ancora oltre: le scritte a lettere maiuscole che scorrono sulle immagini di luoghi Beatlesiani; gli accorgimenti o gli spunti che furono utilizzati negli arrangiamenti originali; lo “sbaglio” di Rocky che apre la porta sul “vero” tetto di Savile Row invece che sulla terrazza dell’hotel fronte-mare. E ancora, per la poesia dell’incontro con un John Lennon che, non essendo mai stato un Beatle, all’età di 78 anni vive da solo in un cadente cottage sulla riva dell’oceano, dopo una vita di lavoro per i mari, forse facendo il cameriere di bordo come fece il padre nella realtà. Insomma, 4 stelle ci sono tutte, e quella finale la assegnerei per lo spirito degli anni ’60 e ’70 che il film ha saputo evocare. Non grazie alla irresistibile sequenza delle canzoni (cosa facile, come nei films: Bohemian Rhapsody e Rocketman). No, regista e sceneggiatore lo hanno fatto scegliendo di chiudere il racconto con una scelta aperta alla soluzione del “noi” piuttosto che quella dello “io”, vera essenza di quegli anni. Spero che non sia per questo motivo che il film non abbia riscosso il successo di pubblico che meriterebbe ... perché se così fosse, sarebbe la prova che “sentiamo” diversamente da allora, e non credo proprio che ciò sia un bene.
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