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Ultimo aggiornamento martedì 15 gennaio 2019
Un furto andato male porterà Mathieu alla sua vera passione: la musica. In Italia al Box Office Nelle tue Mani ha incassato nelle prime 10 settimane di programmazione 307 mila euro e 71,4 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Mathieu Malinski è un ragazzo delle banlieue che vive di espedienti e custodisce un segreto che Pierre Geithner, direttore del Conservatorio di Parigi, vuole rivelare al mondo. Dopo averlo sentito suonare Bach al pianoforte nella hall della Gare de Lyon, Pierre non ha dubbi sul suo talento ma Mathieu fa resistenza e si mette nei guai coi compagni di sempre. Arrestato per furto, chiede aiuto a Pierre che fa commutare la detenzione in una misura alternativa da scontare in Conservatorio. Attirato nel tempio della musica e invaghitosi di Anna, violoncellista virtuosa, Mathieu accarezza progressivamente l'idea di diventare pianista e di partecipare a un prestigioso concorso. La vita però sempre accanirsi e remare contro.
Al suo terzo film Ludovic Bernard conferma la sua passione per i protagonisti che lasciano le zone di comfort per confrontarsi con un universo altro, di cui non conoscono i codici.
Dopo l'ascesa sociale (e letterale) di un giovane senegalese, che scala l'Everest senza alcuna esperienza della montagna (L'Ascension), e dopo l'ambizione di una giovane borghese parigina, che vorrebbe riscattare un negozio di chincaglieria per farne un supermercato (Mission Pays Basque), Ludovic Bernard firma un'altra commedia romantica che riposa sulle spalle di un giovane protagonista che una volontà di ferro condurrà lontano.
Come l'eroe di L'Ascension, Mathieu Malinski viene dalle banlieue con tutti i suoi cliché, a titolo esemplificativo i due amici che spendono le giornate in strada. Come Samy, Mathieu decide per amore di una fanciulla di tentare la sorte ma diversamente dal suo coetaneo, neofita della montagna, il protagonista di In Your Hands è un pianista dotato che ha soltanto bisogno di una chance. Quella che gli offre il direttore di Lambert Wilson ed educa l'insegnante di Kristin Scott Thomas. A questo punto non è difficile immaginare il percorso che lo condurrà a una felice rivalsa sulle note di Rachmaninov, già spremuto da Shine.
La struttura, tutt'altro che complessa, è piegata sovente a salti cronologici su regressivi momenti d'infanzia che mostrano le origini del dono e chiariscono l'indocilità del carattere. Continuamente sbilanciato sul ripiegamento, In Your Hands segue l'arco classico di ascesa, caduta e resurrezione di un virtuoso del pianoforte. Ma niente "luccicanza" nel sogno romantico di Mathieu.
Ludovic Bernard, a lungo assistente di Luc Besson, firma una storia edificante ma modesta sull'integrazione, il riscatto e il superamento di sé. Una favola che affianca la prodezza alla love story, relazione sentimentale che aiuta il protagonista a riequilibrarsi e a misurarsi con la sua passione musicale. Il regista fatica a chiudere il film in piedi scivolando in situazioni facili, infilando nell'ultimo atto una serie melodrammatica di sventure, realizzando il processo di trasformazione del protagonista e attingendo a piene mani alla dimensione eroica, proprio in opposizione a prove, ostacoli, incidenti, infermità (l'infiammazione al tendine che interrompe gli esercizi a un passo dall'esibizione e accresce la tensione in sala).
Destinato agli adolescenti, confortati dall'amore che mette le ali, In Your Hands privilegia il côté patetico-sentimentale e segnala un'assenza paterna che resta l'unico tentativo di disturbare un racconto che ha per protagonista Jules Benchetrit, figlio di Samuel Benchetrit e Marie Trintignant, e per tonalità il conformismo. Intensamente compresso, l'attore dona la replica a Lambert Wilson, chic, impeccabile e irrimediabilmente compiaciuto davanti alla sua creazione e alla cover di un giornale americano. Ma la sua justesse lo impone e trova sempre la maniera di farsi perdonare.
C'è chi nasce con un talento puro ma non può permettersi di coltivarlo. Nel caso del protagonista Mathieu la fortuna di avere un vicino pianista prima e l'incontro casuale con il direttore del conservatorio poi, lo aiuteranno ad esplodere in tutta la sua bravura. Un film piacevole e delicato, una favola a lieto fine che si sofferma più che altro sul potere insito nella [...] Vai alla recensione »
Dire che “Nelle tue mani” sia un feel-good-movie è troppo poco. Il film è una sorta di favoletta edificante dove i cattivi diventano buoni, i sottoproletari si riscattano con l’arte, il talento è interclassista e i bianchi e i neri si innamorano l’un l’altro… Il titolo italiano - ma anche quello inglese - oltre al significato pianistico, allude [...] Vai alla recensione »
Già all'inizio le richieste del direttore del conservatorio al giovane sbandatello appaiono poco verosimili ed assurde perché troppo forzate. Poi il film continua con questa figura di teppistello-delle-banlieus-ma-appassionato-di piano (e di musica classica per giunta -ma ti pare?!) , la cui poco felice riuscita già era ben balzata agli occhi nella scena del suo arresto durante [...] Vai alla recensione »
Visto al Festival di Roma, è un film che trasmette un certo ritorno di valori mettendo al centro della questione il talento di un ragazzo difficile. Lui è un ragazzo delle banlieue che sbarca la giornata con lavoretti saltuari e furtarelli vari, ma è dotato di un grande talento per il pianoforte, che suona amabilmente da autodidatta nelle stazioni parigine.
Ludovic Bernard firma un lungometraggio pieno di buoni sentimenti e di messaggi edificanti, adatto in particolare agli adolescenti in un ottica di ‘romanzo di formazione’.Nelle tue mani (AU BOUT DES DOIGTS) racconta la favola di Mathieu Malinski (Jules Benchetrit), adolescente eccezionalmente dotato e talentuoso delle banlieues parigine che si eleva rispetto una condizione di disagio socio-economico-cultura [...] Vai alla recensione »
Visto in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, consiglio Nelle tue mani a tutti quei ragazzi che amano la musica in ogni sua sfaccettatura. Da Bach a Chopin, da Liszt a Rachmaninoff, passando per i Pixies (e la sempre funzionale Where is my mind) e Groove Armada, si cresce insieme al protagonista, il quale testardo e ostinato si lascerà finalmente trascinare dai suoi Maestri per diventare grande. [...] Vai alla recensione »
Prendete un grosso martello e un po' di situazioni assurde e caccatele a viva forza in un racconto incredibile pieno di retorica da soap opera e chiamatela sceneggiatura. Quindi ne fate un film stando ben attenti a rendere la recitazione fumettistica ma senza neanche un'ombra di umorismo, impedite agli attori di fare un minio di mestiere, ed ecco "Nelle tue Mani" di Ludvic Bernard. [...] Vai alla recensione »
Lo svolgimento della trama sembra imbrigliarsi volontariamente per creare una suspense un po' troppo eclatante per essere credibile, la storia è raccontata con superficialità e non si notano fasi di alta recitazione nemmeno da parte della Scott Thomas qui in versione Pina Fantozzi e la musica che fa da sfondo al racconto sembra stonare nella combinazione.
Banale. Mieloso. Patetico. Cose positive: due bravi attori, Kristin Scott Thomas e Lambert Wilson, la musica, e qualche tentativo, ma insufficiente, di ridimensionare l'inverosimiglianza del tutto. Non avrebbe rappresentato un salvataggio, ma un'attenuante, almeno un finale con un grammo di originalità e sorpresa, invece arriva la più scontata e noiosa delle conclusioni.
Il film fa vedere l'esatto contrario del titolo. Se il ragazzo non fosse stato spinto da degli adulti che volevano far di lui un nuovo talento pianistico, non sarebbe diventato nessuno. Poco credibile il finale in cui arriva a suonare al concorso tutto trafelato dopo una corsa da incubo...ma per piacere!
Film dalla trama scontata già visto in mille salse, ma capace di coinvolgere ed emozionare. L'ascesa dei deboli e degli emarginati colpisce e porta con sè sempre un grande fascino. Bravo il giovane protagonista e una irriconoscibile Scott Thomas. Più imbustato, legnoso e stereotipato il direttore musicale. Un film che si lascia vedere, pur con tutti gli stereotipi del genere. [...] Vai alla recensione »
Vorrei conoscere nome e autore del pezzo che "il signor Jaques" suona in una delle prime scene del film per il protoganista, allora bambino. Grazie!
Bellissimo film...se si potesse vedere.. Praticamente più di metà Italia all’oscuro, Sud al completo. Complimenti vivissimi!!!!
Penso che ogni persona percepisca emozioni diverse in circostanze diverse, a me sinceramente questo film ha trasmesso emozioni indescrivibili (sarà forse perché sono anche legato alla musica e al pianoforte). La storia e la musica sono congeniate perfettamente. Ogni singola cosa, ogni singola frase ti porta alla storia personale o alla musica (la vera protagonista).
Feel-good movie se mai ce ne fu uno, Nelle tue mani porta un titolo da intendere in senso letterale (il protagonista suona il piano) e metaforico (il futuro è nelle sue mani). Invece l'originale francese suona "In punta di dita", e qui non ci siamo: perché il regista Bernard ci va giù pesante, caricando il film di tanti effetti prevedibili, cliché, luoghi comuni da indurti a implorare pietà.
Mathieu Malinski (Jules Benchetrit) è un ragazzo della banlieue parigina come i tanti che abbiamo visto al cinema: sempre di corsa, sfide con la polizia, gli amici del quartiere con cui rubare qua e là. La differenza è che ha un talento speciale per la musica, e quando il direttore del Conservatorio (Lambert Wilson) lo sente suonare Bach nella hall della Gare du Lyon, fa di tutto per ritrovarlo - il [...] Vai alla recensione »
Sulla pelle di Cucchi si legge la violenza di Stato, sulle spalle di Nadia Murad pesa il dramma yazidi. E nelle mani di Mathieu, scontrosetto delle banlieue che, complice un maestro di piano, trova nella musica la via del riscatto, che c'è? (E grazie ai signori italiani dei titoli...). Il talento, ça va sans dire. Il destino, da riscrivere. E una ridda di luoghi comuni, con annesse domande: è possibile [...] Vai alla recensione »
Scritto e diretto da Ludovic Bernard, Nelle tue mani mette a confronto due realtà totalmente opposte, che riescono però a ritrovarsi sotto la luce del talento. Mathieu è un giovane ragazzo che proviene dai sobborghi della periferia parigina, vive di furtarelli commessi con amici e di fronte a sé ha solo un futuro grigio e incerto. La sua dote però riuscirà a tirarlo fuori da questa realtà e portalo [...] Vai alla recensione »
Mathieu abita con mamma e fratellini, in quel di Parigi, rubando per sopravvivere. Eh sì che il ragazzo ha un talento straordinario: suona il piano come nessuno. Arrestato, invece che in galera, Io mandano al Conservatorio dove il direttore decide di farlo partecipare a un concorso esclusivo, rischiando il posto; anche se il pianista innamorato nicchia.