Nelle tue Mani |
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Un film di Ludovic Bernard.
Con Lambert Wilson, Kristin Scott Thomas, Jules Benchetrit, Karidja Touré.
continua»
Titolo originale Au bout des doigts.
Commedia,
Ratings: Kids+13,
durata 105 min.
- Francia 2018.
- Cinema
uscita giovedì 27 dicembre 2018.
MYMONETRO
Nelle tue Mani
valutazione media:
2,31
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Dalle banlieue al conservatorio la storia di Mathieu è scontata
di Roberto Nepoti La Repubblica
Feel-good movie se mai ce ne fu uno, Nelle tue mani porta un titolo da intendere in senso letterale (il protagonista suona il piano) e metaforico (il futuro è nelle sue mani). Invece l'originale francese suona "In punta di dita", e qui non ci siamo: perché il regista Bernard ci va giù pesante, caricando il film di tanti effetti prevedibili, cliché, luoghi comuni da indurti a implorare pietà. Fin dalla prima scena intuisci il tono: un ragazzo suona un piano pubblico in una stazione, mentre un uomo maturo lo ascolta rapito. Ma il giovane è individuato dai poliziotti e si dà alla fuga. Sapremo che lui è Mathieu Malinski, ragazzo di banlieue dotatissimo per il pianoforte ma che frequenta cattive compagnie; l'altro è Pierre Geitener, direttore del Conservatorio Nazionale Superiore di Musica che, ascoltandolo per caso, ne ha intuito l'enorme talento. E ha ragione: il pischello suona da virtuoso le sinfonie ungheresi di Liszt ed esegue Rachmaninov meglio di Rachmaninov. Quando Mathieu è sorpreso a rubare, l'adulto ottiene che venga assegnato ai lavori socialmente utili in Conservatorio. Da lì, il film si focalizza sugli sforzi di Pierre per convincere il riluttante genio ribelle (ma il Gus Van Sant di Will Hunting e Scoprendo Forrester era un'altra cosa) a lasciare la strada e a impegnarsi per diventare un grande concertista. Lo aiuteranno una collega intransigente ma bravissima detta "Contessa" e Anne, un'allieva di cui il ragazzo s' è innamorato. Già questa parte, fitta di risvolti prevedibili, ti mette alla prova; però le cose precipitano andando verso la fine. Pierre convince sia Mathieu sia la commissione del Conservatorio e candida il giovane talento a un prestigioso concorso di pianoforte. E qui scatta, senza pietà, la clausola in uso nelle storie di redenzione; ovvero, una pletora di ostacoli sembra impedire la partecipazione di Mathieu al concorso: litigi, mogli gelose e (per non farci mancare nulla) anche un incidente di cui non sveliamo nulla. Qualcuno ha dubbi sul finale? A questo punto anche lo spettatore più benevolo, quello che ha accettato fin dall'inizio le regole del gioco, alza bandiera bianca. La morale è che, per riuscire, non basta la tecnica ma ci vuole la passione. Qui la passione latita; e anche la tecnica sta ai minimi sindacali.
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