18a edizione della Festa del Cinema di Roma, il programma dei 17 filmstoria del cinema. Roma - 18/29 ottobre 2023. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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La Callas al massimo del suo splendore, consegnata all'immortalità con questo un restauro che annulla il tempo. Documentario, Francia2023. Durata 90 Minuti.
A cento anni dalla nascita di Maria Callas, il film trasporterà il pubblico nel cuore di un evento straordinario, proponendo immagini meticolosamente restaurate in 4K HD e completamente rielaborate a colori da Composite Films. Espandi ▽
Tom Volf, a cento anni dalla nascita di Maria Callas, riporta al presente, con un eccezionale lavoro di restauro, un momento leggendario della lirica del Novecento: il suo esordio all’Opéra di Parigi, il 19 dicembre del 1958. Non occorre essere esperti o appassionati d’opera per venire investiti dalla sensazione di assistere a qualcosa di misterico, come se la Callas fosse lo strumento attraverso il quale passa un suono che proviene da un misterioso altrove. Ma al di là della varietà degli stili, dell’interpretazione personale, dell’agilità del canto, del talento come soprano lirico e soprano drammatico, le riprese del concerto di Parigi, quasi tutte a mezza figura, e dunque ravvicinate, ci restituiscono un’eccezionalità di atteggiamento. La Callas non si sbraccia, non si spoglia, non guarda in alto, non esibisce se stessa. Il risultato è di un’eleganza tale che la stacca dallo sfondo del coro d’altri tempi, agghindato in maniera punitiva, ma anche dalle logiche narcisiste dell’oggi, e le consegna l’immortalità. Recensione ❯
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Il racconto della figura e la carriera di Zingarelli con alcuni dei suoi più stretti
collaboratori e amici fra cui Terence Hill, Bud Spencer (in una intervista inedita del 2004), Dario Argento. Espandi ▽
La vita e la carriera del produttore cinematografico Italo Zingarelli, che negli anni '70 portò sul grande
schermo due film campioni di incassi: Lo chiamavano Trinità e Continuavano a chiamarlo Trinità
(entrambi scritti e diretti da Enzo Barboni), pellicole che decretarono il successo internazionale della
coppia Bud Spencer e Terence Hill e che, dopo oltre mezzo secolo, continuano a riscuotere ancora oggi
lo stesso successo. A raccontare la figura e la carriera di Zingarelli sono alcuni dei suoi più stretti
collaboratori e amici fra cui Terence Hill, Bud Spencer (in una intervista inedita del 2004), Dario Argento,
Giovanna Ralli, Barbara Alberti, Amedeo Pagani, Manuela Pineschi, Marco Tullio Barboni, e i tre figli che
portano avanti l'azienda vinicola creata da Zingarelli. Recensione ❯
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30 registi hanno risposto a quesiti sul cinema durante l'edizione del 2022 del Festival di Cannes. Espandi ▽
Secondo lo stesso principio del film di Wim Wenders del 1982 Room 666, questo documentario è stato girato durante i giorni dell'edizione 2022 del festival di Cannes in una sala dell'hotel Marriott sulla Croisette, dove 30 registi, molti dei quali facevano parte della giuria o avevano film e progetti presentati al festival quell'anno, hanno risposto a domande sul cinema e sul futuro del cinema. Recensione ❯
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Il racconto che mette sotto i riflettori Maciste e il fortunato 'incontro' con Giovanni Pastrone. Espandi ▽
Maciste, ai giorni nostri, al termine di una proiezione del film Cabiria di Pastrone organizzata dal critico
e storico del cinema Steve Della Casa, si reifica uscendo dallo schermo. Dopo l'iniziale smarrimento e
confusione, i due iniziano un viaggio attraverso luoghi e ricordi del passato di Maciste, ricostruendo, con
l'aiuto di autorevoli esperti, un percorso che porterà Maciste a scoprire la sua altra identità, quella del
camallo genovese Bartolomeo Pagano il quale vide la sua vita trasformata in seguito al casuale e fortuito
incontro col regista Giovanni Pastrone. Recensione ❯
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Un documentario che racconta i film di Virzì e come sia difficile fare una sintesi della sua filmografia. Espandi ▽
Dopo aver accumulato centinaia di interviste per realizzare il film definitivo su Paolo Virzì, tre
documentaristi disfunzionali si scontrano sul modo di concludere il progetto, cimentandosi con la
difficoltà di ridurre vita e opera del Maestro a un'ottantina di minuti. Mentre i tre dibattono le loro
ossessioni su Virzì, quest'ultimo li sorprende con una proposta che consentirebbe di finire il film e voltar
pagina. Riusciranno ad arrendersi alla realtà imprevista e abbandonare le loro manie cinefile? Recensione ❯
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Il documentario ripercorre la carriera di Michael Madsen dall'esordio sul grande schermo passando per il successo di Thelma & Louise e tanti altri. Espandi ▽
La prima volta che si fece notare, tutto sommato, era un brav'uomo, anche se non aveva capito niente della sua compagna Louise (Thelma & Louise, 1991). Ma un anno dopo, nel 1992, ecco lo psicopatico rilassato e molleggiato che balla Stuck in the Middle With You degli Stealers Wheel con un rasoio in mano, pronto a colpire il poliziotto legato a una sedia nell'hangar di Le iene: indimenticabile, folle Mr. Blonde, il grande Michael Madsen, volto imperscrutabile e corpo dirompente in altri film di Tarantino (la saga di Kill Bill, Hateful Eight) e non solo. Il documentario di Dominique Milano ne ripercorre la carriera, attraverso i suoi film (più di centosettanta) e le testimonianze di tutti quelli che hanno lavorato con lui. Recensione ❯
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Il documentario riesce a ripercorrere aspetti meno conosciuti, ma decisamente importanti nella vita e nella carriera del cineasta Dario Argento. Espandi ▽
Dario Argento, uno dei più acclamati registi italiani nel mondo, oggetto di un culto trasversale che
abbatte le barriere generazionali, quasi fosse una rockstar, è in realtà una persona che ha sempre
protetto la sua sfera privata. Il documentario riesce a ripercorrere aspetti meno conosciuti, ma
decisamente importanti nella vita e nella carriera del cineasta. Un viaggio nell'intimità della sua casa,
con le persone che ama e apprezza, nel suo archivio personale gelosamente custodito, da cui spuntano
foto e documenti inediti, e tra le location dei suoi film, accompagnato dagli spezzoni delle sue opere,
che riemergeranno dal passato per dialogare con il presente. Recensione ❯
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Un viaggio per conoscere una pratica che, pur diffusa anche in altri Paesi, ha avuto in Italia uno
sviluppo eccezionale: il doppiaggio. Espandi ▽
Tutto parte dalle parole che Stanley Kubrick rivolge al direttore del doppiaggio italiano di Full Metal
Jacket: "Se non hai un buon attore, ogni cosa suona falsa". Ma che cos'è il doppiaggio? La Voce senza
volto è un viaggio per conoscere una pratica che, pur diffusa anche in altri Paesi, ha avuto in Italia uno
sviluppo eccezionale e che, partendo dalla voce di uno dei più grandi registi della storia, prende il volto
dei tanti personaggi che ci hanno aiutato a trovare la risposta. Dalle splendide sale dell'Accademia della
Crusca alla Fondazione Zeffirelli di Firenze, dall'Università per stranieri di Perugia alla Cineteca di
Bologna un percorso per conoscere una pratica che ha avuto enorme influenza su tutto il nostro cinema,
sull'immaginazione dei nostri più grandi registi e sulla nostra cultura. Recensione ❯
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Un ritratto del grande Jean-Luc Godard che ne ripercorre la carriera e quel suo fondersi con l'arte stessa. Espandi ▽
Un autoritratto con materiali d'archivio di Jean-Luc Godard. Ripercorre la carriera unica e inedita, fatta di battute d'arresto improvvise e ritorni sconvolgenti, di un cineasta che non ha mai guardato indietro al suo passato, non ha girato mai lo stesso film due volte, e ha persegueito instancabilmente la sua ricerca, in una diversità di ispirazione davvero inesauribile . Attraverso le parole, gli occhi e l'opera di Godard, il film racconta una vita di cinema; quella di un uomo che ha preteso sempre molto da se stesso e dalla sua arte, fino a fondersi con essa. Recensione ❯
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Un documentario sulle locations dei film della storia del cinema italiano, per scoprire che
anche il cinema italiano ha avuto le sue Monument Valley. Espandi ▽
Utilizzando il materiale cinematografico custodito negli archivi Compass e Movie Time, è stato possibile
realizzare questo documentario sulle locations dei film della storia del cinema italiano, per scoprire che
anche il cinema italiano ha avuto le sue Monument Valley. La Monument Valley americana è stata il
territorio dove si sono girati tantissimi western, fino a diventare con le sue montagne arrotondate dai
venti e le immense praterie una sorta di luogo mitico per gli appassionati del cinema americano. Ma
anche il cinema italiano ha avuto le sue Monument Valley, che gli esperti sanno riconoscere nei film più
diversi. Le dune sabbiose di Tor Caldara nei pressi di Anzio, scoperte da Mario Bava, ma presenti nei film
più disparati, da Io sono un autarchico di Nanni Moretti all'ultimo film di Checco Zalone, diventando
indifferentemente il Texas, il Medio Oriente, il rifugio di Diabolik, persino la Luna per Franco e Ciccio.
Lo stesso è avvenuto per i monti della Tolfa, per i boschi di Manziana e di Ronciglione, le cascate di
Monte Gelato e i castelli di Balsorano. Sono tanti i luoghi nei dintorni di Roma che appaiono sullo
schermo: dovevano essere a non più di sessanta chilometri dalla capitale per evitare di dover pagare la
diaria alla troupe, quindi nel Lazio. Un viaggio nei luoghi dei sogni a prezzi contenuti che hanno
contribuito a rendere grande il nostro cinema, e al tempo stesso la riscoperta di luoghi bellissimi. Recensione ❯
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I volti di una signora dal talento multiforme e dalla sconfinata curiosità e umanità: Isabella Rossellini. Espandi ▽
Una stagione, tre location: in Italia, sul set umbro di La chimera di Alice Rohrwacher; nel teatro di Nizza
nel quale l'attrice sta provando Darwin's Smile, il suo testo ispirato a L'espressione delle emozioni
nell'uomo e negli animali di Charles Darwin; nella Mama Farm, la fattoria nella cittadina di Brookhaven,
vicino a Long Island, che Isabella Rossellini ha trasformato in area protetta e dove si prende cura di ogni
specie di animali, molti dei quali a rischio di estinzione. Solo tre dei tanti volti di una signora dal talento
multiforme e dalla sconfinata curiosità e umanità, che la documentarista Marian Lacombe ha seguito,
tracciandone un ritratto a tutto tondo Recensione ❯
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Ultimo film di Gregoretti, rimasto inedito, in cui il grande cineasta, documentarista e giornalista
ripercorre la propria attività con ironia e leggerezza. Espandi ▽
Attraverso gli episodi della vita personale e professionale di Ugo Gregoretti, e le immagini dei suoi film e dei suoi programmi televisivi, un racconto pieno di umorismo su com'eravamo per capire che ora, in realtà, non siamo tanto diversi. Recensione ❯
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In sessanta minuti un doc che riesce a raccontare la parabola artistica di Joseph Losey. Espandi ▽
Se esistesse una regola su come fare un documentario su un cineasta, bisognerebbe prendere a modello
il lavoro di Dante Desarthe: in sessanta minuti riesce a raccontare la parabola artistica di Losey, gli inizi
con Il ragazzo dai capelli verdi, la collaborazione con Dalton Trumbo, la Caccia alle streghe, la fuga a
Londra e poi a Parigi, i tanti film sorprendenti, la collaborazione con Harold Pinter, Il Servo, Messaggero
d'amore, il primo film francese su Vichy (Mr. Klein) e il progetto mancato su Marcel Proust. Un
documentario pieno di sorprese, sorretto da straordinari materiali d'archivio in parte girati (e mai
montati) da due giovani straordinari cinephiles, André Labarthe e Bertrand Tavernier. Recensione ❯
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Un documentario che ci consente di immaginare, in piccola parte, come avrebbe potuto essere il film di
Antonioni Two Telegrams. Espandi ▽
Alla fine degli anni '70, Antonioni scrive - insieme all'americano Rudy Wurlitzer - una sceneggiatura dal
titolo Two Telegrams: ambientata negli Stati Uniti, è la storia di una donna combattuta tra due uomini,
nel pieno di una crisi esistenziale. All'inizio degli anni '80 tutto è pronto per le riprese, ma le condizioni
di salute di Antonioni non consentono la realizzazione del progetto. Dieci anni più tardi, una nuova
produzione vuole che il film si realizzi, ma ancora una volta il progetto viene interrotto. Basato su questo
"doppio fallimento" e sulla storia raccontata nella sceneggiatura, il documentario è un impossibile gioco
di "estrazione", che ci consente di immaginare, in piccola parte, come avrebbe potuto essere il film di
Antonioni, ed è anche un'investigazione all'interno di un progetto, ideato da un Maestro, ma rimasto
senza immagini. In un certo senso, è un film specchio di un film fantasma. Recensione ❯
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Un documentario sulla figura di Lorenza Mazzetti, l'unica donna ad aver sottoscritto il manifesto del Free Cinema. Espandi ▽
Lorenza Mazzetti è conosciuta come regista del film Together (1956), premiato a Cannes, e come unica
donna a sottoscrivere il manifesto del Free Cinema: con il suo documentario, Brighid Lowe approfondisce
la figura e la storia di Lorenza Mazzetti firmando una sincera riflessione sull'amore e sul dolore attraverso
una serie di interviste con la regista realizzate nella sua casa di Roma poco prima della sua morte nel
2020. Il documentario ospita inoltre alcuni estratti dei suoi film degli anni '50 e quelli di un film
"perduto", Il medico di campagna (1953), basato sul racconto di Kafka, di cui l'artista parla per la prima
e unica volta. Recensione ❯
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