18a edizione della Festa del Cinema di Roma, il programma dei 29 filmfrancesi. Roma - 18/29 ottobre 2023. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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I cittadini del Bhutan si devono confrontare con le prime elezioni democratiche. Espandi ▽
Bhutan 2006. Il re rinuncia a parte dei suoi poteri decidendo di indire per la prima volta elezioni democratiche. In un Paese in cui la comunicazione passa ancora attraverso la radio e i televisori con tubo catodico, funzionari statali vengono mandati nei villaggi per spiegare direttamente le dinamiche elettorali. In uno di essi un Lama decide di dotarsi di almeno un fucile per 'mettere le cose a posto'. Al suo secondo film Pawo Choyning Dorji affronta le tematiche legate al suo popolo con uno stile diverso rispetto a Lunana - Il villaggio alla fine del mondo. Dal punto di vista occidentale un corpo elettorale formato da unità familiari e non da individui non può costituire un esempio di democrazia completamente attuata ma il film riesce ad offrire, con semplicità ma anche con sguardo acuto, la lettura di quali fossero le aspettative della monarchia e quanta confusione regnasse tra i sudditi.
Ci viene chiesto di interrogarci, senza che nessuno pretenda di farci la morale, su scelte e valori molto differenti dai nostri. Recensione ❯
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I figli di un celebre avvocato intraprendono un loro personale percorso di giustizia. Espandi ▽
Argomento scomodo: l'abuso famigliare e il silenzio. Il belga Joachim Lafosse, al suo decimo lungometraggio, plasma un film sensibile e profondo affidandosi alle sfumate interpretazioni di Daniel Auteuil ed Emmanuelle Devos. L'equilibrio familiare di un celebre avvocato crolla improvvisamente dopo venticinque anni, quando i figli decidono di iniziare la loro personale ricerca di giustizia. Recensione ❯
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Un insegnante in aspettativa si trova ad avere a che fare con un giovane rom implicato in una rapina. Espandi ▽
Un insegnante di storia che va in aspettativa dopo uno scontro con uno studente e che non crede nemmeno più alla sua missione di insegnante. E un ragazzino rom di quattordici anni che una sera rapina un negozio insieme a due compagni più grandi e viene bloccato, proprio dal professore. Rapporto a due, paziente da una parte, recalcitrante dall'altra. Recensione ❯
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Viaggio grottesco non solo nel mondo delle start-up, ma soprattutto nella volatilità e negli imprevedibili mutamenti dei ruoli femminili e maschili. Espandi ▽
Una ragazza, in primo piano su uno sfondo rosso, racconta una storia molto intima e traumatica; due spettatori approvano: Vera e André, compagni nella vita e nel lavoro, sono pronti per presentare la loro start-up per la salute riproduttiva delle donne a "Shake Up", un weekend di ritiro durante il quale i progetti selezionati vengono illustrati a potenziali investitori. Recensione ❯
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Una famiglia chiede giustizia per la morte di un ragazzo di venticinque anni. Espandi ▽
In un quartiere di immigrati di Strasburgo, un'auto brucia. Karim, venticinque anni, muore dopo essere stato arrestato dalla polizia. La sua famiglia, musulmana, piccolo-borghese, tranquilla, è riunita dal dolore. Mentre la polizia tenta di mascherare gli eventi - perquisisce, minaccia - la sorella Malika si ostina a cercare la verità e chiede giustizia. Trainate soprattutto dalle donne, le veglie si trasformano in proteste. Recensione ❯
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Un documentario che ci porta nella mente geniale di Michel Gondry seguendolo nelle sue notti insonni. Espandi ▽
Il regista Michel Gondry è un insonne cronico, stimolato da mille pensieri e da un’inesausta tendenza a fantasticare. L’autore di innumerevoli e originali video musicali e di film come Se mi lasci ti cancello nel 2023 ha compiuto sessant’anni e lo stato di veglia continua a invadere lo spazio che per lui dovrebbe appartenere al riposo, alla ricarica energetica. Il suo corpo mostra i segni di un disturbo psicofisico che al tempo stesso, nel corso di questo video diario notturno, si rivela l’unica condizione possibile per la creazione artistica. François Nemeta, assistente di lunghissimo corso di Gondry, filma il suo partner con una confidenza e un accesso a materiali e spazi privati fuori dall’ordinario. Il regista si mostra alla camera con molti ricordi infantili e tutto il suo portato di malessere e ossessività, mentre Nemeta ne mette in fila l’opera alla luce di questa disfunzione del sonno. Film labirinto, allucinazione da svegli, confessione senza filtri, disperante eppure ancora fiduciosa nell’atto dell’invenzione. Recensione ❯
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Documentario su Tehachapi, carcere di massima sicurezza in California, dove lo street artist francese JR per tre anni ha sviluppato un programma di fotografia coinvolgendo i detenuti ma anche familiari, secondini e persone sopravvissute a crimini. Espandi ▽
Tehachapi è un carcere di massima sicurezza in California, dove lo street artist francese JR per tre anni
sviluppa un programma di fotografia coinvolgendo i detenuti ma anche familiari, secondini e persone
sopravvissute a crimini. La sua arte, celebre per i ritratti fotografici di enormi dimensioni, trova qui
nuove declinazioni: rappresentazione di gente comune; riqualificazione di non-luoghi; riabilitazione di
persone che imparano a vedere in modo diverso se stessi, le mura della prigione e lo spazio vuoto del
deserto circostante. Per chiedersi se l'arte può davvero cambiare il mondo e come possono cambiare le
persone. Recensione ❯
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Documentario politico e animazione civile accompagnata dalle musiche di Veloso, Gil e Vinicius de Moraes. Animazione, Spagna, Francia2023. Durata 103 Minuti.
Un giornalista newyorkese che sta scrivendo un libro sulla bossa nova, decide di scoprire la verità sulla scomparsa di Francisco Tenório Júnior, pianista di samba jazz, che sparì durante una tournée in Argentina nel 1976. Espandi ▽
Un giornalista newyorkese che sta scrivendo un libro sulla bossa nova, che invase la scena musicale
mondiale negli anni '60, decide di scoprire la verità sulla scomparsa di Francisco Tenório Júnior, celebre
pianista di samba jazz, che sparì durante una tournée in Argentina nel 1976. Desaparecido. Documentario
politico e appassionante indagine, durante la quale il protagonista va a parlare con la vedova, i figli, gli
amici di Tenório e con gli altri grandi musicisti di quella stagione, costruita da Fernando Trueba
attraverso una ricerca di anni (fu lui l'intervistatore cui Jeff Goldblum presta volto e voce), trasposta
nei colori e nelle suggestioni di un'animazione che si fa cinema civile e percorsa dalle musiche di João
Gilberto, Caetano Veloso, Gilberto Gil, Vinicíus de Moraes e Paulo Moura. Recensione ❯
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Lola Peploe racconta la storia di sua nonna Clotilde Brewster Peploe (1915-1997), pittrice che visse tra
l'Italia e la Grecia e fu madre degli sceneggiatori e registi Clare e Mark Peploe. Espandi ▽
Lola Peploe racconta la storia di sua nonna Clotilde Brewster Peploe (1915-1997), pittrice che visse tra
l'Italia e la Grecia e fu madre degli sceneggiatori e registi Clare e Mark Peploe. Un viaggio nella memoria
di più generazioni di donne, è anche il ritratto di un'Europa che vive ancora nel mito del Grand Tour e
del Mediterraneo, e che viene spazzata via dalle guerre. Con personaggi straordinari, travolgenti amori
epistolari e quadri di sorprendente bellezza da riscoprire. Con una delle ultime testimonianze di
Bernardo Bertolucci, che fu marito di Clare Peploe. Recensione ❯
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Nell'arco di appena quarant'anni, un servizio iconico come la cabina telefonica è diventato obsoleto.
Inseguendo quella che all'inizio sembra solo una ossessione, Floriane Devigne realizza un originale documentario. Espandi ▽
Nell'arco di appena quarant'anni, un servizio iconico come la cabina telefonica è diventato obsoleto.
Inseguendo quella che all'inizio sembra solo una bizzarra ossessione, Floriane Devigne realizza uno dei
documentari più originali di quest'anno. Un road movie ambientato nelle periferie e nelle province della
Francia, fatto di incontri fortuiti, archeologia dei media e irresistibili clip di film noti e meno noti. E la
cabina telefonica diventa simbolo delle promesse non mantenute del secolo scorso, umile vittima del
cosiddetto progresso e feticcio di una generazione a cavallo di due millenni. Recensione ❯
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Un film in cui la vera ricchezza è nei sentimenti. Come se l'amore fosse ciò che è rimasto della militanza politica. Drammatico, Francia, Italia2023. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di una donna che si mette ancora in gioco nella politica, di suo fratello ("l'ultimo comunista"), suo figlio, la sua fidanzata e suo padre appassionato di libri. Espandi ▽
Voleva cambiare il mondo Rosa ma l’ora della pensione è vicina e il tempo stringe. Infermiera e militante dal cuore d’oro e il carattere temprato, vive nel quartiere popolare di Marsiglia circondata dall’affetto della sua famiglia. Alla vigilia dell’elezione elettorale incontra Henri, padre della futura nuora, e si innamora perdutamente. Il regista più impegnato di Francia ha rinunciato a ogni forma di militanza, salvo a credere - e Guédiguian vuole credere - che l’amore sia forse l’ultimo avatar dell’utopia comunista, quel modo di guardare al mondo attraverso la condivisione e la circolazione della ricchezza. La ricchezza nel film è quella dei sentimenti, il regista ne esplora tutta la potenza e l’ambivalenza, senza mai giudicare i suoi personaggi, che sanno bene che “la miseria è più tollerabile al sole”. Sempre alla ricerca di un posto al sole dove una vecchia replica possa suonare ancora nuova, Guédiguian getta le sue vecchie reti da pesca e trova il pesce d’oro: le partage de l’amour. La convivialità resta il suo motore, la resistenza interiore il suo diritto. Recensione ❯
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Mademoiselle Pove, giornalista politica caduta in disgrazia, si trova a essere l'unica in grado di seguire la campagna di PierreHenry Mercier, candidato alle presidenziali. Espandi ▽
Mademoiselle Pove, giornalista politica caduta in disgrazia e perciò declassata a curare una rubrica di
calcio, per una serie di coincidenze si trova a essere l'unica in grado di seguire la campagna di PierreHenry Mercier, candidato alle presidenziali, che ha conosciuto in passato. Umorismo, politica e mistero
per la nuova commedia di Albert Dupontel (Ci rivediamo lassù, Adieu les cons), anche interprete (nella
parte di Mercier), insieme a Cécile de France e Nicolas Marié. Recensione ❯
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La parabola dell'ex direttivo creativo della Maison Dior. Espandi ▽
"Ho fatto una cosa disgustosa, una cosa ripugnante. È stato orribile", dice John Galliano, immenso talento artistico, dal 1996 direttore creativo della Maison Dior, per la quale debuttò con la leggendaria collezione Les incroyables, ispirata alla Rivoluzione francese. Nato a Gibilterra, studi alla St. Martin's School di Londra, eccentrico, inventivo, provocatorio, colto, mescola nelle sue spettacolari creazioni storia, miti dell'alta moda, letteratura, cinema, arte, punk e clochard. Finché nel 2010 viene ripreso in un caffè del Marais parigino mentre, ubriaco, si abbandona a invettive antisemite: è quella la cosa disgustosa cui si riferisce Galliano, che non ricorda nulla di quel momento. A causa del quale è costretto a uscire di scena. Recensione ❯
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Un film che segna una svolta nel sottogenere cibo-cinema: non più competizione ma condivisione di sapere. Drammatico, Francia2023. Durata 145 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di Eugenie, stimata cuoca, e di Dodin, il raffinato gourmet con cui ha lavorato negli ultimi 20 anni. Espandi ▽
Sul finire del XIX secolo in Francia Eugenie, cuoca sopraffina, e Dodin-Bouffant, famoso gastronomo, lavorano fianco a fianco da vent’anni. Il loro è un rapporto di reciproca fiducia che progressivamente si è trasformato in una relazione sentimentale. Eugenie però si ritrae dinanzi all’idea che si consolidi in un matrimonio. Lui però non ha intenzione di arrendersi e si muove, per ottenere il risultato desiderato, sul terreno che li accomuna: la cucina. Il rapporto tra cinema e cibo è ormai di lunga data ma un film come quello diretto da Tran Anh Hung segna decisamente una svolta in quello che è diventato quasi un sottogenere. Fin dalle prime inquadrature, e per l’intera durata del film, vegetali, carni e tutto ciò che contribuisce alla riuscita di un piatto (ivi compreso un profluvio di pentole in rame) sono al centro dell’inquadratura e vengono portati sullo schermo grazie ad uno sguardo che è al contempo tecnicamente attento e sensorialmente partecipe. Su questo pentagramma sensoriale si sviluppano le note di un autunno della vita che vede due persone (una delle due preferisce l’estate mentre l’altra finisce con l’amarle tutte) comunicarsi sentimenti attraverso l’attenzione che mettono nella preparazione dei piatti. Recensione ❯
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Una lettera corale a Virginia Woolf da parte di tutti gli Orlando per riflettere sulle metamorfosi contemporanee con umanità. Documentario, Francia2023. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Partendo dal ritratto che ne fece Virginia Woolf, il regista si chiede chi siano gli Orlando contemporanei. Espandi ▽
Quando un filosofo attivista trans come Paul B. Preciado esordisce dietro la macchina da presa non può che farlo esplorando le aporie della nostra contemporaneità, andando a rintracciarne la radici nella letteratura. Aporie che riguardano l'identità, la fluidità, la scrittura di una biografia che nel suo essere assolutamente personale diventa collettiva. Il documentario si rivela un'interessante riflessione sulle metamorfosi contemporanee, narrate da una prospettiva individuale e collettiva al tempo stesso. Questo debutto dietro la macchina da presa centra in pieno l'obiettivo: senza la pretesa di impartire lezioni, punta sull'umanità viva dei suoi Orlando per ricordare a chi guarda il diritto imprescindibile di cambiare e di scegliere quale forma e sostanza avere, con una libertà (che dovrebbe essere) inviolabile. Recensione ❯
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