Grazie a testi di Mahmoud Darwish, S.Yizhar, Emile Habib, Amira Hass e Albert Camus, Amos Gitai struttura un j'accuse molto diretto alla politica del governo israeliano nei confronti dei palestinesi. Recensione ❯
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Schrader si confronta con la tragedia dell'Olocausto grazie a un Goldblum in gran forma. Drammatico, Germania, USA, Israele2009. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Adam, ebreo sopravvissuto all'Olocausto, trasforma il dolore accumulato durante la guerra nella ferma volontà di aiutare un bambino a superare un violento trauma. Espandi ▽
Adam Stein nella Germania degli Anni Venti era stato una star del Cabaret. Mago, clown e abile entertainer conduceva una vita agiata con la moglie e due figlie. Aveva però un problema: era ebreo. Oggi, Anni Sessanta, Adam è un sopravvissuto all'Olocausto che viene temporaneamente accolto presso una struttura sanitaria collocata nel bel mezzo di un deserto israeliano. Vi si curano (o si tenta di curare) pazienti che hanno subito gravi traumi. Come lo stesso Adam che era stato costretto dal comandante Klein a comportarsi come un cane e che ora si ritrova a tentare di aiutare un bambino che cammina a quattro zampe e abbaia. Recensione ❯
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Nel 1963 il padre di Anna Frank, unico sopravvissuto della famiglia, aprì l'archivio utilizzato per realizzare questo film. Espandi ▽
Amsterdam, a un anno da oggi. Nel museo dedicato ad Anna Frank un temporale infrange la teca nella quale è custodito il diario della ragazzina ebrea morta in un campo di concentramento dopo aver vissuto per oltre due anni nascosta con la sua famiglia nell'attico segreto di una palazzina della città olandese. Dalle pagine del diario "liberato" si materializza Kitty, l'amica immaginaria con cui Anna conversava in quel testo quasi epistolare. Kitty vede i visitatori del museo, fra cui un ladruncolo di nome Peter, ma loro non vedono lei: perché la ragazza diventa visibile solo fuori dalla casa-museo di Anne, e solo se ha con sé il diario della sua amica perduta. Recensione ❯
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Un debutto pieno e promettente che tocca temi duri senza pietismo e attraverso una sincronia perfetta tra le due protagoniste
. Drammatico, Israele2020. Durata 90 Minuti.
Una madre deve fare i conti con la scelta della figlia disabile di perdere la verginità. Espandi ▽
Il rapporto tra Vika e Asia, figlia diciassettenne e madre di origine russa immigrata a Gerusalemme, si fa più complicato di quanto sarebbe lecito aspettarsi quando a Vika viene diagnosticata una malattia degenerativa che attacca rapidamente le funzioni respiratorie e motorie. Le tensioni finora latenti tra Asia e la ragazza vengono rapidamente in superficie, squarciando quel velo di piccole bugie e malcelate distanze tra le due. Asia, trentacinquenne single con un duro lavoro da infermiera a spezzettarne le responsabilità materne, conserva un giovanile senso di indipendenza che sua figlia, sempre meno autonoma e più indebolita, dovrà necessariamente mettere in crisi. Recensione ❯
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La liberazione del libano dopo diciotto anni di occupazione israeliana, vista dalla prospettiva degli occupanti. Espandi ▽
Il film racconta la storia di Liraz Liberti, comandante ventiduennne di Beaufort prima del ritiro delle truppe di Israele. Non si tratta di una storia di guerra, ma della storia di una ritirata, una storia senza veri nemici nella quale i giovani soldati devono trovare un modo per portare a termine la loro missione. Recensione ❯
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Quando il 'paradiso' si è trasformato in un inferno, gli israeliani che vivevano in Iran si sono ritrovati nel bel mezzo della rivoluzione islamica. Espandi ▽
Negli anni '60 e '70 a Teheran viveva una grande comunità di israeliani, che faceva affari con il regime dello Scià e viveva nel lusso. Ma quando il 'paradiso iraniano' si trasforma in un inferno è ormai troppo tardi, e questi israeliani si ritrovano nel bel mezzo della rivoluzione islamica. Usando rari filmati di repertorio, interviste con diplomatici, agenti del Mossad, uomini d'affari e le loro famiglie, questo incredibile documentario rivela una nuova prospettiva sulla rivoluzione che ha cambiato il mondo. Recensione ❯
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Pedofili e loro persecutori, personaggi in cerca di verità ma troppo sicuri di conoscerla già: i lupi cattivi del sorprendente thriller israeliano. Thriller, Israele2013. Durata 110 Minuti.
Una serie di brutali omicidi fa incontrare e scontrare la vita di tre uomini. Espandi ▽
Una serie di brutali omicidi fa incontrare e scontrare la vita di tre uomini: Il padre dell'ultima vittima in cerca di vendetta, un investigatore che usa spesso operare aldilà dei confini della legge e il principale sospettato degli omicidi, un insegnante di religione arrestato e rilasciato a causa di un errore della polizia. Recensione ❯
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Attraverso un dramma senza dialoghi, George Ovashvili offre il suo punto di vista sul legame tra uomo e natura. Espandi ▽
Sul fiume che segna il confine naturale e contrastato tra l'Abkhazia e la Georgia, isole itineranti si formano e si disfano a seconda delle stagioni e dei capricci degli elementi. Avventurosamente, un vecchio contadino e sua nipote si installano su questa terra di nessuno, per coltivarvi il necessario per sopravvivere all'inverno, ma i pericoli sono molteplici. Quando non sono i conflitti armati, e` la natura che minaccia di riacquistare i propri diritti scatenando il fiume, e l'arrivo di un militare ferito e ricercato turba il delicato equilibrio della coppia. Recensione ❯
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Nel 1947 seicento profughi ebrei forzarono con una nave il blocco inglese che impediva loro di sbarcare sulla terra che sarebbe poi diventata lo Stato... Espandi ▽
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La tragedia dell'assurdo è privata e collettiva, ma l'approccio registico di Maoz è narcisista, ai limiti dell'inopportuno. Drammatico, Israele, Germania, Francia2017. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una famiglia si trova ad affrontare una delicata situazione che mette alla prova la sua già scarsa coesione. Espandi ▽
Quando tre ragazzi in divisa suonano alla sua porta, Dafna capisce subito cosa sono venute a dirle, e cade a terra priva di sensi. Sedata lei, per qualche ora, con un sonnifero, tocca al marito Michael sopportare sveglio il peso indicibile della notizia della morte del figlio Jonathan. Tutto appare incredibile. Non può essere vero, e forse non lo è: forse il destino ha in serbo una beffa ancora peggiore. Recensione ❯
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Una riflessione sul tempo e sulla memoria attraverso le opere dell'artista israeliano Dani Karavan. Documentario, Israele2020. Durata 66 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film al contempo lineare e intricato, emozionante ma mai melodrammatico, doloroso quanto divertente e appassionato, su uno dei più importanti artisti contemporanei. Espandi ▽
Nato nel 1930, Dani Karavan è autore di circa settanta opere e installazioni disseminate per il mondo, tra land art e urbanistica. Il filmmaker Barak Heymann, con la complicità di Hava e Tamar, rispettivamente moglie e figlia di Karavan, pedina l’artista mentre controlla e verifica lo stato di manutenzione delle sue creazioni, che si tratti di una piazza o di un monumento, delle aiuole di un giardino o di un supposto canale d’acqua. Il documentario si svela in modo progressivo e paradossale come una riflessione sul tempo e sulla memoria. Mentre cerca di conservare nel miglior stato possibile le sue creazioni, perché perpetuino la traccia di riflessioni filosofiche e storiche, l’artista deve prendere atto della labilità del proprio corpo mortale, del suo limite. Recensione ❯
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Una docu-fiction che mostra un aspetto inedito di quel mosaico di interazioni, rivalità, odi che è il conflitto israelo-palestinese. Documentario, Germania, Gran Bretagna, Israele2014. Durata 101 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Basato sul best-seller di Mosab Hassan Yousef, il film rivela un mondo complesso fatto di terrore, inganno, e scelte impossibili. Espandi ▽
Mosab Hassan Yousef è il figlio di Sheikh Hassan Yousef uno dei capi di Hamas. La sua crescita avviene tra un arresto e l'altro del padre il che gli instilla un odio profondo nei confronti di Israele e il desiderio di poter un giorno vendicarsi. Arrestato a sua volta per detenzione illegale di armi viene affidato a Gonen Ben Yitzhak, un agente dello Shin Bet che ha un compito preciso e apparentemente privo di opportunità: farlo passare dalla parte di Israele per utilizzarlo come agente infiltrato in Hamas. Recensione ❯
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Il conflitto tra Israele e Palestina visto con gli occhi di una donna coraggiosa che non rinuncia alla sua terra. Drammatico, Israele, Germania, Francia2008. Durata 106 Minuti.
Una donna è disposta a sacrificare la vita per il giardino di limoni che per anni ha coltivato assieme al padre. Espandi ▽
Salma, una vedova palestinese che vive in un villaggio della Cisgiordania, scopre che il suo nuovo vicino di casa è il Ministro della Difesa israeliano. Quando, per ragioni di sicurezza, le viene intimato di abbattere quel giardino di limoni che rappresenta il suo unico sostentamento e le sue stesse radici, la donna non si dà per vinta e porta la causa in tribunale. L'amicizia inaspettata della moglie del ministro, mossa dalla solidarietà femminile, e l'amore del suo giovane avvocato riescono a sostenerla in una sfida che a tutti sembra impossibile. Una storia emozionante sul coraggio di una donna in lotta per la libertà e un appassionato messaggio di speranza. Recensione ❯
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Cemento, reticolati, sensori, radar. Tutti ne parlano ma nessuno lo ha visto se non di sfuggita, in tv. Espandi ▽
Cemento, reticolati, sensori, radar. Tutti ne parlano ma nessuno lo ha visto se non di sfuggita, in tv. E' Il Muro voluto dagli israeliani per separarsi dai palestinesi. Una creazione a suo modo impressionante che meritava una ricognizione materiale - da ambo i lati naturalmente. Ci ha pensato l'arabo-israeliana Simone Bitton, ebrea marocchina, ex-soldatessa e pacifista convinta, che prende il compito alla lettera. Ed ecco gli operai, perlopiù arabi, al lavoro. Ecco le gru, gli animali, i contadini, le terre separate da chi le lavorava. E i "discorsi" ufficiali che sostengono l'operazione. Il generale che dirige la costruzione, «contro terroristi e ladri d'auto». Recensione ❯
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La ricerca dei parenti di una sua dipendente rimasta uccisa diventa per il responsabile delle risorse umane un'ottima occasione per riconciliarsi con la parte umana di sé, andata perduta ormai da diverso tempo. Espandi ▽
Licenziamenti e assunzioni all'ordine del giorno. Il mestiere del responsabile delle risorse umane sta tutto lì: conoscere i candidati, sottoporli a colloquio e infine accettarli o rimandarli a casa alla ricerca di un'altra opportunità. Semplice, chiaro e diretto. Talmente meccanico da ridurre al minimo le implicazioni umane degli incontri e ampliare al massimo quelle utilitaristiche. Può capitare quindi di scordarsi volti e nomi dei propri dipendenti, così come accade al protagonista del film, accusato da un giornalista d'assalto di non essersi interessato alla morte tragica di una ex dipendente, rimasta uccisa in un attentato terroristico in Israele. Recensione ❯
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