Una tempesta ambientale e personale, dove anche un incontro casuale è, per Regina, motore di sconvolgimento. Espandi ▽
Fraulein, la signorina, è il soprannome che il paese ha affibbiato alla quarantenne Regina per sottolineare il suo status di "zitellona di montagna", anche se non si sa quale sia l'uovo e quale la gallina: ovvero se Regina sia diventata così dura e mascolina da guadagnarsi sul campo il dispregiativo (per come è usato) fraulein o se si sia adattata ad uno stereotipo che il paese le avrebbe assegnato comunque, con quella compulsione ad etichettare tutti che hanno le piccole comunità. Fraulein vive nel suo albergo dismesso con la sola compagna di una gallina bianca, Marylin, l'ospite più manifestamente femminile del consesso, per il resto disabitato. Fino a quando non si presenta alla porta uno sconosciuto che vuole a tutti i costi soggiornare all'Hotel Regina: Walter arriva da lontano e sembra determinato a vincere la riluttanza di Fraulein a intrattenere rapporti col resto del genere umano, soprattutto maschile. Inutile dire che vincerà ben più della riluttanza della donna, perché questa è una commedia romantica, anche se non convenzionale.