costanza doria
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martedì 24 maggio 2016
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la tempesta solare che tutti aspettiamo
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Difficile dire se si tratti più di una commedia o di una fiaba (forse è qualcosa di più di una commedia o di una fiaba) Fraulein ci porta nelle montagne fatate del Sud Tirolo,nel mondo quotidiano della 'signorina', donna dal carattere duro e fare da maschiaccio, costellato di personaggi insoliti, amiche vanitose che tentano invano di darle un tocco di femminilità, anziani 'in agguato' incuriositi dalla sua vita riservata, un buffo postino innamorato, un'adorabile gallina grassa. Ed ecco che la tempesta solare porta scompiglio e conduce alla porta del suo albergo un piacevolissimo De Sica (finalmente lontano dai soliti 'Vacanze di Natale' &Co), personaggio allegro ma con i suoi piccoli segreti.
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Difficile dire se si tratti più di una commedia o di una fiaba (forse è qualcosa di più di una commedia o di una fiaba) Fraulein ci porta nelle montagne fatate del Sud Tirolo,nel mondo quotidiano della 'signorina', donna dal carattere duro e fare da maschiaccio, costellato di personaggi insoliti, amiche vanitose che tentano invano di darle un tocco di femminilità, anziani 'in agguato' incuriositi dalla sua vita riservata, un buffo postino innamorato, un'adorabile gallina grassa. Ed ecco che la tempesta solare porta scompiglio e conduce alla porta del suo albergo un piacevolissimo De Sica (finalmente lontano dai soliti 'Vacanze di Natale' &Co), personaggio allegro ma con i suoi piccoli segreti. Le due storie si intrecciano e le vite dei due protagonisti cambiano. E' un po' la tempesta solare che tutti prima o poi aspettiamo nelle nostre vite.
Assolutamente consigliato.
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mercoledì 14 settembre 2016
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de sica ce l'ha fatta!!!
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Finalmente qualcuno ha saputo ridare dignità a De Sica, la "star" dei cinepanettoni; il personaggio di De Sica entra in scena vestito come il classico protagonista da cinepanettone, la protagonista lo tratta a pesci in faccia, più o meno come qualunque italiano tratterebbe lo stesso De Sica, dopo così tanti film orrendi, non è del tutto sbagliato eh! C'ho visto molto metacinema in questo film (che gira intorno a De Sica, ovviamente); De Sica in questo film è più contenuto, non è il solito pagliaccio da cinepanettone: a proposito, non capisco come si possa definire questo film "commedia"! NON LO È! Ok è un film leggero, a tratti fa sorridere.
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Finalmente qualcuno ha saputo ridare dignità a De Sica, la "star" dei cinepanettoni; il personaggio di De Sica entra in scena vestito come il classico protagonista da cinepanettone, la protagonista lo tratta a pesci in faccia, più o meno come qualunque italiano tratterebbe lo stesso De Sica, dopo così tanti film orrendi, non è del tutto sbagliato eh! C'ho visto molto metacinema in questo film (che gira intorno a De Sica, ovviamente); De Sica in questo film è più contenuto, non è il solito pagliaccio da cinepanettone: a proposito, non capisco come si possa definire questo film "commedia"! NON LO È! Ok è un film leggero, a tratti fa sorridere... Ma è un film serio! Un po' come Lo Chiamavano Jeeg Robot e Il Ragazzo Invisibile... Ormai sembra che per attirare il pubblico becero, bisogni affibbiare l'appellativo "COMMEDIA" a qualsiasi film, ma vabbè.
In conclusione, il film merita un applauso anche solo per aver strappato il vecchio Christian dal solito filmaccio con corna, scoregge ed escrementi di tigre! Finalmente una favola italiana! C'ho visto un sacco di messaggi positivi, è il film perfetto da vedere a Natale, davvero! Un film leggero, piacevole, delicato, dolce... Questo film è una gioia! Niente di eccezionale ma è il film che tutti aspettavano da tempo, è il sogno erotico segreto di tutti noi cinefili con un po' di testa e un po' di gusto!
Davvero, non siate prevenuti: VOTO 6,5
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martedì 24 maggio 2016
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una fiaba dei nostri tempi
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Fräulein - Una fiaba d'inverno è un film originale, tenero, commovente, surreale. La storia di un incontro. Lui (Christian De Sica) è un uomo ingenuo, infantile, smarrito, buono, un pò ingenuo ed entusiasta. Lei (Lucia Mascino) una "zitella" scorbutica, rude, che ha trascurato sè stessa, una donna che vive isolata tra i monti assieme a Marylin, una gallina un pò particolare.
I due si conosceranno quando lui, turista, arriverà in un albergo chiuso da anni per ripararsi da una tempesta solare che sarebbe arrivata quel giorno. Fräulein vive nell'arbergo, trascurato, come è strascurata lei stessa.
Da uno scontro iniziale, il rapporto diventa un incontro tra due adulti segnati dalle esperienze della vita, dalla solitudine e dalle rispettive inquietudini.
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Fräulein - Una fiaba d'inverno è un film originale, tenero, commovente, surreale. La storia di un incontro. Lui (Christian De Sica) è un uomo ingenuo, infantile, smarrito, buono, un pò ingenuo ed entusiasta. Lei (Lucia Mascino) una "zitella" scorbutica, rude, che ha trascurato sè stessa, una donna che vive isolata tra i monti assieme a Marylin, una gallina un pò particolare.
I due si conosceranno quando lui, turista, arriverà in un albergo chiuso da anni per ripararsi da una tempesta solare che sarebbe arrivata quel giorno. Fräulein vive nell'arbergo, trascurato, come è strascurata lei stessa.
Da uno scontro iniziale, il rapporto diventa un incontro tra due adulti segnati dalle esperienze della vita, dalla solitudine e dalle rispettive inquietudini. E' la storia di un cambiamento e dell'inizio di una amicizia.
Il film è da vedere perchè:
- è un racconto di formazione in cui a crescere sono due persone già adulte e non due ragazzini;
- è ottimamente interpretato da Lucia Mascino qui (finalmente!) in un ruolo di primo piano. Un ruolo un pò sui generis per niente facile. Un ruolo coraggioso in quanto nel personaggio da lei interpretato chiunque può ritrovarsi perchè ad ognuno di noi capitano momenti della vita in cui ci troviamo in una fase di blocco, isolati da tutto e da tutti, anche se sembriano apparentemente forti come Fräulein ma che nascondono invece una fragilità palese;
- ha un'ottima regia e sceneggiatura: Caterina Calone realizza infatti un film che non ti aspetti, originale, non conformista, una commedia diversa dalle solite a cui siamo abituati. Un talento genuino dotato di grande creatività;
- l'ambientazione tra le nevi e i paesaggi del Tirolo, insolita ma estremamente affascinante.
Lo consiglio perchè si trascorrono 90 minuti molto piacevoli, si riflette e ci si indentifica.
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flyanto
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lunedì 30 maggio 2016
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la rinascita di due individui
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Opera prima della giovane regista Caterina Carone "Fraulein - Una Fiaba d'Inverno" costituisce proprio, come si evince dal titolo stesso, una storia appunto fantastica immersa in un'atmosfera surreale.
La protagonista (Lucia Mascino) è una zitella non più giovane ma nemmeno ancora troppo vecchia la quale vive in un paesino di montagna innevato del Nord Italia, in una casa lontana dal centro del paese che in passato era n un hotel ormai non più attivo. Poichè trascorre le sue giornate, appunto, sola, svolgendo alcune mansioni domestiche per alcune persone anziane del paese ed essendo di per sè schiva di carattere, ella viene da tutti denominata insenso un poco dispregiativo: "Fraulein".
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Opera prima della giovane regista Caterina Carone "Fraulein - Una Fiaba d'Inverno" costituisce proprio, come si evince dal titolo stesso, una storia appunto fantastica immersa in un'atmosfera surreale.
La protagonista (Lucia Mascino) è una zitella non più giovane ma nemmeno ancora troppo vecchia la quale vive in un paesino di montagna innevato del Nord Italia, in una casa lontana dal centro del paese che in passato era n un hotel ormai non più attivo. Poichè trascorre le sue giornate, appunto, sola, svolgendo alcune mansioni domestiche per alcune persone anziane del paese ed essendo di per sè schiva di carattere, ella viene da tutti denominata insenso un poco dispregiativo: "Fraulein". Quando un giorno si presenta nel suo ex-albergo un uomo proveniente dalla città (Christian De Sica) con l'intenzione di trascorrere una decina di giorni di vacanza, la donna cerca in tutti i modi di dissuaderlo fino alla sua inevitabile resa di fronte alla quanto mai forte determinazione dell' ospite. All'inizio i rapporti tra i due non sono dei migliori ma man mano che trascorrono le giornate, entrambi cominciano a conoscersi più a fondo ed a nutrire una simpatia reciproca sempre più forte. In concomitanza di una strana ed inaspettata aurora boreale, essi si scopriranno innamorati l'uno dell'altra riuscendo, soprattutto la donna, a scalfire quel muro di difesa che per tanti anni ha eretto nei confronti del prossimo.
Una fiaba, dunque, moderna e delicata che la Carone presenta ponendo in evidenza l'evoluzione graduale che avviene nel comportamento e nei sentimenti della protagonista principale che quale vive arroccata e solitaria. Attraverso il buon carattere e la sensibilità, nonchè un doloroso passato, da parte del suo ospite maschile, la donna rinasce e diventa anche fisicamente più curata e pertanto più attraente e molto più ben disposta nel suo rapporto con gli altri. Sebbene non costituisca sicuramente un capolavoro cinematografico, "Fraulein" si dimostra comunque una pellicola assai piacevole e delicata, particolare soprattutto per ciò che concerne l'atmosfera quasi sospesa in cui la storia si evolve, in una dimensione del tutto particolare annunciatrice di un imminente e rivoluzionario cambiamento. Inoltre, il film risulta piacevole anche per l' assai gradevole interpretazione dei due protagonisti: Lucia Mascino molto efficace nel corso della sua evoluzione di donna dapprima scontrosa ed un poco imbarbarita e poi donna più dolce e più ben disposta nei confronti degli altri; Christian De Sica, ben lungi (e nettamente preferibile) dai suoi ruoli di piacione arrogante e comici a cui siamo abituati a vederlo nei cine-panettoni riesce, invece, qui a dare un ritratto di uomo altamente sensibile, gioviale e nel contempo tormentato da un passato doloroso da cui non sa completamente ancora staccarsi. Insomma, una scoperta piacevole delle sue doti di attore.
Molto suggestivo, come esemplificazione della rinascita è l brano finale del "Bolero" di Ravel che fortunatamente viene fatto sentire nella sua interezza di 15 minuti magnificamente eseguito dall'Orchestra di Berlino.
Film, insomma, molto particolare.
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juri moretti
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giovedì 22 settembre 2016
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una vera è propia fiaba d'inverno
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Fraulein è una ragazza che vive in un paesino di montagna ed ha un albergo sempre chiuso, lei è molto scontrosa, solitaria e vive con una gallina, che se la porta sempre da per tutto.
Da tutti è chiamata così Fraulein, ma il suo vero nome è Regina. Lei è interpretata da Lucia Mascino, che è bravissima. Poi succede che arriva un turista nel suo albergo, Walter ( Christian De Sica ), ma il problema e che la più grande tempesta solare si abbatte sulla terra, provocando sbalzi di corrente e blackout.
Caterina Carone, dirige un film tragicomico, molto bello, sia dal punto di vista di regia, sia di fotografia, che di narrazione. Insomma un film che consiglio assolutamente di vedere.
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massimo cortese
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domenica 13 settembre 2020
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va rivista più volte per essere meglio apprezzata
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FIABA CHE MERITA DI ESSERE VISTA ALMENO 2 O 3 VOLTE PER ESSERE MEGLIO APPREZZATA
Dal momento che rospi, principi azzurri e sovrani sono sempre stati gli eroi delle favole della nostra infanzia, la protagonista di questo film decisamente al femminile, il cui titolo richiama l’ambito favolistico, non poteva che essere una regina. Il film, che mi è piaciuto tantissimo, soprattutto per l’originalità della storia, richiama una fiaba a me tanto cara: “La bella e la bestia”, con la sola differenza che i ruoli sono invertiti. L’ambiente di riferimento è questo nostro mondo, con due solitudini che la fanno da padrone, sebbene vengano vissute in modo diverso.
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FIABA CHE MERITA DI ESSERE VISTA ALMENO 2 O 3 VOLTE PER ESSERE MEGLIO APPREZZATA
Dal momento che rospi, principi azzurri e sovrani sono sempre stati gli eroi delle favole della nostra infanzia, la protagonista di questo film decisamente al femminile, il cui titolo richiama l’ambito favolistico, non poteva che essere una regina. Il film, che mi è piaciuto tantissimo, soprattutto per l’originalità della storia, richiama una fiaba a me tanto cara: “La bella e la bestia”, con la sola differenza che i ruoli sono invertiti. L’ambiente di riferimento è questo nostro mondo, con due solitudini che la fanno da padrone, sebbene vengano vissute in modo diverso. Il castello, sede del cambiamento, è diventato un albergo chiuso ai clienti, nel quale vive tranquillamente una quarantunenne che ha scelto di esistere a modo suo, con i contatti sociali ridotti al minimo sindacale. Abbiamo poi un uomo, sofferente per la scomparsa dell’amatissima moglie, che irrompe nell’albergo, e di conseguenza nella vita della quarantunenne, per cercare di mettere ordine alla sua vita. In realtà, egli finirà col dare una svolta all’esistenza della donna. Il film è al tempo stesso drammatico e comico, e mi pare che questi due generi siano agli antipodi di questa storia surreale, ma verosimile, almeno per i nostri tempi. La pellicola offre numerosi spunti di riflessione ed ha la missione di investigare sulla solitudine deli esseri umani, che non è affatto un tema scontato e che comunque non credo abbia costituito il tema principale delle fiabe, almeno per quelle di mia conoscenza. Curato nei dettagli, ne raccomando la visione.
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