Irruente attore teatrale, un grande talento poco sfruttato dal cinema e che meriterebbe molto, ma molto di più.
Il teatro
Nato a Cosenza, il 12 novembre 1968, ma originario di Montalto Uffugo, studia all'Accademia di Arte Drammatica di Palmi, entrando poi nella scuola teatrale del Piccolo Teatro a Milano, diretta da Giorgio Strehler, dove si diploma e dove acquisisce il meglio da autori come Enrico D'Amato, Franco Graziosi, Andrea Jonasson, Gianfranco Mauri, Marina Dolfin, Ferruccio Soleri, Marcel Marceau, Mischa von Hoecke e Carolyn Carlson. Fra le sue molte opere come regista, Mazzotta si mette in luce con "Il gatto e la volpe" (1995), seguito da "Grottesco" e "Prove aperte" (1998), "Follia" (1999), "L'ebreo di Malta" (2000) e "L'Amleto" (2001). Oggi, è direttore artistico della compagnia teatrale Libero Teatro di Cosenza.
I film
Cinematograficamente, recita in L'ultimo Capodanno (1998) di Marco Risi, accanto a Monica Bellucci, Beppe Fiorello, Marco Giallini, Claudio Santamaria, Alessandro Haber, Iva Zanicchi, Maria Monti, Giorgio Tirabassi, Ricky Memphis e Francesca D'Aloja. Ma lo vedremo anche nell'esilarante ruolo di Enrico Fiabeschi in Paz! (2002), nei drammatici Lavorare con lentezza (2004) e Amatemi (2005), in quello di Ciccio Formaggio in Arrivederci amore, ciao (2006) e negli ultimi C'è chi dice no (2010), Henry (2010) e Goodbye, Mr. Zeus! (2010). Due anni dopo dirige e interpreta Fiabeschi torna a casa, tratto da Pazienza, e partecipa nel 2016 all'opera prima di Caterina Carone Fräulein - Una fiaba d'inverno. Tra le più recenti interpretazioni troviamo Regina e Freaks Out.
I lavori nel piccolo schermo
Nel piccolo schermo è stato spesso diretto da Michele Soavi, ma ha partecipato anche a: La buona battaglia - Don Pietro Pappagallo (2006), in qualche episodio di Quo Vadis, Baby? (2008) e il film tv Sui tuoi passi (2009).