Fiabeschi torna a casa

Film 2012 | Commedia, 90 min.

Regia di max mazzotta. Un film con Max Mazzotta, Lunetta Savino, Ninetto Davoli, Rita Montes, Deniz Ozdogan. Cast completo Genere Commedia, - Italia, 2012, durata 90 minuti. Uscita cinema giovedì 22 agosto 2013 distribuito da Whale Pictures. - MYmonetro 2,54 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 10 settembre 2013

Enrico Fiabeschi a Bologna ormai è solo. Anna, la sua ragazza storica, l'ha lasciato, e non ha un lavoro per mantenersi. Si trova costretto a tornare in Calabria, sua terra natia, e confrontarsi col passato.

Consigliato nì!
2,54/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 3,07
CONSIGLIATO NÌ
Ciò che manca è una drammaturgia che consenta al protagonista di uscire dalla marginalità cui l'aveva confinato Pazienza per diventare un personaggio a tutto tondo.
Recensione di Paola Casella
venerdì 26 luglio 2013
Recensione di Paola Casella
venerdì 26 luglio 2013

Enrico Fiabeschi è il personaggio inventato da Andrea Pazienza e apparso in Paz!, per la regia di Renato De Maria. Il suo interprete in quel film, Max Mazzotta, riprende il ruolo in una sorta di spin-off che vede Fiabeschi, eterno studente fuoricorso collocato da Pazienza nella Bologna di fine anni Settanta, catapultato ai giorni nostri, quarantenne disoccupato e abbandonato dalla storica fidanzata Anna.
Enrico decide di tornare nella nativa Calabria, precisamente al paesello di Cuculicchio dove sono rimasti il padre bidello e la madre casalinga, insieme a una zia squinternata e un fratello minore. Nel tentativo di trovare il proprio posto nel mondo, e magari anche un posto di lavoro, Enrico incontrerà Sara, una barista muta ma non sorda (soprattutto alle sue lusinghe), ritroverà due amici sballati con cui intraprendere un’attività di trasporti, e conoscerà un giocatore di bocce, Carmelo (ben tratteggiato da Paolo Calabresi), che pare John Turturro ne Il grande Lebowski.
Proprio dalla citazione del film dei Coen si desume l’intento di Fiabeschi torna a casa: raccontare un disadattato come un irresistibile antieroe. Ed effettivamente l’aspetto buffo e accattivante di Mazzotta gli consente di ritagliarsi una maschera da simpatico perdente che ha gradualmente sempre meno a che fare con il Fiabeschi di Paz, anche se il regista riprende il taglio fumettistico delle tavole di Pazienza e rispolvera alcuni espedienti cinematografici di De Maria, come quello di far guardare il protagonista in camera invitandolo a rivolgersi direttamente al pubblico.
Il problema è che Mazzotta si innamora del suo personaggio al punto di subordinargli la trama, che risulta così esile e incompiuta. A lungo andare anche la comicità fisica dell’attore, così come quelle sue espressioni fra il grottesco e il surreale, appaiono ripetitive ed esageratamente insistite. E certi movimenti di macchina, tanto vistosi da risultare invadenti, finiscono per togliere fluidità alla narrazione.
Alcune caratterizzazioni di contorno restano azzeccate, pur nel poco spazio loro concesso, come la zia matta interpretata da Lunetta Savino con la consueta precisione o come Sara, che ha la fisicità da film muto (dunque molto adatta al suo ruolo) dell’attrice di origine turca Deniz Ordogan. Le ambientazioni cercano di reinventare un sud fuori dall’iconografia consolidata, pronto ad offrirsi come “quinta” per un racconto dall’impianto visivo teatrale, eredità del background professionale di Mazzotta.
Ciò che manca in Fiabeschi torna a casa è una drammaturgia che non si limiti all’estetica delle inquadrature e alla mimica del protagonista, ma offra al disadattato Enrico qualche sfida narrativa di sostanza, consentendogli di uscire dalla marginalità cui l’aveva confinato Pazienza per diventare un personaggio a tutto tondo.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 6 settembre 2013
paapla

Il lavoro di Max Mazzotta annoia, non decolla la causa: una sceneggiatura mediocre. Il ritorno a casa di Enrico Fiabeschi è un flop. Bravo il fratello "adottato" di Enrico

lunedì 26 agosto 2013
curiosa

Da buona sostenitrice del cinema italiano ho trovato coraggioso far uscire questo film nelle sale il 22 agosto, ma, dopo 5 minuti di proiezione, ho capito che il coraggio in realtà ce l'ha chi entra a vedere questo film e direi anche una prova di resistenza per riuscire a non addormentarsi sulla poltrona del cinema. Delusa, annoiata. Pessima la regia, come pessimo è stato il personaggio. [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Tornano al cinema i fumetti anni Settanta di Andrea Pazienza. Una prima volta li avevamo incontrati, insieme con alcune sue vignette, in un film del 2002, "Paz!", ambientato fra gli studenti universitari di Bologna tutti, più o meno, senz'arte né parte, compreso Enrico Fiabeschi che viveva alle spalle della sua fidanzata. Lo interpretava un attore di teatro, di cinema e di televisione, Max Mazzotta, [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

Suggestivo il sogno di Max Mazzotta di far rivivere sullo schermo una scheggia della creatività furnettistica di Andrea Pazienza. Il suo Fiabeschi torna a casa immagina che l'eterno fuori corso al Dams Enrico Fiabeschi (che Mazzotta aveva già interpretato in Paz! di Renato De Maria) lasci Bologna per ritirarsi al paese calabrese di origine. Dove ci sono mamma, papà, fratellino adottivo, zia rimbambita [...] Vai alla recensione »

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