Rabbit Hole

Film 2010 | Drammatico, 90 min.

Anno2010
GenereDrammatico,
ProduzioneUSA
Durata90 minuti
Regia diJohn Cameron Mitchell
AttoriNicole Kidman, Aaron Eckhart, Dianne Wiest, Tammy Blanchard, Miles Teller Giancarlo Esposito, Jon Tenney, Patricia Kalember, Julie Lauren, Sandra Oh, Benjamin Sachs, Sara Jane Blazo, Jay Wilkison, Shoshanna Withers, Sandi Carroll, Mike Doyle, Phoenix List.
Uscitavenerdì 11 febbraio 2011
TagDa vedere 2010
DistribuzioneVidea
MYmonetro 3,25 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di John Cameron Mitchell. Un film Da vedere 2010 con Nicole Kidman, Aaron Eckhart, Dianne Wiest, Tammy Blanchard, Miles Teller. Cast completo Genere Drammatico, - USA, 2010, durata 90 minuti. Uscita cinema venerdì 11 febbraio 2011 distribuito da Videa. - MYmonetro 3,25 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 3 febbraio 2015

La perfezione del mondo in cui vivono Becca e Howie viene meno nel momento in cui il figlio Danny rimane vittima in un incidente. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 1 candidatura a Golden Globes, 1 candidatura a Critics Choice Award, 1 candidatura a SAG Awards, In Italia al Box Office Rabbit Hole ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 163 mila euro e 102 mila euro nel primo weekend.

Rabbit Hole è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
3,25/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 2,82
PUBBLICO 3,43
CONSIGLIATO SÌ
L'esperienza del lutto raccontata con rispettosa discrezione ed empia franchezza.
Recensione di Edoardo Becattini
mercoledì 3 novembre 2010
Recensione di Edoardo Becattini
mercoledì 3 novembre 2010

Becca e Howie Corbett sono una delle tante coppie benestanti delle villette residenziali del Queens, anche se da otto mesi le loro vite sono come sospese, congelate nell'elaborazione di un lutto. Da quando il figlio di quattro anni è stato investito da una macchina, i due hanno sviluppato un meccanismo opposto di rimozione. Howie tende semplicemente a obliare l'evento, facendo rivivere ogni sera la presenza del figlio attraverso i filmati del proprio telefonino; Becca cerca invece volontario isolamento, dedicandosi alla cura del giardino, della cucina e alla sistematica eliminazione di tracce e ricordi. In questo limbo che sembra impossibile superare, Howie comincia a legare con una donna conosciuta durante una seduta di terapia di gruppo, mentre Becca decide di aprirsi con il giovane adolescente che era alla guida della macchina quel giorno fatale.
Entrambi esponenti e narratori di quel milieu newyorkese off-Broadway situato a metà fra underground eversivo ed élite intellettuale, John Cameron Mitchell e David Lindsay-Abaire si incontrano in una "tana del coniglio" dove si consuma l'elaborazione del più insopportabile dei lutti. Ad un primo sguardo, niente potrebbe sembrare più distante dai mondi colorati e trasgressivi di Hedwig e Shortbus di questo inaccessibile antro scavato nella quotidianità familiare dal drammaturgo premio Pulitzer. Niente, se sotto questa atmosfera gelida e cerebrale non dimorassero pulsioni in contrasto con le convenzioni del tragico e il sentimentalismo universale.
La "tana" della famiglia Corbett diviene così un doppio luogo perfettamente coerente con i trasgressivi universi carrolliani del regista newyorkese: da una parte mondo alternativo alla falsa ipocrisia e alla finzione programmatica dei meccanismi hollywoodiani; dall'altro, via di fuga per desideri ed espressioni distanti dal moralismo benpensante. Privilegiando per la prima volta l'eleganza formale alla trasgressione colorata e colorita, Mitchell affronta il tema del lutto con uno stile sapientemente in bilico fra rispettosa discrezione ed empia franchezza. La drammaturgia del testo di Lindsay-Abaire viene esplorata in tutta la sua profondità dai due attori protagonisti, il cui allure da Actor's Studio viene messo di fronte tanto a una frenetica macchina da presa da cinéma-vérité che a uno sguardo vitreo e statico, intento a cogliere ogni micro-movimento sui loro volti.
Ai disegni di un fumetto (presenza immancabile in un film di Mitchell, ma questa volta del tutto interni alla storia) spetta invece il compito delicato di mostrare solo l'apertura, il varco, alla felicità desiderata. Se la realtà è un mondo ineluttabile, non è detto che la serenità non si possa comunque sognare al di là del buco, dove vivono tutti i mondi possibili migliori di questo.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 21 settembre 2012
Ashtray_Bliss

Si tratta di uno dei migliori film del genere drammatico, veramente toccante e introspettivo. Riesce a trasportare interamente lo spettatore nella mente e nella psiche dei due protagonisti, due genitori straziati dal dolore per la morte del loro figlioletto. Il film, dunque, parte da meta' di questo percorso attraverso il dolore, sempre implacabile e inesauribile, dei due genitori: una bravissima [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 novembre 2010
www.cine-amando.blogspot.com

Becca (Nicole Kidman) e Howie (Aaron Eckhart) hanno vissuto la tragedia della morte del figlio, investito accidentalmente da un giovane (Miles Teller). Nonostante siano trascorsi ormai otto mesi, la coppia vive ancora una crisi profonda, accentuata dalla gravidanza della sorella di Becca, Izzy (Tammy Blanchard). Ispirandosi ad un'opera teatrale di Lindsay-Abaire (che ha anche curato la scenaggiatura), [...] Vai alla recensione »

giovedì 18 novembre 2010
Nicole64

Questo film ha tutta l'aria di essere un capolavoro assoluto, lodato dalla critica internazionale (stroncato in parte da quella italiana) la vicenda di questa coppia che perde il loro unico figlio è talmente realistica che sembra che gli attori lo abbiano perso veramente. Al Festival di Roma ovviamente non ha convinto tutti i critici, probabilmente perché il regista non ha voluto [...] Vai alla recensione »

domenica 13 febbraio 2011
Riccardo T.

bellissimo film. mi è piaciuta molto l'idea di affrontare il lutto senza cercare una soluzione nel superarlo ma nel mostrare come un padre e una madre reagiscano a tale perdita, questo grazie ad un ottima costruzione di personaggi supportati da due grandi interpretazioni. Eckhart crea un uomo a due strati: esternamente appare come colui che ha gli strumenti per superarla(lavoro,squash,gruppo [...] Vai alla recensione »

venerdì 26 novembre 2010
Gregory

Film Capolavoro...si è proprio questa la giusta definizione per Rabit Hole. Dramma intenso coinvolgente, che ha il coraggio di affrontare una delle più atroci tematiche mai affrontate. Pur non essendo una novità il tema, lo è invece la trama, e il modo in cui Mitchell (il regista) è riuscito a declinarla in ogni minima scena.

mercoledì 4 ottobre 2017
samanta

Rabbit Hole è un film del 2010che ho isto in TV la regia è di John Cameron Mitchell (How to talk girls at Parties). Narra di una coppia di coniugi Rebecca (Nicole Kidman) e Howie (Aaron Eckart) che vivono in una bella casa, sono agiati ma hanno un terribile dolore: il fglio Danny di 4 anni 8 mesi prima era fuggito dal cancello per inseguire il cane ed era stato ucciso da un auto, l'investi [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 ottobre 2011
ultimoboyscout

Un lutto, una perdita importante, altre due vite interrotte e due modi diversi di reagire al dramma, chi aggrappandosi con forza ai ricordi, chi invece cerca di cancellarli grazie alla quotidianità. Eckhart e la Kidman si guardano, si scrutano e si confrontano ma solo all'esterno, fornendo due buonissime prove d'attore (lei in particolar modo) riuscendo a trasmettere allo spettatore [...] Vai alla recensione »

giovedì 10 marzo 2011
Elischiavo

Film che fa riflettere sull'immenso dolore che provano i genitori per la perdita di un figlio. Dolore che divide ma che,se condiviso,accettato come un "mattone in tasca", e rivisitato ogni tanto, può addirittura riunire una coppia andata in frantumi. Per non parlare dello spauracchio di quell'assassino che ti ha distrutto la vita perchè l'ha troncata a tuo figlio [...] Vai alla recensione »

martedì 8 marzo 2011
Alexpark

Nicole Kidman si cala nella non facile parte di una madre che perde suo figlio proprio davanti casa sua,investito da un ragzzo qualunque.Sono passati circa otto mesi ed il dolore e la mancanza del piccolo angelo si fa sentire ogni giorno di più per i due coniugi Becca e Howie che nonostante tutto cercano di procedere nella loro vita.Lui,Howie non rimane mai in casa perchè il lavoro lo [...] Vai alla recensione »

venerdì 18 febbraio 2011
dario carta

Spesso il cinema è incline a mostrare l'aspetto più marcato dei segni caratteriali dei protagonisti che muovono la scena del racconto,evidenziando i tratti interiori che,come i lineamenti somatici,definiscono i protagonisti nella loro essenza di anime dell'ordito narrativo. L'accortezza direttiva permette a volte un disegno più accurato delle loro componenti morali,conferen [...] Vai alla recensione »

giovedì 3 febbraio 2011
cannedcat

Nicole è tornata!  Di nuovo è quella di The Hours, quella che spegne la sua iconica bellezza per trascinare in questo racconto "del dolore" un cast che esegue con lei una splendida partitura fatta di passi-a-due che definiscono, con poche pennellate di frasi, cos'è il dolore, il dolore immenso della perdita di un figlio, un figlio perso per qualsiasi [...] Vai alla recensione »

domenica 20 febbraio 2011
Stefano Pariani

Dopo i personalissimi percorsi intrapresi con "Hedwig - La diva con qualcosa in più" e "Shortbus", John Cameron Mitchell torna al cinema con una storia più "tradizionale" e priva delle geniali e umanissime provocazioni dei lavori precedenti. Il materiale è sempre profondo e scava nelle coscienze e nell'intimità dei personaggi. Vai alla recensione »

giovedì 17 febbraio 2011
renato volpone

Il film descrive le emozioni di una coppia alto borghese dopo la morte in un incidente del figlio piccolo. L'argomento è commovente, sicuramente, e il film, toccando diversi possibili svilujppi, non è noioso. Per contro il punto di vista è molto americano, una cultura ancora lontana dalla nostra. I due protagonisti sono molto statici nella loro recitazione, improbabili, [...] Vai alla recensione »

venerdì 11 febbraio 2011
Nicole64

Rabbit hole è un piccolo film che ci insegna molte cose, non punta come altri film drammatici alla scena melensa e già vista più volte, ma alla ricerca di una nuova vita che è quasi irrecuperabile. Nicole Kidman in questa pellicola da il meglio di sé meritandosi  l'oscar tanto quanto il suo collega Aaron Eckhart.

giovedì 11 marzo 2021
Achab50

Film di impianto chiaramente teatrale, molto teatrale, troppo teatrale. Questo causa una sorta di claustrofobia inaspettata; ci sono film che invecchiando non perdono nulla ed altri che invecchiano male, e siamo in questa seconda situazione. (re)Becca ed Howie sono due coniugi che hanno perso un figlio di quattro anni travolto, mentre inseguiva il proprio cane, da un'auto guidata da un sedicenne [...] Vai alla recensione »

martedì 19 aprile 2016
Great Steven

RABBIT HOLE (USA, 2011) diretto da JOHN CAMERON MITHCELL. Interpretato da NICOLE KIDMAN, AARON ECKHART, DIANNE WEST, GIANCARLO ESPOSITO, MILES TELLER, SANDRA OH, TAMMY BLANCHARD, JON TENNEY Dopo la morte del figlioletto Danny, di quattro anni, la vita dei coniugi Becca e Howie Corbett è cambiata radicalmente. In peggio: fare il bucato, giocare a squash, preparare le torte, occuparsi di giardinagg [...] Vai alla recensione »

martedì 26 aprile 2011
teo '93

Dopo la morte del loro bambino, vittima di un incidente d’auto, Becca e Howie Corbett si ritrovano ad affrontare un lutto per entrambi insanabile, ma attraverso il quale sapranno col tempo ritrovarsi e capirsi più a fondo. Il dolore raccontato in ogni sfaccettatura, dall’incomprensione all’ascolto, dalla diffidenza al sostegno reciproco. La regia di J.

lunedì 28 febbraio 2011
Hidalgo

Un argomento delicato e difficile quello scelto  da John Cameron Mitchell per il suo nuovo film. Il dramma famigliare di una agiata coppia di coniugi che da otto mesi cerca di convivere con il terribile dolore dovuto alla tragica scomparsa del loro unico figlio di quattro anni, investito da un'auto mentre correva dietro al suo cane.

domenica 13 febbraio 2011
Reservoir Dogs

Dall'omonima piece teatrale di David Lindasy-Abaire. Becca (Kidman) e Howie (Eckhart) sono una coppia benestante che abita in una villetta da sogno, ma negli ultimi otto mesi la loro casa è diventata un incubo perché ogni angolo anche il più nascosto ricorda il figlio di quattro anni perduto in un incidente. La coppia reagisce in maniera diversa ed opposta al lutto: Becca [...] Vai alla recensione »

martedì 15 febbraio 2011
il conformista

Non succede niente in questo film, nessuna catarsi dei personaggi. E non ditemi che è un film solo sul dolore, mi pare pochino. Avessimo visto l'incidente, almeno avremmo simpatizzato di più per i personaggi che sono tutti indistintamente sgradevoli: marito e moglie, madre, sorella. Non si salva nessuno. Peccato perchè la Kidman è molto brava, anche dal poco che [...] Vai alla recensione »

sabato 19 febbraio 2011
Club dei Cuori Solitari

Rabbit Hole è l'elaborazione del lutto, pura e semplice. È un film che non dissimula la sua origine teatrale, girando attorno a due attori, ai loro dialoghi, ai loro corpi. Ricorda un altro grande dramma familiare: Revolutionary Road, ma qui non c'è una crisi amorosa, c'è un dolore intimo, incancellabile, che piega intorno a sé le vite di chi lo [...] Vai alla recensione »

martedì 15 febbraio 2011
MAMMUT

ero molto titubante ad andarlo a vedere, viste le reazioni non positive del pubblico all'uscita dal cinema. Di solito non mi lascio condizionare, però stavolta mi ero raffreddato abbastanza. Invece è un bel film con una grande recitazione della kidman. Da vedere

lunedì 14 febbraio 2011
bonneville

Il film rende benissimo la metafora claustrofobica del buco del coniglio. Nicole Kidman straordinaria

lunedì 14 febbraio 2011
goldrake66

E' difficile scegliere di andare a vedere un film come RabbitHole quando si è genitori ma quando sei li davanti allo schermo e le immagini scorrono rimani 'incollato' alla poltrona preso dagli avvenimenti, entrando perfettamente nel dolore dei suoi interpreti. Una grande Nicole Kidman, forse non totalmente espressiva per una chirurgia estetica che in alcuni momenti l'ha [...] Vai alla recensione »

domenica 19 dicembre 2010
Nicole64

Finalmente potrò esporvi una sicura e autentica critica riguardo Rabbit Hole. Avendolo visto in America sono sicuro che quando uscirà qui sarò lo stesso terrorizzato ma allo stesso tempo eccittato perché questo è un film che va visto più e più volte per percepire e cogliere a pieno tutti i suoi segni, i suoi simboli e i suoi messaggi.

martedì 22 marzo 2011
GiuseppePonticello

Bisogna solo far spazio alla Kidman, perchè qualsiasi film faccia, qualsiasi ruolo che deve interpretare non delude mai anzi sorprende. Rabbit Hole è un esempio di come bastano pochi attori (buoni) e un dramma familiare per girarci su una pellicola che superi le sue aspettative: mamma e papà dopo la morte del loro primo e unico figlio. niente è in più e nulla viene meno, pellicola da una fotografia [...] Vai alla recensione »

venerdì 18 febbraio 2011
sarettajan

Il primo merito del film è che ha il coraggio di affrontare un tema estremamente delicato come la morte di un figlio; non affronta la vicenda nel momento tragico dell'accaduto bensì 8 mesi dopo l'incidente che ha causato la morte del figlio dei protagonisti della storia, Becca (Nicole Kidman) e Howie (Aaron Eckart); questa distanza temporale permette al regista di evitare quella [...] Vai alla recensione »

martedì 15 febbraio 2011
d.melk

Il tema -l'elaborazione del lutto- non può essere certo considerato il tratto più originale del film. La trama procede piuttosto lentamente, come ci si aspetta da un film del genere, tuttavia non cadendo mai nel monotono, nè diventando eccessivamente pesante, seppure ogni storia che tratti temi simili corra questo rischio; le scende di pianti ed esplosioni di rabbia e frustrazione [...] Vai alla recensione »

sabato 19 febbraio 2011
lukemisonofattotuopadre

Potrei dividere il film in due parti. La prima, che dura circa mezz'ora, è leggermente sconcertante. Sappiamo che è morto l'unico figlio di questa coppia, ma il dolore per la perdita è piuttosto incarcerato negli animi dei due, e non esplicitato. Presumo che il regista abbia cercato di alleggerire l'atmosfera per evtare pasticci sentimentali e intollerabili alla Anircristo [...] Vai alla recensione »

mercoledì 16 febbraio 2011
Lorenzo L.

Kidman da oscar niente da dire: si riconferma per quello è. Per quanto riguarda la trama non ne sono così entusiasta però: banale e scontata. Film fatto molto bene, ottima sceneggiature, ma niente di nuovo dal punto di vista della storia.

giovedì 17 febbraio 2011
smorfioso

Rabbit hole è un film che emotivamente il pubblico non vuole vedere..perchè rassegnato..e non superato!! il pubblico vuole soluzione non interrogativi!! gli interrogati, non se lo può permettere questo film drammatico..ma è frutto di un altro genere..ossia il thriller!! la kidman verrà mangiata in un boccone dalla portman nel cigno nero..la scena del pianto è puro realismo è puro dramma.

sabato 12 febbraio 2011
LT_Ghost_Rain

Se vogliamo essere perbenisti con questo film possiamo dire che è un capolavoro. Ma se voglamo essere razionali possiamo dire che è un pò troppo. Un pò troppo pesante a mio avviso, la storia va molto a rilento ed è giusto perchè il film tratta argomenti molto difficili. La scelta degli attori è comunque perfetta Nicole Kidman riesce a trasmettere il suo senso di razzionalità e tristezza attraverso [...] Vai alla recensione »

sabato 19 febbraio 2011
Nicole64

Se Natalie Portman quest'anno vincerà l'oscar è perché forse ha dato prova che nel film deve fare anche uno sforzo fisico oltre ad uno sforzo pscologico. Nicole Kidman in Rabbit hole è semplice, brava e bella (il labbrone a canotto quasi non lo noto più) e in più riesce a dare emozioni e un interpretazione straordinaria senza troppe sfaccettature. [...] Vai alla recensione »

domenica 13 febbraio 2011
Riccardo T.

complimenti, ottima recensione e perfetta analisi di un ottima pellicola.

sabato 4 dicembre 2010
Gregory

consider this: Possibili candidature all'Oscar per Rabbit Hole: Best actress: Nicole Kidman Best actor: Aaron Eckhart Best supporting actress: Dianne Wiest Best director: John Cameron Mitchell Speriamo per la fantastica Nicole Kidman !!!!!

mercoledì 1 dicembre 2010
Nicole64

Nicole Kidman da Oscar, questa volta sì che ha superato se stessa!

domenica 28 novembre 2010
Nicole64

Film semplice ma che spacca, nonostante sia una pellicola indipendente il tema che affronta è il più forte che si sia mai potuto raccontare.  Gli attori eccellenti (Nicole Kidman è e rimane l'attrice di sempre) senza tralasciare la presenza di John Cameron Mitchell che da regista semplice e non molto noto sa fare della sua opera la più straordinaria e drammatica [...] Vai alla recensione »

mercoledì 16 febbraio 2011
Manu^^

Un modo per superare... bisogna trovarlo... Film molto commovente.

sabato 11 dicembre 2010
RyanMatt

Rabbit Hole è un film d'avvero sorprendente; ha ricevuto molte critiche positive al Toronto film festival, e prosegue in verticale nel suo cammino verso l'oscar.Ha infatti gia ricevuto parecchie nominations: 4 Spirit Adwards: miglior regista, miglior sceneggiatura,miglior attore: Aaron Eckhart, e miglior attrice: Nicole Kidman. 2 Satellite Adwards: Miglior attrice non protagonista: [...] Vai alla recensione »

giovedì 17 marzo 2011
astromelia

...solitamente il film tratti da racconti/libri risultano essere i migliori,come dimostra questa eccellente sceneggiatura , interpretata con maestria e scorrevolezza,forse eckart un pò troppo esagerato nei movimenti che accompagnano la sua recitazione,kidman come sempre ineccepibile, si può affermare di "aver visto un film...."

venerdì 19 novembre 2010
lollo92

Era dai tempi di the hours che non mi emozionavo così tanto nel vedere nicole kidman. nel vederla gridare, ridere, sorridere, piangere ho pensato "eccola qui, finalmente". quella di rabbit hole è forse una delle sue più grandi interpretazioni. merito di una sceneggiatura che pur basandosi su un plot che il cinema conosce bene ha saputo toccare le delicate corde dell'elabor [...] Vai alla recensione »

sabato 10 marzo 2012
Francesco2

Ci sono (almeno) due errori che commette "Rabbit Hole". Forse presenti anche nel libro, forse no. Prima di tutto: è plausibile che una persona, dopo una tragedia del genere, non solo cerchi il ragazzo, ma abbia nei suoi confronti un ateggiamento così conciliante? Addirittura, riversa più il proprio rancore (Sbagliato) contro la suocera, che fa paragoni inappropriati, che non verso il ragazzo stesso. [...] Vai alla recensione »

mercoledì 16 febbraio 2011
claudiorec

Un film immenso, con una Kidman da Oscar.

sabato 15 gennaio 2011
Ecoval

Il ritorno di una grande N. Kidman ,su una storia davvero drammatica,bravo anche A Ekchart,spero vinca un premio quì! Lo consiglio anche se è un pugno allo stomaco

martedì 13 settembre 2011
fabio regulare

Un film molto intenso in cui si deve assolutamente sottolineare la bravura degli attori.

domenica 28 agosto 2011
Mimik

Una immensa Nicole Kidman, peccato per l'oscar.

martedì 21 dicembre 2010
Nicole64

Uscirà l'11 febbraio del 2011 il piccolo cult indipendente Rabbit Hole!

martedì 9 aprile 2024
Giovanni M.

L'idea per un film drammatico c'e', anche se vista e rivista in altri film, ma il risultato assolutamente No. il film è costruito su una tragedia terribile ma senza sviscerarla a pieno, senza saper trasmettere allo spettatore cio' che ha portato allo status quo attuale. L'interpretazione della Kidman in primis e di Eckhart in secundis è magistrale senza dubbio ma [...] Vai alla recensione »

mercoledì 11 aprile 2012
tiamaster

Rabbit hole è un capolavoro per quanto riguarda la caratterizazione dei personaggi e l'intensità della sceneggiatura,che sono indispensabili per un film del genere.Nicole kidman domina su tutto il cast e si riconferma un attrice con la A maiuscola,capace da sola di dar vita a un film,che tratta un argomento difficile in modo commovente e mai banale.

venerdì 6 aprile 2012
picassa

intenso ma non convince al 100% ti lascia la sensazione che si tratta di due bravi attori ma non di due genitori 

Frasi
Ragazzo: "L''universo è infinito,quindi esistono infiniti lei, infiniti me che vivono vite diverse!"
Becca: "Mi piace quest'idea, vuol dire che da qualche parte è tutto apposto e io sto bene!"
Una frase di Becca Corbett (Nicole Kidman)
dal film Rabbit Hole - a cura di marika
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Natalia Aspesi
La Repubblica

La vita di una giovane coppia si è infranta dopo la morte del loro unico bambino, travolto davanti alla bella casa da una macchina guidata da un ragazzo. La disperazione ha allontanato i due genitori che non sono più tali, e ognuno cerca di sopravvivere a modo suo: non c' è reciproco conforto, aiuto, tra loro, come se l' amore che ancora li unisce li rendesse, in quel crudele vuoto, estranei.

Alessandra Levantesi
La Stampa

Film fortemente voluto e prodotto da Nicole Kidman, che ha dimostrato una certa lungimiranza: il ruolo di Rebecca in Rabbit Hole le ha infatti guadagnato la candidatura all'Oscar per la migliore interpretazione femminile, anche se il premio non è nel sacco perché la cinquina è fortissima. E d'altronde, sostenendo la parte sui palcoscenici di Broadway, Cynthia Nixon (assurta a fama nei panni dell'avvocatessa [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Ritorno in prima linea per Nicole Kidman, la flessuosa diva di Honolulu che dopo «Dogville» ha inanellato una serie di ruoli sbiaditi in film trascurabili o mediocri. «Rabbit Hole» le ha invece consentito d'impegnarsi in una sfida nuovamente all'altezza, il corpo a corpo psicofisico con un'opera teatrale premio Pulitzer, una serie infinita di primi piani (puntualmente evidenziata dalle nomination all'Oscar) [...] Vai alla recensione »

Kenneth Turan
The Los Angeles Times

A tragedy devastating to experience can feel generic when transferred to the screen, and that, despite everyone's best intentions and an outstanding performance by Nicole Kidman, is what happens with "Rabbit Hole." Screenwriter David Lindsay-Abaire's play about a married couple trying to cope with the accidental death of their 4-year-old son was nominated for five Tonys and won the Pulitzer Prize [...] Vai alla recensione »

Maurizio Acerbi
Il Giornale

L'elaborazione del lutto affidata a John Cameron Mitchell già provocatore in Shortbus . La Kidman e Eckart hanno perso, da otto mesi, il loro bimbo di quattro anni, ucciso, davanti a casa, da una macchina. Ognuno sceglie la propria strada per superare il dolore. Lei vorrebbe cancellare ogni traccia presente in casa del bimbo e finisce per attaccarsi al ragazzo che lo ha investito.

Anna Maria Pasetti
Il Fatto Quotidiano

Dal regista del grottesco Shortbus (2006) ecco la melodrammatica cine-trasposizione della piéce di David Lindsay-Abaire vincitrice del Pulitzer. Vi si racconta la peggior tragedia privata: la perdita di un figlio ancora bambino. La coppia, seppur giovane e fertile, si arrabatta nel dolore, respinge il lutto, fluttua nel non-senso della morte precoce e accidentale.

Roberto Escobar
L'Espresso

Rebecca (Nicole Kidman, matura e intensa) e Howie (Aaron Eckart) soffrono la morte del loro unico figlio, travolto da un’auto a 4 anni. I mesi seguono ai mesi, senza che il lutto lasci posto a una nuova vita. A niente serve che i due frequentino un gruppo di autosostegno, e a niente vale quanto amici e vicini tentano per “consolarli”. Il loro stesso rapporto si incrina sempre più, e sta per finire. [...] Vai alla recensione »

Alessia Mazzenga
Terra

Becca (Nicole Kidman, anche produttrice della pellicola) ed Howie (Aaron Eckhart) sono una coppia affiatata e senza troppi problemi che improvvisamente in un incidente stradale perde il piccolo figlio, Danny, di 4 anni. Questo, comprensibilmente, li scaraventerà in un dolore senza fine che distruggerà la loro serenità e che rischia di minare alle basi il loro solido rapporto di coppia.

Roberto Nepoti
La Repubblica

La vita di una giovane coppia si è infranta dopo la morte del loro unico bambino, travolto davanti alla loro bella casa da una macchina guidata da un ragazzo. La disperazione allontana i due genitori (il papà è Aaron Eckhart) che provano strade diverse per affrontare la perdita. Sono passati otto mesi dalla tragedia, ma il tempo si è fermato nel dolore che è sempre lì, inesorabile e muto.

Peter Travers
Rolling Stone

Nicole Kidman is just astonishing in Rabbit Hole — subtle, fierce, brutally funny, tender when you least expect it, and battered by the feelings that hit her when she forgets to duck. Kidman plays Becca, a mother coping with the impossible fact that six months ago a car struck and killed her four-year-old son as he ran into the street. You can't deal with that.

Mick La Salle
San Francisco Chronicle

A young married couple goes from the land of the lucky to the land of the scarred and shattered when their 4-year-old son is killed by a car, right in front of the house. "Rabbit Hole," based on the Pulitzer Prize-winning play by David Lindsay-Abaire, deals with the aftermath of tragedy, about what happens months down the line, when all the formalities are long over.

Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Ennesima storia di elaborazione del lutto in famiglia dal regista dell'irriverente sexy "Shortbus". L'abilità degli attori, Eckhart, Kidman e, una spanna sopra, Dianne Wiest, mette in rilievo gli scarsi passaggi originali di un copione «tragicamente» identico: marito e moglie hanno perso il figlio di 4 anni, lui guarda avanti cercando un nuovo futuro insieme, lei incontrando il ragazzo che ha investito [...] Vai alla recensione »

Anthony Lane
The New Yorker

John Cameron Mitchell in passato ha realizzato Shortbus ed Hedwig. In Rabbit hole non c'è niente dell'esibizionismo e della voglia di scandalizzare di quei due film. Qui le emozioni, più che esplodere, s'insinuano lentamente. Nicole Kidman e Aaron Eckhart sono Becca e Howie, una coppia che conduce una vita ordinata e tranquilla, ma evidentemente segnata da qualcosa di sinistro.

Dario Zonta
L'Unità

In un quartiere bene del Queens una giovale coppia cerca di sopravvivere alla morte del figlio di quattro anni,:vittima di un investimento davanti casa, mentre cercava di rincorrere il cane. Becca (Nicole Kidman) tenta in tutti i modi di sottrarre il presente al ricordo del figlio, Howie all'opposta cerca di rivivere ogni momento passato. Ficcati dèntro la loro tana, rappresentata da una casa perfetta [...] Vai alla recensione »

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