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Un campionato di judo è il teatro metaforico di una lotta di resistenza e di affermazione. Thriller, Iran2023. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La judoka iraniana Leila e la sua allenatrice Maryam partecipano al Campionato mondiale di judo, intente a portare a casa la prima medaglia d'oro dell'Iran. Espandi ▽
Tbilisi, Georgia. Campionati mondiali di Judo. L'iraniana Leile Husseini è in forma straordinaria e batte le avversarie una dopo l'altra. La medaglia d'oro è possibile. Da lontano la seguono il marito e il figlio piccolo, con gli amici di sempre; da vicino, a pochi metri dal tatami, la sostiene Maryam, la sua coach. Ma la possibilità che in finale Leila posso incontrare un'atleta israeliana è sgradita alla Repubblica Islamica. L'israeliano Guy Nattiv e l'iraniana Zar Amir Ebrahimi sono consapevoli della forza intrinseca del conflitto a cui è sottoposta la protagonista e lo portano alla massima intensità, non aggiungendo distrazioni né altri elementi fondamentali al racconto. La lotta fisica è metafora di una lotta psicologica che è anche politica ed esistenziale, e trascende il singolo. Il bianco e nero universalizza quest'idea e materializza la natura estrema del ricatto. Recensione ❯
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Una psichiatra americana è chiamata a risolvere il caso di un bambino disturbato e forse posseduto sul finire del 1800 in Colombia. Espandi ▽
Grace è una psichiatra americana che giunge in Colombia, nel 1890, in seguito a una richiesta d'aiuto inviatale da una madre in difficoltà nel relazionarsi al figlio. Quando arriva alla tenuta dei Marquez scopre però che la donna è morta, in un incidente di equitazione. Martin, il compagno, viene considerato un figlio del demonio, legandone la presenza a varie sventure locali come l'arrivo di una biblica piaga di locuste. Martin stesso non rende le cose facili, da una parte perché sembra mancare di empatia come un vero sociopatico, e dall'altra perché pare quasi credere alle dicerie che girano sul suo conto.
Girato nel bel mezzo dei processi che hanno travolto la carriera di Amber Heard (e Johnny Depp) il film arriva come un tentativo di rilancio per l'attrice: un progetto indipendente, però troppo convenzionale per guadagnarle meriti artistici.
Difficilmente però In the Fire sfonderà con il pubblico o critica: se da una parte si apprezza il minutaggio ridotto, una rarità di questi tempi, dall'altra i soli ottanta minuti (più titoli di coda) denunciano subito scarse ambizioni, confermate immediatamente da una ricostruzione del periodo limitata a pochi ambienti e soprattutto da una scrittura e da una regia banali. Recensione ❯
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Gianluca Vicari è la faccia perfetta per un film calibrato al millimetro. In un'atmosfera opprimente di cui si può sentire l'olezzo. Thriller, Drammatico - Italia2023. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un true crime psicologico che racconta la prima strage familiare italiana del Novecento. Espandi ▽
Franco ha ventisei anni nella Bari del 1956. Vive a casa con i suoi genitori. Ci sono anche due fratelli, il maggiore Vittorio, ora in carcere per alcuni furti, e quello minore, Giulio, affetto dalla sindrome di Down. Franco ha tutte queste cose nella sua vita e niente di queste è vera. Nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1956 stermina i genitori e il fratello minore con un coltello da cucina, ammassa i loro corpi in una stanza e si dà alla bella vita per dieci giorni.
Franco Percoco, forse a sua insaputa, ha rappresentato tante cose, e la sua storia ne racchiude altre e altre ancora. Ferrandini tenta di mappare la decade fantasmagorica di Franco Percoco, colui che venne marchiato come il "mostro di Bari", "la Belva di via Celentano", e altri non era che un figlio del suo tempo.
Il regista, soprattutto, cesella un'atmosfera opprimente, soffocante, di cui quasi si può sentire l'olezzo, il tutto immerso in una sorta di melassa avvelenata che rallenta ogni cosa. Gli viene dietro il protagonista Gianluca Vicari, dallo sguardo laido e obliquo, facciazza perfetta nell'indossare la maschera di Franco, fatta di sorrisi imbarazzanti e sguardi nel nulla. Recensione ❯
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Thriller d'azione ad alto impatto emotivo, remake dell'adrenalinico film spagnolo El Desconocido. Espandi ▽
Matt Turner è un broker navigato dell'alta finanza che vive a Berlino con la moglie Heather e i due figli Zach ed Emily, la stessa città dove risiede il suo capo e CEO Anders Muller. A volte Matt è distante e burbero con la famiglia, ma cerca in tutti i modi di mantenere il loro alto standard di vita. Un giorno, è lui a dover portare a scuola i figli, ma quello non è un giorno qualunque: un telefono lasciato da qualcuno dentro la sua macchina squilla, una voce gli spiega che sotto il sedile del passeggero è piazzata una bomba collegata ad un dispositivo a pressione e se Matt non farà tutto quello che gli verrà comunicato lui, Zach ed Emily salteranno in aria.
Pilota automatico e marcia in folle - restando nella metafora automobilista - per gli specialisti Liam Neeson, Matthew Modine e Nimród Antal. Retribution ha dalla sua anche un ulteriore passaggio dell'equazione: un regista navigato e preciso, che magari conosce bene sia il sistema hollywoodiano che le produzioni europee, capace di lavorare su più direzioni - Nimród Antal.
Dopo qualche passaggio iniziale che incuriosisce, ci si avviluppa in svolte narrative scritte al buio, stop e ripartenze che sembrano appiccicate per aumentare il minutaggio del film. Recensione ❯
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In una società finanziaria due colleghi hanno una relazione che viene mesa in crisi quando lei ottiene una promozione. Espandi ▽
Emily e Luke costituiscono una coppia affiatata e pronta per un rapporto duraturo. Entrambi lavorano in una società finanziaria che vieta relazioni extra professionali tra i propri dipendenti. Non è però difficile nascondere il loro legame fino a quando Emily viene promossa e Luke diventa il suo sottoposto. Da quel momento la loro vita privata subisce un progressivo cambiamento.
Chloe Domont scrive e dirige un film che scava nelle dinamiche di coppia e di potere.
La donna, ci ricorda Domont, in questo sedicente 'mondo libero' è ancora incatenata a stereotipi che, per quanto occultati, finiscono con l'emergere con violenza. Verbale e non solo. Recensione ❯
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L'avvocato islandese Kristin viene trascinata nel vortice di una cospirazione internazionale quando riceve il filmato del relitto di un aereo, ritrovato dopo lo scioglimento di uno dei più grandi ghiacciai d'Islanda. Il vecchio aereo tedesco della Seconda Guerra Mondiale non solo attira criminali spietati sulla scena, ma anche il direttore della CIA William Carr (interpretato da Iain Glen, il Jorah Mormont di Game of Thrones), che sta cercando da molto tempo di rimuovere il relitto in gran segreto. Kristin non si dà pace finché non viene scoperta la chiave che risolverà l'enigma dell'Operazione Napoleon. Un thriller dal ritmo serrato che porta sullo schermo l'omonimo bestseller mondiale di Arnaldur Indridason (1999). Recensione ❯
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1934. Miranda Green e altri cinque sconosciuti vengono invitati nella remota villa su un'isola del miliardario Lewis Findley. Con il passare del fine settimana, gli indizi sul motivo per cui sono stati invitati iniziano a svelarsi insieme a un sinistro mistero. Recensione ❯
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Humour nero e svacco divertito per una commedia pulp ispirata da un'incredibile storia vera. Thriller, USA2023. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'incredibile storia vera di un orso nero che ingoiò oltre 31 chilogrammi di cocaina per un valore di 15 milioni di dollari. Espandi ▽
A Knoxville, in Tennesse, nel 1985, un trafficante di droga con addosso diversi chili di cocaina viene trovato morto, precipitato dal suo aereo per la mancata apertura del paracadute. A indagare è un ispettore locale, il quale capisce che dietro il caso c'è il boss di Saint Louis Syd White. Quello che nessuno sa è che la droga, caduta nella Chattahoochee-Oconee National Forest, è stata ingerita da un'orsa nera, che ora si aggira ferocissima e famelica. Chi riuscirà a recuperare la droga? E chi sopravviverà all'orsa in crisi d'astinenza?
Partendo da un'incredibile storia vera, il film dà corda alle leggende metropolitane sorte negli anni dopo l'effettivo ritrovamento di un orso bruno morto per overdose negli stessi luoghi delle riprese e trasforma la cronaca in una commedia pulp.
Nonostante il mantra della storia vera la commedia diretta dall'attrice Elizabeth Banks e scritta da Jimmy Warden la butta sullo humour nero e sullo svacco divertito. Siamo di fronte a un film buffo ma irrisolto, a cui piacerebbe da pazzi l'idea di essere semplicemente uno slasher fatto con due lire, ma non potendo permetterselo cerca di darsi un tono. Recensione ❯
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Un thriller ispirato a fatti realmente accaduti. Espandi ▽
Nei pressi di un tranquillo paesino agisce un micidiale assassino seriale che uccide a più riprese delle donne indifese facendone poi scomparire i corpi. La scrittrice Nadia Coppola si interessa alla questione e unisce i suoi sforzi a quelli del giornalista Filippo Valenti. L'ispettore privato Davide Olivieri, che collabora con la polizia, cerca con qualche fatica una sinergia con i due. Intanto un agente pubblicitario si ritrova coinvolto nelle diatribe familiari tra il proprietario e il figlio scapestrato. La vicenda di Martin e della moglie incinta subisce un'improvvisa e drammatica svolta, mentre l'assassino continua a uccidere.
Questo nuovo film di Roberto D'Antona, come sempre anche tra i protagonisti, è un thriller di buona fattura che si inserisce positivamente nel non ampio panorama del cinema di genere italiano.
La messa in scena presenta talvolta finezze e ricercatezze visuali, in un contesto espressivo sicuro e professionale e nell'insieme il film, benché non esente da alcune incertezze anche interpretative, tiene bene e rappresenta un consistente passo in avanti nella filmografia di D'Antona, sempre più varia e significativa. Recensione ❯
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Un poliziesco che procede con grande conoscenza degli stilemi del genere non tralasciando mai il fattore umano. Thriller, Italia2023. Durata 120 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un tenente di polizia di nome Franco Amore la notte prima del suo pensionamento viene chiamato per indagare sulla scena del crimine in cui il suo migliore amico e compagno di lunga data Dino è stato ucciso. Espandi ▽
Franco Amore è un poliziotto all'ultimo giorno di lavoro dopo trent'anni di integerrimo servizio nelle forze dell'ordine. Ha già anche a lungo meditato il discorso d'addio in cui ricorda di non avere mai sparato a nessuno anche se gli incarichi pericolosi non gli sono mancati. La sua nuova moglie, la figlia che studia all'estero e gli amici hanno organizzato una festa a sorpresa per lui quando, all'improvviso, viene richiamato in servizio perché è accaduto un fatto grave.
Andrea Di Stefano ha realizzato un film di genere nel quale ci si occupa del mondo del crimine e per il quale sarebbe un crimine rivelare anche pochissimo di più di quanto esposto nella breve sinossi. Siamo di fronte ad un film poliziesco che procede con grande conoscenza degli stilemi del genere non tralasciando mai l'elemento del fattore umano.
Il cinema di genere in Italia abbisogna di film come questo e di registi come Di Stefano che ha la giusta passione ed empatia per affrontarlo. Recensione ❯
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Un thriller incentrato su una coppia in crisi. Scritto da Seth W. Owen. Espandi ▽
Kaley Cuoco interpreta Emma Brackett, una sicaria e madre di due figli che è stanca della sua doppia vita. L'adorante marito di Emma, Dave (David Oyelowo), non è a conoscenza della professione da lei scelta, pensando che sia costantemente in viaggio per incontri di lavoro. I due coniugi tentano di aggiungere un po' di calore alla loro storia d'amore come regalo di anniversario, un appuntamento in hotel in cui assumono false identità, ma la copertura saltata di Emma mette Dave in pericolo. Inizia così la missione di Emma per sfuggire a un'agenzia invisibile nota come "Sovereign" prima che Dave e i suoi figli scoprano cosa fa la mamma per lavoro nel modo più duro.
La regia poco ispirata di Thomas Vincent fa sembrare il film molto più lungo dei suoi 100 minuti, mentre la sceneggiatura formulaica di Seth Owen ha pochissimi momenti davvero spassosi.
Role Play ha l'impressione di essere un gioco di ruolo come i suoi migliori ispiratori di genere. È competente in superficie, ma poco lungimirante quando si tratta di mettere sullo schermo uno scenario potenzialmente fatale. Vincent offre esattamente ciò che ci si aspetta, e questo è tutto. Cuoco sfoggia mosse appariscenti e un'attitudine da spy-games, ma il film è un'opera sbilenca, in cui i colpi d'azione mediocri superano qualsiasi impegno romantico. Recensione ❯
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Crime drama proletario che cerca di tenere insieme due film diversi e finisce per soffocarli entrambi. Thriller, Drammatico - USA2023. Durata 126 Minuti.
Due fratelli si mettono in affari con un gruppo criminale di Boston ma le conseguenze sono drammatiche. Espandi ▽
Charlie, in attesa di andare all'università dove vuole studiare legge, decide di mettersi alla prova nella dura vita dei pescatori sulla barca capitanata dal fratellastro Tom. Si innamora presto del lavoro, della squadra di colleghi e pure di Mabel, una ragazza che orbita loro intorno. La barca su cui lavora Tom viene messa fuori gioco da un incidente, che porta il capitano a litigare con l'impresario e a perdere il lavoro. Suo padre Ray gli offre allora di portare a pesca la sua barca, la Finest Kind, ma le cose prenderanno una brutta piega e a Tom e gli altri rimarrà aperta solo una strada per trovare i soldi necessari a rimediare: quella del crimine.
Prodotto da Taylor Sheridan, Finestkind è un crime drama proletario scritto e diretto da Brian Helgeland, che cerca di tenere insieme due film diversi e finisce per soffocarli entrambi. La presenza di Sheridan è evidente nell'epica di chi si sporca orgogliosamente le mani e insegue il proprio sogno americano senza mischiarsi ad avvocati, burocrati e altro. Per più di metà durata il film, che supera le due ore, sembra accontentarsi della storia di questi uomini, infarcita di bravate e retorica, ma bidimensionale quanto a profondità (basti dire che di altri pescatori non c'è traccia: il sogno americano resta individuale o al massimo di squadra, non prevede collettivismo né solidarietà tra lavoratori). Recensione ❯
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Una regia poco incisiva per un'operazione piuttosto sconclusionata, dalle modeste scene d'azione. Thriller, Azione - USA2023. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un action thriller che racconta di un inseguimento a uno spietato quanto fanatico serial killer, ma è anche la storia di due persone che si uniscono per uno scopo comune. Espandi ▽
Nella lingua Swahili, diffusa in Africa orientale e centrale, il termine "Muti" significa "medicina" ma indica anche una macabra forma di sacrificio umano propria di alcune tribù in cui, prima dell'uccisione, vengono rimosse parti del corpo dalla vittima ancora in vita, affinché le sue urla di dolore possano evocare le divinità. Si tratta di omicidi rituali che vengono perpetrati per ottenere maggiore fortuna, forza, potere. Incaricato di eseguire questi brutali crimini, un serial killer africano agisce tra Stati Uniti ed Europa. A dargli la caccia è il detective Boyd con l'aiuto di un ispettore di Roma e del professor Mackles.
Il thriller di George Gallo vorrebbe combinare action e riflessione filosofica, ma soffre di una sceneggiatura incongruente e di una regia poco incisiva. Nemmeno le modeste scene d'azione possono innalzare il livello di una regia poco incisiva, come testimoniano gli inseguimenti a basso tasso di spettacolarità.
Quando poi i plot twist finali rischiano di generare un effetto comico involontario, si ha la conferma che il pasticcio è completo. E così, mentre il protagonista si ritrova a sgranocchiare occhi umani, lasciando intravedere la possibilità di un sequel, la sensazione è che gli occhi dello spettatore abbiano già visto abbastanza. Recensione ❯
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Ian, un adolescente ribelle che vive ai margini della società, può manipolare le menti grazie alla sua capacità di generare illusioni visive. Espandi ▽
Ian, un adolescente ribelle che vive ai margini della società, può manipolare le menti grazie alla sua capacità di generare illusioni visive. Utilizza questo potere per sopravvivere, organizzando piccole truffe. Quando uno dei suoi imbrogli va storto, Ian perde il controllo delle sue capacità in pubblico e diventa il bersaglio di due organizzazioni rivali, ognuna delle quali cerca di sfruttare i suoi poteri. Recensione ❯
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In un futuro non troppo lontano la tecnologia ha creato la possibilità di avere droni umani. Alexa ne ha sposato uno che ora è in coma. Espandi ▽
Alexa è stata una soldatessa dell'esercito americano. Ora si dedica al marito che è in coma da quando Adrian, un individuo tanto ricco quanto pericoloso, ha scoperto che era un drone e gli ha sparato impossessandosi della tecnologia che gli permetteva di esserlo. Valmora, a capo di un'unità speciale, le chiede di divenire un drone a sua volta per uccidere Adrian. Dovrà farlo però solo dopo essere tornata in possesso del prezioso software.
Quello che purtroppo sarà l'ultimo film con Bruce Willis merita una visione per la sua presenza e non solo. Il plot di base potrebbe fare l'invidia di qualche autore di manga per il gioco di complessità e di ribaltamenti di campo che pone in essere con una fluidità che si concede poco sul piano della perdita di credibilità.
Talvolta un low budget può costituire un importante stimolo alla creatività. È quanto accade in questo caso. Recensione ❯
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