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Eduardo Noriega (II)

Eduardo Noriega (II) (Eduardo Noriega Gómez) è un attore spagnolo, produttore, è nato il 1 agosto 1973 a Santander (Spagna). Eduardo Noriega (II) ha oggi 50 anni ed è del segno zodiacale Leone.

Non solo bello e dannato

A cura di Matteo Treleani

Sono personaggi oscuri, quelli interpretati da Eduardo Noriega, dai sentimenti tormentati, che dietro uno sguardo da latin lover sembrano nascondere segreti indicibili. Il nuovo volto del cinema spagnolo segue una strada velatamente tenebrosa, preferisce (o gli altri preferiscono per lui) ruoli complicati e ambigui, spesso interpretazioni del male. Male che Eduardo confessa di raggiungere partendo dal dolore, rimodellandolo per dar vita a una realistica rappresentazione del lato oscuro.
Miguel Curtois (regista di El Lobo) lo definisce un grande lavoratore, capace di dare tutta la forza e l'ambiguità richiesta dai suoi personaggi.
Nato a Santander nel 1973 Eduardo è il più giovane di sette fratelli, e l'unico a essersi dedicato al cinema. Si trasferisce a Madrid nel 1992 dove frequenta la Scuola Superiore Reale di Arte Drammatica. Qui conoscerà e diventerà amico di Alejandro Amenabar e Mateo Gil, personaggi che avranno fin da subito un ruolo essenziale per la sua carriera.
Appare la prima volta sullo schermo in un piccolo ruolo in Historias del Kronen; nello stesso anno recita nel corto Luna di Alejandro Amenabar. Ma è con Tesis (1996), primo film del giovane Amenabar, che diventa noto al grande pubblico. Tesis è una storia ambientata in claustrofobici corridoi universitari, dove Noriega interpreta uno studente ossessionato da film violenti. Accanto ad Ana Torrent interpreta un personaggio affascinante ma cupo.
C'è qualcosa dietro lo sguardo da maschio latino di Noriega, qualcosa di inquieto e impenetrabile. Se Amenabar inizialmente lo riteneva solo "un bel volto" e per Tesis avrebbe preferito qualcun altro, sarà proprio Noriega a interpretare Cesar nel successivo Apri gli occhi (1997). Amenabar lo defigura, rendendolo un Don Juan senza volto, proprio accanto alla più bella del cinema spagnolo, Penelope Cruz. Paradossalmente è proprio la sua devoltificazione a renderlo famoso, quasi a mostrare delle capacità attoriali non solo dovute alla bellezza. Apri gli occhi è un successo tale da suscitare un meno riuscito remake hollywoodiano, diretto da Cameron Crowe e interpretato da Tom Cruise (Vanilla Sky, 2001). La defigurazione sua e, per proiezione, di uno dei più noti di Hollywood, lo porta dunque al successo internazionale.
Per Apri gli occhi riceve una nomination al Goya (il David di Donatello spagnolo) come miglior interpretazione maschile. A questo punto la strada sembra in discesa, persino oltre oceano, ma Noriega rifiuta diverse proposte della Hollywood che tenta di accalappiarsi i talenti emergenti; si sente inadatto alla competizione dello star system e resta per diversi anni ancorato alla produzione iberica. Nel 1998 interpreta un modello nella commedia Cha-cha-cha, recita in un corto di Mateo Gil, Alanamiento de morada e, nel 1999, partecipa allo psyco-thriller Nadie conoce nadie, sempre di Gil. Appare poi nel poliziesco La fuente amerilla (1999) diventa il personaggio principale dei film di Alfonso Arandia (Carrettiera y manta, 2000) e Pedro Telechea (El inverno de las anjas, 2000). In poco tempo Noriega invade gli schermi spagnoli, partecipando a più di una pellicola all'anno. Sempre del 2000 è Plata quemada di Marcelo Piñeyro, film argentino tratto da una storia vera, dove Noriega interpreta un rapinatore di banca omosessuale. Sarà per lo sguardo fosco, ma qualcosa di oscuro persiste sempre nei suoi ruoli. Rapidamente viene costruendosi un'immagine che trascende il bello e tenebroso, facendosi carico di inquietudini irrisolte e malcelati dolori.
Il 2001 sarà l'anno che ne decreta definitivamente la fama internazionale. Al festival di Cannes è Attore Rivelazione Europeo, mentre nello stesso anno interpreta Jacinto ne La spina del diavolo di Guillermo Del Toro. In un thriller dai risvolti orrorifici ambientato durante la guerra civile spagnola, il personaggio di Noriega pare ancora una volta la metafora del male assoluto. Al punto da dover confessare in svariate interviste la difficoltà a mantenere le distanze con le tormentate passioni dei suoi personaggi, fino a lasciarsene quasi coinvolgere nella vita reale.
Nel 2002 sarà invece il bello e smemorato Graham nel francese Novo di Jean Pierre Limosin, per cui ogni giorno è un nuovo giorno e ogni volta una prima volta. Non arrivando a ricordare fatti precedenti ai dieci minuti gli riesce dura essere fedele alla moglie (la bella Anna Mouglalis). Il tenebroso Eduardo torna a Cannes l'anno dopo, nel meno riuscito Les mains vides (2003). Al tempo stesso non disdegna ruoli politicamente impegnati: se nel 2004 nel francese El Lobo, interpreta un agente segreto infiltrato nel cuore dell'Eta, per il quale ottiene un'altra nomination ai Goya, nel 2006 sarà il Che nel Che Guevara di Josh Evans, produzione americana low budget. In El metodo (2005), di nuovo con Marcelo Piñeyro, torna ai ruoli foschi, interpretando un uomo che si divora nel tentativo di una scalata sociale. Partecipa inoltre al più costoso polpettone in costume della storia del cinema spagnolo: Il destino di un guerriero (2005). Nei panni del duca di Guadalmedina, un Noriega in vesti seicentesche si fa portare in salvo dall'eroico soldato Diego Alatriste (Viggo Mortensen).
Appare poi in Prospettive di un delitto (2008), sorta di Rashomon in chiave moderna e "governativa", dove il tentato assassinio del presidente viene narrato da cinque diversi punti di vista. Qualche anno più tardi (2013) eccolo invece recitare accanto ad Arnold Schwarzenegger e Johnny Knoxville in The Last Stand del coreano Kim Jee-woon.
Con tutte le carte in regola per diventare il nuovo Banderas, bello e dannato latin lover di Hollywood, Noriega sembra rifiutare una carriera banale, basata sul successo, e apprezza le produzioni spagnole o autoriali. E riguardo al suo confronto con Tom Cruise in Vanilla Sky, afferma di non avere niente in contrario, nel caso Cruise volesse rifare tutti i suoi film.

Ultimi film

Commedia, (Italia - 2022), 119 min.
Thriller, (Francia - 2019), 105 min.
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