Titolo originale | Samaritan |
Anno | 2022 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Julius Avery |
Attori | Sylvester Stallone, Javon 'Wanna' Walton, Pilou Asbæk, Martin Starr, Dascha Polanco Moises Arias, Sophia Tatum, Michael Aaron Milligan, Nicholas Logan, Ritchie Montgomery, Jared Odrick, Henry G. Sanders, Abraham Clinkscales, Shameik Moore, Frederick Williams, Kevin Mikal Curry, Roger Payano, Dwayne A. Thomas, Aria Seymore, Vinnie Coppola, Paul Ryden, Jaime Andrews, Milli M., Drew Matthews, Diane Oxford, Janice Wesley, Joe Knezevich, Ryan Dinning, Anthony Neves, Patrick Lamont Jr., John Rymer, Andrew Ayala, Shariff Earp, Brice Anthony Heller, Tracy Cunningham. |
MYmonetro | 2,33 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 25 agosto 2022
Un ragazzo è convinto che il suo vicino sia un famoso vigilante con superpoteri dichiarato scomparso 25 anni prima.
CONSIGLIATO NÌ
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Sam è un ragazzino bianco in un quartiere a etnia mista e ha un solo amico, un corpulento nero che però è contrariato dalle scelte dal compagno. Sam infatti è povero, lui e sua madre sono a un passo dallo sfratto, quindi decide di partecipare a un piccolo furto in un drugstore insieme a una banda di giovani delinquenti. Così finirà per conoscere il loro boss, Cyrus, che lo prende in simpatia anche se hanno due miti diversi: Sam è un fan di Samaritan, un supereroe che si è battuto contro il fratello Nemesis per salvare la città, mentre Cyrus crede che Nemesis fosse quello che si ribellava a un sistema ingiusto. Sam è inoltre convinto che Samaritan non sia morto ma viva ancora in città sotto mentite spoglie...
Un film dall'atmosfera assolutamente anni 80, con un ragazzino che spera in un miracolo sovrannaturale in mezzo al degrado urbano. Non manca un colpo di scena demistificatore, ma è tutto troppo cheap e di routine.
Samaritan nasce come un soggetto cinematografico che poi nel 2014 diventa anche un fumetto a dir poco misconosciuto, pubblicato in America da Mythos e sceneggiato da Bragi F. Schut, infatti autore anche del copione del film. Dopo diverse traversie produttive, il film - in cui Stallone ha creduto tanto da produrlo - è stato affidato a Julius Avery, regista australiano emerso con il thriller Son of a Gun, ma più noto per il successivo e modesto Overlord. Non è purtroppo con Samaritan che si risolleverà la sua carriera: si tratta infatti di un titolo MGM che Amazon, nuova proprietaria dello Studio da qualche mese, ha deciso di distribuire direttamente sulla propria piattaforma. Il perché è evidente: non basta la nostalgia anni 80 a rendere oggi tollerabile un ennesimo e povero film sui supereroi.
L'idea è di offrire una critica al genere e al suo implicito manicheismo fatto di eroi e villain, ma è un manicheismo che è da tempo entrato in crisi pure al cinema, anche nelle produzioni delle major, dal Superman assassino di Zack Snyder alla Guerra Civile tra supereroi che non vogliono essere regolamentati dall'ONU per non dire, naturalmente, della satira al vetriolo di The Boys sulla piattaforma della stessa Amazon. In tutto questo, le riflessioni di Samaritan risultano all'acqua di rose, stucchevoli nella loro morale spiattellata al ragazzino e davvero fuori tempo massimo nella rappresentazione della criminalità urbana.
Persino il giustiziere metropolitano per eccellenza, l'Uomo Pipistrello, ormai se la vede in The Batman con una corruzione che investe le alte sfere, dove i criminali di strada fanno da solo da corollario e il villain tortura l'eroe cercando di dimostrargli che protegge un sistema corrotto. In Samaritan invece la legge è semplicemente assente e le bande fanno il brutto e il cattivo tempo, come fossimo nella New York post-apocalittica di Jena Plissken.
Inoltre, anche per via del budget piuttosto risicato, i costumi sembrano usciti da una fiera per cosplayer amatoriali e una scena con il de-aging di stallone ha una CGI da console di vecchia generazione.
Le scene d'azione non hanno poi tensione e anzi ricorrono spesso a situazioni davvero troppo illogiche. Non si contano infatti gli attacchi destinati a essere assolutamente inefficaci contro un eroe che ha già dimostrato più volte di essere antiproiettile. Attacchi a volte perpetrati persino da ragazzini, che il buon samaritano prende a superschiaffi, come non volesse infierire troppo - anche se un suo schiaffo basta a far volare via una uomo e figuriamoci un ragazzino. Unica cosa in grado di ferirlo è un supermartello, che naturalmente finisce quasi subito nelle mani del cattivissimo cattivo - che pare cattivo per semplice gusto sadico. Si torna dunque al punto debole dell'eroe come con la kyptonite di Superman, un concetto tutt'altro che nuovo e declinato senza alcuna ulteriore idea di sceneggiatura o di messa in scena. A parte dunque per la simpatia che può suscitare Stallone, Samaritan è davvero un B-Movie di quelli più mediocri.
In Samaritan la carta vincente è l’idea di raccontare una storia di supereroi dal punto di vista di un ragazzo. Sebbene nessuna scena di questo film d’azione si avvicini mai al valore roboante e spettacolare della concorrenza Marvel, l’uscita dell’eroe di Stallone potrebbe ugualmente suscitare meraviglia nei più giovani.
Decisamente mediocre come film, così come le espressioni di Stallone. Si salva solo il "colpo di scena" finale.
Il film prodotto da Amazon Prime e Sylvester Stallone vede quest'ultimo nelle vesti di Joe un vecchio netturbino che vive da solo in quartiere degradato della città. Sam un ragazzino vicino di casa e fan del fumetto Samaritan si convince che il suo eroe buono non sia morto 25 anni prima nello scontro con il fratello cattivo Nemesis e sia in realtà proprio il vecchio e introverso Joe. [...] Vai alla recensione »
Cosa hanno in comune un ragazzino ossessionato dal possibile ritorno di un supereroe che si credeva morto e un netturbino - supereroe... "in pensione"? Sono entrambi protagonisti di Samaritan che segna il ritorno in scena di Sylvester Stallone, 76 anni lo scorso 4 luglio, ma sempre pronto a calarsi il ruolo del duro. La storia è il classico scontro tra bene e male che trae origine delle antiche vicende [...] Vai alla recensione »
Le parabole cristologiche, resurrezione e compimento del destino dell'eroe, sono il materiale primario nel quale si è plasmata la mitologia di Sylvester Stallone. Samaritan, sin dal biblico titolo, implica un'idea di bene legata all'eroe e alla trasmissione (i destinatari del bene ricevuto). Ambientato in un futuro distopico di matrice chiaramente operaista, Stallone interpreta un netturbino che un [...] Vai alla recensione »
Samaritan è uno di quei film abbandonati dopo una premessa promettente che avrebbe avuto bisogno di un maggiore sostegno. La storia sembra abbracciare il sottogenere del supereroe plausibile e suggerisce delle associazioni familiari per il pubblico italiano. Il protagonista si nasconde in mezzo ad un grigio vicinato di periferia, afflitto da una povertà diffusa e taglieggiato da una banda di spietati [...] Vai alla recensione »
Joe Smith (Stallone) è un netturbino di Granite City, una città sull'orlo del caos, invasa da senzatetto e preda delle gang capeggiate da Cyrus (Pilou Asbæk) che, come il suo omonimo di I guerrieri della notte, ambisce a unirle tutte. Sam (Javon Walton) è convinto che il netturbino che si trascina ogni mattina al lavoro sia in realtà Samaritan, il supereroe che tutti ritengono morto nello scontro con [...] Vai alla recensione »
Proprio come Gotham City, la città fittizia di Granite City fa schifo. Cupa, sporca e infestata dal crimine, non è esattamente il posto in cui crescere. Nessuna sorpresa quindi se Sam (Javon Walton) si attacca a ogni eroe possibile, in parti- colare al supereroe cittadino, Samaritan, morto da tempo. È proprio Sam, all'inizio del film, a raccontarci l'antefatto.
Dato definitivamente l'addio ai personaggi di Rocky e Rambo (con coda di accuse al produttore Irwin Winkler per la gestione economica del primo), e preparandosi a tornare per la quarta (e forse ultima) volta nel ruolo del mercenario Barney Ross in The Expendables 4, Sylvester Stallone non sembra, comunque, voler mollare il genere dell'action movie. E, d'altronde, perché dovrebbe farlo? Arrivato a 76 [...] Vai alla recensione »