Titolo originale | Matchstick Men |
Anno | 2003 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 120 minuti |
Regia di | Ridley Scott |
Attori | Nicolas Cage, Sam Rockwell, Bruce McGill, Alison Lohman, Sheila Kelley, Bruce Altman Jenny O'Hara, Steve Eastin, Beth Grant, Fran Kranz, Tim Kelleher, Nigel Gibbs. |
Tag | Da vedere 2003 |
MYmonetro | 3,13 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 3 gennaio 2018
La storia di Roy, un truffatore che ha addestrato un giovane allievo e socio, Frank, con cui aspetta il colpo della vita. Ma un giorno arriva Angela e le cose si complicano. Al Box Office Usa Il genio della truffa ha incassato nelle prime 10 settimane di programmazione 36,9 milioni di dollari e 13,1 milioni di dollari nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Storia di truffatori, di ladri, di gente disonesta. Roy è un baro da strapazzo che lavora in coppia con Frank.La loro società è fruttuosa: Roy è ricco e vive in una bella casa, asettica e ordinata. Roy ha però molti problemi:lasciato 14 anni prima dalla moglie incinta, oppresso dai sensi di colpa, è afflitto da agorafobia ed è devastato dai tic. Rischia di andare in pezzi quando arriva a cercarlo la figlia adolescente, Angela, che anzichè scandalizzarsi, vuole imparare il suo mestiere. Matchstick Men è una commedia lontanissima dai kolossal di Scott con un solo effetto speciale: una scena di allucinazione. Costruito con una sceneggiatura di ferro (battute esilaranti e ritmo perfetto), ricco di colpi di scena, il film vuole mettere in scena il lato comico delle manie e delle deviazioni dei comportamenti umani. Il regista schiva con leggerezza le trappole del cinema americano contemporaneo, senza perdere la lucidità nel descrivere la sotterranea corruzione dell'Occidente.
Un film gradevole, che parte lentamente, che richiama alla mente tutte le pellicole che raccontano la disgregazione famigliare, il difficile rapporto padre - figlia, l'arte di truffare e di arrangiarsi, per poi precipitare verso un finale coinvolgente, che lascia lo spettatore di stucco. Il Cast è ben assortito e la prova di Cage, che interpreta un marito divorziato, truffatore e pieno [...] Vai alla recensione »
Film tra i più sottovalutati di Scott, che riesce a far apparire credibile e bravissimo Cage (attore che non amo particolarmente) nel ruolo di un abilissimo truffatore affetto da una sorta di disordine ossessivo-compulsivo. Da un romanzo di Eric Garcia, il regista estrapola una pellicola con doppio colpo di scena finale, dalla sceneggiatura intelligente e un umorismo pungente e puntuale ma spesso [...] Vai alla recensione »
Con “Il genio della truffa”, il genio di Ridley Scott giunge a un punto di svolta, poiché questa è la sua prima commedia; la pellicola funziona alla perfezione: un film esilarante e tragico, quasi agrodolce, dal buon ritmo cadenzato come il respiro faticoso di un maniaco ossessivo compulsivo; il versatile Nicolas Cage, nella parte di un truffaldino faccendiere alle prese [...] Vai alla recensione »
Roy (Nicolas Cage) e Frank (Sam Rockwell) sono una coppia di camaleontici truffatori, capaci di vendere ghiaccio agli eschimesi per poi presentarsi come "polizia delle acque" agli eschimesi stessi. Roy è affetto da manie e tic di vari tipi, vive in un ambiente asettico, ossessionato dai peli della moquette e dalla pulizia: mangia solo scatolette di tonno, che poi lava ed inserisce [...] Vai alla recensione »
Scott è un regista notoriamente eclettico, eppure si stenta a credere che ci sia lo stesso occhio dietro la cinepresa che ha girato Alien o Hannibal e questo film. E’ una commedia brillante accompagnata dalle note di una colonna sonora divertente, composta da Hans Zimmer, che si tinge appena di noir in alcune sequenze e quando si pensa a una svolta drammatica, invece c’è [...] Vai alla recensione »
Roy (Nicolas Cage) e Frank (Sam Rockwell) sono una bella coppia di truffatori professionisti. Artisti della truffa. Imbroglioni, insomma. Roy, veterano del mestiere che tiene a battesimo il giovane ed ambizioso Frank, ha una vita privata disastrosa: è un agorafobo ossessivo-compulsivo, fumatore accanito, privo di relazioni personali significative, e le sue idiosincrasie lo mettono talmente in [...] Vai alla recensione »
Buon film con un finale inaspettato tanto da poter far cambiare l'opinione dello spettatore solo grazie agli ultimi 5-10 minuti. Per quanto mi riguarda il finale è un pò da pugno nello stomaco. Sicuramente avrei preferito una conclusione più scontata almeno per questo tipo di film ma nel complesso la pellicola è piacevole.
Ma alla fine la finta-figlia era in combutta con Frank o con lo psicanalista? Ma se è stato lo psicanalista a "inventare" la finta-figlia ed è stato a lui che Roy ha dato la combinazione della cassetta della banca? Chi ha svuotato quella cassetta? Figlia + Frank o figlia + psicanalista? Aiutatemi, ho in testa un gran casino.
Il "Genio della truffa" in realtà è lo scioglimento dell' equivoco! N.Cage infatti vive male; sembra soddisfatto del suo lavoro e dei suoi tanti soldi ma in realtà non lo è. Frank, il suo socio, è intelligentissimo: perchè egoisticamente non va ad ottenere solo il suo scopo (spolpare Cage e diventare ricco), ma al contempo "risolve& [...] Vai alla recensione »
Non convince nulla in questo film: troppa lungaggine, recitazione eccessiva ai limiti della caricatura, storia banale con dentro il tema del rapporto genitori figli. Il delitto più grave: non fa ridere neanche un po'. Meglio lasciar perdere.
Solo quello, x una pellicola che a stento raggiunge la sufficienza. La trama è anche ok, cosiccome la gran bella prova di un Cage "malato"... il finale è molto bello, quello che manca, è l'insabbiamento soporifero x i due terzi del film. Comunque, se calcoliamo che la pellicola è già datata, non possiamo lamentarci + di tanto.
Oh, ma io sapevo che Cage non sapesse recitare! Film assai divertente e ben fatto, le tre e mezzo sarebbero opportune!
ottimo film! ottimo cage!! ottima comicità ottima azione ottime genialate
“A volte passo tutto il giorno pensando che l’unica soluzione sia farmi saltare le cervella; poi mi viene in mente come si ridurrebbe la moquette”. È questa la vita di Roy Waller, bravo truffatore che lavora in coppia con il più giovane Frank, che negli anni si è arricchito e vive in una bella casa asettica e ordinata. Moquette intonsa sulla quale è d’obbligo togliersi le scarpe, cucina immacolata [...] Vai alla recensione »
Anche per Ridley Scott, proprio come per lo scomparso Stanley Kubrick, fare cinema vuol dire soprattutto sfida. Di contenuti, ma anche di stili. Il geniale regista, che ha fumato il suo testamento artistico con Eyes wide shut, non si è mai fatto rinchiudere in un filone, lasciando il segno della sua arte in ogni genere. A ben vedere, la stessa cosa sta facendo Scott, capace di passare con disinvoltura [...] Vai alla recensione »
Truffatore afflitto da disturbi ossessivo-compulsivi del comportamento, Roy Waller (un Nicolas Cage lanciato nel solito delirio gigionesco, ma questa volta con qualche attenuante) soffre di agorafobia, mangia solo tonno in scatola e va nel panico se si ritrova in carenza di pillole. Quando ricorre allo psicanalista, lo spettatore avverte che, sotto sotto, comincia a provare disgusto per la propria [...] Vai alla recensione »
Al cinema la stangata vive un rinnovato periodo di gloria grazie al leccato Confidence con Dustin Hoffman e al ben più interessante Matchstick Men (uomini fiammifero, che si accendono con facilità) tradotto con pigrizia Il genio della truffa, rara incursione nella commedia del muscolare Ridley Scott di Il Gladiatore. Ma si sa che Scott è uno dei registi più discontinui: a volte è un genio (Alien, Blade [...] Vai alla recensione »
Il mondo è ormai un'immensa, laboriosa opera di simulazione? Significa qualcosa se in questi mesi, negli ultimi anni, la truffa è uno dei temi ricorrenti e gettonati del cinema americano? Abbiamo appena lasciato alle nostre spalle Ocean's Eleven ed è ancora in sala Confidence: la truffa perfetta. Qui c'è un nuovo stratega del raggiro, un ragazzone furbo e malato, svelto e fragile, un nevrotico con [...] Vai alla recensione »