Titolo originale | To Catch a Thief |
Anno | 1955 |
Genere | Commedia |
Produzione | USA |
Durata | 97 minuti |
Regia di | Alfred Hitchcock |
Attori | Cary Grant, Charles Vanel, Grace Kelly, Brigitte Auber, Bess Flowers, Jessie Royce Landis John Williams (III), Jean Martinelli, Georgette Anys. |
Tag | Da vedere 1955 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,84 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 28 novembre 2018
John è un famoso ladro di gioielli, ritiratosi dalla "professione" dopo essere stato scarcerato durante la guerra e aver partecipato alla Resistenza in Francia. Il film ha ottenuto 3 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar,
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John è un famoso ladro di gioielli, ritiratosi dalla "professione" dopo essere stato scarcerato durante la guerra e aver partecipato alla Resistenza in Francia. Sulla Costa Azzurra, dove ora vive, si verificano dei furti eseguiti secondo la sua tecnica d'un tempo. Sospettato, tra gli altri, da un'affascinante connazionale, rischia di essere ucciso e, alla fine, riesce a scoprire il nuovo "gatto": imprevedibile, ma non troppo.
Caccia al ladro appartiene a un periodo particolarmente prolifico della carriera di Hitch: in un anno e mezzo, dal luglio '53 al novembre '54, girò infatti ben quattro film (Il delitto perfetto, La finestra sul cortile, Caccia al ladro e La congiura degli innocenti). Caccia al ladro era il secondo film girato da Hitch per la Paramount dopo La finestra sul cortile ma - a ulteriore dimostrazione che Hitchcock era capace di modificare il tipo di messa in scena in modo radicale da un film all'altro - ne risultò un'opera completamente diversa. Se La finestra sul cortile aveva rappresentato una riuscitissima sfida cinematografica alla fissità" della situazione e della scenografia, Caccia al ladro fu invece un film all'insegna del movimento. La Paramount aveva appena messo a punto un nuovo sistema, il VistaVision, in grado di dilatare l'inquadratura e migliorarne la definizione ed era ansiosa di utilizzarlo. Il soggetto di Caccia al ladro fu in effetti suggerito a Hitchcock dalla casa di produzione, che per promuovere il VistaVision mirava a immagini di grande effetto e spettacolarità: cosa avrebbe potuto esser meglio della pittoresca Costa Azzurra? Il sistema produttivo hollywoodiano - minacciato dalla concorrenza della nascente industria televisiva - era in quel periodo in cerca di novità; si affermava la tendenza a uscire dagli studi e a fumare sui luoghi reali, meglio ancora all'estero, dove i costi erano spesso più contenuti. Hitch non si sottrasse alle nuove esigenze e si dispose a partire per l'Europa (a parte alcune scene di Topaz, Caccia al ladro è l'unico film di Hitch girato in Francia).
Le riprese furono effettuate nell'estate del 1954 e quel periodo costituì per Hitch una piacevole parentesi; grazie all'aiuto della moglie Alma e alla presenza di Cary Grant e Grace Kelly, attori fra i suoi preferiti, ebbe modo di lavorare in un'atmosfera familiare e rilassante, tanto che si concedette - cosa insolita per lui - anche ampi margini di improvvisazione sul set. Ormai famoso, veniva riconosciuto ovunque ed era sempre attorniato da un nugolo di ammiratori: nonostante i fastidi e gli intralci che questo comportava,
certo era per Hitch anche motivo di compiacimento. Oltre a Hitch anche tutti quelli che parteciparono alla realizzazione del film lavorarono bene, ottenendo ottimi risultati e notevoli soddisfazioni: lo sceneggiatore John Michael Hayes creò dialoghi brillanti e pieni di arguti sottintesi (da notare in particolare le battute dei protagonisti nella scena dei fuochi d'artificio), gli attori fornirono interpretazioni assolutamente adeguate alle loro parti, il fotografo Robert Burks perseguì un'atténta ricerca cromatica vincendo un meritatissimo Oscar, lo scenografo Joseph MacMillan Johnson ottenne una nomination, come pure la sempre brava costumista Edith Head. Quest'ultima ebbe modo di sbizzarrirsi quanto voleva, sia con gli abiti di Grace Kelly, sia con i costumi del ballo in maschera: non a caso Caccia al ladro fu per lei uno dei film che ricordava con più piacere.
Il film fu accolto molto favorevolmente dal pubblico e la critica americana dell'epoca - che non aveva ancora sondato in profondità il cinema di Hitch - proclamò ancora una volta Hitchcock maestro dell'entertainment, del divertimento brillante e disimpegnato.
"Tutto sa di vacanza, di fantasia di colori. La satira è sempre caustica ma, raggiunto lo scopo, ricade nel sorriso, non nella smorfia", scrivono Claude Chabrol ed Eric Rohmer nel loro libro su Hitch. E ancora, utilizzando una metafora alquanto azzeccata: "Per quanto riguarda la forma presenta un affascinante potpourri dei motivi - perfino i motivi musicali della partitura - del periodo americano Pegno di una scommessa formale ben definita. Piuttosto che alla struttura serrata di un canone, di una fuga in n parti, ci fa pensare allo stile concertante, dove ciascuna voce fa sentire a turno la sua melodia. E le "cadenze" sono numerose, pezzi di bravura che non sono semplici esercizi di acrobazia cinematografica, ma una rassegna del lusso visivo". E, a titolo di esempio, i due autori elencano le riprese aeree del paesaggio francese, la scena al mercato dei fiori, quella dei fuochi d'artificio e il ballo in maschera del finale. A noi spettatori di oggi, ormai avvezzi - in seguito ai continui perfezionamenti dell'immagine cinematografica - al "lusso visivo" più sfrenato, è necessario un piccolo sforzo di immaginazione per comprendere appieno la spettacolarità e la bellezza delle inquadrature di questo film ormai lontano nel tempo (tanto-più non vedendolo sul grande schermo richiesto dal sistema VistaVision).
Ma non è solo l'elevata qualità visiva, quasi pittorica, delle immagini che incanta in Caccia al ladro. E anche il tono leggero e ironico della narrazione, il gioco dell'inseguimento e quello, altrettanto divertito, dell'amore, a cui prestano volto e figura due attori affascinanti e maliziosi. Contribuiscono all'atmosfera viva-
ce - eppure non priva di un sottile sfondo di malinconico disincanto - una serie di gag visive e narrative -: il volto incremato di una donna che urla come una dannata (sembra che abbia scoperto un cadavere, ma in realtà si tratta solo di un furto di gioielli); le simmetrie nelle figure dell'ex ladro e della sua imitatrice (la maglia a strisce bianche e blu di Robie, quella bianca e rossa di Daidelle, la pettinatura simile con la riga però da parti opposte); la sigaretta spenta nel tuorlo dell'uovo; il primo piano minaccioso delle gambe e dell'ombra di un bagnino, per la verità del tutto innocuo e ininfluente ai fini della trama; i busti dei protagonisti che si inclinano a destra e a sinistra durante la corsa in macchina, come in una comica; la geometria asettica dei tetti dove si svolge l'inseguimento finale (sembrano fatti con il Lego) contrapposta al barocchismo della festa in costume...
Un film spumeggiante, con un retrogusto piacevolmente amaro (la nostalgia per il tempo che fu, l'eterna difficoltà del rapporto uomo-donna, il finale): non per nulla Caccia al ladro fu soprannominato "lo champagne di Hitchcock".
A parte il tema generale e ricorrente dell'innocente ingiustamente accusato e dello scambio di colpe, è curioso come in Caccia al ladro si assommino una serie di precisi riferimenti e di anticipazioni ad altri film del regista: Grace Kelly al volante a fianco di Cary Grant ricorda la corsa spericolata della Bergman in Notorious; l'intraprendenza amorosa di Frances rammenta quella di Lisa nella Finestra sul cortile (l'atto di spegnere i paralumi nella scena dei fuochi d'artificio è il perfetto pendant di quello, inverso, compiuto da Lisa quando appare per la prima volta nella Finestra), così come del tutto analoghi sono la sua morbosa curiosità (qui per il furto, lì per il delitto) è il suo desiderio di matrimonio (e, come nel film precedente, anche qui il finale è ambiguo); il personaggio di Frances, ricca e un po' dissoluta, anticipa in parte quello di Melanie negli Uccelli. Numerose inoltre le anticipazioni di Intrigo internazionale: il rapporto contrastato fra i protagonisti, la seduzione a opera della donna, la scena dell'aereo (in Caccia al ladro, Robie in fuga su un motoscafo è ricercato da un bimotore della polizia), l'inseguimento finale e il salvataggio in extremis dal precipizio. Ci fermiamo qui, senza aver esaurito i possibili raffronti. Ma non si tratta di un gioco di citazioni fine a se stesso: è che la cifra stilistica dell'artista, i temi a lui cari, l'intelligenza e la mano del Maestro, insomma, sono sempre presenti nella sua opera, così come lo sono, per esempio, in un dipinto di Picasso, sia esso Guernica o un solare paesaggio della ridente Costa Azzurra.
CACCIA AL LADRO disponibile in DVD o BluRay |
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Costa Azzura. John Robie (Cary Grant) è un celebre ex ladro di gioielli, detto "Il Gatto", che, ritiratosi nella sua splendida tenuta vinicola in campagna, scopre che qualcuno compie una serie di furti con il suo stesso stile. La polizia è convinta che ne sia lui l'autore, e l'unico modo che avrà Robie di dimostrare la sua innocenza sarà quella [...] Vai alla recensione »
Il film è quasi un "divertissement" di Hitchcock e ha come protagonisti Cary Grant uno dei suoi attori preferiti (in precedenza l'aveva diretto ne Il sospetto e in Notorious) e Grace Kelly "ghiaccio bollente" come la definì il regista al suo terzo film (consecutivi) con lui e che sicuramente sarebbe stata protagonista in altri film se non avesse sposato Ranieri. [...] Vai alla recensione »
CACCIA AL LADRO (USA, 1955) diretto da ALFRED HITCHCOCK. Interpretato da CARY GRANT, GRACE KELLY, JESSIE ROYCE LANDIS, JOHN WILLIAMS, CHARLES VANEL, BRIGITTE AUBER, JEAN MARTINELLI, ROLAND LESAFFRE John Robie è un abilissimo ladro di gioielli che, dopo aver partecipato alla Resistenza in Francia, ha deciso di ritirarsi dalla professione per dedicarsi all’onesta attività di dirigente [...] Vai alla recensione »
Un film di Alfred Hitchcock. Con Cary Grant, Charles Vanel, Grace Kelly, Brigitte Auber, Bess Flowers. 1955 UNA DIVERTENTE CACCIA ALL’ORO Il grande regista del suspense Alfred Hitchcock, dopo aver fatto interpretare alla tanto bella Grace Kelly nel 1954 “La finestra sul cortile” e “Delitto perfetto”, la chiama a sostenere nel 1955 la parte principale nel film “Caccia al ladro”.
Esattamente 364 giorni separano l’uscita di La Finestra Sul Cortile (1954) e del successivo Caccia al Ladro, due tra i più famosi ed amati film di Alfred Hitchcock, che in quel periodo degli anni ’50 era probabilmente al culmine della popolarità e del successo, sia di critica che di pubblico.Eppure, sebbene entrambi contengano alcuni elementi tipici della cinematografia del regista di Leytonstone ed [...] Vai alla recensione »
Forse il più"svagato", questo film di (Sir)Alfred Hitchock, per il suo andamento che potrei definire"goldoniano", non fosse che per il fatto che il genio inglese, che a suo tempo rispondeva a Godard e Truffaut, che rintracciavano elementi"giansenisti"nei suoi film: "What is jansenist?", magari non avrebbe ritrovato nulla di simile, non conoscendo(bene, [...] Vai alla recensione »
Stavolta Hitchcock non ci da un thriller e nemmeno un giallo avventuroso ma qualcosa di simile al giallo-rosa magistralmente interpretato da Cary Grant e da una bellissima Grace Kelly di cui pare tra l'altro questo sia stato il film "galeotto" in quanto girato anche nel principato di Monaco nel quale ha conosciuto il principe Ranieri. Si vede, tra l'altro in questo film, quella che sarà purtroppo la [...] Vai alla recensione »
"To Catach a Thief"(Alfred Hitchock, da un romanzo di David Dodge, sceneggitrua di John Michael Hayes, 1955), sotria del ladro di gioielli "pensionato"che è stato membro della Resistenza francese(non tanto per convinzione quanto per opporunità), che deve dare la caccia, un'altra volta anche sui tstti a colui(o colei)che lo imita e questo per salvrasi egli stesso [...] Vai alla recensione »
Uno tra i miei film preferiti di sempre e tra i migliori diretti dal grande regista Alfred Hitchcock. "Caccia al ladro" è il perfetto miscuglio di commedia e thriller. La trama è molto intrigante grazie anche al fascino dei due protagonisti : la bellissima Grace Kelly e il "ladro" Cary Grant. La coppia funziona bene insieme e quindi aiuta molto la pellicola; bellissima [...] Vai alla recensione »
La vita dei ricchi a Cannes viene sconvolta da una serie di efferati furti che nello stile e non solo ricordano quelli del Gatto un ladro che durante la Seconda Guerra Mondiale si era unito ai partigiani dopo che la prigione nella quale era rinchiuso era stata bombardata. Ora il Gatto vive da signore e inizia una personale indagine per scoprire il ladro e finirà per innamorarsi di una bella [...] Vai alla recensione »
Volevo segnalare che la suddetta attrice è morta il 04/03/1993 (fonte Wikipedia) mentre voi dite che è ancora viva.
Hitchcock in questo film sublime riesce a fondere alla perfezione il Thriller di cui è maestro com la commedia sofisticata. Cary Grant affronta la parte con grazia ed eleganza. Grace Kelly con questo film tocca il suo punto più alto. Esemplari sequenze come l'inseguimento sulle strade della Costa Azzurra, su cui purtroppo Grace tornerà per poi rimanere, sono un esempio [...] Vai alla recensione »
Hitchcock questa volta sceglie la Francia, nella fattispecie, la Costa azzurra tra ville e gioielli di miliardari, per girare uno dei suoi film. Un famoso ladro di gioielli, ormai ritiratosi in una villa agiata da una quindicina di anni, viene indiziato come protagonista di una nuova serie di furti che inquieta la Francia "bene". Ma non ci sta, al punto da voler scoprire chi segue le sue [...] Vai alla recensione »
Questo film non mi ha mai appassionato al pari di altri capolavori di Hitchcock, penso soprattutto a Intrigo Internazionale, vero capolavoro del maestro, assieme a Nodo alla gola. Tuttavia bisogna ammettere che, in parte grazie ad un cast d'eccezione che annovera niente meno che la fascinosa principessa di Monaco, Grace Kelly, e un seducente e carismatico Cary Grant, il film è godibile, [...] Vai alla recensione »