Anno | 1995 |
Genere | Thriller |
Produzione | Spagna |
Durata | 125 minuti |
Regia di | Alejandro Amenábar |
Attori | Ana Torrent, Fele Martínez, Eduardo Noriega (II), Xabier Elorriaga, Miguel Picazo Nieves Herranz, Rosa Campillo, Paco Hernández, Rosa Ávila, Teresa Castanedo, José Miguel Caballero, Joserra Cadiñanos, Julio Vélez, Pilar Ortega, Olga Margallo. |
MYmonetro | 2,56 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Gli "snuff movies" sono film in cui le scene di violenza sono violenza vera e la morte è morte vera. Gli "attori" vengono uccisi in diretta, e Angela vedrà morire molta gente
CONSIGLIATO NÌ
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Gli "snuff movies" sono film in cui le scene di violenza sono violenza vera e la morte è morte vera. Gli "attori" vengono uccisi in diretta. Angela, che deve preparare una tesi sul cinema riesce a trovare un autentico "snuff". Ma la sua ricerca non riuscirà ad essere una semplice situazione di studio, ma qualcosa che la coinvolgerà in prima persona. Vedrà morire molta gente. A cominciare dal suo professore. Non basta una "dichiarazione di violenza" per rendere interessante questa storia. Solo qualche spunto isolato di violenza, appunto.
1° lungometraggio del giovane Amenábar, Tesis ruota attorno al fenomeno dei cosiddetti snuff movies, ovvero un genere di film, di cui nessuno ha ancora dimostrato l’effettiva esistenza, in cui le torture e le sevizie che si vedono sullo schermo sono realmente perpetrate. Anche se non originale, è un’ottima premessa da cui partire per costruire suspense ed inquietudine, [...] Vai alla recensione »
Tesis racconta le vicende di Angela, iscritta all'università di cinema e in dirittura d'arrivo. Nella ricerca di materiale per la sua tesi sulla violenza negli audiovisivi si imbatte, suo malgrado, in dei video snuff (video connotati da materiale come: amputazioni, torture, etc.) in cui compaiono delle ragazze che frequentavano la sua stessa facoltà.
Il film d'esordio di Amenabar non è certo entrato nella storia del cinema gotico-thriller: sceneggiatura modesta, realizzazione modesta, cast dimenticabile, poche emozioni. Va tuttavia riconosciuto al regista il merito d'aver concretizzato, anni dopo, quel salto di qualità del cinema spagnolo che in questo film viene più volte auspicato. E bravo Alejandro: dalla teoria ai fatti in un lustro o poco [...] Vai alla recensione »
Alejandro Amenábar è un regista che non ha mai sbagliato un colpo: ogni suo film è stato accolto con una pioggia di premi e nomination, fino a vincere l'Orscar per Mare Dentro nel 2004. Nonostante ciò, non ha mai firmato nessun vero capolavoro, ed ora tutti sono in fermento per l'uscita del suo ultimo film: Regression (2015).
Davvero un buon esordio quello di Alejandro Amenabar, che ci pronone un thriller sugli snuff-movie. La storia non è carica di adrenalina, ma fino all'ultimo momento riesce a celare l'identità dell'assassino confondendo continuamente lo spettatore con false piste. In certi momenti ricorda un po' "Videodrome" di Cronenberg.
Il cinema conosce talvolta vie alternative e tortuose relativamente alla distribuzione di certi titoli: può succedere così che il primo film americano di Kusturica, proiettato in Italia semiclandestinamente nel 1992 col titolo Il valzer del pesce freccia, riesca nelle sale addirittura nel 1998 col titolo originale Arizona Dream, finendo per conquistarsi qualche proselito, perché sicuramente si tratta [...] Vai alla recensione »