Marco e Benigno si conoscono a uno spettacolo teatrale e accudiscono due donne in coma: il primo deve seguire la propria fidanzata, il secondo una studentessa di danza. Espandi ▽
Marco è un giornalista specialista in guide turistiche, Benigno un infermiere generoso, perfetto. Quest'ultimo da quattro anni si prende cura di Alicia, (ex) ballerina, in coma. Marco ha una relazione con Lidya, torera, che ben presto raggiunge Alicia nello stesso ospedale, ridotta a sua volta in coma. Benigno parla con la sua paziente come se fosse cosciente, le racconta tutto, vita quotidiana, pensieri, spettacoli. Marco, meno fantasioso, si limita a guardare piangendo. Benigno (mai avute donne, forse gay), gli insegna a "parlare con lei", appunto. Il film prende sentieri imprevedibili, sconcertanti, allarmanti. Recensione ❯
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Kika è una truccatrice che a volte lavora anche sui "cari estinti". Vive con un ragazzo più giovane di lei. Espandi ▽
Kika è una truccatrice che a volte lavora anche sui "cari estinti". Vive con un ragazzo più giovane di lei. Viene violentata dal fratello della cameriera e impietosamente ripresa e intervistata. Citazioni a non finire: da La finestra sul cortile a L'occhio che uccide, da Profondo rosso e Tenebre a Blow-up. In sintesi, se non ci si lascia scandalizzare, questo è il più almodovariano dei film di Almodovar. Recensione ❯
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Marisa Paredes nel ruolo di una moglie alla quale succede tutto il peggio. Espandi ▽
La Paredes nel ruolo di una moglie alla quale succede tutto il peggio: è tradita e abbandonata dal marito, non più gradita agli amici, anche il lavoro - è scrittrice di romanzi rosa - va male. Non resta che rifugiarsi nella comprensione (scarsa) materna e in un fedele amico che arriva a scrivere i romanzi per lei. Melò, ironia, sorrisi, risvolti imprevedibili e, alla fine, la forza dell'individualità femminile che si salva sempre. Il solito Almodovar. Recensione ❯
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Secondo alcune voci, il tunnel di Urashima consente, attraversandolo, di raggiungere ciò che il cuore desidera... in cambio di alcuni anni della tua vita. Quando Kaoru si imbatte nel tunnel della leggenda, il ragazzo pensa a Karen, sorellina che ha perso anni prima in un incidente. Indeciso sul da farsi, a convincerlo a sfidare spazio e tempo è Anzu, studentessa appena trasferitasi. Ma cosa vorrà la giovane da Kaoru? E cosa rimarrà a quest'ultimo, dopo che il tunnel avrà finito con lui? Recensione ❯
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La morte di Enrico Berlinguer e la partecipazione popolare al funerale. Espandi ▽
Enrico Berlinguer morì a Padova l’11 giugno 1984 inseguito ad un ictus che lo aveva colpito durante un comizio che comunque portò a termine. Il 13 giugno si tennero a Roma i funerali accompagnati da più di un milione di persone. Utilizzando il materiale girato da un’equipe di registi nonché quello conservato nell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico si ricostruiscono quei giorni. Un documentario che omaggia la memoria di un grande uomo politico compiendo scelte non sempre all’altezza della sua figura. Ci sono tributi alla Storia e alla memoria di cui non va messa in dubbio la sincerità degli intenti né il desiderio di contribuire a testimoniare nel presente quanto si rischia purtroppo di dimenticare. Il problema però sta nel linguaggio audiovisivo che si finisce con l’adottare. Uomo riservato, mai disponibile per quell’autoreferenzialità che altri colleghi non disdegnavano, si vede tratteggiato con toni che rasentano il culto della personalità. Non vengono omesse le presenze importanti sia nella camera ardente che durante il funerale. Ne manca però una che sarebbe servita come segno e monito per chi si è assuefatto alla contesa odierna fatta di insulti e di spregio dell’avversario, visto sempre e soltanto come nemico. Si tratta, documentaristicamente, di un’ottima occasione persa. Recensione ❯
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La storia si svolge a Summerland, un luogo magico dove i fiori ogni mattino vengono svegliati dalla fatina Rose. La sua vita è tranquilla e un po' solitaria, ma un giorno tutto cambia. Rose incontra una farfalla vivace di nome Satin e le due diventano grandi amiche. Rose è promessa sposa del topolino Gustav, ma da quando ha conosciuto Satin il suo grande desiderio è quello di avventurarsi verso l'oceano con lei. Un giorno però, la piccola farfalla viene rapita dal malvagio Troll di pietra e Rose intraprende un viaggio coraggioso, ricco di pericoli, per salvare la sua amata migliore amica. Recensione ❯
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Una tragedia immersa nel colore, nel dramma di un intenso rapporto madre e figlio. Espandi ▽
Il quasi quarantenne Julio Cesar vive con la madre in una casa alla foce del Tevere. La donna, di origine colombiana, condivide con il figlio quasi tutti gli aspetti della vita quotidiana. Lavorano per uno spacciatore locale e vanno anche ballare insieme nei locali specializzati in musiche latinoamericane. La loro è una simbiosi che talvolta lascia trapelare tensioni che si acutizzano quando dalla Colombia giunge Ines, una giovane neofita corriere della droga. La gelosia della madre non tarderà a manifestarsi.
Partendo da situazioni di vita personalmente vissuta Enrico Maria Artale porta con partecipazione sullo schermo una relazione complessa. Ne è nato un film carico di sentimenti vissuti tra affetto e sofferenza in cui l'arrivo dall'esterno di una figura femminile che non sia solo un corpo a pagamento (unica 'libertà' concessa dalla madre a Julio Cesar) rappresenta la possibile apertura a una realtà diversa e, al contempo, anche un avvicinamento a radici culturali che restano sullo sfondo pur facendo sentire il loro richiamo. El Paraiso è solo il nome di una piccola imbarcazione perché in realtà quello in cui vivono i protagonisti è un Purgatorio in cui il tempo della crescita individuale è stato sospeso. Recensione ❯
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Un film minore per Lanthimos in cui l'eccesso di compiacimento e l'esilità di argomenti nuovi lo rendono un affare per pochi. Drammatico, Gran Bretagna2024. Durata 165 Minuti.
Il nuovo film di Yorgos Lanthimos, una favola in tre atti. Espandi ▽
Tre episodi, legati tra loro dal cast (ma con personaggi differenti) e da situazioni ricorrenti. Nel primo episodio un impiegato viene incaricato dal suo capo di uccidere un uomo: fallisce nel tentativo ed è costretto ad adottare stratagemmi sempre più assurdi per riparare il danno. Nel secondo un poliziotto è convinto che la moglie, scomparsa per mesi e poi ritornata dopo un viaggio, sia stata sostituita da una sosia. Nel terzo due adepti di una setta sono alla ricerca di una donna che ha il potere di restituire la vita ai morti.
A breve distanza dal suo maggiore successo, Povere creature, Yorgos Lanthimos si dedica a un progetto che ricorda più gli inizi della sua carriera. Dichiaratamente e volutamente meno conciliante rispetto alle aspettative del pubblico, Kinds of Kindness assembla tre mediometraggi che portano la durata complessiva del film ben oltre le due ore. Arrivare al terzo episodio, dopo quasi tre ore di gelido sarcasmo con derive grandguignolesche può essere impegnativo per i non iniziati al cinema di Lanthimos. Recensione ❯
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Una ragazza rimane senza internet in un momento molto importante e si collega alla rete di uno sconosciuto. Espandi ▽
Tina (Denise Tantucci) è una giovane ballerina che sogna di farsi strada nel mondo della danza. Mentre sta aspettando il suo volo all'aeroporto di Londra, si accorge che la candidatura per un'audizione molto importante per il Teatro San Carlo di Napoli sta per scadere e ha 20 minuti di tempo per inviare la mail. La connessione wi-fi dell'aeroporto non funziona e ha finito i giga. Tina, disperata, nota l'hotspot attivo dell'iPhone di un certo Pietro (Francesco Arca). Presa dal panico, si guarda intorno e urla il suo nome per individuarlo. L'uomo, sorpreso, decide di condividere la sua password con lei. Tina è salva. Qualche settimana dopo, le arriva una notifica sul telefono: il suo wi-fi si è collegato di nuovo all'hotspot di Pietro. Un evento fortuito o un segno del destino? Recensione ❯
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Mina, un'artista di 28 anni, rimane bloccata in una foresta estesa e immacolata nell'Irlanda occidentale. Espandi ▽
Il film segue le vicende di Mina, artista di 28 anni, che si ritrova bloccata e isolata in una vasta e incontaminata foresta nell'Irlanda occidentale. Quando Mina trova un riparo, rimane inconsapevolmente intrappolata assieme a tre sconosciuti che ogni notte sono spiati e perseguitati da misteriose creature. Recensione ❯
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Un racconto notturno, teso e avvincente, in bilico tra cinema di genere e dramma esistenziale. Espandi ▽
Il capoclan Dib in una lotta tra cani si è visto umiliare da un avversario. Assolda quindi Hassan, che ha bisogno di denaro, affinché sequestri a titolo dimostrativo il braccio destro del rivale. L'uomo chiede collaborazione al figlio che si procura da vivere grazie a lavori occasionali. Nulla andrà come previsto e i due si troveranno ad attraversare una notte densa di pericoli in cui cercare di trovare una soluzione al loro problema.
Il film di Kamal Lazraq dirige un'opera prima in cui si mettono alla prova sia gli interpreti non professionisti sia le doti tecniche della crew.
Dove sta l'originalità di questo film che ha spinto la giuria di Un Certain Regard ad assegnargli il Premio della giuria? Innanzitutto l'avere scelto due assoluti esordienti sul grande schermo (Abdellatif Masstouri nel ruolo del padre e Ayoub Elaid in quello del figlio) che sanno entrambi offrire una assoluta e disarmante autenticità a due personaggi che si trovano dinanzi alla messa in atto di un reato non previsto. Recensione ❯
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Patrice (Uma Thurman) ha un grosso problema: la sua galleria d'arte newyorchese non ingrana. Gordon (Samuel L. Jackson) e Reggie (Joe Manganiello) hanno un problema ancora più grande: organizzare colpi per la mafia è redditizio, ma hanno bisogno di un modo migliore per riciclare i loro soldi. Quando i tre vengono fatti incontrare da una conoscenza in comune, il mondo dell'arte si fonde con quello della malavita e un assassino diventa accidentalmente un fenomeno avanguardistico. Questi nuovi soldi, però, li portano a prendere pessime decisioni, e il nostro trio finirà presto in una disperata lotta per la sopravvivenza. Recensione ❯
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Attraverso un meticoloso lavoro di ricerca e l'utilizzo di materiali di repertorio inediti il documentario offre il ritratto intimo e coinvolgente di una figura chiave del Novecento. Espandi ▽
Nato da una famiglia di migranti, A.P. Giannini si è fatto strada nel mondo della finanza grazie ad una visione etica, progressista ed inclusiva. Sarà grazie a lui, infatti, che milioni di migranti riusciranno a realizzare il cosiddetto sogno americano, usufruendo di prestiti che altrimenti nessuno gli avrebbe concesso.
E l'accurato lavoro di ricostruzione storica compiuto dalle registe include anche testimonianze di queste famiglie aiutate da Giannini proprio durante alcune delle peggiori crisi economiche mondiali. Recensione ❯
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Bruno e` un uomo di 70 anni, vedovo da qualche anno, vive in casa sua con suo figlio e la sua compagna. Con l'arrivo del nipote e` costretto a dormire in uno stanzino. L'incontro con un vecchio amico che non vedeva dai tempi dell'universita` fa scaturire piacevoli ricordi ma anche conflitti irrisolti. Ma dall'incontro la vita di Bruno puo` cambiare e risolvere il suo problema. Recensione ❯
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Un doc affascinante nell'utilizzo e nel ritmo del materiale di repertorio. Ma la voce-off rischia di soffocare le immagini. Documentario, Italia2023. Durata 60 Minuti.
Marettimo. L'epica storia dei suoi abitanti che, al principio del secolo scorso, navigano fino all'Alaska per la
pesca del salmone. Espandi ▽
1912. Dall'isola di Marettimo, che fa parte dell'arcipelago delle Egadi in Sicilia, molti uomini decidono di partire per gli Stati Uniti imbarcandosi nelle navi come clandestini in cerca di fortuna. Le mogli invece restano a casa ad aspettarli e sono spesso in attesa di qualche notizia da parte loro, anche una lettera. Qualcuno non ce la fa a sopravvivere al viaggio. Ma chi riesce a sbarcare a New York viene colpito dal fermento della metropoli e dal gran numero di persone in continuo movimento sia di giorno che di notte.
Tra loro c'è anche Vito che si separa dall'amata Anita e, una volta arrivato a destinazione, lavora come operaio nella costruzione di un edificio, in un cantiere navale e in una fabbrica di birra prima di raggiungere la baia di Monterey, in California, dove può fare il mestiere che conosce meglio, il pescatore. Una volta raggiunta una solida condizione economica, chiede ad Anita di raggiungerlo.
Si avverte in modo troppo evidente lo scarto con gli elementi fiction, tra i volti degli attori e soprattutto la voci narranti che finiscono per essere troppo presenti e opprimere quelle immagini. Certo, come è sottolineato, Era scritto sul mare è prima di tutto un racconto, quello di una storia sentimentale che però non riesce pienamente a coinvolgere e a cui manca il grande respiro. Recensione ❯
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