La truccatrice Kika vive col giovane Ramon, figlio di uno scrittore che uccise la moglie. Alla vicenda si aggiungeranno un pornodivo stupratore (Paul Bazzo, interpretato da Santiago Lajusticia) e l'eccentrica reporter alla ricerca di notizie shoccanti.
Come spesso accade nei film di Almodovar, anche in questo caso la storia ruota attorno ad una figura femminile.
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La truccatrice Kika vive col giovane Ramon, figlio di uno scrittore che uccise la moglie. Alla vicenda si aggiungeranno un pornodivo stupratore (Paul Bazzo, interpretato da Santiago Lajusticia) e l'eccentrica reporter alla ricerca di notizie shoccanti.
Come spesso accade nei film di Almodovar, anche in questo caso la storia ruota attorno ad una figura femminile. In questo caso una truccatrice, che nella pellicola assume il ruolo di colei che trasforma il corpo, almeno superficialmente. Non a caso la scena iniziale mostra un morto che viene truccato per la cerimonia.
Kika è probabilmente uno dei personaggi più puri dell'universo almodovariano. Viene infatti calpestata da tutti i personaggi maschili del film, compreso il pornodivo Bazzo che la stupra per delle ore. Questa sua ingenuità serve da contrappeso, nella narrazione, al personaggio della reporter, cinica come lo spettacolo televisivo che rappresenta. La critica principale del film è infatti al voyerismo di certi programmi televisivi, che il regista mette in parallelo con la pornografia, smascherando anche una certa ipocrisia della società moderna.
Ovviamente lo stile è, come sempre, in bilico tra grottesco e romantico, ma questa volta sembra che il regista non sia stato in grado di gestire al meglio tutti gli elementi da lui affrontati.
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