Una commedia romantica corale, delicata e poetica, fatta di gesti minimi e di rivoluzioni interiori. Drammatico, Italia2022. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un racconto corale che esplora le relazioni umane, la nostra natura più profonda, la ricerca di un contatto più autentico tra le persone. Espandi ▽
Francesca "non sta più bene" con suo marito Alberto da tempo, e confida la sua tristezza alla migliore amica Debora, a sua volta in crisi con il marito Marco. Il figlio di Francesca, Sergio, dà lezioni di sesso a Maria, una ragazzina alle prime esperienze, che condivide dubbi e paure con l'amica Simona. Guglielmo, il ginecologo di Francesca, frequenta Ana, una giovanissima prostituta croata, che si sta innamorando del panettiere Matteo. I loro percorsi sono destinati ad intersecarsi, e le loro vite sono prossime a cambiare.
Giulia Steigerwalt, attrice, sceneggiatrice e ora anche regista, debutta nel lungometraggio di finzione con Settembre, commedia romantica corale delicata e poetica, costellata di gesti minimi e di piccole rivoluzioni interiori.
Qui non si smuovono montagne, ci si mantiene su un registro tranquillo e quotidiano, ma i sommovimenti dell'anima si colgono tutti, e l'ambizione registica si nota più nella scelta delle musiche (da Bob Dylan a Nico e i Velvet Underground) che nella messinscena semplice (l'ambientazione è quella di Fiumicino e dintorni) e in una serie di relazioni che hanno come spartiacque la capacità (o meno) di "pensare per due" invece che soltanto per se stessi. Recensione ❯
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Un neo-noir senza scrupoli e a rotta di collo che guarda al cinema dei Coen e intrattiene con mestiere. Drammatico, Corea del sud2020. Durata 109 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
I destini di quattro miserandi si intrecciano e il colore dei soldi diventa il rosso del sangue in un puzzle di vite grottesche. Espandi ▽
Attorno a una borsa Louis Vuitton piena di denaro, scoperta casualmente dall’impiegato di un hotel gravato dai debiti, ruota l’interesse di una serie di personaggi. Tra doppiogiochismi e inganni a ripetizione, il sangue scorrerà copioso. Si può girare un neo-noir che assomiglia a un milione di altri noir e uscirne vincitori? Sì, se questo proviene dalla Corea del Sud, sede di una cinematografia che, al di là dell’Oscar a Parasite, è da anni garanzia di qualità per il cinema di genere. Nido di vipere può vantare tutti gli ingredienti essenziali del noir. Niente che i fratelli Coen o Nicholas Ray non ci abbiano già mostrato, ma a volte anche il manierismo – se così lo si vuol chiamare – può rappresentare un godimento assoluto. Recensione ❯
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La storia dei due giornalisti che, quasi per caso, vennero a conoscenza del più grande scandalo della storia della politica americana. Espandi ▽
La sera del 17 giugno 1972 cinque uomini vengono fermati mentre si trovano all'interno della sede del Partito Democratico, in uno dei palazzi del complesso residenziale Watergate a Washington. Il giorno successivo Bob Woodward (Robert Redford), un giovane cronista del Washington Post, si trova in tribunale per seguire l'udienza e durante l'interrogatorio scopre che uno degli effrattori lavora per la CIA; sospettando che l'effrazione sia collegata alla campagna elettorale per la rielezione del Presidente degli Stati Uniti, comincia ad indagare negli ambienti governativi. Recensione ❯
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Un film storico che spazza via la monotonia, re-incanta il mondo attraverso l'eroismo e conferma Mainetti come il mago di Oz del cinema italiano. Drammatico, Italia, Belgio2021. Durata 141 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Roma, 1943: Matilde, Cencio, Fulvio e Mario vivono come fratelli nel circo di Israel. Espandi ▽
Davanti a Freaks Out, e dopo Lo chiamavano Jeeg Robot, non abbiamo più dubbi, Gabriele Mainetti è il mago di Oz del cinema italiano. Un uragano che ci solleva dalla monotonia della produzione nazionale per precipitarci nella terra dell’avventura, dove sopravvivono creature fantastiche in cerca del loro cuore o del loro coraggio per sconfiggere la paura e una strega, sempre crudele e ciarlatana .Mainetti realizza un film di super-eroi che non si prende mai gioco di loro, permette ai protagonisti di esistere realmente, non hanno bisogno di costumi (a parte quelli di scena), mescolandosi nella società come eroi quotidiani. Se Lo chiamavano Jeeg Robot giocava la carta deviante, intimista e minimalista, Freaks Out gioca quella spettacolare dentro ‘Roma città aperta’ dove immagina una Magnani invincibile che sopravvive al suo ‘Francesco’. Mainetti non copia gli americani ma applica la sensibilità (e la cultura) del vecchio continente al genere supereroico. Il risultato è un film storico fantastico e originale, una combinazione di malizia, emozione e umiltà. Recensione ❯
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Un remake emozionante e decisamente riuscito, con una sorprendente prova di Emilia Jones. Drammatico, USA, Francia2021. Durata 111 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una bambina in una famiglia di non udenti si ritrova a dover scegliere tra il perseguimento del suo amore per la musica e la dipendenza della sua famiglia da lei. Espandi ▽
CODA (acronimo di Children of Deaf Adults), remake del francese La famiglia Bélier, è un film sulla voce. La regista Sian Heder è particolarmente attenta alle variazioni, ai cambi di tono e al modo in cui le canzoni vengono cantate dal duetto con il compagno Miles di 'You’re All I Need to Get By' fino all’esecuzione decisiva di 'Both Sides Now' di Joni Mitchell. Il merito va principalmente alla sorprendente interpretazione della protagonista Emilia Jones. È un remake all’altezza dell’originale che parte in sordina, s’incarta nel frammento delle audizioni degli studenti che si esibiscono con 'Happy Birthday to You' ma poi cresce alla distanza trovando l’equilibrio tra il realismo nel modo in cui viene mostrata la quotidianità della sua famiglia con sveglia alle tre del mattino (realmente interpretata da attori sordi dove spicca Marlee Matlin che aveva vinto l’Oscar come miglior attrice per Figli di un Dio minore) e i momenti musicali. Recensione ❯
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Un tenero viaggio nella memoria, un'opera di finzione di alto profilo. Drammatico, Francia, Libano, Canada2021. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una ragazza scopre l'adolescenza della madre tramite una misteriosa scatola di ricordi. Espandi ▽
Il passato è una terra straniera, ma a volte capita che da quella terra torni indietro qualcosa. L'appassionante melodramma al femminile Memory Box mescola tematiche di nostalgia, memoria e narrazione del sé in una storia che celebra le possibilità di scambio inter-generazionale. Lo firmano Joana Hadjithomas e Khalil Joreige, due nomi non noti al grande pubblico ma che garantiscono che Memory Box vada aldilà di un pur ben realizzato racconto a due prospettive tra una madre e una figlia. Nativi anche loro di Beirut, e cresciuti durante il periodo della guerra civile, i due artisti hanno basato un'intera carriera sul mettere insieme i pezzi e i retaggi culturali di un paese attraverso i decenni, utilizzando tecniche sperimentali e documentarie che abbracciano l'intero spettro dell'audiovisivo. Ora finalmente convogliate in un'opera di finzione d'alto profilo, queste esperienze donano ai ricordi di Maia vissuti attraverso gli sguardi furtivi di Alex una dimensione tattile e caleidoscopica oltre che commovente. Recensione ❯
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Quando il sistema di protezione all'ONU inizia a deteriorarsi, Aida si trova a dover salvare ancora una volta la propria famiglia. Espandi ▽
Aida è un'insegnante di inglese di mezza età che vive con suo marito e i due figli in una base ONU da quando l'esercito serbo ha occupato Srebrenica. Lavora alle Nazioni Unite come traduttrice e crede di essere al sicuro. Tuttavia, quel sistema di protezione inizia pian piano a sgretolarsi e Aida si trova a dover salvare ancora una volta la sua famiglia. Recensione ❯
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Un commovente dramma famigliare che tiene sempre presente il contesto in cui si inserisce. Drammatico, Tunisia, Francia, Libano, Qatar2019. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'interpretazione magistrale di Sami Bouajila, vincitore come Migliore Attore nella sezione Orizzonti del festival di Venezia, ai César 2021 e ai Lumiere Awards 2021. Espandi ▽
In una società in bilico tra una visione progressista dei rapporti interpersonali e un radicalismo estremista religioso la vita di un bambino viene messa in grave pericolo proprio a causa delle profonde contraddizioni che attraversano il Paese mediorientale in cui vive. Mehdi M. Barsaoui si è formato al Dams di Bologna ed è stato anche montatore del documentario Era meglio domani che ha al centro una donna in lotta per riavere i suoi figli mentre intorno a lei la Rivoluzione dei gelsomini si fa sempre più presente. Giunto al suo primo lungometraggio di finzione mostra che il tema gli sta ancora a cuore e che, attorno a questo nucleo centrale, è interessato a sviluppare un più ampio contesto. Nei corridoi di un ospedale la camera segue lo sviluppo di un dramma familiare senza però chiudersi (e in questo sta l'originalità della sceneggiatura scritta dallo stesso Barsaoui) in esso ma tenendo sempre presente il contesto sociale in cui si inserisce. Recensione ❯
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A metà Ottocento, in un piccolo villaggio del Giappone, la quotidianità viene messa a soqquadro dall'arrivo della guerra. Espandi ▽
A metà Ottocento il Giappone vive un lungo periodo di pace. Il samurai Mokunoshin Tsuzuki aiuta gli agricoltori di un piccolo villaggio e fa amicizia con il giovane Ichisuke, il figlio di un contadino che sogna di diventare un giorno un valente samurai. Tsuzuki è sempre più attratto da Yu, la sorella di Ichisuke, e comincia a percepire i primi venti di guerra. Fino a quando Jirozaemon Sawamura si presenta in campagna per formare un piccolo gruppo di guerrieri da portare a Edo. Il villaggio cambierà identità per sempre. Recensione ❯
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Una bella prova di attori e non attori, sotto la guida coraggiosa di Emmanuel Carrère. Drammatico, Francia2021. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una scrittrice "infiltrata" per mesi tra le donne delle pulizie del ferryboat che attraversa la Manica, donne costrette spesso a lavorare in condizioni disumane e al di fuori di ogni regola. Espandi ▽
Lo scrittore e regista Emmanuel Carrère ha tratto la sceneggiatura di Between Two Worlds dal racconto autobiografico “Il Quai de Ouistreham” scritto dalla giornalista Florence Aubenas, e invece di trarne un documentario l’ha trasformato in un’opera di finzione che affronta temi di grande attualità: la disoccupazione, la crisi economica, l’assenza di servizi sociali adeguati, il precariato, lo sfruttamento nei luoghi di lavoro. Laddove in letteratura Carrère si muove con agilità pirotecnica, dietro la cinepresa è ancora un paperotto che affronta l’acqua con coraggio ma anche qualche espediente letterario di troppo. Tuttavia il suo coraggio va premiato e trova dalla sua parte la protagonista Juliette Binoche, fondamentale fin dai primi approcci con Aubenas nel portare il progetto sul grande schermo, e un cast di non attori fra cui spicca la formidabile interprete del personaggio di Christelle. Recensione ❯
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Un ottimo Matt Damon in un film intimo, maturo e adulto come a Hollywood non se ne vedeva da tempo. Drammatico, USA2021. Durata 140 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un dramma familiare che dall'Oklahoma porta a Marsiglia, seguendo un padre che cerca di provare l'innocenza della figlia condannata per omicidio. Espandi ▽
Matt Damon perfettamente in parte e bravissimo protagonista di un dramma che dall’America profonda arriva al sud della Francia, facendo scontrare con delicatezza lingue, mondi e culture. Bill Baker arriva a Marsiglia come a suo tempo Jason Bourne – il corpo di Matt Damon è solo più appesantito e stanco. A differenza dell’agente segreto senza identità, la sua americanità è evidente, iscritta nell’abbigliamento, nel portamento, nella lingua mormorata e secca. È uno straniero che nella città francese più eterogenea e mista fa visita alla figlia in quella terra di nessuno che è un carcere: Stillwater racconta per questo il tentativo di uomo fallito – ha lavori saltuari, la moglie si è suicidata, la figlia ancor prima di venire accusata per l'omicidio della fidanzata l’aveva allontanato – di trovare un posto nella propria stessa vita, nella nuova famiglia che crea, nel rapporto rinnovato con le persone che ama. È un film sull’appartenenza, sull’accettazione del proprio destino e del proprio mondo: non poco, in tempi in cui il cinema americano ha smarrito le proprie radici melodrammatiche. Recensione ❯
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La vita di Charlie Parker, il sassofonista jazz più famoso, inventore del be-bop assieme a Dizzy Gillespie. Espandi ▽
La vita di Charlie Parker, il sassofonista jazz più famoso, inventore del be-bop assieme a Dizzy Gillespie. Parker morì a 35 anni nel 1955, divorato dall'alcol e dalla droga. Clint Eastwood stupisce tutti con la regia di questo film notevole per sensibilità, vigore, puntigliosa ricostruzione (anche musicale). Recensione ❯
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Faenza trova un protagonista a cui dover "restituire qualcosa" e lo fa in un film pieno di speranza. Drammatico, Italia2022. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una madre e un figlio vengono divisi dalla guerra. Si ritrovano e iniziano una nuova vita in America. Espandi ▽
Mario ha 5 anni, un padre fascista inviato in Libia e una madre americana che non ama il regime e cerca di opporvisi. Quando la donna viene arrestata dai fascisti il bambino, finisce con il trovarsi per strada. A guerra terminata in maniera del tutto inattesa ritrova la madre che lo porta con sé negli Stati Uniti in una comunità di quaccheri che si chiama "Hill of Vision". I problemi per lui non sono terminati perché il percorso di integrazione non si presenta per nulla semplice. In un susseguirsi di vicende che avrebbero dell'incredibile se non fossero invece tutte vere e documentate si comprende come la parola speranza non sia un contenitore vuoto utilizzato solo dai cosiddetti buonisti ma possa invece trovare una sua concretezza almeno nella vite dei singoli. Faenza torna ora sul tema delle modalità ed asperità del crescere trovando in Mario Capecchi un protagonista a cui dover, come avvenne per quel film, "restituire qualcosa" di una infanzia e adolescenza vissute nella precarietà economica e morale più assolute. Recensione ❯
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Una coppia che ha adottato un bambino deve fare i conti con una donna che si finge la madre biologica. Espandi ▽
Satoko e Kiyozaku Kurihara non possono avere figli. Dopo aver valutato diverse opzioni alternative per diventare genitori, scelgono di adottarne uno e si rivolgono a Baby Baton, un luogo incantevole nella prefettura di Hiroshima dove vengono accolte ragazze incinte, spesso molto giovani, che non potranno tenere con sé la propria prole. Una di queste ragazze, Hikari, affida il figlio Asato ai Kurihara, ma cinque anni e molte vicissitudini dopo li rintraccerà per poter rivedere Asato. Recensione ❯
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Marco Risi cerca di interpretare il mistero di Ustica: l'aereo civile precipitato con molte decine di passeggeri a bordo. Colpa di chi? Dei libici? Di... Espandi ▽
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