no_data
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venerdì 24 marzo 2023
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mancano solo il marziano e il neanderthal
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Battage pubblicitario alle stelle, critiche entusiastiche e premi a volontà. Ma questo non è cinema.
Da Hollywood ci vogliono far credere che bastano gli effetti speciali per tenere in vita una pellicola che, di trama, non ne ha nemmeno un po'. Molti ci credono. Io, che amo il cinema, no. Un buon film, come un buon libro, deve avere solide fondamenta. Questo non ne ha.
Tuttavia, non è la totale mancanza di logica nella trama, o di buon gusto nelle scene (il nano con il pene che sballonzola a destra e a manca, e che poi sarà sapientemente masturbato, per esempio - ma anche il partigiano gobbo, squallido e grottesco), o di accettabile "verosimiglianza" (almeno un minimo, vista l'ambientazione storica) che mi hanno reggelata: questi sono peccati veniali, dovuti ad una avvilente ignoranza e ad una ormai inveterata abitudine ai "non-film" americani.
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Battage pubblicitario alle stelle, critiche entusiastiche e premi a volontà. Ma questo non è cinema.
Da Hollywood ci vogliono far credere che bastano gli effetti speciali per tenere in vita una pellicola che, di trama, non ne ha nemmeno un po'. Molti ci credono. Io, che amo il cinema, no. Un buon film, come un buon libro, deve avere solide fondamenta. Questo non ne ha.
Tuttavia, non è la totale mancanza di logica nella trama, o di buon gusto nelle scene (il nano con il pene che sballonzola a destra e a manca, e che poi sarà sapientemente masturbato, per esempio - ma anche il partigiano gobbo, squallido e grottesco), o di accettabile "verosimiglianza" (almeno un minimo, vista l'ambientazione storica) che mi hanno reggelata: questi sono peccati veniali, dovuti ad una avvilente ignoranza e ad una ormai inveterata abitudine ai "non-film" americani.
Ho trovato terrificante la superficialità con cui si è voluto dipingere la storia. I nazisti (i cattivi per eccellenza, e chi lo negherebbe?) sono tanto imbecilli, disorganizzati e così poco "tedeschi" nella loro mancanza di diligenza da fare addirittura pena. I "buoni" di contorno (i partigiani - che cantano, anacronisticamente, "bella ciao") fanno decisamente schifo.
I protagonisti sono macchiette psicologicamente abbozzate.
Poi, meraviglia per la scena delle lucciole, ovviamente. Meno meraviglia (e tanta noia) per la lunga e inutile sparatoria finale.
Sono terrificata all'idea che molti giovani che vedono questo film (e che non studiano la storia, perché è "inutile e noiosa") si convincano che la II GM sia stata la squallida farsa che la pellicola dipinge. Coi buoni con i superpoteri e i cattivi che si fanno ammazzare. Soprattutto di questi tempi, non è saggio innestare in certe teste simili idee.
E poi: santi numi! la ragazza "elettrica" si presenta fin da subito come la versione femminile di zio Fester, l'uomo-lupo è un romanesco Chewbacca... il nano non ho capito se ci è o ci fa... mancano solo il marziano con la sua brava astronave rotonda, e il neanderthal scongelato insieme al suo mammuth in questo guazzabuglio. Peccato: ci sarebbero stati proprio bene...
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dandy
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sabato 4 febbraio 2023
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opera seconda più che buona per mainetti.
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Sei anni dopo il fortunato e meritevole "Lo chiamavano Jeeg Robot",Mainetti(co-sceneggiatore,autore delle musiche e co-produttore tra gli altri con Andrea Occhipinti)mette nuovamente in scena le tematiche supereroistiche tipiche dei blockbusters americani ma ambientate nella Roma del'43 e con un gruppo di "diversi" alle prese con la mostruosità "normale" che li circonda.E come nell'esordio si alternano pregi e difetti:il cast è ottimo,con un irriconoscibile Santamaria;la confezione è di prim'ordine visto anche il budget imponente(c'è chi dice 13 milioni chi oltre 20 a causa dei lunghissimi tempi di lavorazione,tra il 2018 e il 2020,ostacolate ovviamente dal Covid-19)e anche qui pur ricalcando certe scelte tipiche da cinecomic(a partire dalla durata elevata)non mancano(a vantaggio del film)cose che si prestano ben poco a un film commerciale per famiglie.
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Sei anni dopo il fortunato e meritevole "Lo chiamavano Jeeg Robot",Mainetti(co-sceneggiatore,autore delle musiche e co-produttore tra gli altri con Andrea Occhipinti)mette nuovamente in scena le tematiche supereroistiche tipiche dei blockbusters americani ma ambientate nella Roma del'43 e con un gruppo di "diversi" alle prese con la mostruosità "normale" che li circonda.E come nell'esordio si alternano pregi e difetti:il cast è ottimo,con un irriconoscibile Santamaria;la confezione è di prim'ordine visto anche il budget imponente(c'è chi dice 13 milioni chi oltre 20 a causa dei lunghissimi tempi di lavorazione,tra il 2018 e il 2020,ostacolate ovviamente dal Covid-19)e anche qui pur ricalcando certe scelte tipiche da cinecomic(a partire dalla durata elevata)non mancano(a vantaggio del film)cose che si prestano ben poco a un film commerciale per famiglie.Vari ed apprezzabili i richiami al cinema nostrano (Fellini,Visconti,Bertolucci,Leone).Ma come lo Zingaro anche qui il cattivo(che sulla carta ha un che da villain-reietto alla Guillermo DelToro)non è approfondito a dovere.Pur volontari,gli anacronismi non hanno utilità nella vicenda(la mancanza di fascisti che ha fatto storcere il naso a molti,il trip di Franz con apparizione di uno smartphone,l'esecuzione al piano di "Creep" dei Radiohead)e l'ultima parte con battaglia ed esplosione di superpoteri è più americana che mai,pur garantendo lo spettacolo.Siamo a livello di "Lo chiamavano Jeeg Robot":certo non perfetto nè innovativo,ma indubbiamente piacevole ed entusiasmante.Un altro discreto risultato per un regista promettente e volitivo che si spera vivamente possa continuare per questa strada e migliorarsi nel futuro.Sei David di Donatello(fotografia,trucco,acconciature,effetti speciali,scenografia e produzione)ma ancora una volta scarso riscontro di pubblico,con nemmeno 3 milioni di incasso.Ma per l'anticinema tipo "Me contro Te" tutti in sala in massa vero?Ovviamente che la gente si svegli e conceda una chance a chi davvero la merita nel nostro paese è chiedere troppo...
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dreamers
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martedì 17 gennaio 2023
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dalle parti de er coso... de chaplin
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Ah, quindi, mettendo insieme scheda e commenti vari, qui stamo dalle parti de Fellini, giusto a un palmo da Kubrick, du' spanne da er coso... Chaplin, poi tra quello de I Bastardi e... fors'anche Welles, no? che, non te pare pure a te?
Dio mio, che miseria visiva, registica, attoriale, narrativa, davvero una presuntuosissima nullità questo vertice assoluto del Nuovo Cinema de Roma bbella!
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gabriella zlatarow
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giovedì 27 ottobre 2022
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freaks out fuori di testa
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Ho visto il film in tv e mi sono costretta a vederlo fino alla fine, uno strazio, colpa della trama ma anche del cast, un pietro castellitto in versione romanesca con parrucca gialla, una aurora giovinazzo che se non c'era era meglio e tutti gli altri fuori posto e non nella parte, non era fantasy, nè drammatico, nè romantico, nè azione, insomma a quale categoria pensavano appartenesse e perchè ha ricevuto dei premi ma che erano "fatti" i giudici?
Gabriella
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sergio elia patruno
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mercoledì 26 ottobre 2022
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un masterpiece italiano tutto da ammirare
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Con Lo Chiamavano Jeeg Robot, Gabriele Mainetti dimostrò di aver portato in Italia una ventata d'aria fresca, con inventiva, coraggio e risultati da lodare e ammirare. Il risultato è stato un film di (anti)supereroi con tutti le carte in regola per essere definito un film bellissimo. Con Freaks Out, Gabriele si supera, e con egli tutti gli attori presenti in questo film ricercato e straordinario. I 4 attori principali, alcuni giovani e talentuosissimi e altri già affermati ma sempre straordinari (come Claudio Santamaria, presente nello scorso film e in questo tanto irriconoscibile quanto PERFETTO), accompagnati da un Giorgio Tirabassi che stona un po' ma che è comunque adatto al suo RUOLO, si dimostrano perfetti e il tocco di classe di tutto il film, poiché personaggi veri e propri.
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Con Lo Chiamavano Jeeg Robot, Gabriele Mainetti dimostrò di aver portato in Italia una ventata d'aria fresca, con inventiva, coraggio e risultati da lodare e ammirare. Il risultato è stato un film di (anti)supereroi con tutti le carte in regola per essere definito un film bellissimo. Con Freaks Out, Gabriele si supera, e con egli tutti gli attori presenti in questo film ricercato e straordinario. I 4 attori principali, alcuni giovani e talentuosissimi e altri già affermati ma sempre straordinari (come Claudio Santamaria, presente nello scorso film e in questo tanto irriconoscibile quanto PERFETTO), accompagnati da un Giorgio Tirabassi che stona un po' ma che è comunque adatto al suo RUOLO, si dimostrano perfetti e il tocco di classe di tutto il film, poiché personaggi veri e propri. Sono entrati nella parte e ci hanno fatto vivere le loro stesse emozioni, i loro timori, le loro paure, le loro speranze, e le loro debolezze e il loro coraggio. Questo film si dimostra essere uno dei primi film Hollywoodiani in Italia. Un concentrato di azione, di storia, di sperimentazione e soprattutto di contenuto. Il miglior film italiano a mani basse prodotto negli ultimi 20 anni.
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(di gabriella zlatarow)
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mondolucio
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sabato 30 luglio 2022
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finalmente si combatte il vero mostro: il "doppiag
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Cos'è il "doppiaggese"?
Semplice, é un linguaggio ESTREMAMENTE IRRITANTE utilizzato nel 80% dei film e fiction italiani dal 80% degli attori italiani, con lo scopo di "americanizzare" il prodotto rendendolo più appetibile all'estero e NON RIUSCENDOCI MAI (film del bravissimo Carrisi a parte, dove la sua impronta registica e letteraria ricca di personaggi internazionali la necessita), infatti i più grandi capolavori italiani apprezzati e VENERATI all'estero sono ricchi di spontaneità dialettale (La Ciociara, Ladri di biciclette, Sciuscià, Amarcord, Gomorra, La grande bellezza) cosa che alcune scuole di recitazione italiana ferme agli anni '60 NON VOGLIONO CAPIRE, con il risultato finale che il cinema italiano ne esce sempre più danneggiato.
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Cos'è il "doppiaggese"?
Semplice, é un linguaggio ESTREMAMENTE IRRITANTE utilizzato nel 80% dei film e fiction italiani dal 80% degli attori italiani, con lo scopo di "americanizzare" il prodotto rendendolo più appetibile all'estero e NON RIUSCENDOCI MAI (film del bravissimo Carrisi a parte, dove la sua impronta registica e letteraria ricca di personaggi internazionali la necessita), infatti i più grandi capolavori italiani apprezzati e VENERATI all'estero sono ricchi di spontaneità dialettale (La Ciociara, Ladri di biciclette, Sciuscià, Amarcord, Gomorra, La grande bellezza) cosa che alcune scuole di recitazione italiana ferme agli anni '60 NON VOGLIONO CAPIRE, con il risultato finale che il cinema italiano ne esce sempre più danneggiato.
Dopo gli stessi USA siamo la nazione con più Oscar e premi internazionali all'attivo, non sarebbe bello restare in questa posizione?
Non fraintendetemi, il doppiaggio italiano andrebbe classificato come PATRIMONIO UNESCO, ma applicato alla recitazione perde tutto, un po' come usare la cioccolata per lavarsi le mani.
Questa lunga premessa era necessaria per far comprendere l'incredibile bellezza di questo gioiello TOTALMENTE SPONTANEO, con un Santamaria talmente bravo da farsi riconoscere addirittura anche sotto montagne di pelo o l'avvolgente carisma del sempre magnifico Tirabassi, anche se alla fine la standing ovation maggiore va data di diritto a Giancarlo Martini e Pietro Castellitto e Franz Rogowski e, soprattutto, alla dolcissima Aurora Giovinazzo.
Mainetti, che Dio lo benedica sempre, ci offre un tripudio di emozioni dimostrando che la fantasia non é prerogativa statunitense o inglese e che anche la nostra meravigliosa Italia ha qualcosa di potente da offrire.
Aspetto tecnico degno di lode, inoltre, anche se la vicenda può apparire in qualche modo prevedibile, vi assicuro che qui troverete "vittime del nazismo" che sinora nessuno ha voluto mostrare nel cinema.
Grazie grazie grazie e ancora grazie!!!!
CULT MOVIE!!!!!!
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lizzy
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giovedì 23 giugno 2022
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non tutti i freaks vengono col buco!
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Freaks Out: un film che parte bene, con lo scoppiettio, ma poi...
Poi si perde sul più bello.
Non voglio perder tempo e parole a citare tutta la trama (anche per evitare spoiler), ma sicuramente procedendo nella visione non ho visto quel che mi sarebbe piaciuto di vedere.
Il gruppo di freak è ben miscelato, ma il nano segaiolo proprio non si può sopportare.
La ragazza poi rischia lo stupro pur di non levarsi i guanti per difendersi onde evitare di danneggiare lo stupratore: una cosa non credibile...
Il tutto però sicuramente ha un crollo importante con la scoperta degli altri "freak" (perche comunque quello sono) partigiani: su "Bella Ciao" tirata fuori in quel modo crollerebbe qualsiasi certezza e tolleranza.
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Freaks Out: un film che parte bene, con lo scoppiettio, ma poi...
Poi si perde sul più bello.
Non voglio perder tempo e parole a citare tutta la trama (anche per evitare spoiler), ma sicuramente procedendo nella visione non ho visto quel che mi sarebbe piaciuto di vedere.
Il gruppo di freak è ben miscelato, ma il nano segaiolo proprio non si può sopportare.
La ragazza poi rischia lo stupro pur di non levarsi i guanti per difendersi onde evitare di danneggiare lo stupratore: una cosa non credibile...
Il tutto però sicuramente ha un crollo importante con la scoperta degli altri "freak" (perche comunque quello sono) partigiani: su "Bella Ciao" tirata fuori in quel modo crollerebbe qualsiasi certezza e tolleranza.
Che poi: questi sarebbero i buoni e belli e i nazisti quelli "brutti e cattivi"?
Oddio...ho anche cominciato a parteggiare per i nazi in quel momento!
Ottima l'idea del "Franz sei-dita-sei" che prevede il futuro, ma sfruttata malissimo.
Del circo tedesco a casa nostra in tempo di guerra invece non voglio discutere: ennesima cialtronata e perfettamente evitabile nella storia.
E che dire del calderone in se? Qua alla fine sono tutti uno più stupido dell'altro e nessuno ha realmente una vera e propria "cognizione di causa".
Non esistono veri "protagonisti principali" e tutti, a mio avviso, alla fine risultano perdenti, pur se "liberati".
Tanta carne al fuoco, ma un fuoco fatuo con la carne però che in un ultimo esame bruciata lo risulta per davvero e incredibilmente.
Film vedibile, ma non godibile e molto migliorabile.
Unica scena da salvare l'amplesso "selvaggio" dell nostro "uomo lupo" con la francese "donna lupo"...
Lui tutto intento a far il suo dovere, lei fra il sottomesso e il finalmente appagato (e dove lo avrebbe trovato un suo simile del genere nel suo continuo peregrinare col circo tedesco?).
Forse l'unica parte "fantasiosamente realistica" del film.
(Magari evitando Santamaria in quel ruolo per ottenere "più carisma e sintomatico mistero" dal personaggio...)
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felicity
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domenica 5 giugno 2022
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storie, fantasia, azione. c''è di tutto.
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Storie, fantasia, azione in Freaks Out. Crepuscolare, malinconico, capace non solo di veleggiare con abilità nei territori del fantastico, ma anche di catturare quel senso di precarietà esistenziale, ma anche di straordinaria voglia di rinascere, di vivere, che rappresentarono quei mesi di un’Italia che alzava la testa, anche se in ginocchio. Un film pieno di luci in una notte perenne, quella della guerra. Dallo spettacolo del circo alle luci di un treno lanciato di notte nella campagna, ma soprattutto quella non ancora espressa, il grande dono della più giovane dei quattro, la prescelta. Una figura messianica capace di illuminarli vero una nuova alba, cambiando la storia come solo l’arte può permettersi di fare.
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hosh
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martedì 3 maggio 2022
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le pseudoproiezioni delleventual postposdemocrazia
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Incredibile la storia e anche quella di
hiteler perchè a ben guardarlo e qualsiasi grande nazione
sembra con tutto il suo sapere non lo sapesse,
quando avevano quel 5,10% dell'effetivo consenso popolare
loro, forse potevano essere come sembrava essere, così anche il
duce nonostante il poi di grande e coerente utilità, però
quello erano, ma dopo uno sbandamento popolare di consenso
se così possiamo dire e non più concepito da chiunque,
quella malattia che sembrava avere è quella dei
finti voti e dei farneticanti discorsoni perfino di divertimento a
riguardarli che si facevano prendendosela con chiunque sia
per dittatura ma anche per meriti qualsiasi cercando di attribuirseli con
quella specie di attenzione e saggazze inesistente forse
e quei voti finti e di comodato ora là ora chissàdove alle
opposizioni che con il loro 40-50% dei voti più altrettante
persone di astenuti guardacaso a turno per permettergli quei governo
fantoccio (e fosre ci sarà più comicismo quando casomai
torneranno per chiedere di rientrare coi conti per quelle cose)
e che non poteva che sfociare in qualche
conflitto visto che con quel comandare in qualche paese sarebbe progredito
soltanto per sconfinare cercando quel consenso in altre nazioni, non
dunque quel similsimpatico momento storico
sembra risportato sullo schermo con il possibile spettacolo del film.
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Incredibile la storia e anche quella di
hiteler perchè a ben guardarlo e qualsiasi grande nazione
sembra con tutto il suo sapere non lo sapesse,
quando avevano quel 5,10% dell'effetivo consenso popolare
loro, forse potevano essere come sembrava essere, così anche il
duce nonostante il poi di grande e coerente utilità, però
quello erano, ma dopo uno sbandamento popolare di consenso
se così possiamo dire e non più concepito da chiunque,
quella malattia che sembrava avere è quella dei
finti voti e dei farneticanti discorsoni perfino di divertimento a
riguardarli che si facevano prendendosela con chiunque sia
per dittatura ma anche per meriti qualsiasi cercando di attribuirseli con
quella specie di attenzione e saggazze inesistente forse
e quei voti finti e di comodato ora là ora chissàdove alle
opposizioni che con il loro 40-50% dei voti più altrettante
persone di astenuti guardacaso a turno per permettergli quei governo
fantoccio (e fosre ci sarà più comicismo quando casomai
torneranno per chiedere di rientrare coi conti per quelle cose)
e che non poteva che sfociare in qualche
conflitto visto che con quel comandare in qualche paese sarebbe progredito
soltanto per sconfinare cercando quel consenso in altre nazioni, non
dunque quel similsimpatico momento storico
sembra risportato sullo schermo con il possibile spettacolo del film.
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mercoledì 27 aprile 2022
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sei bravissimaaaaa
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Grazie per le tue recensioni!
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