Titolo originale | Beasts Clawing At Straws |
Anno | 2020 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Corea del sud |
Durata | 109 minuti |
Regia di | Kim Yong-Hoon |
Attori | Jeon Do-yeon, Woo-sung Jung, Yuh Jung Youn, Seong-woo Bae, Hyeon-bin Shin Jeong Man-sik, Jin Kyung, Ga-ram Jung, Jun-han Kim, Jin-Woong Bae, Heo Dong-won, Jang Eui-Don, Kwon Hyuk-bum, Yong-hwa Jung. |
Uscita | giovedì 15 settembre 2022 |
Tag | Da vedere 2020 |
Distribuzione | Officine Ubu |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,60 su 20 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 14 settembre 2022
I destini di quattro miserandi si intrecciano e il colore dei soldi diventa il rosso del sangue in un puzzle di vite grottesche. In Italia al Box Office Nido di vipere ha incassato 119 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Attorno a una borsa Louis Vuitton piena di denaro, scoperta casualmente dall'impiegato di un hotel gravato dai debiti, ruota l'interesse di una serie di personaggi: una tenutaria seduttiva e letale, un assassino, un detective con una linea di condotta singolare e altri ancora. Tra doppiogiochismi e inganni a ripetizione, il sangue scorrerà copioso.
Si può girare un neo-noir che assomiglia a un milione di altri noir e uscirne vincitori? Sì, se questo proviene dalla Corea del Sud, sede di una cinematografia che, al di là dell'Oscar a Parasite, è da anni garanzia di qualità per il cinema di genere. In particolare di questo genere, il noir, in cui ha saputo assorbire la lezione del cinema americano e di quello di Hong Kong per trovare spesso forme nuove di grande interesse.
Nido di vipere - ma il titolo internazionale Beasts Clawing at Straws, letteralmente "Bestie che si aggrappano alla paglia", spiega tutto quel che c'è da sapere nel migliore dei modi - può vantare tutti gli ingredienti essenziali: valigie piene di soldi, donne fatali che non esitano a uccidere, indebitati in un gorgo di disperazione, tipi che si credono più furbi degli altri (ma si sbagliano). Niente che i fratelli Coen o Nicholas Ray non ci abbiano già mostrato, ma a volte anche il manierismo - se così lo si vuol chiamare - può rappresentare un godimento assoluto.
È lo stesso Kim Yong-hoon, regista al debutto che adatta un romanzo del giapponese Sone Keisuke, a riconoscere un'influenza in Fargo, ma è ancor più Non è un Paese per vecchi a tornare alla mente, per il plot basato sulla refurtiva maledetta e l'escalation di violenza spesso insensata che ruota attorno al bottino.
La struttura spezzata in capitoli, non necessariamente ordinati secondo un criterio diacronico, rimanda invece a Pulp Fiction e, prima ancora, a Rapina a mano armata di Stanley Kubrick.
Stabilito che non è quindi l'originalità il motivo di maggior interesse di Nido di vipere, a contare è soprattutto la credibilità della messa in scena e la capacità di intrattenimento. Sotto questo profilo il film di Kim garantisce il meglio possibile, affidandosi in toto a un cast di protagonisti e caratteristi consolidati. Su tutti spicca Jeon Do-yeon (The Housemaid), qui a briglia sciolta nel ruolo di femme fatale, sexy come Linda Fiorentino in L'ultima seduzione e crudele come Barbara Stanwyck in La fiamma del peccato.
Manipolatrice, senza scrupoli e del tutto amorale, Jeon è un piacere per gli occhi, che si impadronisce di ogni sequenza in cui è presente. Ma, attorno a lei, sono il ritmo serrato della sceneggiatura e il tono caricaturale e pulp della vicenda a farla da padrone e occupare nel migliore dei modi 110 minuti di film, con tanto di ciclicità tra incipit ed epilogo e continui colpi di scena che mettono a dura prova il punto di vista dei detective amatoriali presenti nel pubblico.
Se anziché il nuovo a tutti i costi cercate solido mestiere e garanzia di intrattenimento vecchio stile (ma con efferatezza nuova e tipicamente sudcoreana), Nido di vipere fa per voi.
NIDO DI VIPERE disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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€14,99 | – | ||
€14,99 | – |
Griffato. Oltre a farci caso se ne poteva fare un caso. Ci provo. Made in France? Non credo. La Corea, lo sanno i nostri, vanta fior di artigiani provetti nelle repliche degli articoli di lusso. Fin qui, un tocco di colore. Ma ci sono le sigarette anch'esse uscite da una manifattura locale ma di una marca che viene "dall'Occidente".
Beasts Clawing at Straws: Capisco che il titolo originale non rendeva o era intraducibile, ma con Nido di Vipere si è banalizzato un po' tutto E infatti il film è già banale di suo, concettualmente e nelle dinamiche di sceneggiatura. Poco più del solito noir d'acchiappo/fuga, vagamente grottesco, nella lotta eterna tra sfigati e malavitosi per chi è [...] Vai alla recensione »
Ottimo film. Molto godibile per chi ama il genere. Una sceneggiatura dagli incastri spazio-temporali perfetti, grande regia e recitazione. Una prece per il cinemino italiano.
Nella scena iniziale di Nido di vipere, pregevole opera prima del coreano Kim Yong-Hoon, una pesante borsa piena di soldi viene infilata a fatica dentro un armadietto. Nell'ultima scena la medesima borsa viene ritrovata, estratta da un altro armadietto e rimessa in movimento. Verso dove non si sa. In mezzo succede di tutto, letteralmente, incrociando i destini di personaggi diversi ma ugualmente avidi, [...] Vai alla recensione »
Qualcuno abbandona un borsone Vuitton nella sauna. L'inserviente lo apre. È gonfio di banconote. Passerà di mano in mano e scorrerà il sangue, anche per errore. Nel fosco quadro coreano solcato da humour acido e luci al neon entrano: un doganiere indebitato, una vecchia demente, una donna delle pulizie, una escort sposata e il marito la picchia, un poliziotto che indaga in un modo tutto suo, tatuaggi [...] Vai alla recensione »
La metafora dello squalo toro, espressa da uno dei personaggi di Nido di vipere, riassume bene il senso di questo neo-noir coreano. Quando deve riprodursi, la femmina dello squalo toro ospita nel proprio ventre circa cinquanta embrioni che si mangiano a vicenda finché ne rimarrà solo uno, destinato alla nascita. È questa, in estrema sintesi, la storia narrata da Kim Yong-Hoon nel suo esordio alla [...] Vai alla recensione »
Il cinema coreano si conferma tra i più vitali del momento, dimostrando di possedere quella freschezza creativa che un tempo cercavamo nei film occidentali. Difficile stabilire se sia un film di genere o d'autore questa black comedy dalla sceneggiatura oliata e calibratissima nel dosare umorismo e tensione, che racconta la storia di una valigia piena di soldi (frutto dell'assicurazione sulla vita di [...] Vai alla recensione »
Qualcuno abbandona un borsone Vuitton nella sauna. L'inserviente lo apre. È gonfio di banconote. Passerà di mano in mano e scorrerà il sangue, anche per errore. Nel fosco quadro coreano solcato da humour acido e luci al neon entrano: un doganiere indebitato, una vecchia demente, una donna delle pulizie, una escort sposata e il marito la picchia, un poliziotto che indaga in un modo tutto suo, tatuaggi [...] Vai alla recensione »
L'opera prima del coreano Kim Yong-hoon è un circo a tre piste, ricco di personaggi e di trame intrecciate, che ruota intorno a una borsa piena di soldi ritrovata in un armadietto dall'inserviente di una sauna. Con quei soldi spera di sfuggire alla sua vita faticosa, ma non è l'unico a voler mettere le mani su quella piccola fortuna. Alcuni espedienti narrativi non sono così brillanti e sorprendenti [...] Vai alla recensione »
Bella banda di parassiti, per rispolverare il clima di "Parasite" diretto da Bong Joon-ho, vincitore a Cannes nel 2019. Intorno a un borsone di Louis Vuitton pieno di banconote, e non di piccolo taglio a giudicare dagli zeri. Basta vederlo per desiderare di metterci le mani sopra. Il denaro basta guardarlo e già corrompe, sosteneva Mark Twain in uno dei suoi racconti.
Un puzzle da comporre con attenzione, che richiede allo spettatore di non perdersi i dettagli e alla fine si rivela appagante. È il coreano «Nido di vipere», uno dei film di puro intrattenimento più interessanti di questo periodo. La sequenza iniziale, con mani ignote che con sicurezza e circospezione collocano una valigia firmata piena di banconote dentro un armadietto, dichiara molte delle intenzioni: [...] Vai alla recensione »
È possibile che un canovaccio che abbiamo già visto mille volte funzioni nuovamente alla perfezione per la milleunesima? "Nido di vipere" (in originale "Beasts Clawing at Straws"), esordio del sudcoreano Kim Yong-hoon, sembrerebbe dimostrare che lo è, a patto di puntare sull'iperbole, di affrescare una parabola senza scampo, e di divertirsi col genere e con qualche personaggio originale, affidato a [...] Vai alla recensione »
Mani misteriose trasportano una valigia firmata e la depositano con attenzione dentro un armadietto, il numero 47, di uno spogliatoio. All'interno c'è l'equivalente di un milione di dollari in banconote. È la sequenza iniziale del film coreano "Nido di vipere", una delle uscite al cinema più interessanti della settimana, che dichiara già molto delle sue intenzioni: una situazione vista e rivista, che [...] Vai alla recensione »
Una valigia dimenticata nell'armadietto di uno spogliatoio con tanti soldi al suo interno e svariate persone a contendersela. Questa in breve è la traccia di Nido di vipere scritto e diretto da Kim Yong-hoon. Opera prima coreana presentata in numerosi festival (Rotterdam, Busan, Sitges, il Far East di Udine) e premiata da giurie attratte dalla deformazione dei generi, da un cinema che mette insieme [...] Vai alla recensione »
In mezzo al piattume di questo periodo, fa piacere che ci siano film ancora capaci di sorprendere. Come questo noir coreano che sembra pescare dal cinema dei Coen. Tutto ruota attorno a una borsa Louis Vuit-ton piena zeppa di denaro che cambierà le vite di vari personaggi, tra donne spietate, uomini indebitati, strozzini, detective amo- rali. Un colpo di scena via l'altro ben orche- strato e credibile, [...] Vai alla recensione »
Uscito in patria nel 2020, dopo la première mondiale al Festival di Rotterdam, questo Nido di vipere ha avuto la sorte sfortunata di molti dei film prodotti a ridosso dell'inizio della pandemia di Covid-19. Una sostanziale invisibilità, quella di questo esordio del regista sudcoreano Kim Yong-hoon, che nel nostro paese è stata in parte interrotta dalla presentazione nell'edizione online del 2020 del [...] Vai alla recensione »
Una borsa piena di soldi, lasciata nell'armadietto di una sauna e trovata da un inserviente, è l'oggetto che congiunge tra loro le vicende di diversi personaggini in una città portuale della Corea del Sud. Tra i protagonisti anche un doganiere indebitato con un usuraio, una prostituta picchiata dal marito, un immigrato irregolare e una truffatrice. Tratto dal romanzo omonimo del giallista nipponico [...] Vai alla recensione »
Una città portuale della Corea del Sud, Pyeongtaek, dagli spazi sconfinati al- ternati a quartieri soffocanti; l'immancabile pioggia che cade su esistenze rese precarie da rovesci di fortuna e dalla vana promessa di seconde possibilità. Tracolli, inganni, difficoltà economiche e "polli" da spennare portano una galleria di personaggi a immaginare la svolta, a oltrepassare la soglia del crimine, approfittando [...] Vai alla recensione »
La piattaforma Fareastream, nata da pochi mesi e interamente dedicata al cinema dell'Estremo Oriente, propone un'ottima selezione di film del passato (tra cui vari capolavori di Yasujiro Ozu), ma anche diversi titoli recenti particolarmente interessanti: tra questi «Beasts Clawing at Straws», esordio coreano che ha ricevuto parecchi premi nel corso del 2020.
Potrebbe piacere ai fratelli Coen, piacerà agli amanti del cinema coreano e, ancora, a quelli del thriller a incastri. Disponibile sulla piattaforma FareaStream, è Beasts Clawing at Straws ("Bestie che si aggrappano a tutto"), opera prima scritta e diretta da Kim Yong-hoon, a partire dall'omonimo romanzo (2011) del giallista giapponese Keisuke Sone.
Guida per riconoscere il tuo instant cult: una gustosa divisione in capitoli; un incipit spiazzante, un finale all'altezza e magari pure circolare; protagonisti, simboli e tormentoni d'immediata portata iconica; colpi di scena calibrati al millimetro, pur senza esagerare; un'autoconsapevolezza tale da permettersi il citazionismo, ma senza che i richiami prendano il sopravvento sulla materia originale. [...] Vai alla recensione »
Tanti personaggi in cerca di una borsa: all'interno sono infatti custoditi numerosi bigliettoni che potrebbero riscattare le loro vite mediocri. Parte dal più classico spunto noir questo sorprendente meccanismo a orologeria sudcoreano, presentato in anteprima italiana streaming al Far East Film online 2020, ispirandosi a un romanzo del giallista giapponese Sone Keisuke.