Titolo originale | Joheunnom nabbeunnom isanghannom |
Anno | 2008 |
Genere | Avventura, |
Produzione | Corea del sud |
Durata | 120 minuti |
Regia di | Jee-woon Kim |
Attori | Byung-Hun Lee, Song Kang-ho, Woo-sung Jung, Oh Dal-soo, Lee Chung-ah, Uhm Ji-Won Byung-ho Son, Je-mun Yun, Kwang-il Kim, Song Young-chang, Seung-su Ryu, Dong-seok Ma, Seo-won Oh, Kyeong-hun Jo. |
Uscita | venerdì 18 novembre 2011 |
Tag | Da vedere 2008 |
Distribuzione | Tucker Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,07 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 31 ottobre 2014
Una preziosa mappa è stata rubata da Lo Strano ad un ufficiale giapponese il quale assolda Il Cattivo affinchè venga recuperata. Il Buono percorre il deserto della Manchuria per impadronirsene. In Italia al Box Office Il buono il matto il cattivo ha incassato 2,8 mila euro .
Il buono il matto il cattivo è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING
e in DVD
e Blu-Ray
su IBS.it e su LaFeltrinelli.it.
Compra subito
CONSIGLIATO SÌ
|
Il western manciuriano di Kim Jee-woon omaggia indubbiamente il cinema di Sergio Leone. Il titolo cambia un po' (il 'brutto' diventa il 'matto') ma l'oggetto della questione, una mappa del tesoro difficile da decifrare, rimane lo stesso. La sequenza finale poi, con i tre contendenti in corsa, riprende i meccanismi usati dal maestro italiano, con la differenza che il regista coreano abbonda in inseguimenti al limite del possibile, esagera, sfonda i confini del realismo, costruendo un momento di cinema mozzafiato molto coinvolgente.
Il cast annovera tre star del cinema coreano, ancora non molto conosciute in occidente: il cacciatore di taglie Jung Woo-sung (il buono), il maledetto killer dandy Lee Byung-heon (il cattivo) e lo strampalato ladruncolo Song Kang-ho (il matto). La loro espressività accentuata è ipnotica, conquista lo spettatore fin dalle prime scene di presentazione dei caratteri. Sul resto della trama c'è poco da dire; a dare il via alla vicenda è il ritrovamento di una mappa che sembra condurre a un grande tesoro nascosto. Tutti la vogliono e, malgrado il grande dispendio di armi da parte dei due giocatori più esperti, è proprio il personaggio più buffo e impacciato ad averla vinta. Sarà lui a condurre i litiganti, tra mille battaglie, rabbiose scaramucce e spettacolari tallonamenti, sul luogo tanto agognato dove si scoprirà l'identità e la portata del famigerato tesoro. Come ne Il buono, il brutto e il cattivo, non tutti ritorneranno a casa sani e salvi.
L'intreccio è tutto qui, è fin troppo semplice. Ma l'assenza di originalità della sceneggiatura viene sostituita dalla forza dirompente delle immagini, seducente abbastanza da rendere godibile e piacevole il film intero. La fotografia di Lee Mo-kae dipinge le location interne con toni accesi, dal blu cobalto al giallo chartreuse, alternandoli al magenta. Il risultato è un'eccentrica rappresentazione delle ambientazioni western, di solito legate al grigio nebuloso di polvere e sabbia, un tocco stravagante che rende ancora più curiosa l'operazione. A dare i brividi sono anche le vertiginose inquadrature dall'alto (i titoli di testa ne sono un esempio brillante) e gli spostamenti rapidi di angolazione, un modo irrequieto di raccontare e dare forma alla storia, retta su un equilibrio interessante di dramma e ironia che tempera la gravità delle azioni più crudeli con inserti comici irresistibili.
IL BUONO IL MATTO IL CATTIVO disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€7,99 | €8,99 | |||
€7,99 | - |
Con un talento visivo ineguagliabile come il suo, Kim Jee-woon dà vita ad un film straordinario partendo da una sceneggiatura semplice e risaputa, valorizzata dalla sublime fotografia di Lee Mo-gae che tinge le sequenze con toni accesi e dirompenti e stupisce con inquadrature vertiginose dotate di una bellezza più unica che rara (come non restare basiti alla visione dei titoli di testa), [...] Vai alla recensione »
"Diavolo d'un Kim Ji-Woon!" deve aver esclamato Takashi Miike dopo aver visto questa sua genialata del 2008. Perchè ora ha seriamente di che preoccuparsi visto che, in appena una decina d'anni, Ji-Woon ha già fatto di tutto, dall'horror al melò, dal gangster movie al western, tutto con il suo particolarissimo stile ed un suo personalissimo gusto.
Il regista coreano rivisita in chiave moderna il western anni 70, omaggiando un grande del cinema come sergio leone con questo remake orientale che strizza l'occhio (direi entrambi gli occhi) alle moderne produzioni occidentali da cui eredita velocità e dinamismo. Da sottolineare la bellezza delle riprese, sopratutto quelle introduttive, dove l'ampiezza del campo permette allo spettatore [...] Vai alla recensione »
Ciao. Esaurita la pazienza... causa la mancata distribuzione del film ad una ragionevole distanza chilometrica da casa... ho dovuto far ricorso all'abilità di un compare "bucaniere" per reperire la pellicola con altri metodi. Alla fine ne abbiamo trovata una, fortunatamente di ottima qualità video, nonostante fosse in ligua originale e sottotitolata in [...] Vai alla recensione »
Tributo orientale al cinema di Sergio Leone all'insegna dello splendore registico e dell'affascinante fotografia. "Il matto", un goffo e maldestro "ladro di galline", si trova fortuitamente in possesso di un'antica mappa, che sembra portare ad un leggendario tesoro, sulle cui traccie ci sono anche "il buono", un cacciatore di taglie, e "il cattivo&quo [...] Vai alla recensione »
Soddisfatto, un film d'azione che rasenta la commedia, ma tutto in versione orientale. Ottime acrobazie ed effetti speciali, non ci si annoia un attimo. Peccato che le suole delle scarpe degli attori del film sono quelle di scarpe del 20o secolo...scusate la dovizia. Per il resto, consigliatissimo, spero continuino nel genere.
Con un talento visivo ineguagliabile come il suo, Kim Jee-woon dà vita ad un film straordinario partendo da una sceneggiatura semplice e risaputa, valorizzata dalla sublime fotografia di Lee Mo-gae che tinge le sequenze con toni accesi e dirompenti e stupisce con inquadrature vertiginose dotate di una bellezza più unica che rara (come non restare basiti alla visione dei titoli di testa), senza tralasciare [...] Vai alla recensione »
I tre personaggi principali, non sono sufficentemente caratterizzati ne nelle differenze tra loro, ne nell'inquadratura caratteriale. Il doppiaggio, sia nella scelta del tono di voce e, probabilmente, nella traduzione dei testi, rimane in un equilibrio incolore. Tutti e tre i personaggi non hanno cioè la forza caratteriale e ed in ognuno c'è qualche cosa degli altri.
non c'è un esercente che abbia il buon cuore di proiettarlo a Torino????
Ciao. A parte "Warrior", già nelle sale, questa è una delle pellicole che più m'incuriosiscono tra quelle di prossima uscita. Un omaggio al cinema di Sergio Leone made in Korea; non c'è che dire... la cosa, almeno come idea, è davvero intrigante. C'è solo un fatto che mi lascia perplesso.
Un film pieno d'azione e con un pizzico di comicità, dal genere western ma in formato giopponese.
Ciao. Confermo d'esser davvero incuriosito da questo film ma, a onor del vero, ora son più incuriosito di sapere quando esso sarà "disponibile" nelle zone Alta-Toscana e Ponente Ligure - senza dover essere obbligato a visitar Firenze, oppure la Lombardia, per vedere un film - Diamine..! A due giorni dall'inizio della programmazione è distribuito [...] Vai alla recensione »
La storia è semplice: nel Manchu-kuo tre personaggi tra loro differenti, un cacciatore di taglie, un bandito e un ladro -in apparenza-da quattro soldi si sfidano per una mappa che indica la collocazione del tesoro della dinastia Qin: naturalmente il malloppo fa gola anche agli occupanti cinesi. Bella regia, buona prova degli attori-molto noti a chi bazzica il cinema coreano-condite da una serie [...] Vai alla recensione »
Come sarà palese a chi ne è frequentatore il Far East Film Festival non è un luogo in cui andare a vedere specificatamente il meglio del cinema orientale d’autore. Il Far East, come rivendicato in ogni occasione dalla sua direzione, è una vetrina del cinema nazional-popolare, uno scorcio puro e diretto sulla realtà commerciale e industriale della settima arte asiatica, e per quanto in questo processo [...] Vai alla recensione »
Chi ama il cinema dell'Estremo Oriente ultimamente è molto grato alla piccola casa di distribuzione Tucker Film, il cui lavoro contribuirà forse a modificare la percezione che si ha in Italia di questo cinema. Senza rinunciare a proporre narrative in linea con la nostra idea di ciò che è «orientale» (come nei casi del coreano Poetry e del giapponese Departures), la Tucker ha appena messo a segno una [...] Vai alla recensione »
Il viaggio all'interno del cinema asiatico continua grazie alla collaborazione tra Far East Film Festival di Udine e Mymovies live; ormai è diventato un appuntamento fisso andare al cinema in salotto, comodamente in pigiama. Dopo aver assistito all'inquieta solitudine di Burning di Lee Chang-Dong, alla dolcezza di Father and Son di Hirokazu Kore-Eda e al conflitto di appartenenza de Il prigioniero [...] Vai alla recensione »
Il western è un genere che si adatta a ogni tipo di cucina. Dopo la versione spaghetti, crauti e paella, per quello che secondo André Bazin è “il genere americano per eccellenza”, si profila la versione kimchi, il piatto nazionale coreano. Una temibile mistura di verdure fermentate e peperoncino. Non proprio raffinatissimo, ma capace di resuscitare i morti.
Un killer deve recuperare la mappa di un tesoro; deve fare però i conti con un ladro sui generis e un bounty killer micidiale C’è tutto Kim Jee-woon in questa particolare rivisitazione, datata 2008, del più celebre Il buono, il brutto, il cattivo. Regista adrenalinico, capace di svariare in vari generi (dal mèlo al gangster, dall’horror al western), il coreano Jee-won mixa il tutto con una pellicola [...] Vai alla recensione »
Non c’è niente di serio ne Il Buono il Matto il Cattivo di Kim Jee-woon. E ce ne rendiamo conto prima che i titoli di testa siano finiti. Il titolo allusivo al cult di Sergio Leone del ’66 (Il Buono, il Brutto e il Cattivo) – che aleggia nell’aria tra struttura, personaggi e ‘triello’ finale – contiene in sé l’abbassamento di tono perseguito dal regista coreano: il ‘brutto’ Eli Wallach, tocco bislacco [...] Vai alla recensione »
Uno spaghetti Western made in Korea. Non sono infatti deserti dei cowboy ma le rocciose pianure della Manchuria lo scenario per un omaggio, in versione asiatica, del mito vivente del cinema Western, Sergio Leone. Kim Jee-Woon firma “Il Buono Il Matto Il Cattivo” una esplicita versione rivisitata de “Il Buono, Il Brutto, Il Cattivo” di Sergio Leone.
Ancora una proposta asiatica dai listini della casa indipendente udinese che ha fatto scoprire agli italiani gli egregi «Poetry» e «Departures». Fedele all’eclettismo di bandiera (l’Asia è grande...), stavolta la Tucker punta su un incontenibile kolossal coreano che omaggia fin dal titolo Sergio Leone: «Il buono, il matto, il cattivo». Naturalmente non siano nell’America della guerra di secessione, [...] Vai alla recensione »
Perhaps it's unsurprising that a restless genre shopper such as South Korean filmmaker Kim Jee-Woon — who's dabbled in comedy ("The Foul King"), horror ("A Tale of Two Sisters") and noir ("A Bittersweet Life") — would cram as much iconography, movement and mayhem as he could into his self-described Asian western "The Good, the Bad, the Weird." So not only do we get (in titular order) a taciturn bounty [...] Vai alla recensione »