|
I tre personaggi principali, non sono sufficentemente caratterizzati ne nelle differenze tra loro, ne nell'inquadratura caratteriale. Il doppiaggio, sia nella scelta del tono di voce e, probabilmente, nella traduzione dei testi, rimane in un equilibrio incolore. Tutti e tre i personaggi non hanno cioè la forza caratteriale e ed in ognuno c'è qualche cosa degli altri.
Questi sono i punti penalizzanti di un film che avrebbe le possibilità di esprimersi maggiormente viste le possibilità sceniche. I campi di ripresa troppo stretti nelle scene del mercato, tolgono molto alla spettacolarità dell'ambiente - in realtà variegato e quanto mai interessante nella sua inusualità - ambiente che si riduce, come d'altronde i personaggi che si ammazzano, si scazzottano e quant'altro come logica western vuole, si riduce il tutto in brandelli e spezzoni poco godibili. Un film che parte preannunciando una storia ardita introdotti da un'aquila, ma perde questa caratteristica di arditezza lungo il suo svolgersi. La scena dell'inseguimento finale è eccessiva nella lunghezza e senza soluzioni interessanti, ma si riscatta nel duello finale, equilibrato nello spazio e nella logica della soluzione trovata. Resta sospesa la ragione del perchè sia stato mantenuta in montaggio la scena della ripresa durante la quale uno schizzo di sangue finisce sull'obbiettivo della videocamera, cosa che poteva creare un'aspettativa di altri eventi estremi come questo, aspettativa però destinata e restare delusa perchè null'altro di altrettanto particolare è accaduto. Il cinema coreano ha forse avuto.. solo uno schizzo di coraggio ? può essere, certo non è stato un errorre, ma una scelta anche se non se ne intuiscono le conseguenze.
La buona qualità delle riprese e della musica rendono comunque godibile il film, ma molto al di sotto della difficile sfida assunta di creare un omaggio all'altezza del western di Leone
[+] lascia un commento a zoom e controzoom »
[ - ] lascia un commento a zoom e controzoom »
|