shining
|
sabato 19 novembre 2011
|
western dagli occhi a mandorla
|
|
|
|
Con un talento visivo ineguagliabile come il suo, Kim Jee-woon dà vita ad un film straordinario partendo da una sceneggiatura semplice e risaputa, valorizzata dalla sublime fotografia di Lee Mo-gae che tinge le sequenze con toni accesi e dirompenti e stupisce con inquadrature vertiginose dotate di una bellezza più unica che rara (come non restare basiti alla visione dei titoli di testa), senza tralasciare la frizzantissima colonna sonora del duo Dalparan/Yang Yeong-gyu, che accompagna magistralmente le sequenze del film con un risultato a dir poco fenomenale.
[+] interessante, ma insufficiente
(di zoom e controzoom)
[ - ] interessante, ma insufficiente
|
|
[+] lascia un commento a shining »
[ - ] lascia un commento a shining »
|
|
d'accordo? |
|
ultimoboyscout
|
mercoledì 21 novembre 2012
|
il western con gli occhi a mandorla!
|
|
|
|
"Diavolo d'un Kim Ji-Woon!" deve aver esclamato Takashi Miike dopo aver visto questa sua genialata del 2008. Perchè ora ha seriamente di che preoccuparsi visto che, in appena una decina d'anni, Ji-Woon ha già fatto di tutto, dall'horror al melò, dal gangster movie al western, tutto con il suo particolarissimo stile ed un suo personalissimo gusto. Il film è una rivisitazione, ma solo sulla carta, de "Il buono, il brutto e il cattivo": ci sono delle affinità, dei richiami e degli omaggi ma "Il buono il matto il cattivo" è un film totalmente indipendente, una vera mina vagante stracolma di generi e stili che parte come un western caricato a molle per diventare un noir intriso di polvere della Manciuria finendo come un manga zeppo di pistole, cinturoni e piani saltati per i motivi più disparati.
[+]
"Diavolo d'un Kim Ji-Woon!" deve aver esclamato Takashi Miike dopo aver visto questa sua genialata del 2008. Perchè ora ha seriamente di che preoccuparsi visto che, in appena una decina d'anni, Ji-Woon ha già fatto di tutto, dall'horror al melò, dal gangster movie al western, tutto con il suo particolarissimo stile ed un suo personalissimo gusto. Il film è una rivisitazione, ma solo sulla carta, de "Il buono, il brutto e il cattivo": ci sono delle affinità, dei richiami e degli omaggi ma "Il buono il matto il cattivo" è un film totalmente indipendente, una vera mina vagante stracolma di generi e stili che parte come un western caricato a molle per diventare un noir intriso di polvere della Manciuria finendo come un manga zeppo di pistole, cinturoni e piani saltati per i motivi più disparati. Folle, del tutto fuori di testa, imbranato, stralunato e divertentissimo, benedetto dalla sua voglia di non prendersi mai sul serio, è sicuramente il miglior film di Kim Ji-Woon che non fa sconti di moderna violenza stilizzata e di omaggi agli spaghetti western. La sua geniale mente ipertrofica partorisce le assurde vicende di tre malviventi, un killer, un ladruncolo e un cacciatore di taglie che si contendono una mappa del tesoro. Il film procede spedito e sicuro tra treni che deragliano, sparatorie, inseguimenti e morti ammazzati a nastro. E' un incontro felicissimo e assurdo, ma assurdamente divertente, tra Oriente e Occidente che, c'è da giurarci, avrebbe divertito anche il maestro Sergio Leone, più volte chiamato in causa dal regista sudcoreano.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ultimoboyscout »
[ - ] lascia un commento a ultimoboyscout »
|
|
d'accordo? |
|
dreamtheater87
|
giovedì 15 dicembre 2011
|
l'occidente in oriente
|
|
|
|
Il regista coreano rivisita in chiave moderna il western anni 70, omaggiando un grande del cinema come sergio leone con questo remake orientale che strizza l'occhio (direi entrambi gli occhi) alle moderne produzioni occidentali da cui eredita velocità e dinamismo.
Da sottolineare la bellezza delle riprese, sopratutto quelle introduttive, dove l'ampiezza del campo permette allo spettatore di assaporare appieno le caratteristiche ambientali senza mai dimenticare il soggetto principale.
Il ritmo incalzante e la sceneggiatura avventurosa rendono interessante e godibile lo spettacolo, ma allo stesso tempo snaturano il vecchio lavoro di Leone fatto di lunghe pause e silenzi, caratteristiche imprescindibili dei suoi lavori.
[+]
Il regista coreano rivisita in chiave moderna il western anni 70, omaggiando un grande del cinema come sergio leone con questo remake orientale che strizza l'occhio (direi entrambi gli occhi) alle moderne produzioni occidentali da cui eredita velocità e dinamismo.
Da sottolineare la bellezza delle riprese, sopratutto quelle introduttive, dove l'ampiezza del campo permette allo spettatore di assaporare appieno le caratteristiche ambientali senza mai dimenticare il soggetto principale.
Il ritmo incalzante e la sceneggiatura avventurosa rendono interessante e godibile lo spettacolo, ma allo stesso tempo snaturano il vecchio lavoro di Leone fatto di lunghe pause e silenzi, caratteristiche imprescindibili dei suoi lavori. Una modernità raccontata con le tecniche di ripresa a piena luce su campo lungo tanto amate dal regista italiano, che lo resero famoso in tutto il mondo e che ancora oggi rappresentano la storia del cinema.
Nel totale un buon lavoro rovinato solo dal monopolio cinematografico occidentale che non permette un'adeguata distribuzione della pellicola. Un vero peccato, considerando l'attuale imbarazzante livello del cinema italiano.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dreamtheater87 »
[ - ] lascia un commento a dreamtheater87 »
|
|
d'accordo? |
|
hollyver07
|
venerdì 9 dicembre 2011
|
uno scafandro da palombari in manciuria...?
|
|
|
|
Ciao. Esaurita la pazienza... causa la mancata distribuzione del film ad una ragionevole distanza chilometrica da casa... ho dovuto far ricorso all'abilità di un compare "bucaniere" per reperire la pellicola con altri metodi. Alla fine ne abbiamo trovata una, fortunatamente di ottima qualità video, nonostante fosse in ligua originale e sottotitolata in inglese. Ad ogni buon conto, a visione conclusa, mi sento di affermare che qualche sala italiana in più l'avrebbe certamente meritata, rispetto ad altro pattume che ineffabilmente ci viene proposto dalla distribuzione cinematografica (in questo modo giustifico anche le tre stelle della votazione).
[+]
Ciao. Esaurita la pazienza... causa la mancata distribuzione del film ad una ragionevole distanza chilometrica da casa... ho dovuto far ricorso all'abilità di un compare "bucaniere" per reperire la pellicola con altri metodi. Alla fine ne abbiamo trovata una, fortunatamente di ottima qualità video, nonostante fosse in ligua originale e sottotitolata in inglese. Ad ogni buon conto, a visione conclusa, mi sento di affermare che qualche sala italiana in più l'avrebbe certamente meritata, rispetto ad altro pattume che ineffabilmente ci viene proposto dalla distribuzione cinematografica (in questo modo giustifico anche le tre stelle della votazione). Il film è, sempre a mio avviso, abbastanza divertente e gradevole pur essendo un pò troppo ambizioso come realizzazione. Esso ci propone, in maniera anche un pò azzardata, numerosi omaggi e citazioni al western "Leonino". La storia è ambientata negli anni '30, durante la dominazione Giapponese della Manciuria e la creazione dello stato fantoccio del "Manciukuò". Nella vicenda è narrata una frenetica, a tratti sgangherata, caccia ad un fantomatico ed ambito tesoro sepolto. I personaggi principali sono tre e ad essi è devoluto il ruolo di principale citazione e riferimento al (cinematograficamente) memorabile "Il buono, il brutto, il cattivo". Gli altri personaggi del film sono più afferenti alla cinematografia coreana ed orientale in genere e non sempre appaiono ben integrati nella trama stessa. I tre eroi della storia seguono formalmente l'incipit iniziale ma risultano affetti da una fumosa ambiguità nella caratterizzazione dei soggetti - nel cinema di S. Leone i personaggi possedevano anche tratti d'ambiguità ma erano scolpitti con... l'accetta... quindi ben definiti ed identificabili -. In pratica... non ero così certo che le etichettature del titolo fossero così... corrette, tanto da farmi supporre che gli aggettivi fossero da intendersi in forma puramente sarcastica; comunque niente male gli attori principali specialmente nelle azioni "coreografate". Per quanto riguarda la parte "tecnica"... pregi e molti difetti. La regìa, anche grazie ad una sceneggiatura incoerente, s'è lasciata prendere la mano dal desiderio di proporre un ritmo narrativo in crescendo per poi approdare ad una resa dei conti "contemplativa" che sapesse quasi di quiete dopo la tempesta. La sequenza d'eventi non è quasi mai apparsa amalgamarsi con la storia, sovente le singole scene sebravano appartenere ad episodi fini a loro stessi. Belle alcune trovate, tra le quali l'utilizzo di uno scafandro d'ottone da palombaro come armatura protettiva (preso da un banchetto del mercato sul quale si trovavano altri scafandri... in miniatura) ed una curiosa pistola-mitragliatrice che non si capiva se fosse uno "STEN" o una "GATLING" portatile (va beh... le considero... concessioni artistiche!). Molte le incongruenze nelle ricostruzioni e nelle scenografie realizzative, ad esempio: Le traversine di cemento della ferrovia transmanciuriana - la versione coreana della Jeep Willis 4x4 (nel 1932 non esisteva ancora ed il primo prototipo (civile) ebbe solo due ruote motrici) - Una doppietta "Remington" (quella usata dal buono oltre al Winchester) che pur essendo solo da caccia grossa di volta in volta sparava pallini, pallettoni e proiettili camiciati - motoveicoli contemporanei mal camuffati (tipo la moto da cross con monoammortizzatore... non credo l'avessero ancora... pensate negli anni '30). In compenso, molto accattivanti alcune scene, in particolar modo quella d'apertura... "rapace" ed ottima la fotografia, a mio avviso capace di dare un tono ben superiore rispetto all'effettiva qualità del film. Caotiche ed approssimative le scene d'inseguimento. Non male i temi musicali e la colona sonora. In sostanza... mi sarebbe piaciuto vederlo al cinema...! Così non è stato ma, sorvolando sugli evidenti difetti realizzativi, lo considero un film ricco d'azione in grado di fornire un piacevole intrattenimento... beninteso non in Italia (eccezion fatta per 6 sale...!) per il quale si sarebbe potuto scegliere di procrastinare ulteriormente l'uscita (tanto era del 2008... giorno, mese più o meno che differenza faceva?). Buona visione (per coloro che riusciranno a vederlo) e saluti a tutti
[-]
|
|
[+] lascia un commento a hollyver07 »
[ - ] lascia un commento a hollyver07 »
|
|
d'accordo? |
|
|