Un paese della valle del Po: Irma (Valli) decide di lasciare Aldo (Cochran), suo compagno da anni, al quale ha dato una bambina, Rosina. Aldo è sconvolto, non riesce a capire. Espandi ▽
Un paese della valle del Po: Irma (Valli) decide di lasciare Aldo (Cochran), suo compagno da anni, al quale ha dato una bambina, Rosina. Aldo è sconvolto, non riesce a capire. La donna ha un amante più giovane, non recede dalla decisione. Aldo le mette anche le mani addosso, davanti a tanta gente, poi si prende la bambina e se ne va. Ritrova un'antica fidanzata, che gli vuole ancora bene, ma non succede nulla: Aldo pensa sempre a Irma. Padre e figlia girano nella zona del Po come due disperati, mangiano qua e là, dormono dove possono. Aldo incontra Virginia, padrona di un chiosco di benzina, che lo ospita. Recensione ❯
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Alex è molto conosciuto a scuola perché spaccia pasticche colorate. I professori Quarenghi e Talarico provano a recuperarlo. Espandi ▽
Istituto Pestalozzi, Roma. Una scuola pubblica come tante, dove alunni e professori condividono ormai la stessa noia e lo stesso sfinimento. Ci sono momenti di gioia, però. Alex Donadei li distribuisce a pagamento in pasticche colorate, durante la ricreazione. Ecco perché Alex è così popolare tra i ragazzi e così poco amato dai professori. Fa eccezione la professoressa Daria Quarenghi, che col suo Centro d'ascolto è impegnata in un solitario tentativo di recupero del ragazzo, e il professor Talarico, che una mattina se lo vede affibbiare alla sua classe dalla preside. Non sono due professori modello, Daria e Talarico. E salvare uno come Alex, che la scuola l'ha presa storta da sempre, sarebbe comunque un'impresa quasi impossibile. Come se non bastasse, i due professori entrano in competizione tra loro e si contendono le attenzioni del ragazzo, intessendo con lui un rapporto educativo e affettivo fuori dalle regole, coinvolgendolo nei propri problemi e nelle proprie passioni. Recensione ❯
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Ideale autobiografia di Pasolini sotto le spoglie della tragedia greca. Drammatico, Italia1967. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Edipo è stato allevato dal re di Corinto come un figlio, ma non sa di essere un trovatello. Espandi ▽
Edipo è stato allevato dal re di Corinto come un figlio, ma non sa di essere un trovatello. Quando viene a conoscenza di una terribile predizione secondo la quale egli ucciderà il proprio padre e sposerà la propria madre, fugge dalla città e arriva a Tebe. Può essere considerato una trasposizione cinematografica dell'autobiografia ideale dell'autore: l'antica tragedia greca è infatti un mezzo del quale egli si serve per parlare di sé e dei propri problemi. Recensione ❯
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Il film si articola su quattro storie ambientate nella Versilia di fine stagione. Nella prima un bambino di nome Simone si innamora di una ragazza e s... Espandi ▽
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Una storia d'amore e identità, una sinfonia mediterranea che è riscoperta del proprio posto nel mondo. Drammatico, Italia2022. Durata 117 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dopo quarant'anni di lontananza Felice torna lì dov'è nato, il rione Sanità, nel ventre di Napoli. Espandi ▽
Dopo molto tempo trascorso fra il Libano e l'Egitto Felice, diventato imprenditore benestante, torna a Napoli, la città dove ha vissuto fino ai 15 anni. Sua madre Teresa, "la sarta migliore del Rione Sanità", abita in un basso, e accoglie a braccia aperte quel figlio che credeva perduto per sempre. A poco a poco Felice riprende contatto con un mondo che aveva messo forzatamente da parte e incontra Don Luigi, un prete che combatte la camorra cercando di dare un futuro ai giovani del rione. Ma Felice ha anche bisogno di ricongiungersi con Oreste, amico fraterno e compagno di scorribande adolescenziali, che della camorra è diventato un piccolo boss. E a nulla valgono i consigli ad andarsene da Napoli e dimenticare quell'amicizia pericolosa: come se fosse possibile, lasciarsi alle spalle una città che ti è entrata per sempre nel cuore. Recensione ❯
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Sotto l'apparente impegno della tematica multiculturale, l'ennesima commedia generazionale confezionata ad arte. Commedia, Italia2006. Durata 88 Minuti.
Il viaggio in Marocco di un giovane gruppo di ragazzi si trasforma in una rocambolesca avventura. Espandi ▽
Dopo la maturità si parte per le vacanze. Ecco dunque l'ideale seguito di Notte prima degli esami, ennesimo spensierato viaggio estivo giovanilista. La storia è quella di tre ragazzi romani in fuga verso il Marocco: il più giovane, Valerio (Daniele De Angelis), già nomade ribelle in Ma che ci faccio qui! di Francesco Amato, Andrea (Nicolas Vaporidis), il tipico romanaccio sgamato in cerca di sesso e canne, e Giacomo (Lorenzo Balducci), il brontolone del gruppo, serio e inquadrato, ma soltanto fino a un certo punto... Recensione ❯
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Una trasposizione da libro a film a lungo considerata 'impossibile'.. Drammatico, Italia, Francia, Germania1976. Durata 150 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Un giovane ufficiale viene mandato per servizio in una zona ai confini col deserto. Qui attende ansiosamente insieme ai compagni di potersi misurare c... Espandi ▽
Un giovane ufficiale viene mandato per servizio in una zona ai confini col deserto. Qui attende ansiosamente insieme ai compagni di potersi misurare con i nemici, i tartari. I giorni però trascorrono interminabili e tutti uguali: egli si ammala e muore senza aver potuto combattere. Tratto dal romanzo di Dino Buzzati. Recensione ❯
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La Resistenza partigiana, argomento scivoloso. Sempre di guerra si tratta. E guerra vuol dire - sempre, solo e comunque - dolore, sofferenza, morte. Espandi ▽
Rientrato in divisa nella natia Alba (CN) dopo l'8 settembre l'universitario Johnny va nelle Langhe e si unisce prima a una banda di comunisti, poi a una formazione di monarchici. Disilluso da entrambi, si ritrova a passare da solo il duro inverno del '44, ma scopre la vera ragione d'essere partigiano, rimanendo sé stesso. Recensione ❯
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Trasposizione della commedia di Molière e ambientazione nella Roma del Seicento. Con personaggi nuovi e situazioni aggiunte. Il ricco strozzino Arpago... Espandi ▽
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Un thriller ambientato nel mondo dell'arte che guarda (troppo) al cinema di Quentin Tarantino. Azione, Thriller - Italia2022. Durata 122 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un noir ambientato nel corrotto mondo dell'arte contemporanea di New York, dove il mercante d'arte John Kaplan e lo spietato capo della mafia di New York, Michael Rubino, lottano per soldi, arte, potere e amore. Espandi ▽
Alessio Della Valle, regista e sceneggiatore di American Night, attinge a piene mani a quell’immaginario cinematografico statunitense che ha la sua punta di diamante in Quentin Tarantino: diner equivoci, luci al neon, cialtroni intenti in discussioni senza capo né coda, bellezze ispaniche, inseguimenti in auto e violenza da cartone animato a tempo di musica hip (la colonna sonora è di Marco Beltrami e Ceiri Torjussen). Qui il mercato nero è quello dell’arte contemporanea nel quale i due protagonisti si muovono con autentica passione per il bello ma anche con grande mancanza di scrupoli. Peccato che la trama sia così convoluta, e l’estetica del film così fortemente derivativa, che è difficile trovare qualcosa di genuino o originale attraverso tutta la narrazione. Recensione ❯
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Bellocchio, dopo anni di allineamento alle direttive (e alle sceneggiature) dell'analista Massimo Fagioli, si libera con questo film da ogni sudditanza Espandi ▽
Bellocchio, dopo anni di allineamento alle direttive (e alle sceneggiature) dell'analista Massimo Fagioli, si libera con questo film da ogni sudditanza e ritrova la sua impronta autoriale non rinunciando a nessuno dei temi che gli stanno a cuore. Si ispira a una delle novelle di Pirandello, ne conserva il plot di base modificando tutto il resto e, con l'aiuto di Beppe Lanci alla fotografia e di Marco Dentici alla scenografia, ne fa un piccolo saggio per immagini fruibile anche dal grande pubblico. Recensione ❯
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Fellini celebra se stesso, simulando di concedere un'intervista sui suoi quarant'anni e oltre di carriera. Espandi ▽
Fellini celebra se stesso, simulando di concedere un'intervista sui suoi quarant'anni e oltre a Cinecittà. Da quando arrivò, timido provinciale, alla rievocazione dei suoi anni gloriosi come regista della Dolce vita (Mastroianni e Anita Ekberg rivedono loro stessi nel 1959 nella Fontana di Trevi). La morale del film? Che il cinema continua a vivere (e Fellini ne è un po' il simbolo) nonostante il cambiare della moda e l'offensiva della tv. Recensione ❯
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