Torino Film Festival 2017 omaggio a brian de palma
35ª edizione del Torino Film Festival, il programma dei 30 filmomaggio a brian de palma. Torino - 24 novembre/2 dicembre 2017. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Una delle pazienti di un noto psicanalista viene uccisa sotto gli occhi di una ragazza-squillo, ingiustamente sospettata del delitto. Espandi ▽
Una delle pazienti di un noto psicanalista viene uccisa sotto gli occhi di una ragazza-squillo, ingiustamente sospettata del delitto. Insieme con il figlio della vittima, la testimone smaschererà il maniaco omicida. Thriller hitchcockiano, girato benissimo, ma con troppe svirgolate horror. Recensione ❯
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Questo film è la storia di una musica: dell'uomo che la creò, della donna che la cantò, e del mostro che la rubò. Espandi ▽
Swan è il Dio della produzione discografica mondiale e sta per inaugurare il suo tempio: il Paradiso, una sala concerti come mai se ne sono viste. Per la serata d'apertura, però, ha bisogno di una musica all'altezza. La trova quando Winslow Leach, un musicista disgraziato, si infiltra di soppiatto alle audizioni e suona la sua cantata per piano e voce ispirata al "Faust" di Goethe. Nella più triste tradizione, Swan gli ruba la musica e riarrangia lo spartito in toni horror-rock, dando il ruolo principale a Beef, un trogloditico rockerWinslow nel frattempo evade dalla prigione in cui con un inganno Swan è riuscito a farlo rinchiudere: pazzo di rabbia fa irruzione nella sala delle presse discografiche dove si stanno stampando i vinili del "Faust" e distrugge tutto ma, a causa di un incidente resta sfigurato. Recensione ❯
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I servizi segreti Usa decidono di impiegare individui dotati di poteri paranormali: tra questi c'è il giovane Robin. Ma il ragazzo viene rapito. Il pa... Espandi ▽
De Palma torna immediatamente al tema della telecinesi con un film nervoso e ardito, che sembra un B movie ma ha divi del calibro di Kirk Douglas e John Cassavetes. Horror e spy story si mescolano, padri e figli si confrontano e affrontano, e rapimenti, ipnosi, esperimenti si susseguono, sempre sulla pelle di ragazzi "segnati" da poteri eccezionali. Figli rapiti e segregati, padri ambigui, affinità elettive per un racconto che ha la tessitura ruvida del cinema indie e l'eclettismo coinvolgente di una mdp magistrale. Finale letteralmente esplosivo. Recensione ❯
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Negli anni Sessanta, durante la guerra nel Vietnam, tre giovani americani vivono le rispettive nevrosi. Espandi ▽
Il terzo lungometraggio di De Palma (ma il secondo a trovare distribuzione in sala, prima di The Wedding Party, girato nel 1963) è una commedia di contestazione, con lo spauracchio dell'arruolamento per la guerra del Vietnam e l'omicidio del Presidente Kennedy a fare da tormentone ingombrante. Le giornate di tre amici sfaccendati, fra visite di leva, teorie complottistiche e - in perfetto stile depalmiano - ossessioni voyeuristiche, rappresentano la controcultura dell'epoca. Il doppiaggio italiano ne ha stravolto e involgarito gran parte dei dialoghi. Recensione ❯
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Un ricco uomo d'affari si rifiuta di pagare il riscatto per il rapimento della figlia e della moglie. Le due muoiono e anni dopo l'uomo incontra una donna identica alla coniuge. E il passato si ripete. Espandi ▽
Un ricco uomo d'affari di New Orleans si rifiuta di pagare il riscatto per il rapimento della figlia e della moglie, che muoiono nell'esplosione dell'auto dei rapitori. Anni dopo, l'uomo incontra a Firenze, dove aveva conosciuto la moglie, una donna identica a lei. Il passato si ripete, ma il destino intralcia i piani di chi si nasconde dietro l'intrigo. Sceneggiato da Paul Schrader e musicato dal compositore preferito da Hitchcock, Bernard Herrmann, è forse il film più esplicitamente hitchcockiano di De Palma, a tratti un vero remake di La donna che visse due volte. Clamorosamente edipico (al femminile). Recensione ❯
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De Palma rilegge il tema del doppio nello stile del più puro manierismo visivo. Drammatico, Germania, Spagna, Francia, Gran Bretagna2012. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Brian De Palma si cimenta questa volta con il remake della pellicola di Alain Corneau Crime d'Amour. Espandi ▽
Brian De Palma si cimenta questa volta con il remake della pellicola di Alain Corneau Crime d'Amour. Nella pellicola originale, le protagoniste Kristin Scott-Thomas e Ludivine Sagnier erano protagoniste di un rapporto forte, incarnando una dirigente senza scrupoli e una sua protetta. Protagoniste del remake sono invece Noomi Rapace e Rachel McAdams. A produrre la pellicola, la SBS Productions e la Integral Films. Recensione ❯
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Dominique muore quando viene separata dalla sorella siamese Danielle. Ma chi è Dominique e chi è veramente Danielle? Espandi ▽
Il primo thriller-horror di De Palma è un cult movie di evidente derivazione hitchcockiana (a partire dalla splendida colonna sonora di Bernard Herrmann), dove la crisi dell'identità e il voyeurismo la fanno già da padroni. Due sorelle gemelle che vivono insieme, un omicidio, la giornalista dirimpettaia che vede ma non trova né cadavere né prove: prima di Complesso di colpa, Vestito per uccidere e Omicidio a luci rosse, un film sull'ossessione della verità e sullo sguardo ingannatore. Superbo come sempre Charles Durning nel ruolo del detective privato. Recensione ❯
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New York, 1967. Jon, reduce dal Vietnam, decide di realizzare un pornofilmetto che abbia come ignari protagonisti gli inquilini del palazzo antistante... Espandi ▽
Ritorna il personaggio di Robert De Niro di Ciao America, nel suo séguito ideale e film-gemello: reduce dal Vietnam, si dà a ciò che riesce a far meglio, il guardone; fino a diventare comparsa nella performance artistica di un gruppo radicale nero, al motto di "BBB - Be Black Baby". De Palma guarda al suo Paese con ironia mista a cinismo, anticipando alcune situazioni di Le due sorelle e Omicidio a luci rosse. Recensione ❯
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Harry e Moe, uno italo-americano, l'altro ebreo-italiano, due criminali di piccolo calibro, vivacchi... Espandi ▽
Forte del successo di Scarface, De Palma decide di prendere il gangster movie e declinarlo in chiave comica. Anche se la componente ironica è presente in molti suoi film, Cadaveri & compari è la sua unica vera e propria commedia. Danny De Vito e Joe Piscopo sono due improbabili piccoli criminali, l'uno italiano e l'altro ebreo, che cercano di far carriera nel mondo della malavita, ma sognano di aprire un ristorante. De Palma gioca con gli stereotipi del genere gangsteristico spingendoli verso la parodia e la farsa, tono che questa volta non gli è del tutto congeniale. Recensione ❯
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Il primo lungometraggio di De Palma, co-firmato con Wilford Leach, dove i preparativi per un matrimonio sono l'occasione per uno sguardo ironico sui riti sociali dell'epoca. Espandi ▽
Girato nel 1963 ma distribuito soltanto nel 1969 per il fallimento della casa di produzione, è il primo lungometraggio di De Palma, co-firmato con il professore di teatro Wilford Leach e la studentessa coetanea Cynthia Munroe: quasi Il padre della sposa in versione farsa slapstick, dove i preparativi per un matrimonio, fra parenti e amici, sono l'occasione per uno sguardo demenziale e ironico sui riti sociali dell'epoca. Scene da comiche del muto ed esordi di lusso (Jill Clayburgh e Robert De Niro). Recensione ❯
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Il giovane studente Dennis Byrd, per realizzare il suo primo film, si mette a riprendere i gesti quotidiani dei suoi familiari. Espandi ▽
Mentre si riprende dal fallimento del progetto su Prince of the City, De Palma torna al Sarah Lawrence - dove ha studiato - per tenere un corso di cinema. Con una classe di quindici studenti gira questa commedia a piccolo budget (ma con i suoi attori abituali) in cui ritorna ad alcuni dei motivi dei suoi primissimi film. Kirk Douglas è questa volta il carismatico The Maestro che tiene un seminario sulla "divoterapia". Dennis (Keith Gordon) uno degli studenti inizia allora a girare un piccolo saggio sui bizzarri componenti della sua famiglia che somigliano molto ai familiari del regista. Recensione ❯
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Lo spirito ribelle di De Palma in un film sullo sfruttamento della vita moderna. Espandi ▽
Un impiegato diventa un ballerino di tip-tap e un mago per sfuggire al grigiore della vita aziendale: ma resterà comunque schiacciato dalle ansie di conquista e di sfruttamento della vita moderna. Doveva essere il lancio hollywoodiano della star televisiva Tom Smothers, ma fu soprattutto una brutta esperienza per De Palma: la Warner lo licenziò e gli tolse il montaggio finale del film. Rimane comunque intatto lo spirito ribelle del regista. Strepitoso Orson Welles, nei panni che all'epoca gli erano più cari, quelli del prestigiatore. Recensione ❯
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Le Baccanti di Euripide messe in scena al Performing Garage nel 1969 da Richard Schechner, filmate da De Palma utilizzando lo split screen. Espandi ▽
Invitato ad assistervi dall'amico-attore William Finley, De Palma si innamora dello spettacolo Dionysus in '69, una rilettura sperimentale di Le Baccanti di Euripide messa in scena al Performing Garage dal gruppo teatrale newyorchese The Performance Group e diretta da Richard Schechner. Decide così di filmarla; e per renderne meglio l'ideologia del confronto-scontro fra attori e pubblico, usa per la prima volta lo split screen, due cineprese sul palco e due sugli spettatori. Lo schermo è già diviso (letteralmente) in due. Recensione ❯
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Karen è innamorata del filmmaker di film per adulti a basso costo Chris, che però la respinge. I motivi del suo rifiuto però sono altri. Nel mentre intorno a loro impazza lo squinternato Otto. Espandi ▽
l primo lungometraggio di De Palma a essere distribuito in sala (Oggi sposi... fu girato nel 1963 ma distribuito soltanto sei anni dopo) è uno "scherzo" sperimentale che gioca con la struttura temporale, un po' alla Rapina a mano armata: la bionda Karen è innamorata del filmmaker di nudie Chris, che però la respinge; ma le ragioni del suo rifiuto sono altre, mentre intorno a loro impazza il folle Otto (l'onnipresente depalmiano William Finley). Alcune tematiche anticipano Blow Out (dove peraltro, in una scena, un televisore trasmette proprio questo film). Recensione ❯
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Documentario dedicato da De Palma all'inaugurazione della mostra d'arte cinetica che si tenne nel 1965 al Museum of Modern Art di New York. Espandi ▽
Brian De Palma realizzò un documentario, registrando con stile tagliente il giorno di inaugurazione della mostra dal titolo omonimo, dedicata all'arte cinetica che si tenne nel 1965 al Museum of Modern Art di New York (MoMa). Il 23 febbraio 1965 si svolse al MoMa l'inaugurazione della mostra The Responsive Eye (curata da William C. Seitz, e in cartellone fino al 25 aprile), 102 artisti di 19 nazioni per 123 opere che celebravano la cosiddetta Op Art, l'arte ottica. Fra gli autori esposti, Victor Vasarely, Bridget Riley e il collettivo italiano Gruppo N. De Palma si "intrufola" il giorno della prima e intervista gli invitati (tra cui David Hockney); la sua curiosità e il suo interesse sono giustificati, perché è ciò che il suo cinema si impegnerà a fare, "stimolare l'occhio" dello spettatore. Recensione ❯
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