Imbrattati da sgorganti sprizzi di sangue suino, i nostri deliranti incubi affiorano ogni notte, perseguitati dall'implacabile follia di quello sguardo demoniaco che ha tramutato la formidabile Sissy Spacek in un'icona del terrore. E pensare che nel lontano 1976, Brian De Palma non la considerò minimamente per il ruolo della spaurita liceale Carrie White, finché il marito dell'attrice, Jack Fisk, non convinse il cineasta a farla partecipare alle audizioni, alle quali si presentò indossando - costretta dalla madre - un vestito pre-maman: fu in quel momento che il cineasta capì che la ragazza era perfetta per quella parte. Figlia di Edwin A. Spacek e di sua moglie Virginia Spilman, la bimba cresce in una fattoria del Texas, trascorrendo il tempo al galoppo, seduta in cima ai rami degli arbusti, o immersa nelle fresche acque lacustri in compagnia dei fratelli Ed e Robbie che tanto amano soprannominarla "Sissy". Contrariamente al goffo personaggio creato dalla geniale mente di Stephen King, l'adolescente è tra le studentesse più popolari della Quitman High School, dove diviene majorette nonché reginetta del ballo. Conseguito il diploma, la giovane assiste inerme alla morte del fratello maggiore Robbie, divorato dalla leucemia. Decide così di non sprecare la sua vita rinchiusa tra le mura di un college, ma di stabilirsi a New York, presso il cugino Rip Torn che la esorta a sfruttare le inequivocabili doti canore.
Comincia a esibirsi nei locali del Greenwich Village e lavora in veste di corista per alcuni spot pubblicitari, arrivando a incidere un disco, "John, You Went Too Far This Time", con lo pseudonimo di 'Rainbo', a cui farà seguito un LP di musica country, intitolato "Hangin' Up My Heart". Poi, frequenta per un breve periodo i corsi di Lee Strasberg all'Actors' Studio. Nel 1970, Sissy debutta nel grande schermo in una produzione di Andy Warhol - Trash - dove compare nei panni della cliente di un bar. Dodici mesi dopo, è l'orfanella sbandata in Arma da taglio - Il boia, la vittima e l'assassino e, nel 1973, fugge attraverso gli Stati Uniti assieme a Martin Sheen, ne La rabbia giovane di Terrence Malick. Il 1974 la vede convolare a nozze con il regista-scenografo Jack Fisk: la coppia ha due figlie, Schuyler (anch'essa interprete) e Madison. Nello stesso anno, la Spacek viene ingaggiata da De Palma come arredatrice sul set de Il fantasma del palcoscenico. La fanciulla entra ufficialmente nel jet set di Hollywood grazie all'agghiacciante performance dell'indifesa figlia del Maligno, Carrie - Lo sguardo di Satana, che le vale la prima delle sei candidature all'Oscar come Miglior Attrice Protagonista. Ottiene l'ambita statuetta nel 1981, sulle note della star del country Loretta Lynn nel biografico La ragazza di Nashville di Michael Apted. La diva riceve le altre nomination agli Academy dandosi alla disperata ricerca del consorte in Missing - Scomparso, incarnando l'oggetto del desiderio di Scott Glenn ne Il fiume dell'ira, cimentandosi nella mogliettina frustrata in Crimini del cuore e infine, nella madre tormentata nel dramma famigliare In the Bedroom. Nel 2007 la Spacek gira l'action-comedy Hot Rod, nonché lo struggente Lake City.
