Passion

Film 2012 | Drammatico +13 94 min.

Titolo originalePassion
Anno2012
GenereDrammatico
ProduzioneGermania, Spagna, Francia, Gran Bretagna
Durata94 minuti
Regia diBrian De Palma
AttoriRachel McAdams, Noomi Rapace, Paul Anderson, Karoline Herfurth, Rainer Bock Leila Rozario, Ian T. Dickinson, Frank Witter, Alexander Yassin.
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,12 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Brian De Palma. Un film con Rachel McAdams, Noomi Rapace, Paul Anderson, Karoline Herfurth, Rainer Bock. Cast completo Titolo originale: Passion. Genere Drammatico - Germania, Spagna, Francia, Gran Bretagna, 2012, durata 94 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,12 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 20 novembre 2017

Brian De Palma si cimenta questa volta con il remake della pellicola di Alain Corneau Crime d'Amour. Al Box Office Usa Passion ha incassato 71,1 mila dollari .

Consigliato sì!
3,12/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,24
CONSIGLIATO SÌ
De Palma rilegge il tema del doppio nello stile del più puro manierismo visivo.
Recensione di Marzia Gandolfi
sabato 8 settembre 2012
Recensione di Marzia Gandolfi
sabato 8 settembre 2012

Isabelle è una giovane creativa che lavora alla campagna di uno smartphone. Entusiasta e brillante è però vessata da Christine, superiore bionda e letale, che ne intuisce e sfrutta il talento. Arrogatasi un'idea di Isabelle, fa carriera umiliandola pubblicamente e seducendola nel privato. Isabelle si difende assumendo antidepressivi e frequentando sessualmente uno dei suoi amanti. Scoperta la liaison, Christine dichiara guerra e vendetta all'intraprendente dipendente che soccombe molto presto alla depressione e ai colpi bassi. Una notte, mentre Isabelle è a teatro a vedere un balletto, Christine viene barbaramente assassinata nel suo appartamento. Isabelle è la prima sospettata.
Il cinema di Brian De Palma non è oggetto che abbia a che fare con nuove visioni. Nei suoi film, sembra intendere da sempre il regista, non c'è più nulla da vedere ma molto da rivedere. Eppure a (ri)guardare bene c'è sempre uno scarto che fa la differenza, rendendo ogni nuovo film di De Palma irresistibile. Passion produce allora il dettaglio che seduce e stordisce, inchiodando lo spettatore alla poltrona a guardare di nuovo. Ribadendo l'estetica della ripetizione e del recupero il regista americano rilegge il tema del doppio sia nella prospettiva del rapporto gemellare, sia in quella della relazione professionale tra colleghe che coabitano nello stesso ambiente, sia ancora in quella schizofrenica tra personalità che convivono nella stessa mente. L'io e l'altro, il noto e l'ignoto, il familiare e il perturbante si perdono e confondono in una trama di relazioni drogate, dove le protagoniste di Rachel McAdams e Noomi Rapace rischiano di cedere al proprio doppio i segni distintivi dell'esistente, di svuotarsi di sé e di esistere soltanto altrove, magari in un sogno, dentro un incubo o un delirio di onnipotenza. Nello stile del più puro manierismo visivo De Palma non affonda mai, sclerotizzando lo sguardo su corpi femminili fortemente sessuati ma mai attraversati dalla passione del titolo. Liberamente ispirato al Crime d'amour di Alain Corneau, Passion non può essere tuttavia liquidato come thriller sbagliato. Dietro l'apparente ingenuità, dietro ai virtuosismi e alle sottolineature espressionistiche, Passion dice (ancora) della visone indiscreta, del sogno nel sogno, aggiornandoli ai nuovi media perché è il medium con cui si ripropone una storia o un'idea a cambiare le carte in tavola. Che si riferisca di una missione impossibile, di un omicidio o di una guerra (Redacted), a contare per l'autore non è solo quel che si mostra ma come lo si mostra.
Passion apre allora sulla mela logo della Apple dietro alla quale agiscono due femme fatale disposte a tutto pur di morderla e godere un boccone di successo. MacBook Air, iPhone, telecamere a circuito chiuso forniscono a De Palma la possibilità di orchestrare sguardi, l'uno dentro all'altro, manifestazioni di un mondo dominato da riscontri oggettivi. Privacy e incolumità, fisica ed emotiva, vengono messe continuamente a repentaglio dallo strapotere delle nuove tecnologie che ci spiano, trasformandoci da soggetti a oggetti della manipolazione. Come Isabelle rischiamo allora di perdere il controllo percettivo degli eventi, svelandoci. Ed è questo a fare davvero paura dentro un thriller che ha cambiato vestito ma uccide con la medesima (e sofisticata) determinazione.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 9 settembre 2012
cineMAppazzone.it

La musica di Pino Donaggio puntella saggiamente questo thriller molto sofisticato. A monte della vicenda esiste una sorta di triangolo tutto pepe. Isabelle sta con Dirk che la tradisce con Christine (Capo Ufficio di Isabelle). Dirk ha truffato la società di Christine la quale schiaccia e soggioga la sottoposta Isabelle con truci giochetti e bastardate di primo grado.

martedì 28 gennaio 2014
Luanaa

Decisamente algido questo Passion e con una fotografia tanto patinata da sfiorare il kitch.Montaggio pessimo. Nessuna suspense.Superficiale fino all'inverosimile. Effetti incubo/realtà ridicoli. Manca il contesto. Mancano i rapporti. Un fumetto mal fatto. Peccato perchè il materiale per una storia poteva esserci. E peccato per l'intensità della Rapace...sprecata in questo contesto.Brutto.

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