I fratelli De Serio autori di un tipo di cinema che si contraddistingue per la compassione (nel senso più alto del termine). Documentario, Italia2015. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La vita di una grande baraccopoli di Torino nei suoi ultimi mesi di esistenza, tra lacerazioni, drammi, speranze, vita. Espandi ▽
Oltre mille persone di diversa nazionalità vivono tra topi e immondizia dentro baracche costruite con lamiere e legno. È il platz, una delle più grandi baraccopoli d'Europa, sugli argini del fiume Stura a Torino. Molti bambini, donne e anziani abitano ormai da anni in questo microcosmo invisibile che tra poco tempo non esisterà più. Entro dicembre del 2014, infatti, un ambizioso e delicato progetto ad alto impatto sociale prevede il suo smantellamento e il trasferimento di parte delle famiglie in case normali. I ricordi del fiume racconta la vita di questa baraccopoli nei suoi ultimi mesi di esistenza, tra lacerazioni, drammi, speranze, vita. Recensione ❯
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L'ascesa dell'attaccante più pagato della storia del calcio e il suo percorso di crescita personale. Documentario, Biografico - Svezia, Paesi Bassi, Italia2015. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Gli anni decisivi del calciatore svedese Zlatan Ibrahimovi, raccontati attraverso rare immagini di archivio Espandi ▽
Nel 1999 Zlatan Ibrahimovic, cittadino svedese nato "zingaro" da padre bosniaco e madre croata, debutta nella squadra di calcio del Malmo FF, cominciando a realizzare il sogno di tutta una vita: diventare un campione. Ma la strada sarà costellata di ostacoli, molti dei quali legati al suo carattere chiuso e al suo atteggiamento a volte aggressivo. Recensione ❯
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Un ritratto del partigiano, poeta e drammaturgo Aldo Braibanti. Espandi ▽
1968. Il filosofo, poeta ed ex partigiano Aldo Braibanti viene processato e condannato per avere plagiato il ventunenne Giovanni Sanfratello. Nell'anno in cui si aveva il culmine di un percorso di rinnovamento e di liberazione l'Italia assisteva a un rinnovato processo alle streghe. Recensione ❯
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Per la prima volta un viaggio inedito nella vita del grande ciclista, tra materiali d'archivio pubblici e privati, conversazioni intime con familiari e gli amici più cari, sullo sfondo della sua amata Cesenatico Espandi ▽
Cesenatico, oggi. Familiari, amici e collaboratori ricordano con affetto e rabbia il mai dimenticato campione di ciclismo Marco Pantani, l’ultimo, tra i soli sette, nella storia della disciplina, a vincere Giro d’Italia e Tour de France nello stesso anno. Al di là della tesi del film, che chiede a più riprese una verità mai stabilita definitivamente, Il migliore sa cogliere con misurata precisione, senza strabordare in esaltazioni eroiche, il sentimento alla base della passione agonistica, il punto di vista di tutti quelli che nello sport cercano la giustizia inaccessibile nella vita. L’utilizzo fine dell’archivio si conferma anche nel confronto tra i primi piani televisivi del Pantani prima di quello stop forzato e quello di un’intervista successiva: pochi secondi silenti, interminabili, quasi insostenibili, di un uomo avvilito, tormentato, irriconoscibile rispetto al ragazzo con la luce del campione negli occhi. A quell’uomo il film rende una calorosa, sincera commemorazione. Recensione ❯
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Da quando Jacques Perrin si è scoperto ecologista (e da quando il cinema non aveva più ruoli per lui) ha firmato alcuni film che lasciano il segno. Espandi ▽
Da quando Jacques Perrin si è scoperto ecologista (e da quando il cinema non aveva più ruoli per lui) ha firmato alcuni film che lasciano il segno. Insomma ha saputo riciclarsi bene, creando un precedente che ormai è (quasi) soltanto suo. Ricordare Himalaya e Microcosmos. Per seguire le migrazioni degli uccelli ha lavorato quattro anni fra un continente e l'altro, dispiegando mezzi e uomini senza lesinare: piloti, deltaplani, specialisti di uccelli e di venti. Gli uccelli, secondo la stagione, sorvolano il mondo, i ghiacci, il mare, le isole, i monti e i fiumi. Portati da quel miracoloso istinto, da quell'innata misteriosa attitudine a capire il vento che li porterà. Recensione ❯
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Un'esperienza estetica esemplare e potente, un'opera sullo splendore del mondo e sull'irragionevolezza umana che rischia di spegnerlo. Documentario, Biografico - Brasile, Italia, Francia2014. Durata 100 Minuti.
Il ritratto di un uomo, il fotografo Sebastiao Salgado, attraverso gli occhi di altri due uomini: suo figlio e Wim Wenders. Espandi ▽
Magnificamente ispirato dalla potenza lirica della fotografia di Sebastião Salgado, Il sale della terra è un documentario monumentale, che traccia l'itinerario artistico e umano del fotografo brasiliano. Co-diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado, figlio dell'artista, Il sale della terra è un'esperienza estetica esemplare e potente, un'opera sullo splendore del mondo e sull'irragionevolezza umana che rischia di spegnerlo. Alternando la storia personale di Salgado con le riflessioni sul suo mestiere di fotografo, il documentario ha un respiro malickiano, intimo e cosmico insieme, è un oggetto fuori formato, una preghiera che dialoga con la carne, la natura e Dio. Recensione ❯
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Dentro il CERN di Ginevra, alla vigilia di un nuovo esperimento, e alla radice delle grandi domande filosofiche dell'umanità. Documentario, Svizzera, Italia2017. Durata 75 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'esplorazione del legame tra scienza e bellezza attraverso il lavoro di scienziati del CERN, a Ginevra. Espandi ▽
Un viaggio nel tempo più lontano e nello spazio più piccolo che possiamo immaginare: un'esplorazione della materia immediatamente dopo il Big Bang che ha dato origine al nostro universo. Attraverso immagini sensazionali del CERN di Ginevra e interviste esclusive a scienziati e artisti, il documentario spiega come scienza e arte, in modi diversi, inseguano verità e bellezza. Recensione ❯
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Nel conflitto tra dovere e coscienza si muovono i passi di un uomo in cerca di riscatto. Documentario, Italia, Bosnia-Herzegovina2015. Durata 52 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film è stato sostenuto dalla "Apulia Film Commission", che ha stanziato per la produzione i 30 mila euro previsti dal Progetto Memoria. Espandi ▽
La guerra nella ex-Jugoslavia e` finita circa vent'anni fa, ma molte mine sono ancora presenti nelle campagne bosniache e continuano a mietere vittime. Al di la` del mare, l'ingegner Fontana è proprietario di un'azienda pugliese specializzata nella progettazione e nella vendita di mine antiuomo, la Tecnovar. Ad un certo punto della sua vita un'atroce domanda lo assale: quante vittime avrà causato il lavoro dell'azienda fondata da suo padre? Recensione ❯
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Il film racconta la storia di due giovani apicoltori che provano ad allevare le api in maniera naturale, incontrando lungo il percorso una serie di problemi che metteranno alla prova l'esperimento e la loro stessa amicizia. Girato in un casale di campagna dove un gruppo di ragazzi ha scelto di vivere insieme, il film è l'occasione per riflettere sul delicato rapporto tra l'uomo e la natura, e sulle difficoltà che si possono generare all'interno di una relazione lavorando ad un progetto comune. Recensione ❯
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Gianfranco Rosi ripercorre i viaggi del Papa impostando un dialogo a distanza tra il flusso dell'archivio dei viaggi del Papa, le immagini del suo cinema, l'attualità e la storia recente. Espandi ▽
A nove anni dall’inizio del suo pontificato, Papà Francesco ha compiuto trentasette viaggi, dal primo a Lampedusa agli ultimi in Medio Oriente e in Canada. Gianfranco Rosi ripercorre le missioni del Pontefice facendo dialogare le immagini ufficiali con i filmati d’archivio, alcuni frammenti dei suoi film e riprese effettuate per l’occasione. Da documentarista Rosi osserva, confronta, amplia la prospettiva e usa le immagini per confrontarsi con il proprio soggetto. Il suo racconto non sta dalla parte di Francesco, bensì dietro, o di fronte, provando a scorgere debolezze e incertezze che sovente spezzano l’ufficialità dei discorsi scritti e delle riprese ufficiali. Grande comunicatore, Papa Francesco non si tira indietro di fronte ai problemi, soprattutto quando è lui ad avere la parola. E anche Rosi dunque non si tira indietro, accettando l’idea che il suo film prosegua in modo meccanico, di viaggio in viaggio, in modo piuttosto compilativo e didascalico, ma in questo modo riuscendo contestualizzare e verificare le parole del Papa. Recensione ❯
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Grecia 2013. Vinicio Capossela va alla ricerca dei musicisti locali di rebetiko e fonde la propria musica con la loro. Espandi ▽
Grecia 2013. Nelle taverne di Atene e di Salonicco si perpetua l'antica tradizione dei rebetes, i musicisti che propongono il rebetiko, una forma di blues ellenico che affonda le sue radici in un passato di crisi diversa (e al contempo simile) a quella che colpisce oggi la popolazione. È una musica che si oppone, con i versi delle sue canzoni, al potere ed è, oggi come allora, portatrice di una corrente di ribellione al conformismo passivo. Vinicio Capossela va alla ricerca di questi musicisti e fonde la propria musica con la loro. Recensione ❯
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Un documentario su una delle voci più autorevoli e discusse del giornalismo italiano, Indro Montanelli. Espandi ▽
Il documentario racconta la vita di una delle voci più autorevoli e discusse del giornalismo italiano, Indro Montanelli, colui che ha raccontato instancabilmente il tormentato secolo scorso, dagli anni '30 fino alla morte nel luglio 2001. Uomo dalla personalità complessa, che ha sempre preferito la propria libertà e rifiutato qualunque compromesso con il potere, Indro Montanelli è stato spesso al centro di animate discussioni che lo hanno portato ad essere messo ai margini di un'Italia nella quale verso la fine della propria vita non si riconosceva più. Recensione ❯
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Interdizione perpetua è la negazione dell'accesso, è l'impossibilità di partecipare. L'interdizione perpetua è un paradosso. Impossibilità di partecipare alla vita della società. Vite alla periferia di Napoli, Scampia, come ci saranno in tante periferie del mondo, a cui sembra negato l'accesso ai diritti più elementari. Il diritto a un lavoro, a un reddito, alla sopravvivenza. Qui si cerca di superare le mancanze dello Stato con fantasia, reinventandosi un lavoro. Per esempio la raccolta del ferro vecchio. Un lunga notte di ricerca tra i cassonetti dei rifiuti può fruttare anche qualche decina di euro. Ed ecco un altro paradosso. I nostri protagonisti multati, arrestati o privati del mezzo di trasporto per aver commesso quello che si è deciso essere un reato. Una città che non riesce a smaltire i propri rifiuti e punisce chi, senza reddito, ricicla il ferro vecchio con mezzi propri. Paradossi su paradossi. E intanto la condizione di chi è ai margini della società diventa sempre più insostenibile. Recensione ❯
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Il trionfo dell'Italia nei mondiali dell''82 in un documentario dalle immagine inedite. Espandi ▽
Quando la nazionale italiana di calcio lascia il paese alla volta della Spagna, dove si giocano i campionati mondiali del 1982, il clima è prima disinteressato e poi, dopo tre pareggi iniziali, addirittura ostile nei confronti di una squadra che non convince e le cui convocazioni suscitano dubbi, a cominciare dal centravanti Paolo Rossi che non gioca da due anni. Messi di fronte all’ultimo appello in una partita decisiva contro l’Argentina di Maradona, gli azzurri si lanciano però in una cavalcata sorprendente e trionfale che nessuno si aspettava. Pochi momenti sportivi nella nostra storia sono così cinematografici come l’urlo di Tardelli, immagine simbolo di un torneo, di una generazione e di un’epoca intera. Ma tutto il mondiale del 1982 possiede in realtà la struttura drammatica perfetta, così imprevedibile nel suo rovesciamento che trasforma le tensioni e gli stenti iniziali in una incredibile vittoria finale, a Madrid contro la Germania Ovest. Lo racconta nel quarantennale del trionfo la Stand by me di Simona Ercolani, la quale rielabora per il cinema la ricetta televisiva che rese celebre Sfide. Un racconto minuzioso e le storie umane sono il trampolino che consente di abbandonarsi all’esaltazione una volta che la cavalcata si fa inarrestabile, e si finisce tutti a cantare “Cuccuruccucù Paloma” di Battiato con Bruno Conti. Recensione ❯
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Un'emozionante mappa dei territori colpiti dai terremoti, un viaggio che copre tutta l'Italia. Espandi ▽
Un viaggio visivo, storico, ma soprattutto emotivo dentro a uno dei cuori della storia fisica e psichica del nostro paese, i terremoti. Alessandro Preziosi, che cura regia e da` voce e presenza d'attore al film, e` stato giovanissimo testimone del sisma in Irpinia, nel 1980. Il suo viaggio ci porta nel Beli`ce, colpito nel 1968, e in Friuli, ad Assisi, l'Aquila, Amatrice. Con eccezionali documenti d'archivio e importanti testimonianze, il film disegna una mappa sorprendente di qualcosa che ci tocca da sempre, nel profondo. Recensione ❯
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