Anno | 2012 |
Genere | Documentario |
Produzione | Italia |
Durata | 57 minuti |
Regia di | Gaetano Di Vaio |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento martedì 23 ottobre 2012
CONSIGLIATO N.D.
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Interdizione perpetua è la negazione dell'accesso, è l'impossibilità di partecipare. L'interdizione perpetua è un paradosso. Impossibilità di partecipare alla vita della società. Vite alla periferia di Napoli, Scampia, come ci saranno in tante periferie del mondo, a cui sembra negato l'accesso ai diritti più elementari. Il diritto a un lavoro, a un reddito, alla sopravvivenza. Qui si cerca di superare le mancanze dello Stato con fantasia, reinventandosi un lavoro. Per esempio la raccolta del ferro vecchio. Un lunga notte di ricerca tra i cassonetti dei rifiuti può fruttare anche qualche decina di euro. Ed ecco un altro paradosso. I nostri protagonisti multati, arrestati o privati del mezzo di trasporto per aver commesso quello che si è deciso essere un reato. Una città che non riesce a smaltire i propri rifiuti e punisce chi, senza reddito, ricicla il ferro vecchio con mezzi propri. Paradossi su paradossi. E intanto la condizione di chi è ai margini della società diventa sempre più insostenibile.
Gaetano Di Vaio parte dalla sua Piscinola per un viaggio inchiesta che lo conduce attraverso un percorso tortuoso dalle Vele di Secondigliano passando per i vicoli dei Quartieri Spagnoli per arrivare fino a Reggio Emilia dove scopre uno degli ultimi saponari napoletani emigrato al nord per l’ennesima legge sbagliata di uno Stato che al sud spesso sembra voler complicare la vita di chi non ha niente [...] Vai alla recensione »