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Ultimo aggiornamento mercoledì 12 febbraio 2020
Argomenti: Attacco al potere
Torna la guardia del corpo Mike Banning, ancora una volta coinvolto in un attacco terroristico. In Italia al Box Office Attacco al potere 3 - Angel Has Fallen ha incassato nelle prime 7 settimane di programmazione 3 milioni di euro e 1,2 milioni di euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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Mike Banning inizia a sentire il peso degli anni e gli acciacchi delle molte concussioni subite nella sua carriera di salvatore di Presidenti degli Stati Uniti. Ma questo è un lavoro che non conosce soste e così, proprio mentre gli sta venendo offerto un più tranquillo incarico d'alta responsabilità, ecco che uno stormo di droni esplosivi scende in picchiata sul Presidente in vacanza di pesca al lago. Il capo di Stato finisce in coma e Banning si ritrova incastrato come capro espiatorio per la congiura. In fuga sia dai cospiratori che vogliono metterlo a tacere, sia dall'FBI che lo ritiene colpevole, non ha che una persona a cui chiedere aiuto: suo padre, survivalista armato pesantemente che fa l'eremita paranoico tra i boschi e disprezza la tecnologia informatica.
L'incontro tra i personaggi di Gerard Butler e Nick Nolte dona momenti di levità a un film che, considerata la pochezza dell'intreccio riciclato, si prende decisamente troppo sul serio.
Purtroppo le scene con Nolte sono poche (e quella subito dopo l'inizio dei titoli di coda è pure imbarazzante) così tocca assistere a quasi due ore di prevedibilissimo intrigo che si dipana tra una sparatorie, scazzottate e inseguimenti del tutto generici e intercambiabili con quelli di mille altri film d'azione. Il tentativo del regista ex stuntman Ric Roman Waugh di dare peso drammatico al protagonista con i ricordi e le ferite di guerra è malamente attaccato e finisce solo per rallentare l'azione, che è poi tutto quello che si chiede a un titolo di questo tenore. Purtroppo l'esperienza negli stunt non è bastata a Waugh per coreografare sparatorie che non sembrassero già straviste, con tanto di ralenti iniziali che sembrano una cutscene di Call of Duty, e neppure la sua esperienza con vittime di disturbo post-traumatico da stress, cui ha dedicato il documentario del 2015 That Which I Love Destroys Me, riesce a dare peso drammatico ai personaggi di Butler e Nolte. Il secondo sembra il consueto eremita sciroccato, quasi una spalla comica e infatti è in questo senso che funziona meglio, il primo invece dovrebbe essere un sorta di drogato d'adrenalina che non può fare a meno dell'azione. Un po' come il protagonista di The Hurt Locker nell'intento, ma con un risultato infinitamente più banale.
Attacco al potere 3 ha il tipico intreccio di una stagione di 24, con attentato spettacolare e conseguente caccia all'uomo dove l'eroe deve non solo dimostrare la propria innocenza, ma pure salvare il Presidente in fin di vita e con lui il mondo sulla soglia di una militarizzazione spinta. Al posto dei 24 episodi tutto si articola in due ore, ma non se ne ricava alcun incremento di tensione, anzi ogni cosa appare generica e improbabile e, a parte per l'attacco dei droni basato su tecnologie reali, il resto è ben poco ispirato. Tra l'altro non mancano passaggi dalla logica bizzarra: visto che niente ostacola i droni e il loro bersaglio è il Presidente non si capisce perché perdano tempo ad attaccare gli uomini sulle sponde, incapaci di fermarli, anziché puntare diretti al capo di Stato. Addirittura a un certo punto i cospiratori sono pronti a far crollare un'intera ala di un ospedale e, dopo che hanno visto il Presidente entrare in un altro edificio fanno comunque crollare il primo: così, senza un perché se non buttarci un po' di catastrofe in computer graphic. Oltretutto nemmeno ben realizzata, visto che il fumo in CGI qui rende alcune inquadrature semplicemente inguardabili. Ma tirare via sembra essere stato il leit motif della produzione, a partire dal fatto che la moglie di Butler ha cambiato attrice e come niente fosse ora al posto di Radha Mitchell c'è Piper Perabo, perché tanto della moglie in questi film non importa a nessuno e tantomeno ai produttori. Pure il resto del casting non brilla: Morgan Freeman fa il Presidente con sorniona e un po' annoiata abitudine, ma è un deja vu, e che dire di Danny Huston che ha uno dei "colpi di scena" più consueti della sua carriera? Certo Nick Nolte ci mette una scintilla di vitalità e ironia, ma decisamente non è abbastanza.
ATTACCO AL POTERE 3 - ANGEL HAS FALLEN disponibile in DVD o BluRay |
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Dopo Attacco al potere 1 e 2 che francamente mi avevano un pò deluso, è programmato negli schermi il numero 3 che invece è riuscito abbastanza bene. La trama (elementi spoiler): L'agente Mike Banning (Gerard Butler che interpreta lo stesso ruolo nei film precedenti) è diventato la guardia personale del Presidente USA (Morgan Freeman promosso, in precedenza [...] Vai alla recensione »
Alcuni attori invecchiano con le saghe di cui sono protagonisti, succede anche a Buttler in questo episodio, che parla proprio di invecchiamento e necessità di cambiare vita. In realtà questo vale solo per gente come noi, Swarzy (negger) Sly (Stallone) e a sto punto anche Jerry Buttler, quando invecchiano, fanno le cose che facevano da giovani.
Più interessante dei primi 2, questo"ANgel Has Fallen"(2019, Ric Roman Waugh), ripropone la tematica dell'attacco al potere in una chiave diversa: qui la minaccia esterna o è inesistente o comunque solo marginale, latente, scarsa, mentre l'attacco viene proprio dall'interno, in forma di "golpe"(anche se, certo, la parola non si usa né si lascia trapelare [...] Vai alla recensione »
Questo sarebbe dovuto essere il capitolo più introspettivo della saga, quello della scoperta del Banning privato. Perfettamente in linea con la fissazione contemporanea dell'uomo comune, dell'uomo di rilievo come "uno di noi". Per la prima volta vediamo Gerard Butler, un protagonista provato fisicamente, impensierito dalla responsabilità verso la propria famiglia e [...] Vai alla recensione »
Terzo capitolo della saga che vede protagonista un appesantito Gerard Butler nei panni di Mike Banning, la guardia del corpo del presidente degli Stati Uniti, interpretato da un impeccabile Morgan Freeman. Nonostante fosse abbastanza scontata, la storia viene sviluppata molto bene da Ric Roman Waugh, autore di una regia quasi perfetta, con riprese in stile videogioco che coinvolgono molto lo [...] Vai alla recensione »
I PRECEDENTI MI ERANO PIACIUTI MA QUESTO UN AMERICANATA E IL FINALE..... "ESILERANTE"
Il mondo o meglio il Presidente degli Stati Uniti possono essere salvati ancora una volta alla vecchia maniera, ma le nuove tecnologie sono sempre più una minaccia: Attacco al potere 3 - Angel Has Fallen, da oggi al cinema, mette in scena il confronto tra bassa e alta tecnologia lasciando che sia Gerard Butler di nuovo nei panni di Mike Banning, responsabile della sicurezza del numero uno della Casa Bianca a risolvere la questione.
Uno dei dialoghi tra Mike Banning - Gerard Butler e il padre - Nick Nolte in un capanno sperduto tra i monti vede il figlio sottolineare: "Hai la tua fonte di energia, l'acqua, tutto". "Certo - risponde l'uomo anziano ma sempre lucidissimo - se rimani attaccato ai loro tentacoli sei di loro proprietà a vita".
Il terzo capitolo della saga iniziata nel 2013 con il primo Attacco al potere - Olympus Has Fallen mostra nelle pieghe di un racconto tradizionale il potenziale nascosto degli sviluppi tecnologici in atto e ha proprio nella dura lotta dell'uomo nel resistergli il suo punto nevralgico. La trama del film diretto da Ric Roman Waugh mette in scena una lunga caccia all'uomo perché il responsabile della sicurezza del Presidente degli USA sembra l'autore di una complessa congiura sponsorizzata in qualche modo dalla Russia.
Il resto lo fa un cast di attori dalla bravura consolidata, volti notissimi oltre a quello di Butler che per altro è di nuovo tra i produttori del film. Infatti troviamo nel ruolo di presidente Allan Trumbull, il sempre bravo Morgan Freeman che nel precedente capitolo era il vice presidente. Nel ruolo del padre di Mike Banning fa l'ingresso Nick Nolte, irsuto ma dimagrito rispetto alle ultime uscite, l'attore è uno degli elementi più interessanti della storia interpretando uno dei tanti americani un po' paranoici, ma strenui oppositori delle tecnologie e dell'eccessiva presenza dello Stato.
Nei panni di un agente dell'Fbi che insegue Mike Banning è stata chiamata Jada Pinkett Smith, ma nel nutrito gruppo di attori impegnati c'è anche il volto statuario e curiosamente espressivo di Lance Reddick, Danny Huston (figlio del grande regista John Huston) che a furia di interpretare il cattivo probabilmente lo diventerà e Piper Perabo che per tutti è sempre una delle ragazze del Coyote Ugly.
Ma la vera sottotrama è l'uso di moderni sistemi tecnologici piegati per uccidere e che sottintendono una AI sofisticatissima. A cominciare dall'assalto dei droni che si muovono come uno sciame e che sono in grado di implacabili riconoscimenti facciali per attaccare. Senza contare l'hackeraggio sia dei sistemi delle auto per bloccare le vetture completamente, sia dell'impianto dei gas di un ospedale per causare una devastante esplosione. Dà da pensare quanto siamo diventati o lo saremo presto vulnerabili in ogni aspetto della nostra società e quanto facilmente le nuove AI potranno penetrare le nostre difese.
Ma in fondo la questione si chiude appunto alla vecchia maniera con un duello finale con pistola e coltello tra Mike Banning e il responsabile dell'attentato al presidente. Un finale consolatorio.
Nel primo Attacco al potere il pretoriano Mike Banning proteggeva il Presidente degli Stati Uniti dall'aggressione in casa (Bianca) di terroristi coreani. Nel secondo doveva salvargli di nuovo la pelle durante un G8 a Londra. In Attacco al potere 3 il primo cittadino Usa subisce un attentato durante una partita di pesca: finisce in coma e i sospetti cadono proprio sul fedele Mike.
Terzo e si spera conclusivo capitolo di una saga che poteva tranquillamente esaurirsi due episodi fa. Ancora una volta, Gerard Butler, espressivo come una statua di sale, deve salvare non solo il Presidente Usa, finito in coma, ma anche se stesso, visto che viene accusato di aver macchinato l'attentato contro il gran capo. Solo contro tutti, tra sbadigli, cliché, trama implausibile e prevedibile, dialoghi [...] Vai alla recensione »
Prima è caduto l'Olimpo (la Casa bianca), poi Londra, adesso l'angelo. Nel senso di custode, ovvero Mike Banning (il solito machissimo Gerard Butler), l'ex army ranger, ora agente dei servizi e super addestrato bodyguard del presidente. Qualcuno lo incastra come colpevole di un macchinoso (ma altamente esplosivo) attentato al capo dello stato (il Benjamin Asher di Aaron Eckhart ha esaurito i suoi due [...] Vai alla recensione »
Per vedere Attacco al Potere 3 è necessario, anche se non strettamente essenziale, aver visto I due film precedenti, onde evitare di capire ben poco. Il film, infatti, è una vera e propria continuazione del precedente: ricomincia dove era finito. Ritroviamo perciò un fantastico Morgan Freeman nei panni di Trumball, presidente degli Stati Uniti d'America, in una situazione di (apparente) pace e stabilità [...] Vai alla recensione »
Dopo l'Olimpo - cioè la Casa Bianca - («Olympus Has Fallen») e dopo Londra («London Has Fallen»), anche «l'angelo più fidato», cioè la guardia del corpo del presidente, è caduto. Succede in questo «Angel Has Fallen», da noi «Attacco al potere 3», terzo e speriamo ultimo capitolo della (fino ad ora) trilogia interpretata da Gerard Butler nei panni dell'agente dei servizi segreti americani Mike Banning. [...] Vai alla recensione »
Forse hanno davvero ragione loro, l'unico modo per resistere a questo ventunesimo secolo di poteri forti e multinazionali che hanno definitivamente preso il controllo di tutte le nostre personali narrazioni, è ritirarsi nello "sguardo sfocato sul mondo" di Hermit Bob, l'eremita di Tom Waits de I morti non muoiono. Che poi, a voler lasciarsi andare al divertimento della forzatura, è uno sguardo maledettament [...] Vai alla recensione »
Durante una battuta di pesca, il presidente degli Stati Uniti viene attaccato da una squadra di letali droni: lui finisce in coma su un letto d'ospedale, mentre la sua scorta è sterminata con l'eccezione del suo capo, Mike Banning. Questi, al suo risveglio in ospedale, si ritrova accusato di aver organizzato lui stesso il complotto: l'uomo si troverà così costretto a fuggire per tentare di smascherare [...] Vai alla recensione »
Sono passati sei anni da quell'Olympus Has Fallen, per noi il primo Attacco al Potere, che contrapponeva la prestanza fisica e morale del Mike Banning di Gerard Butler, a quanto pare, unico ostacolo tra l'ordine americano e il caos del terrorismo. Nel frattempo il mondo è cambiato, ripetutamente e profondamente, mentre la saga dell'Agente Banning no.