Un uomo comune del millennio digitale catapultato in un inaspettato viaggio analogico. Espandi ▽
Ennio Strano è un esperto informatico quasi cinquantenne che vive in funzione della tecnologia che lo circonda. Una sera, in una discoteca, gli cade il cellulare ultimo modello: lo aiuta a recuperarlo Viola, una ragazza che "porta avanti uno stile slow" e tiene a distanza ogni device high-tech. Ma quando Viola si reca nel punto vendita di Ennio per farsi riparare un vecchio modem, l'uomo si ritrova in un mondo in cui la tecnologia si è fermata per decreto governativo al 1999, circondato da Nokia 3310, Pentium II, cabine telefoniche e negozi Blockbuster. In questa realtà parallela Ennio dovrà capire quale sia il migliore dei mondi possibili.
Maccio Capatonda, al secolo Marcello Macchia, parte da un'idea molto promettente ma non riesce a svilupparla in modo convincente, creando una storia che sembra lei stessa impantanata nel passato, quanto a ritmo e progressione macchinosa della trama.
A fuoco è invece l'interpretazione scanzonata di Martina Gatti nei panni di Viola, che riesce a rendere quasi credibile il suo personaggio refrattario alla modernità ma attratto da questa sorta di Aranzulla. Recensione ❯
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Una commedia natalizia per tutta la famiglia ambientata nella splendida cornice delle Dolomiti. Espandi ▽
Giacomo e Alberta sono in crisi e decidono di portare la figlia Chiara dal nonno materno, proprietario del resort fra le Dolomiti dove la famiglia trascorre tutte le vacanze di Natale, con l’intenzione di far comunicare da lui alla ragazzina la notizia della loro imminente separazione. Quel che non sanno è che il nonno ha messo in vendita il resort e due potenziali acquirenti cinesi stano per mettere le mani sulla proprietà, pagandola una miseria. Improvvisamente Natale si muove su vari, anzi troppi, piani nel costruire una commedia corale e natalizia per famiglie, per via della disparità di scrittura e di interpretazione delle linee narrative. Se i siparietti fra Abatantuono, Frassica e il Mago Forest divertono, la storia fra Alberta e Giacomo e quella fra i nonni materni cascano come pere cotte, senza convincere né divertire. Francesco Patierno dirige con professionalità ma appare fuori dal suo elemento, poiché la sceneggiatura avrebbe probabilmente bisogno di una direzione più in linea con lo stile cinepanettone. Recensione ❯
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La terza età, poco rappresentata nel nostro cinema, vive e lotta con noi. Commedia, Italia2023. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
L'incontro tra Gerri e Tom fa nascere un'accesa competizione che darà vita a una serie di esilaranti sfide tra nonni, senza esclusione di colpi... e colpi di scena. Espandi ▽
Gerri (Vincenzo Salemme) è un nonno attento e premuroso, vive con la famiglia della figlia, aiuta in casa e si prende cura dei suoi amati nipoti. In questo perfetto equilibrio familiare irrompe nonno Tom (Max Tortora), che dopo anni vissuti all'estero torna in Italia per trascorrere un po' di tempo con i nipotini. Esuberante e chiassoso, nonno Tom è pronto a infrangere ogni regola stabilita da nonno Gerri pur di realizzare i desideri dei bambini e conquistare il loro amore.
Dall'incontro tra Gerri e Tom nascerà un'accesa competizione che darà vita a una serie di esilaranti sfide tra nonni, senza esclusione di colpi... e colpi di scena. Recensione ❯
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Una missione dal Paradiso mette a repentaglio la vita di un uomo in crisi. Rimarrà incinto e tutto cambierà per sempre. Espandi ▽
Aristide è un angelo adibito all'ufficio smistamento preghiere che sogna un trasferimento nel coro dell'Altissimo. Dopo un'assemblea celeste, decide di andare sulla Terra per ingravidare una donna con il nuovo figlio di Dio. Una volta atterrato, dovrà posare la mano sul ventre di una prescelta, e il gioco sarà fatto. Ma per una serie di equivoci finirà invece per toccare il ventre di Nicola, un vicepreside in rotta con la moglie, che si ritroverà incinto del messia. E per poter tornare in Paradiso Aristide dovrà trovare il modo di riparare il guaio commesso.
Il duo dei protagonisti Ficarra e Picone conosce bene i tempi comici e presta la sua bonomia ad una storia che rispecchia i nostri tempi confusi: e dunque fa la scelta intelligente di non offrire soluzioni ma punti di vista, senza chiudere fino in fondo nessuna linea narrativa, né riannodare tutti i fili.
Santocielo non sposta l'asse della cultura cinematografica italiana o i confini della commedia nostrana, ma si propone con garbo e gentilezza; non offre soluzioni facili (e cinematograficamente prevedibili) ma piccole consolazioni adatte per quelle feste in cui, in teoria, dovremmo essere tutti meno incattiviti contro il mondo. Recensione ❯
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Un film da ricordare. Claudio Bisio esordisce con l'urgenza di condividere riflessioni ed emozioni. Commedia, Italia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La missione di tre bambini durante la seconda guerra mondiale. Espandi ▽
Vanda, Italo, Cosimo hanno dieci anni e, nonostante la Seconda guerra mondiale, conoscono ancora il piacere del gioco che condividono con l'amico Riccardo che è ebreo. Il giorno in cui scompare decidono che non si può attendere: i tedeschi, che devono averlo portato via con un treno, debbono essere resi consapevoli del fatto che il loro amico non ha alcuna colpa per cui essere punito. Si mettono quindi in marcia seguendo la strada ferrata. A cercare di raggiungerli ci sono il fratello Vittorio, milite fascista che ha subìto una ferita, e la suora dell'Istituto per gli orfani che ospita Vanda.
L'esordio alla regia di Claudio Bisio appartiene alla categoria di quelli che non si dimenticano. Bisio guarda ai suoi giovanissimi e straordinari protagonisti con il desiderio di fare un film che arrivi al pubblico più vasto senza però scegliere soluzioni facili o scorciatoie narrative anche quando modifica, come è necessario fare, elementi anche importanti del romanzo. Si sente l'urgenza di condividere pensieri, riflessioni (non solo, si badi bene, sul passato) ed emozioni.
Qualcuno sa ancora rinvenire dentro di sé l'innocenza, lo sguardo comunque ancora aperto alla meraviglia che è proprio dei bambini, nonostante tutti i possibili condizionamenti. Bisio c'è riuscito e ha trovato anche il modo migliore per comunicarlo. Recensione ❯
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Secondo film del duo di YouTubers siciliani, qui impegnati in un'avventura fantasy in un mondo fatato. Commedia, Italia2021. Durata 60 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
I Me contro Te ancora al cinema con nuove avventure. Espandi ▽
Dopo l’incredibile successo del primo film, i due YouTubers siciliani tornano al cinema e provano ad arricchire di riferimenti narrativi e cinematografici le loro storie avventurose e infantili.
Squadra che vince non si cambia. Per il secondo episodio cinematografico delle loro avventure, i Me Contro Te, cioè Sofia Scalia e Luigi Calagna, in arte Sofì e Luì, hanno ancora scelto di lavorare con il regista Gianluca Leuzzi, già autore della sitcom Disney Like Me e soprattutto del precedente Me Contro Te – Il film: La vendetta del signor S, dieci milioni d’incassi (a fronte del milione e mezzo di follower su Instagram e dei sei milioni di iscritti al canale YouTube) e pericoloso precedente per chiunque abbia abbastanza fortuna da sfondare in rete e a ragione si senta in diritto di trasportare sul grande schermo il proprio materiale.
Se in La vendetta del signor S la derivazione dalla rete era evidente e insieme superata, qui si direbbe che gli autori abbiano ulteriormente alzato l’asticella della componente visiva e della compatezza narrativa, giocando in maniera più consapevole con effetti speciali, scenografie teatrali, luci pop e un’ampiezza di racconto che prova – senza riuscirci – a rendere il racconto più omogeneo. Recensione ❯
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Un dono di gratitudine alla creazione teatrale in tutte le sue forme. Con un vero colpo di genio: il casting di Ficarra e Picone. Commedia, Italia2022. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
1920. L'omaggio per l'ottantesimo genetliaco di Verga è l'occasione per un ritorno in Sicilia di Luigi Pirandello. Espandi ▽
Girgenti, 1920. Nofrio e Bastiano sono becchini, ma anche attori "dilettanti professionisti". L'ottantesimo compleanno di Giovanni Verga riporta Luigi Pirandello alla sua città natale, e la morte della balia del drammaturgo favorisce il suo incontro con i due becchini. Il Maestro è in crisi creativa, e osservando di nascosto le prove della compagnia amatoriale di Nofrio e Bastiano trae ispirazione per uno dei suoi lavori più importanti, "Sei personaggi in cerca d'autore". Ciò che succede sul palco si mescola con ciò che succede dietro le quinte.
Roberto Andò è eccezionale direttore d'orchestra di questa "storia semplice" che non indulge nel melodramma né scollina nella farsa, e trova la sintesi di tutti gli elementi in scena: miseria e nobiltà, storia e Storia, buio e luce, ispirazione e pantomima.
Valentino Picone e soprattutto Salvo Ficarra sono maschere estremamente efficaci nella loro esagerazione drammaturgica, e il loro casting è un vero colpo di genio: due guitti che non distinguono finzione e realtà, e per i quali il confine fra tragico e comico è costantemente superabile. Recensione ❯
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Un classico 'film idea' che parte da una buona intuizione ma si perde tra gli stereotipi e un'idea obsoleta di società. Commedia, Italia2023. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Alberto è un marito e un padre felice. Ha però un cruccio: avere solo figlie femmine. Il film racconta la storia di Alberto che, grazie a una magia, si ritrova improvvisamente padre di quattro figli maschi. Espandi ▽
Volevo un figlio maschio è il classico “film idea” che parte da una buona intuizione di commedia e poi però si perde seguendo uno svolgimento dissennato, ovvero privo di ogni logica. In compenso tracima stereotipi sul maschile e il femminile che, al di là di qualsiasi political correctness, dimostrano un totale scollamento dalla realtà: ad esempio nel dare per scontato che la dieta vegetariana fra i giovani sia appannaggio esclusivamente femminile o che “la violenza come alternativa al dialogo” sia una prerogativa “di genere” maschile. Questa divisione manichea non solo non rispecchia il presente, ma impedisce di dare ai personaggi delle caratteristiche meno scontate e più sorprendenti - oltre che più divertenti. Enrico Brignano e Giulia Bevilacqua fanno del loro meglio per destreggiarsi all’interno di una sceneggiatura scritta a quattro mani da Gianluca Bompressi, Manuela D’Angelo, Pierpaolo Piciarelli e Neri Parenti, che dirige da consumato professionista il ritmo e i tempi comici ma rimane ancorato a schemi narrativi ormai superati e a una visione della società obsoleta. Recensione ❯
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Una commedia divertente, mai sguaiata, con momenti di grande tenerezza e istanti di breve malinconia. Il trio si conferma in grande forma. Commedia, Italia2022. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dopo il successo di "Odio l'Estate" Aldo Giovanni e Giacomo tornano con una nuova commedia corale. Espandi ▽
Dopo il successo di Odio l’estate, con cui Aldo, Giovanni e Giacomo erano tornati alla migliore forma comica, il trio fa il bis con Il grande giorno, senza cambiare la squadra vincente: il regista Massimo Venier e il team di sceneggiatura di cui fanno parte, oltre a Venier e ai tre protagonisti, Davide Lantieri e Michele Pellegrini. Il risultato è una commedia di quelle cui Aldo, Giovanni e Giacomo ci hanno abituato e alle quali vogliamo davvero bene: divertente, mai sguaiata, con momenti di grande tenerezza e istanti di breve malinconia. Le battute sono tante e riuscite, la costruzione dei personaggi è interessante, e parte dalle personalità dei tre attori e dalla loro particolare dinamica. Il cinema di Aldo, Giovanni e Giacomo ha una dimensione tutta sua: anche il ritmo di commedia non è quello forsennato che ci si aspetta nel 2022, ma per loro funziona, perché i tempi più dilatati tolgono ansia e lasciano spazio al gonfiare della risata capitalizzata sulla conoscenza che abbiamo delle loro maschere. Recensione ❯
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Genovese entra in una dimensione fantasy e sentimentale ma mette dentro troppi dialoghi. Commedia, Italia2021. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Quanti superpoteri deve avere una coppia per resistere al tempo che passa e amarsi tutta la vita? Espandi ▽
Milano. Anna e Marco si incrociano per la prima volta mentre si stanno riparando dalla pioggia. Lei è un'aspirante fumettista, dinamica e dal carattere impulsivo. Lui è un professore di fisica che crede che dietro ogni nostro comportamento ci sia una spiegazione logica. Si rivedono, finiscono a letto insieme. Poi si separano di nuovo. Marco è fidanzato con Pilar, con cui sta per andare a convivere, Anna convive con Tullia. Ma il loro destino è quello di stare insieme. Nel corso degli anni la loro coppia si regge su un equilibrio, ora stabile ora molto precario. Emergono incomprensioni, fughe, scontri, cose non dette. Ma anche momenti di intensa felicità. Intanto il tempo passa e anche loro cambiano. Il tempo è il vero protagonista di Supereroi. Il film racchiude infatti vent'anni dell'esistenza dei due personaggi e va continuamente avanti e indietro.
Mostra come Anna e Marco, interpretati rispettivamente da Jasmine Trinca e Alessandro Borghi, cambiano. E, di conseguenza, come mutano fisicamente, come reagiscono davanti a situazioni simili che nella vita si ripresentano e davanti a nuove difficoltà e come si trasformano i loro sentimenti. Recensione ❯
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Un film che reinventa l'universo scolastico italiano attingendo alle sitcom televisive e alle commedie cinematografiche americane. Commedia, Italia2017. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
I ragazzi più indisciplinati della scuola vengono relegati in una classe separata. Qual è il vero obiettivo del preside? Espandi ▽
Il preside, i professori, i rappresentanti dei genitori e degli studenti sono riuniti in consiglio per decidere se procedere o meno con un provvedimento disciplinare nei confronti di Marco Andreoli, giovane professore di italiano che ha abbandonato la sua classe - la quinta H di un liceo scientifico romano - a poca distanza dall'esame di maturità. Ma sono proprio i suoi ex studenti a irrompere nel consesso per difendere la reputazione del professor Andreoli e chiedere che venga reinserito nell'organico. E raccontano come la loro classe sia il ghetto in cui la "scuola come azienda" ha relegato i "diversi", ritenendoli spacciati. Recensione ❯
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Umberto Melchiorri è un sarto milanese che ha da anni aperto un negozio a Roma. Proprio di fianco a lui ha aperto un negozio di abiti confezionati Leone, un sarto ebreo. Espandi ▽
Umberto Melchiorri è un sarto milanese che ha da anni aperto un negozio a Roma. Proprio di fianco a lui ha aperto un negozio di abiti confezionati Leone, un sarto ebreo. La concorrenza tra i due è accesa anche se i figli più piccoli sono amici (sono loro i narratori della storia) e il figlio maggiore di Umberto e la figlia maggiore di Leone sono innamorati. La vita scorre tra riflessioni sul fascismo fatte dal combattivo fratello di Umberto, Angelo, professore di liceo, e ripicche tra i due commercianti. Fino a quando le leggi sulla razza non modificano la situazione costringendo il sarto ebreo prima a subire la confisca della radio e poi, di lì a poco, la prima sassata nella vetrina. Dovrà chiudere e andarsene dal quartiere. Ma prima avrà avuto la solidarietà del collega che arriverà fino a schiaffeggiare la moglie per difenderlo. Scola afferma: "Vi Recensione ❯
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Alla conclusione di un anno scolastico, durante gli scrutini, un gruppo di docenti ripensa agli eventi accaduti durante l'anno appena trascorso. Espandi ▽
Tratto dai libri di Domenico Starnone, già divenuti spettacolo teatrale con il titolo Sottobanco, il film di Luchetti si divide in tre parti. 1) È l'ultimo giorno di scuola in un istituto superiore della periferia romana. Bisogna completare le interrogazioni perché al pomeriggio 2) si deve tenere lo scrutinio. Ma il ricordo della gita a Verona 3) torna a più riprese. Luchetti realizza un ritratto della scuola italiana sempre in attesa di riforma visto, finalmente, dalla parte degli insegnanti. Se il "bestiario" risente di un'eccessiva concentrazione di caratteri, alcuni dei quali sfiorano la macchietta, bisogna riconoscere al regista un'attenzione ai veri problemi della scuola. Mancanza di incentivazioni, pressappochismo, buona volontà non supportata da una struttura adeguata portano gli allievi come il fantomatico Cardini (che sa fare bene la "mosca") a rimanere intrappolati, nonostante tutto, in una realtà aliena e alienante. Si ride e si sorride con l'amaro in bocca grazie anche a un cast perfettamente omogeneo e a dei ragazzi "veri" che vorrebbero una scuola ideale senza neanche un'aula per le lezioni. Recensione ❯
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Prendete un Giovanni sedentario, un Aldo taxista e un Giacomo single, aggiungeteci Paola Cortellesi e avrete una bella commedia. Ritorno alla grande del trio milanese con una Cortellesi davvero brava. Espandi ▽
Giovanni, un uomo abitudinario la cui massima aspirazione è vedere "Passaparola" sul divano, magari con accanto la moglie Claudia.Aldo, un tassista innamorato, innamoratissimo di Claudia.
Giacomo, un uomo solo, separato dalla moglie, rimasto un po' troppo adolescente. Un giorno conosce Claudia e la sua vita cambia.
E' la stessa Claudia a raccontarci di loro a partire da un prologo che non va perso per nessun motivo.
Il luogo? Milano. E poi un viaggio, di quelli a cui il trio ci ha abituato e che, senza intellettualismi, diventa un'occasione di trasformazione e, forse, di crescita. Finalmente solo a firmare Massimo Venier ci regala un film in cui si ride e sorride ma sempre con un retrogusto un po' amarognolo. Recensione ❯
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Un film che riesce a strappare più di una risata ma non supera la prova del lungometraggio. Commedia, Italia2021. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film con l'ormai famosissimo "Signor Imbruttito" che incarna vizi e virtù del milanese DOC. Espandi ▽
Il Signor Imbruttito e la sua Milano sono una cosa sola. Lui è il dirigente di spicco di una grande multinazionale, e del lavoro ha fatto una ragione di vita. Alla chiusura di un importante contratto con Brusini decide di mandare tutto all’aria per un assurdo motivo. Lui accusa il colpo ma nella sua vita sta per arrivare un grosso cambiamento quando incontra l’amico Brera, che gli propone di comprare un chiringuito in Sardegna. L’Imbruttito decide di lanciarsi in questa nuova avventura, accompagnato dal suo fidato stagista, il Giargiana. Ma i sogni si infrangono al suo arrivo, quando ad attenderlo c’è un paesaggio meraviglioso abitato, però, solo da una comunità di semplici pastori, che vedono nel cambiamento una minaccia per il loro territorio. Il film del Signor Imbruttito, pur regalando un intrattenimento spensierato e più di una risata, non regge il peso del lungometraggio, mancando di spessore e della necessaria compattezza.
Se i video del web possono vantare una grande freschezza e un immediato umorismo racchiusi in pochi minuti, c’è da chiedersi, alla prova di un lungometraggio, se quelle qualità mantengano comunque vivacità ed efficacia. Nonostante la sua andatura zoppicante, il film riesce a strappare più di una risata, concentrate e quasi tutte condensate nell’ironia del suo protagonista. Recensione ❯
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