Una giovane ragazza dotata di un superpotere deve fare i conti con numerosi casi di omicidi. E non solo. Espandi ▽
Viola Vitale (Francesca Chillemi) ha trent'anni, una bellezza prorompente e un superpotere particolare. Sente o meglio vede i sentimenti degli altri attraverso i colori. Si chiama sinestesia, è la sovrapposizione spontanea e incontrollata di più sensi, che nel caso di Viola le permette di associare colori specifici alle emozioni delle persone. La sinestesia sarà per lei un valore aggiunto. Perché il colore della persona che ha di fronte le racconta qual è il suo sentimento dominante in quel momento, la sua attitudine verso la vita. Recensione ❯
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Vincenzo Malinconico è un avvocato semi-disoccupato. Più psicologo che avvocato. Il suo portafoglio clienti è leggero: si occupa di contenziosi non molto impegnativi. Solo una cosa che sa fare: filosofeggiare. Espandi ▽
La fiction segue le vicissitudini di Vincenzo Malinconico, un po'avvocato sui generis, un po' filosofo osservatore dell'esistenza, che si destreggia tra l'ex moglie Nives che lo cerca sempre -e non solo come amante-, e Alessandra Persiano, bellissima e desiderata da tutto il foro di Salerno; i suoi due figli Alfredo e l'impronunciabile Alagia, la sua ex suocera, e vari altri personaggi che gli occupano il tempo senza che lui riesca, di fatto, a procedere da nessuna parte. La decisione di difendere un esecutore della camorra, Mimmo 'O Burzone e l'incontro con Tricarico, un fedele e spassionato Virgilio che lo guida negli inferi della camorra, lo faranno crescere, non solo professionalmente.
La sceneggiatura affidata allo stesso Diego De Silva insieme a Massimo Reale, Gualtiero Rosella, Valerio Vestoso è ben articolata e riesce a far entrare lo spettatore nel variegato mondo del protagonista, tenendo l'attenzione, articolando e dosando bene i ritmi della narrazione.
La serie riesce a divertire con intelligenza e ad affrontare alcune tematiche come quelle della camorra e dei luoghi della giustizia con uno sguardo trasognato. Recensione ❯
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Quando la mafia non esisteva, un quotidiano ha osato scrivere il suo nome. Espandi ▽
Nel 1958 il giornale siciliano L'ora denunciò la presenza endemica della mafia nell'isola. Subito dopo l'uscita dell'inchiesta una bomba esplose davanti alla sede del giornale. Due giorni dopo l'attentato L'ora tornò in edicola con il titolo "La mafia potrà minacciarci, la nostra inchiesta prosegue". La serie tv è ambientata a Palermo tra fine anni '50 e primi anni '60 con al centro il lavoro del direttore e dei coraggiosi giornalisti che svelarono i legami della mafia con la società, anche al costo di rimetterci la vita. Recensione ❯
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Un fatto realmente accaduto in Francia nel 1897 diventa centro di una miniserie in costume, ambientata a Palermo, con protagoniste tre donne. Espandi ▽
Siamo a Palermo, nel 1897. In città viene inaugurata un'esposizione dedicata alle nuove tecnologie ed al progresso, che richiama numerosi visitatori. Tra le novità introdotte, anche quella del cinematografo, che inevitabilmente risulta essere tra le attrazioni che suscitano maggiore curiosità. Ma la tragedia è dietro l'angolo: durante una dimostrazione del suo funzionamento, il proiettore prende fuoco, facendo divampare un terribile incendio, che fa tantissime vittime, in gran parte donne. L'evento segna in particolare le vite di tre personaggi: Arianna Villalba (Giulia Bevilacqua), Costanza Di Giusto (Dharma Mangia Woods) e Rosalia Catalano (Laura Chiatti). Recensione ❯
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A 50 anni dall'attentato ai Giochi di Monaco '72 l'incubo terroristico rivive in questo thriller Sky Original tedesco. Espandi ▽
L'incubo dei Giochi di Monaco '72, passati alla storia per l'attentato che portò alla morte di 11 atleti israeliani uccisi, sequestrati da un commando dell'organizzazione terroristica palestinese Settembre Nero. Al centro del racconto gli sforzi dei due agenti - uno israeliano e l'altro tedesco - che si trovano a collaborare per sventare la minaccia di un nuovo attacco terroristico. La polizia e i servizi segreti di entrambe le parti sono in allerta per garantire la sicurezza dell'evento. Tuttavia, quando Oren Simon, un agente del Mossad di stanza a Berlino, intercetta un messaggio in un forum del dark web, pochi giorni prima della partita, verrà affiancato da Maria Köhler, un'agente della polizia criminale di stato tedesca (LKA), di origini libanesi, per evitare con ogni mezzo che la storia si ripeta. Recensione ❯
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La serie, nata da un progetto di Alice Rohrwacher, è scritta dalla regista insieme a Marco Pettenello. Espandi ▽
La fiaba è per sua natura seriale: nasce nel racconto orale e si tramanda poi in antologie, raccolte, collezioni.
Seguendo le avventure di una famiglia di cantastorie che viaggiano per il nostro paese alla fine degli anni 50, ci immergeremo nel mondo della fiaba italiana. Lo faremo nelle piazze, nelle masserie, nei bordi delle città in crescita e per le strade di quell'Italia agli albori del boom economico. La fiaba si riferisce ad un tempo immaginario: se oggi sembra normale ambientarle in un antico passato "medievalesco", forse alla fine degli anni 50 il rifugio dell'immaginazione non era il passato, bensì l'avvenire, il tempo futuro. E così ogni volta che i nostri cantastorie arriveranno in una piazza e metteranno il loro cartellone, non inizieranno da "c'era una volta", ma dalla frase "ci sarà una volta"... Recensione ❯
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Dal creatore di Spy City, William Boyd, una serie da 20 milioni di dollari. Espandi ▽
Il giovane Asburgo, fratello dell'imperatore Francesco Giuseppe, e la sua principessa belga si lasciarono convincere da Napoleone III a salpare per l'altro capo del mondo nel 1864. Cercarono di rendere giustizia sia ai propri ideali progressisti che agli interessi politici delle maggiori potenze europee come governanti del popolo messicano e furono usati come pedine politiche nella politica coloniale europea. Recensione ❯
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La storia di Elena Greco (Lenù) e dell'amica più importante della sua vita, Raffaella Cerullo (Lila) continua nella terza stagione Espandi ▽
Con Storia di chi fugge e di chi resta la saga de L’amica geniale si concretizza in una terza stagione che vede un cambio di regia: dopo Saverio Costanzo e Alice Rohrwacher la cinepresa passa a Daniele Luchetti, e le differenze sono numerose. C’è una movimentazione fluida delle immagini, una rappresentazione ritmata dei conflitti, una palette di colori primari che non ha paura di osare toni decisi, un intercalare delle immagini di repertorio a correlare la storia di Lila e Lenù con la Storia del nostro Paese. Ma la storia diventa lenta e statica, soprattutto quando la protagonista è Elena, anche a causa della limitata espressività di attrice della giovanissima Margherita Mazzucco, che ha il viso giusto per il ruolo ma una capacità recitativa ancora poco sviluppata. Manca, in questa terza stagione, quella componente delirante che è la forza dei romanzi di Elena Ferrante e che sia Costanzo (in scene come quella dei fuochi d’artificio durante il Capodanno sul terrazzo) sia Alice Rohrwacher nel bellissimo excursus al mare e nella scena dell’innamoramento di Lila e Nino, avevano saputo restituire agli spettatori. Qui invece il registro è allo stesso tempo più uniforme e più monotono, i guizzi narrativi nascono occasionalmente dai momenti di conflitto fra i personaggi, nonché dal montaggio agile, ma non c’è quella “febbre” che era invece fondamentale nello stile narrativo di Elena Ferrante. Recensione ❯
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I sei episodi della prima stagione hanno solo scalfito la superficie di questo mondo incredibilmente ricco e delle potenti fate che lo abitano. La storia di Bloom continuerà a evolversi... Espandi ▽
La serie racconta le avventure di cinque fate che frequentano Alfea, il collegio di magia di Oltremondo. Le protagoniste dovranno imparare a gestire i propri poteri magici mentre affrontano l'amore, le rivalità e i mostri che minacciano la loro esistenza. Recensione ❯
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Le vicende personali e professionali della famiglia Battaglia: Marina la matriarca, a capo di uno studio legale di avvocati divorzisti, e le sue tre figlie, Anna, Nina e Viola. Anna, in cerca di una maggiore autonomia, lascia la prestigiosa attività familiare per lo studio legale Zander, dove ritrova un suo vecchio amico, Massimo che da subito cerca un chiarimento su quanto accaduto tra di loro in passato. Nina, single irrisolta e mina vagante nelle riunioni di famiglia, mostra un'ostinata resistenza ai coinvolgimenti sentimentali per coprire le proprie fragilità, e infine, Viola l'unica che non ha seguito il percorso lavorativo delle altre, immersa nei preparativi delle sue nozze con Alessandro. Il ritorno inaspettato del padre dopo tanti anni, costringerà le protagoniste ad un confronto con il passato e con le loro scelte di vita. Recensione ❯
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Nei casermoni della Città-Palazzo, Christian è il numero uno a menare le mani. Sta a lui fare il lavoro sporco per Lino, che Christian considera un fratello maggiore, perché entrambi sono stati allevati dalla stessa donna, Italia, ora malata di Alzheimer. Ma un giorno su quelle mani che sono il suo strumento di lavoro spuntano due stimmate, e Christian si scopre in grado di operare miracoli. Matteo è un postulatore del Vaticano che ha perso la fede e ha il compito di definire l'autenticità dei fenomeni soprannaturali, con la missione personale di smascherare ogni tentativo di frode ai danni della Chiesa. Inevitabilmente, le strade di Christian e Matteo saranno destinate ad incrociarsi. Recensione ❯
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La seconda stagione prende le mosse nel febbraio del 2020 quando un nuovo virus arrivato dalla Cina sconvolge l'Italia. Intanto Doc sta facendo di tutto per tenere la sua squadra ancora unita. Ma Giulia vorrebbe trasferirsi a Genova, invece Lorenzo sta pensando di lasciare medicina e Gabriel è in partenza per l'Etiopia. Infine Elisa vorrebbe specializzarsi in malattie tropicali. Nello sviluppo della stagione si possono osservare le conseguenze della pandemia. Ora il reparto di Andrea può essere riaperto, ma per Lorenzo il Covid-19 è stato fatale. Recensione ❯
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Lievemente inferiore rispetto alla stagione precedente, la serie continua comunque a funzionare e a coinvolgere. Drammatico, Italia2022. Durata 45 Minuti.
Nella seconda stagione di Mare Fuori ogni detenuto si trova di fronte - come uno specchio - la propria famiglia, e verrà chiamato a compiere una scelta. Seguirne le orme o rinnegarla? Troveremo nuovi personaggi che faranno il loro ingresso nell'IPM (Istituto Penale Minorile) come Kubra, una ragazza di origini nigeriane colpevole di matricidio, o Sasà, un ragazzino arrestato per violenza carnale, un reato che è convinto di non aver compiuto. Se i protagonisti sono nuovamente i ragazzi rinchiusi nell'IPM, è fuori da queste mura che si indagano i veri responsabili dei crimini compiuti dai giovani detenuti, perché quando un minorenne sbaglia ci sono sempre degli adulti colpevoli di averli lasciati soli o di averli accompagnati su una falsa strada. Recensione ❯
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Daniele si risveglia in un ospedale psichiatrico e scopre di essere oggetto di un trattamento sanitario obbligatorio, o TSO, della durata di una settimana. All'inizio non capisce il perché del suo ricovero, ma gradualmente i ricordi riaffiorano, compreso l'episodio di violenza in cui è culminato il suo comportamento oppositivo. Giorno dopo giorno Daniele si confronterà con i suoi compagni di stanza, cinque anime in pena come lui con vissuti ed età diversi ma la stessa difficoltà di stare al mondo. E quella che sembrava essere una punizione si rivela una possibilità di ammetter a se stesso e agli altri la propria fragilità e il proprio senso di inadeguatezza. Ci sarà spazio anche per un rapporto speciale con una giovane degente che ha cercato di togliersi la vita. Recensione ❯
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Bruno Testori è il direttore di un carcere di frontiera, il San Michele. Fin qui, potrebbe apparire tutto sommato come uno scenario normale senonché Bruno, all'interno della "sua" prigione, è un sovrano assoluto, la cui parola è legge con effetto immediato. Non solo: Testori accentra su di sé varie qualifiche perché si sente contemporaneamente pubblico ministero, giudice, giuria e anche boia, se serve. A guidarlo, un senso della morale distorto e personalissimo, che lo porta a difformità di comportamento evidente verso i vari detenuti seguendo solo il suo insindacabile giudizio. Almeno finché non si presenta all'orizzonte qualcosa di nuovo che, però, minaccia seriamente la sua leadership incontrastata... Recensione ❯
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