39ª edizione del Torino Film Festival, il programma dei 116 film. Torino - 26 novembre/4 dicembre 2021. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Un grande film popolare che cambia le regole del biopic, provocando fascinazione e vertigine. Drammatico, Canada, Francia2020. Durata 128 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di Aline e del suo talento canoro. Espandi ▽
L'ascesa folgorante e gli strass, la voce e la silhouette, tutto lascia pensare a un biopic su Céline Dion ma Aline ci ricorda che quello a cui stiamo assistendo è una rappresentazione, una biografia alternativa e immaginaria della diva québécoise. Poi il film rilancia qualche scena dopo con un altro segno di intesa: sulla cover di un disco la canzone "La voix du Bon Dieu" (traccia faro dell'album d'esordio della cantante canadese) è diventata "La voix du Bon Dion". Un modo esplicito per dire che un biopic è sempre la riscrittura di una storia e di una vita. Prodigio all'opera, Aline provoca lo sguardo dello spettatore, invitandolo a superare lo choc iniziale e a imbarcarsi in un viaggio pop, una traversata epica come il Titanic. Ma Aline arriva in porto navigando euforico sulle acque insidiose del film biografico, della success story, del romance e della favola. Valérie Lemercier non ricalca, incalza ed è incalzata dal suo personaggio, flirtando col ridicolo ma restandone sempre al di qua, eludendo qualsiasi cliché a colpi di sincerità disarmante. Le hit familiari irrigano il film, mettono in luce i personaggi e illuminano il palcoscenico di Las Vegas come il talamo privato. Recensione ❯
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Un film visivamente realistico e al contempo astratto che rimane intrappolato nella sua scrittura. Drammatico, Italia2021. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nella lunga notte del solstizio d'inverno a Potenza si intrecciano quattro storie. Espandi ▽
Tutto comincia in un’area di servizio. I protagonisti sono già avvolti nel buio. Potenza è uno spazio spettrale, interrotto soltanto dai fari delle auto sulla strada. I personaggi delle quattro storie si trovano, per motivi diversi, a un bivio della loro esistenza. La loro vita può cambiare, precipitare da un momento all’altro, rimanere maledettamente la stessa, oppure è solo un tempo da consumare come nel caso dei tre ventenni. Simone Aleandri, dopo aver diretto alcuni documentari come Sono cosa nostra e As Time Goes By. L’uomo che disegnava i sogni, approda nel lungometraggio di finzione con un film in cui le storie si sfiorano ma non si intrecciano mai e l’unico punto di raccordo è la figura del benzinaio Sergio. La notte più lunga dell’anno è eccessivamente intrappolato nella sua scrittura, probabilmente per cercare tutti gli incroci possibili nelle diverse vicende. Forse è un film che aveva bisogno di essere meno controllato e seguire l’impulso di lasciarsi andare. Recensione ❯
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Un'investigazione filosofica inquadrata come un dipinto d'epoca. I protagonisti pulsano di una passione senza tempo. Drammatico, Italia, Francia, Argentina2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo mandato in esilio in Argentina dedicherà la sua vita a cercare un prezioso tesoro. Espandi ▽
Alessio Rigo de Righi (di per sé un cognome da epopea) e Matteo Zoppis, entrambi classe 1986, esordiscono alla regia e sceneggiatura di Re Granchio. Un film che nella versione internazionale è intitolato The Legend of King Crab ad evocare La leggenda del santo bevitore di Ermanno Olmi e che aveva per protagonista un uomo intento a ribadire la sua estraneità alle cose del mondo alzando il gomito. Anche in Re Granchio ogni inquadratura è un quadro, ogni sequenza la tappa di una via Crucis lungo un percorso di pentimento e redenzione, narrato a metà fra il racconto del cantastorie e l'elegia pastorale. Ma Rigo de Righi e Zoppis hanno anche la visionarietà (e la sensibilità contemporanea) del Lisandro Alonso di Jauja di cui riproducono la vertigine spaziotemporale, quella sospensione sul baratro di un passato che coesiste con la modernità, giacché la leggenda di Luciano viene rievocata dagli abitanti attuali del borgo, in fondo anche loro incastrati nella Storia. Recensione ❯
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Un film schietto e duro sul bullismo, con una piccola protagonista assolutamente eccezionale. Drammatico, Belgio2021. Durata 72 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una bambina si trova coinvolta in un grande conflitto interiore. Espandi ▽
Nora è al suo primo giorno di scuola e fa fatica a lasciare il padre. In una classe superiore c’è già il fratello Abel il quale però vuole che lei gli stia lontano. Il motivo c’è. Abel subisce le vessazioni da parte di un gruppetto di bulli e non vuole che la sorella si intrometta e neppure ne parli con il genitore. Lara Wendel, regista all’esordio nel lungometraggio, deve avere dei responsabili per il casting di grande qualità perché sono riusciti a scovare Maya Vanderbeque che ha sette anni ma sembra un’attrice navigata e più che efficace. La camera segue da vicino la ragazza nei suoi slanci così come nelle sue chiusure offrendoci più di un’occasione di riflessione. Ivi compresa quella sul fenomeno del bullismo in un aspetto che non sempre viene preso nella dovuta considerazione. Cioè quello delle cause di questo comportamento e di quali possono essere gli elementi che vi stanno alla base. Recensione ❯
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La vita di una di una ricercatrice sta per essere stravolta da un'inchiesta giudiziaria. Espandi ▽
Irene è ricercatrice presso un importante istituto zooprofilattico italiano. Ha una bella famiglia e una grande passione per il suo lavoro, che svolge con intelligenza e lungimiranza per affrontare epidemie dilaganti tra animali che potrebbero mettere in pericolo anche la salute degli esseri umani. A causa di un'inchiesta giudiziaria condotta nel corso di diversi anni, la sua vita è destinata a cambiare. Recensione ❯
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La storia di Jack e Ludovico: due anime ferite per motivi e vite diverse, che si ritrovano a convivere forzatamente in una serie di situazioni imprevedibili Espandi ▽
Ludovico è uno studente di economia eternamente fuoricorso che sogna di fare il fumettista e nel frattempo ciondola per casa. Ma un pomeriggio irrompe nel suo bell’appartamento Jack, uno sbandato che ha appena rapinato un boss della malavita e che, pistola alla mano, gli chiede di nasconderlo perché sotto il palazzo ci sono gli uomini del boss che cercano lui e la refurtiva.
Il film fa ripetuto riferimento a Il sorpasso e all’idea dell’incontro fra uno studente timido e insicuro che ha paura della vita e un bellimbusto tracotante ma estremamente vitale e carismatico, anche se invece che nel silenzio ferragostano si muove in quel sottobosco criminale capitolino che il cinema sta raccontando con grande frequenza e sempre meno originalità.
Il problema è soprattutto la messinscena che fa di questi personaggi dei delinquenti “da cinema”, che si muovono e parlano “come al cinema” con ben poca attinenza alla realtà e senza preoccuparsi troppo dell’improbabilità di certe situazioni e certe dinamiche relazionali. Non bastano i riferimenti cinefili o le citazioni di Nietzsche e Tolstoj a sollevare una narrazione manierata e una regia che segue i codici di genere in modo scolastico, benché professionalmente corretto. Recensione ❯
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Un'eccezionale prestazione di Renato Carpentieri in un'opera prima di qualità. Drammatico, Italia2021. Durata 77 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Roberto, scrittore affermato ormai cieco, torna dopo molti anni a Napoli per la morte della madre. Lì ritrova il fratello maggiore Lorenzo, musicista mancato. Espandi ▽
Dopo molti anni trascorsi in Argentina, Roberto, scrittore ormai cieco, torna a Napoli per la morte della madre. Insieme con il fratello Lorenzo, musicista mancato, intraprenderà un viaggio della memoria nella città della sua giovinezza, che non può più vedere ma solo percepire attraverso i sensi che gli restano, i ricordi e l'immaginazione, alla ricerca del tragico motivo del suo addio. Recensione ❯
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Un'opera nera che affronta un tema poco discusso: anche gli uomini possono essere vittime di abusi. Drammatico, Italia2021. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Giulio, marito e padre modello, si ritrova improvvisamente si ritrova senza casa e con una richiesta di divorzio, allontanato forzatamente dai figli, con false accuse di violenza e droga. Espandi ▽
Annalisa e Giulio si sono lasciati. Nel peggiore dei modi, nel peggiore dei mondi, regolato da un sistema giuridico che non fa che rivelare ai coniugi la violenza intrinseca della loro separazione. E in quella violenza, Giulio rifiuta di riconoscersi inciampando sull'ordine restrittivo per vedere le sue bambine o capire soltanto dov'è finito l'amore. Ma il sentimento, o quello che ne resta, si scontra con la realtà brutale di una coppia in crisi. Sarà Giulio a pagare con gli alimenti il prezzo più alto. Recensione ❯
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Monica Bellucci racconta Anita Ekberg, una donna libera che non ha potuto sfuggire da se stessa. Documentario, Italia, Svezia2021. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Monica Bellucci racconta e interpreta Anita Ekberg, indagando la donna oltre l'icona, quella donna la cui immagine è diventata il simbolo della dolce vita e l'ha lasciata prigioniera di quel grande successo... Espandi ▽
Sul set de La dolce vita di Federico Fellini l'attrice svedese Anita Ekberg è "entrata nella Fontana di Trevi e nella storia del cinema, ma anche in una prigione": da quel momento infatti Ekberg sarebbe rimasta per sempre "la ragazza nella fontana", e il suo personaggio quello dell'attrice procace e svampita inseguita dallo sguardo pieno di desiderio degli uomini. The Girl In The Fountain racconta la sua storia, accostando a home movies, fotografie, spezzoni di film e interviste alla diva svedese nell'arco del tempo alcuni commenti in voce fuori campo e da alcune scene che il regista Antongiulio Panizzi ha girato con Monica Bellucci, chiedendole di calarsi nei panni di Anitona per aiutarlo a narrare la sua storia.
Ne emerge la figura complessa di una donna libera e generosa che "non ha potuto sfuggire da se stessa", o meglio dall'immagine di sé che piaceva al pubblico e che lei ha per lungo tempo avvalorato. Una donna indipendente e vitale ma poco attrezzata a proteggersi e a liberarsi del piedistallo su cui era stata issata. Recensione ❯
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Le vicende di Phaim, un ragazzo italiano di origine bengalese, mussulmano, che vive in un quartiere multietnico della periferia romana, Torpignattara. Espandi ▽
Asia Bibolotti e Phaim Bhuiyam stanno ancora insieme ma sussiste sempre lo stesso problema. Lui è musulmano e deve arrivare casto al matrimonio. A questo si aggiunge il fatto che la famiglia Bhuiyam ha lasciato il proprio appartamento pensando di trasferirsi. La mancata partenza ha fatto sì che debbano ora vivere in un subaffitto con un'altra famiglia proveniente dal Bangladesh in cui c'è una ragazza, Sumaia, coetanea di Phaim.
Phaim Bhuiyan torna davanti alla macchina da presa affiancandosi per la regia ad Emanuele Scaringi con il quale riesce a conservare la freschezza del film d'esordio che gli era valso un Nastro d'argento e un David di Donatello.
Il regista conserva intatto lo sguardo ironico ed autoironico che permette di guardare anche alle situazioni più complesse del suo turbamento social-amoroso con un sorriso che però non rinuncia a riflettere su quanto accade in una quotidianità che può essere quella di tanti giovani che, come Asia e Phaim, stanno costruendo una relazione che vada oltre alle rigidità familiari dell'uno e alla presunta liberalità del padre dell'altra. Recensione ❯
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Un documentario in nove capitoli dedicato all'ultimo grande eroe del west. Espandi ▽
La Warner, alla quale Clint Eastwood è stato legato per gran parte della sua carriera, è sicuramente la major giusta per associarsi alla produzione di questo film. Un documentario in nove capitoli dedicato all'ultimo grande eroe del west, che si racconta con intelligenza, arguzia e ironia e fa il punto insieme ad alcuni amici (tra questi alcune delle più grandi star di Hollywood) su una carriera che si è svolta da una parte all'altra dell'oceano atlantico. Recensione ❯
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La città diventa coprotagonista di un film con un grande personaggio sempre in bilico tra il sorprendersi e il ritrarsi. Drammatico, Spagna2020. Durata 117 Minuti.
Dopo aver lasciato il lavoro Peter decide di andare a trovare il fratello in Spagna, ma una volta arrivato scopre che questi è scomparso. Espandi ▽
Manchester. Peter, un impiegato di banca messo in prepensionamento obbligatorio, decide di raggiungere il fratello Daniel, che non vede da anni, a Benidorm. Quando vi arriva però il fratello è scomparso senza lasciare tracce ma con molti conti da saldare inevasi. Con l’aiuto di una sua socia nonché artista di burlesque cercherà di capire cosa sia accaduto. Per chi non ne fosse al corrente Benidorm è la terza città spagnola come numero di camere d’albergo. Isabel Coixet non colloca la sua vicenda per ottenere benefit dal locale ente del Turismo ma perché questa località di villeggiatura che ospita persone non più giovanissime in cerca di sole, mare ed evasione, diventa con la sua skyline pressoché ininterrotta di grattacieli una coprotagonista in cui collocare solitudini in fuga da se stesse. Chi non è in fuga è, finalmente nel cinema della regista, un uomo magnificamente (come sempre) interpretato da Timothy Spall. Coixet però non dimentica la presenza femminile e la sdoppia. Quasi poi che sentisse ancora forte l’eco di La casa dei libri semina il film di rimandi a Sylvia Plath. Che qualcuno poté vedere in bikini sulla spiaggia di Benidorm. Recensione ❯
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Un film che fa emergere le crepe delle relazioni interpersonali con sapiente uso della scrittura, degli attori e degli spazi. Drammatico, Germania, Italia, Danimarca2021. Durata 102 Minuti.
Una riflessione sulla crisi della famiglia moderna, della società e dei mezzi di comunicazione nel nostro mondo iper-mediatizzato. Espandi ▽
Germania. Nina e Jan sono i contitolari di un’agenzia di pubblicità per la quale lui ha accettato un contratto per la campagna di un partito politico. Per prendersi una pausa si recano, insieme alla figlia adolescente Emma e al piccolo Max, nella casa di campagna in Belgio. Una sospetta incursione nell’abitazione, letta dalle diverse prospettive degli appartenenti alla famiglia, scatena una crisi fino ad allora latente.
Trocker non coltiva la stessa ferocia di Haneke ma ne ha mutuato lo sguardo, pronto com’è a far emergere le crepe nelle relazioni interpersonali anche quando sono coperte da uno strato di intonaco di non detto.
Trocker si dimostra in grado, al suo secondo lungometraggio, di saper gestire i due piani sia sul versante della scrittura che su quello della direzione degli attori nonché, va ribadito, sulla scelta degli spazi. Recensione ❯
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La storia della rivolta del popolo maltese che, seppur in minoranza, riuscì a liberare l'isola dall'occupazione britannica. Espandi ▽
Una produzione interamente internazionale per il film di Davide Ferrario ispirato da fatti storici avvenuti nel 1919 a Malta. Il film segue i giorni di rivolta del popolo maltese che, seppur in minoranza ma unito, riuscì a liberare l'isola dall'occupazione britannica. Durante gli scontri molti maltesi vennero uccisi, altri accusati di fomentare gli scontri, finirono in prigione. Recensione ❯
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La visita di Papa Francesco alla missione Speranza e Carità di Palermo. Il pranzo con poveri, migranti, ex carcerati. Un dialogo con gli ultimi della Terra. Espandi ▽
Un pranzo tra i poveri della Missione di Speranza e Carità di Palermo e Papa Francesco diventa un'occasione per raccontare il senso profondo del suo pontificato, una Chiesa povera per i poveri, a fianco degli ultimi, dei migranti, dei malati, degli "scarti" della società dei consumi, il rapporto con le altre religioni, la critica radicale a un sistema economico che mette al centro il profitto a discapito della dignità e della libertà degli uomini. Recensione ❯
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