39ª edizione del Torino Film Festival, il programma dei 44 film genere documentario. Torino - 26 novembre/4 dicembre 2021. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Monica Bellucci racconta Anita Ekberg, una donna libera che non ha potuto sfuggire da se stessa. Documentario, Italia, Svezia2021. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Monica Bellucci racconta e interpreta Anita Ekberg, indagando la donna oltre l'icona, quella donna la cui immagine è diventata il simbolo della dolce vita e l'ha lasciata prigioniera di quel grande successo... Espandi ▽
Sul set de La dolce vita di Federico Fellini l'attrice svedese Anita Ekberg è "entrata nella Fontana di Trevi e nella storia del cinema, ma anche in una prigione": da quel momento infatti Ekberg sarebbe rimasta per sempre "la ragazza nella fontana", e il suo personaggio quello dell'attrice procace e svampita inseguita dallo sguardo pieno di desiderio degli uomini. The Girl In The Fountain racconta la sua storia, accostando a home movies, fotografie, spezzoni di film e interviste alla diva svedese nell'arco del tempo alcuni commenti in voce fuori campo e da alcune scene che il regista Antongiulio Panizzi ha girato con Monica Bellucci, chiedendole di calarsi nei panni di Anitona per aiutarlo a narrare la sua storia.
Ne emerge la figura complessa di una donna libera e generosa che "non ha potuto sfuggire da se stessa", o meglio dall'immagine di sé che piaceva al pubblico e che lei ha per lungo tempo avvalorato. Una donna indipendente e vitale ma poco attrezzata a proteggersi e a liberarsi del piedistallo su cui era stata issata. Recensione ❯
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Un documentario in nove capitoli dedicato all'ultimo grande eroe del west. Espandi ▽
La Warner, alla quale Clint Eastwood è stato legato per gran parte della sua carriera, è sicuramente la major giusta per associarsi alla produzione di questo film. Un documentario in nove capitoli dedicato all'ultimo grande eroe del west, che si racconta con intelligenza, arguzia e ironia e fa il punto insieme ad alcuni amici (tra questi alcune delle più grandi star di Hollywood) su una carriera che si è svolta da una parte all'altra dell'oceano atlantico. Recensione ❯
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La visita di Papa Francesco alla missione Speranza e Carità di Palermo. Il pranzo con poveri, migranti, ex carcerati. Un dialogo con gli ultimi della Terra. Espandi ▽
Un pranzo tra i poveri della Missione di Speranza e Carità di Palermo e Papa Francesco diventa un'occasione per raccontare il senso profondo del suo pontificato, una Chiesa povera per i poveri, a fianco degli ultimi, dei migranti, dei malati, degli "scarti" della società dei consumi, il rapporto con le altre religioni, la critica radicale a un sistema economico che mette al centro il profitto a discapito della dignità e della libertà degli uomini. Recensione ❯
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Luciana ormai ultranovantenne racconta la sua esperienza di abusi e la tragica deportazione nei campi di concetramento. Espandi ▽
Lucy ha 96 anni e vive da sola, difendendo fieramente la sua indipendenza. Un tempo si chiamava Luciano, oggi invece è la trans più anziana d'Italia, dal genere ormai diventato difficile da riconoscere. Ai primi del 2020 Lucy ha ricevuto una lettera da Dachau: un invito alle celebrazioni per il 75esimo anniversario della liberazione dal campo di concentramento tedesco, dove è stata imprigionata in quanto "disertore dell'esercito tedesco", ma forse anche perché, come dice lei, era "un intruglio" scomodo per l'ideologia di purezza della razza nazista. Sarebbe la quarta volta che Lucy torna a Dachau, ma i forni crematori, quelli dove era costretta a trasportare i cadaveri ("alcuni ancora in vita"), non vuole più rivederli. Ma prima che possa partire per una quarta visita arriva la pandemia, che accresce la sua solitudine domestica. Recensione ❯
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Un film che fa brillare un mondo di azioni e sentimenti rimosso dall'immaterialità del contemporaneo. Documentario, Italia2021. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una riflessione sulla vecchiaia e su cosa si può scoprire guardandosi in questo specchio, che nasce da un lungo percorso di ascolto e decine di lunghi incontri in cinque regioni italiane. Espandi ▽
Una riflessione sulla vecchiaia e su cosa si può scoprire guardandosi in questo specchio, che nasce da un lungo percorso di ascolto e decine di lunghi incontri in cinque regioni italiane, alla ricerca di un mondo fino a ieri che a volte appare remotissimo ed a volte stranamente presente. Il film realizza un viaggio dentro questa dimensione, raccontando cosa significa attraversare questa soglia e restarci in bilico fra lacrime inattese e risate improvvise. Recensione ❯
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Tramite la figura di Giovanna Marini si attraversa la grande musica popolare italiana. Espandi ▽
Omaggio a Giovanna Marini, icona della musica folk italiana e protagonista della Storia italiana. Il doc racconta l'impegno di una vita a sostegno della musica popolare e il meticoloso lavoro di raccolta e studio dei canti popolari, che parlano di amore, famiglia e difficolta della cultura subalterna del nostro Paese. Una riflessione sull'utilizzo della voce, veicolo di ricerca e azione sulla realtà. Recensione ❯
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Un viaggio nella storia del cinema italiano grazie alla voce di Isabella Rossellini. Espandi ▽
Che cosa resta del cinema muto italiano? Moltissimo, recuperato dai ricchi archivi dell'Istituto Luce e dalle cineteche di mezza Europa. E molti ricordi dell'epoca sono affidati alle parole di chi quel cinema l'ha fatto o raccontato in tempo reale, da Giovanni Pastrone a Lyda Borelli, da Francesca Bertini a Luigi Pirandello, da Antonio Gramsci a Salvador Dalì. Céline Gailleurd e Olivier Bohler, ricercatori e docenti francesi esperti in cinema delle origini, intessono un arazzo formidabile di immagini (inframmezzate da intertitoli) e parole (narrate in voce fuori campo da Isabella Rossellini nella versione italiana e Fanny Ardant in quella francese), ricostruendo un mondo e un'epoca, dalla fine dell'800 al primo ventennio del '900. Recensione ❯
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I ragazzi del CSC di Palermo si interrogano su cosa significhi raccontare e filmare durante il tempo sospeso della pandemia Covid. Espandi ▽
Dieci studenti del corso di cinema documentario al Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo (diretto da Costanza Quatriglio) si ritrovano chiusi in casa dopo poche settimane dall'inizio dei corsi. Fuori il Covid-19 sconvolge il mondo intero; nell'attesa che l'emergenza finisca, i ragazzi si interrogano su cosa significhi raccontare e filmare, inseguendo un tempo sospeso tra emozioni private e i grandi cambiamenti collettivi. Recensione ❯
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Una riflessione sul cinema attraverso le voci più importanti del panorma italiano. Espandi ▽
Il regista di Django&Django (il documentario-evento di Venezia 2021) propone una riflessione sul cinema attraverso le testimonianze di alcuni nomi dei nomi più noti del panorama italiano. Da Jasmine Trinca a Valerio Mastandrea fino al produttore Domenico Procacci: i protagonisti di un cinema raccontato in una dimensione intima e personale. Recensione ❯
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L'omaggio alla storia dell'ANAC offre a Martinotti l'occasione per mostrare l'evoluzione nei decenni del rapporto tra cultura e società. Documentario, Italia2021. Durata 73 Minuti.
La storia del cinema italiano attraverso l'associazione che ne riunisce tutti gli autori. Espandi ▽
L'Associazione Nazionale degli Autori Cinematografici fu fondata nel 1952 e nasceva per opera di un gruppo di autori tra i quali figuravano Age, Sergio Amidei, Alessandro Blasetti, Mario Camerini, Carlo Lizzani, Ettore G. Margadonna, Mario Mattoli, Mario Monicelli, Tullio Pinelli, Furio Scarpelli, Franco Solinas, Rodolfo Sonego, Cesare Zavattini. Dell'ANAC potevano far parte registi e sceneggiatori cinematografici. Le finalità, espresse nello statuto, comprendevano obiettivi culturali e politici direttamente collegati al grande tema della libertà di espressione. Recensione ❯
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Giovani ragazzi raccontano lo strano periodo dell'isolamento e la loro mancanza di normalità. Espandi ▽
Ragazzi e ragazze fra i dieci e i quattordici anni raccontano il periodo stranissimo del lockdown e il lento ritorno alla normalità, la didattica a distanza e la mancanza degli amici, i loro pensieri ed emozioni, la voglia e il bisogno di essere visti e ascoltati. Recensione ❯
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Le lezioni di pianoforte di German Diez Neto raccontate dai suoi studenti rivelano il rapporto che esiste tra un artista e il suo mentore e il valore che questo rapporto personale può avere nel processo di sviluppo artistico. Espandi ▽
Il pianista German Diez Nieto negli anni 40 lascia L'Avana per trasferirsi a New York e diventare l'assistente del famoso pianista Claudio Arrau. Dopo alcuni anni abbandona la carriera concertistica per dedicarsi totalmente all'insegnamento. Le lezioni di pianoforte raccontate dai suoi studenti rivelano il rapporto che esiste tra un artista e il suo mentore e il valore che questo rapporto personale può avere nel processo di sviluppo artistico. Scritto e prodotto dalla pianista Francesca Khalifa. Recensione ❯
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Un confronto con la forza creativa di un grande artista. Espandi ▽
Una vita ad occhi aperti, gettata nel presente, con le mani sempre sulla macchina da presa e gli occhi sul visore. Spesso sorridendo, come un adulto che torna bambino nel fare quello che ama. Tonino De Bernardi, classe 1937, autodidatta della settima arte, pioniere dell’underground. Dal 1967 a oggi ha girato ininterrottamente, autoproducendosi, quasi un film all’anno “con tutti i mezzi”.
Il suo è cinema low low budget, nomade, estemporaneo, spesso familiare.
Il torinese Daniele Segre, a sua volta alfiere del cinema indipendente italiano, coglie l’occasione di una sua visita e filma l'amico di Chivasso De Bernardi in una candida confessione, che ne rivela il tratto giocoso, anarchico.
Il risultato è un documento affettuoso, che con coerente semplicità ne assevera l’originalità delle pratiche, un invito da seguire per approfondirne il percorso unico, tutto ai margini e controcorrente. Recensione ❯
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Un'opera intima e personale. Un ritratto umano e commovente di un'icona senza tempo. Documentario, Francia2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
L'attrice racconta sua madre Jane Birkin in un intimo ritratto. Espandi ▽
Come si può raccontare un'icona senza usare parole già dette e immagini già viste? Attraverso lo sguardo unico al mondo di un figlio, anzi una figlia. Lo dimostra Charlotte Gainsbourg in Jane par Charlotte, documentario-tributo alla madre Jane Birkin che parte con delle riprese scomposte da backstage di quest'ultima al suo ennesimo concerto di successo. Poche scene dopo si svela la vera anima del film: non un fan movie ma un confronto serrato tra madre e figlia che è insieme un dialogo artistico, o meglio un monologo a due voci. Le unisce il sangue, il talento, la passione per l'arte, per la fotografia, per la musica, per quel Serge Gainsbourg che nel documentario citano a più riprese e di cui mostrano la casa-museo lasciata intonsa a Parigi.
Al suo debutto alla regia Gainsbourg firma un'opera intima e personalissima, mai priva di stile e di interesse, giocando con la formula di archivio biografico familiare che nel suo caso specifico è anche profondamente artistico.
Portatrici sane della stessa filosofia di vita libera, lontana da pregiudizi e convenzioni, Jane e Charlotte affrontano davanti alla macchina da presa temi esistenziali, ricordi, paure. Ne esce un ritratto umano insieme lieve e potente, senz'altro commovente, che dice molto della donna, più che dell'artista, Jane Birkin. Recensione ❯
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Un anno con il Corpo di Ballo della Scala che ha tentato in tutti i modi di portare sul palco il suo Giselle. Espandi ▽
Un film documentario che racconta un anno trascorso con il Corpo di Ballo della Scala. Un anno terribile e difficilissimo, nel quale Il corpo di ballo della Scala ha tentato in ogni modo di portare in scena il balletto Giselle. Recensione ❯
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