39ª edizione del Torino Film Festival, il programma dei 44 film genere documentario. Torino - 26 novembre/4 dicembre 2021. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Il grandissimo Strehler viene ricordato attraverso materiali inediti provenienti dagli archivi RAI. Espandi ▽
Un viaggio lungo una carriera formidabile, attraverso una miniera di voci e testimonianze inedite provenienti dagli archivi della RAI. Grazie a questi straordinari contributi, la parabola di Strehler si proietta così nitida e ricca di suggestioni indispensabili per capire l'uomo e il suo lascito culturale, il tutto intrecciato con performances, interventi e riflessioni sull'arte e sul teatro. Recensione ❯
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La storia di due fratelli e di un sogno. Francioni si conferma autore attento del disagio di questi nostri tempi. Documentario, Italia2021. Durata 72 Minuti.
Fratello e sorella di origini tunisine arrivano dalla Sicilia alla periferia di Parigi. Espandi ▽
Ines e Rafick Hackel sono fratello e sorella. Hanno lasciato la Sicilia, dove sono nati, per raggiungere (prima lei e poi lui) Parigi. Lì vivono in un appartamento in periferia e sperano in lavori che, soprattutto per lui, si rivelano deludenti. Federico Francioni si conferma documentarista attento del disagio di questi nostri tempi. Pronto ad osservare con la sua presenza, discreta ma comunque partecipe, la vita di chi ha deciso di filmare. Francioni osserva i suoi protagonisti senza mai mettersi nella posizione di chi giudica ma offrendo loro lo spazio per manifestarsi con tutta sincerità, consapevoli, ovviamente, della presenza di qualcuno che riprende così come lo sarebbero se, invece di registrare quanto accade, stesse semplicemente guardandoli. Recensione ❯
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Adolescenti e adulti si confrontano sull'arte nella colonia estiva del parco del Cilento. Espandi ▽
A Napoli, tra un vecchio proiettore Super8 e un teatrino di marionette, si confrontano adulti e adolescenti in una colonia estiva nel parco del Cilento, nel dojo di judo ospitato all'interno del Real Albergo dei Poveri e nel laboratorio teatrale che si svolge negli spazi di un museo di arte contemporanea. Come rendere possibile il passaggio di conoscenze e esperienze da una generazione all'altra? Recensione ❯
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Un gruppo di ragazzi decide di investire sul proprio territorio e sul valore di comunità. Espandi ▽
Salento, un luogo tanto bello quanto difficile. Un gruppo di giovani decide di legare la propria vita alla terra e di investire tutto su un valore, quello della comunità. E Castiglione diventa il luogo della restanza, l'arte di fermarsi continuando a muoversi e dello stare insieme. Recensione ❯
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Un susseguirsi di storie e di ritratti intrecciati tra autobiografia e rappresentazione di un'umanità altrimenti invisibile. Documentario, Francia2021. Durata 117 Minuti.
Immersione profonda e meditata nei sobborghi parigini. Espandi ▽
Un padre, appostato con cannocchiale insieme a moglie e figlio, attende dalla distanza che un cervo esca allo scoperto, avventurandosi fuori da una macchia boschiva. Sembrerebbero gli umani, gli osservatori, e invece sono identicamente, specularmente osservati, come oggetti di uno studio. Questo campo/controcampo tra mondo umano e animale anticipa una lunga serie di quadri suburbani e campestri sui quali si articola un'indagine attorno alla REB B, una delle linea su rotaie che collega il centro alla periferia parigina. Recensione ❯
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Una passeggiata in un giardino immaginario alla scoperta di Giorgio Bassani e del film di De Sica. Espandi ▽
"Dov'è il giardino dei Finzi-Contini? Non esiste, e non è mai esistito"
Una lunga passeggiata in un giardino immaginario. Lo spazio si anima di figure che con le loro parole restituiscono un ritratto di Giorgio Bassani e al contempo il racconto di un'epoca. Fra loro anche Dominique Sanda, protagonista del film che Vittorio De Sica trasse, non senza conflitti, da Il giardino dei Finzi-Contini. Recensione ❯
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Il racconto dell'esperimento di Emilio Sidoti attraverso i bambini diventati ormai adulti. Espandi ▽
"Se ci mettiamo noi a fare film ci sarà più facile capire i film fatti dagli altri".
Alla fine degli anni 60 il maestro elementare Emilio Sidoti sperimenta la pratica del cinema con i suoi studenti. Questa esperienza viene messa in relazione con i bambini oggi diventati adulti, creando una vertigine in cui presente e passato si intrecciano e si rispecchiano. Recensione ❯
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Quattro città e il loro difficile rapporto con la realtà istituzionale e industriale. Espandi ▽
Milano, Aosta, Torino, Palermo: 4 città, 4 capitoli di un viaggio, in compagnia di un inviato di guerra, Domenico Quirico, alla ricerca dei fronti aperti nel proprio Paese.
La scuola, un'istituzione che fatica a produrre un'idea di futuro; il fallimento di un grandioso progetto industriale; isole di benessere che scoprono con stupore quanto radicalmente la realtà sia cambiata, e quanto sia ancora difficile trovare delle chiavi di interpretazione capaci di orientarci. Recensione ❯
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Con la sua macchina fotografica, Abdallah Al-Khatib racconta le atrocità della guerra. Espandi ▽
In seguito alla rivoluzione siriana, alla periferia di Damasco, il distretto di Yarmouk viene trasformato dal 2013 al 2015 dal regime di Assad in un campo per i rifugiati palestinesi, il più consistente al mondo. Ridotti in uno stato di cattività, privati dei diritti basilari, gli assediati possono solo resistere, chiedere la fine del blocco e sperare nel cibo e nei beni di prima necessità che le Nazioni Unite si sforzano di fornire loro. Umm Mahmoud, madre del regista, presta assistenza medica agli anziani e si lascia filmare dal figlio Abdallah, alle prese con il suo film d’esordio. Un’opera povera di mezzi e ricca di energie, che cerca insieme di non far dimenticare un clamoroso sopruso e reagire con tutta la positività residua alla protervia dell’assedio.
Una disumanità reale, quasi tangibile, che non lascia spazio ad alcuna ellissi o allusione: l’immagine della fame nei volti scavati, l’assistenza sanitaria negata che riverbera nelle braccia livide di una donna anziana, il lutto di chi piange le vittime. Con dignità e amara evidenza, il film denuncia l’ipocrisia e l’inerzia degli Stati nella risoluzione della crisi. Recensione ❯
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La preparazione di uno spettacolo teatrale porta due donne a confrontarsi con desideri e ricordi. Espandi ▽
Angela a Paola, due giovani attrici, nel prepararsi a uno spettacolo si confrontano con l'Odissea, fino a che i ruoli e la vita cominciano a intersecarsi. Intanto i Super8 di viaggi della regista attraverso il Mediterraneo evocano miti e memorie. Così il film naviga tra il desiderio individuale e l'inconscio collettivo. Recensione ❯
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Il regista riflette sulle strategie militari necessarie all'occupazione di un territorio straniero. Espandi ▽
Cinquantaquattro anni. Tanti sono quelli trascorsi da quando l’esercito israeliano ha occupato i territori della Cisgiordania e della Striscia di Gaza. Sono “i primi”, perché dal 1967, e ancora oggi, è estremamente difficile leggere il contesto e capire se la presa, reale e psicologica, si allenterà o meno. In una trattazione articolata, punteggiata dalle testimonianze dei protagonisti dell’occupazione, l’ultimo documentario di Avi Mograbi individua tre fasi storiche distinte e si presenta immediatamente come ricapitolazione di un conflitto tra i più complessi. Avi Mograbi, filmmaker selezionato dai principali festival internazionali, da oltre due decenni riflette con taglio peculiare e forte partecipazione personale sulle contraddizioni laceranti della questione israelo-palestinese. Con quest’opera cerca di dare un ordine logico razionale, in forma di manuale tecnico-strategico, a un contesto specifico, ma che potrebbe anche estendersi ad altri. Creazione concettuale e indagine storica imponente, che richiede un livello di attenzione e interesse pari alle sue ambizioni. Recensione ❯
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Un lungo viaggio per restaurare la Grande Muraglia sopravvissuta nei secoli. Espandi ▽
È arrivato un altro inverno. La Grande Muraglia della dinastia Ming nelle catene montuose del nord accoglie una équipe di restauratori. Sopravvissuta nei secoli, questa parte di Muro necessita di un intervento. Inizia un lungo viaggio per le persone coinvolte, l'occasione per scoprire le loro relazioni con la vita e la natura. Recensione ❯
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Uno strano viaggio tra gli archivi e i monumenti per ricostruire gli archetipi tra Stato e Potere. Espandi ▽
Un viaggio insieme intimo e collettivo sugli archetipi dello Stato e del Potere. Sulla toponomastica come sui monumenti. Il protagonista vaga in motocicletta e nelle ricostruzioni virtuali del mondo, attraversando trasmissioni televisive e materiali d'archivio, effettuando diverse conversazioni telefoniche. Recensione ❯
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L'uso delle telecamere ha rivelato come la polizia ricorra all'uso delle armi per fare giustizia. Espandi ▽
Uno sguardo ad ampio raggio sui pregiudizi nel modo in cui vediamo le cose, concentrandosi sull'uso delle telecamere del corpo della polizia. Recensione ❯
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Opera che indaga i concetti di identità e appartenenza, partendo dall'amicizia della stessa regista Hadjithomas con la poetessa e artista Etel Adnan, entrambe originarie della città turca di Smirne, che le loro famiglie abbandonarono dopo il devastante incendio del 1922. Recensione ❯
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